KUSTURICA
CON MARADONA
CONTRO
LE POLITICHE ASSASSINE DI J. W. BUSH
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/esteri/marabush/trenomara/trenomara.html
L'ex calciatore in treno a Mar del
Plata accolto da centinaia di persone
con lui altri contestatori del presidente
degli Stati Uniti
Bush,
Maradona guida la protesta
Alla
stazione folla in delirio
La città argentina ospita i colloqui
sull'accordo commerciale Alca
Insieme al Pibe de oro, intellettuali e
politici dell'America Latina
MAR DEL PLATA (ARGENTINA) - E' arrivato
questa mattina a Mar del Plata
l'espresso Alba, il treno con a bordo Diego
Armando Maradona e altre
160 persone partite da Buenos Aires per
contestare il presidente
statunitense George W. Bush e il Vertice
delle Americhe in programma
nella località marittima argentina. Al
centro del summit sono i
negoziati sponsorizzati dagli Usa per l'Area
di libero commercio delle
Americhe (Alca), ai quali i manifestanti,
con il "Pibe de Oro" in
testa, contrappongono Alba, un progetto di
integrazione commerciale tra
stati sudamericani di ispirazione
bolivarista messo a punto dal
presidente venezuelano Hugo Chavez.
Prima di salire a bordo del convoglio,
Maradona, che indossava una
magliettina su cui era scritto "Stop Bush",
con la "S" sostituita da
una svastica, ha detto che "è un orgoglio
viaggiare in questo treno per
protestare contro questa immondizia
rappresentata da Bush". A fare il
viaggio in compagnia dell'ex calciatore sono
state varie personalità,
tra le quali il candidato alle presidenziali
della Bolivia Evo Morales,
il regista bosniaco Emir Kusturica, e vari
attori e cantanti argentini.
Tutti parteciperanno nello stadio
Mundialista di Mar del Plata ad una
manifestazione in cui canterà fra gli altri
il cubano Silvio Rodriguez
e che sarà chiusa dal presidente venezuelano
Hugo Chavez. Il treno di
Maradona era atteso alla stazione da
centinaia di persone e da una
grande quantità di giornalisti. Una folla
tale che il "Pibe" è stato
costretto ad uscire di soppiatto da un
vagone, lasciando poi la
stazione da un'uscita secondaria.
(4 novembre 2005)
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http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/esteri/marabush/marabush/marabush.html
Il campione intervista il Leader Maximo
all'Avana e accusa
"Guiderò la marcia anti Usa, lo prometto
al mio comandante"
Maradona:
"Castro è un dio
Bush
soltanto un assassino"
L'AVANA - "Per me il comandante è un Dio".
Bush invece "è un
assassino". Parola di Diego Armando
Maradona. Il più grande calciatore
di tutti i tempi in un programma speciale
della tv cubana in compagnia
di Fidel Castro è esploso in durissime
accuse politiche. Il Pibe de oro
già in passato si era scagliato contro il
presidente Usa. Nel 2002,
dopo aver condannato il terrorismo, il
campione sottolineò però che
"gli USA fanno terrorismo contro Cuba da
sempre" e che l'embargo
imposto all'isola causava la morte di
uomini, donne e soprattutto
bambini. Poi aveva detto che era "meglio
mille volte la Cuba di Fidel
Castro che l'America di Bush". Questa volta
ha rincarato la dose.
Maradona era arrivato ieri all'Avana per
intervistare il Leader Maximo
e trasmettere la conversazione all'interno
del suo programma "La noche
del 10", che sta conducendo in Argentina.
Intervistato e intervistatore hanno dunque
animato la serata dei
palinsesti televisivi cubani. Oltre a
chiamare Castro "un dio",
Maradona ha promesso che guiderà la marcia
anti-Bush che si svolgerà a
Mar del Plata, contemporaneamente al vertice
delle Americhe del 4
novembre, che quest'anno si terrà in
Argentina.
Quindi l'affondo contro George W.Bush: "Per
me è un assassino - ha
detto davanti alle telecamere cubane e
accanto a Castro - Gli argentini
devono rifiutarsi che venga nel nostro
Paese. Guiderò la marcia che si
terrà in terra argentina", ha dunque
annunciato.
Parteciperà alla marcia, ha assicurato El
Pibe, "perché se lo prometto
al mio comandante lo faccio". Poi un altro
attacco a Bush: "Ci
disprezza, ci vuole ai suoi piedi. Noi
argentini abbiamo molti difetti,
ma la dignità la manteniamo sempre".
Intervistare Castro, ha aggiunto Maradona,
"è un sogno" ed "il massimo
che può desiderare chiunque si trova a
condurre un programma".
L'intervista di Maradona a Fidel Castro
andrà in onda lunedì e si
aprirà con un abbraccio tra il presidente
cubano e l'ex campione, che
indosserà una maglietta con il volto di
Ernesto Che Guevara. "Questo è
l'abbraccio più grande della mia vita", ha
detto Maradona, rivedendo
dopo la trasmissione di ieri le immagini
della tv cubana.
El Pibe ha dichiarato all'Avana di sentirsi
bene e recuperato: "Dico
che per avere il presente di oggi ho dovuto
passare tutto quello che ho
passato, per ricordarmi che niente è
definitivo e che se uno tocca il
fondo e non può più andare avanti non può
che risalire".
Maradona conosce bene Cuba, dove andò per la
prima volta dieci anni fa
e dove lo scorso anno ha trascorso un
periodo di disintossicazione in
una clinica specialistica per curarsi dalla
dipendenza della droga.
(28 ottobre 2005)