Informazione

(english / italiano)

Oliver Stone sull’Ucraina: la verità non va in onda in Occidente

1) Dalla pagina Facebook di Oliver Stone / From Oliver Stone’s FB page
2) Oliver Stone: Le ‘Impronte digitali della CIA' su tutto il massacro di Kiev


Sullo stesso argomento si veda anche: 

Il colpo di Stato della CIA in #Ucraina, di Oliver Stone
http://www.beppegrillo.it/2015/01/il_colpo_di_sta_1.html


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Dalla pagina Facebook di Oliver Stone

Fonte: pagina FB « Con l’Ucraina antifascista », 30/12/2014 - https://www.facebook.com/ucrainaantifascista/posts/749045551843368

Grazie a Oliver Stone, ancora più persone conosceranno la verità sul golpe di Kiev. Interessante il paragone con il Venezuela.
"...Ho intervistato Viktor Yanukovych, 4 ore a Mosca per un nuovo documentario in lingua inglese prodotto dagli ucraini. Egli è stato il legittimo presidente dell'Ucraina fino a quando improvvisamente è stato rimosso, il 22 febbraio di quest'anno. I dettagli saranno nel documentario, ma sembra chiaro che i cosiddetti "tiratori" che hanno ucciso 14 uomini della polizia, feriti circa 85, e hanno ucciso 45 civili che protestavano, erano provocatori di una terza parte estera. Molti testimoni, tra cui Yanukovich e funzionari di polizia, credono che questi elementi stranieri sono stati introdotti dalle fazioni filo-occidentali - con le impronte digitali della CIA.
Ricordate il 'cambio di regime' / colpo di stato del 2002, quando Chavez è stato temporaneamente estromesso dopo che manifestanti pro e anti-Chavez sono stati colpiti da misteriosi cecchini in edifici per uffici. Assomiglia anche alla tecnica simile usata all'inizio di quest'anno in Venezuela quando il governo legalmente eletto di Maduro è stato quasi rovesciato con la violenza mirata contro i manifestanti anti-Maduro. Creare abbastanza caos, come ha fatto la CIA in Iran '53, Cile '73, e in innumerevoli altri colpi di stato, e il governo legittimo può essere rovesciato. E la tecnica del soft power americano chiamato "Regime Change 101".
In questo caso il "massacro del Maidan" è stato descritto dai media occidentali come il risultato dell'instabile, brutale governo filorusso di Yanukovich. Bisogna ricordare che Yanukovich il 21 febbraio si accordò con i partiti di opposizione e 3 ministri degli esteri dell'UE - per sbarazzarsi di lui chiedendo elezioni anticipate. Il giorno dopo il patto era già senza più valore, quando gruppi radicali neonazisti, ben armati, rhanno costretto Yanukovych a fuggire dal paese dopo ripetuti tentativi di assassinio. Il giorno successivo, è stato varato un nuovo governo filo-occidentale - immediatamente riconosciuto dagli Stati Uniti (come nel golpe contro Chavez 2002).
Una storia sporca in tutto e per tutto, ma nel tragico seguito di questo colpo di stato, l'Occidente ha mantenuto la narrazione dominante della "Russia in Crimea", mentre la vera narrazione è "USA in Ucraina." La verità non va in onda in Occidente. Si tratta di una perversione surreale della storia che sta succedendo di nuovo, come nella campagna elettorale di Bush pre-Iraq, quella delle armi di distruzione di massa. Ma credo che la verità verrà finalmente fuori in Occidente, mi auguro, in tempo per fermare un'ulteriormente follia.
Per una comprensione più ampia, vedi l'analisi di Pepe Escobar "Un nuovo arco di instabilità in Europa" che indica la crescente turbolenza nel 2015, in quanto gli Stati Uniti non possono tollerare l'idea di una qualsiasi entità economica rivale [ http://rt.com/op-edge/213303-putin-russia-sovereign-swift/ ]. Si potrebbe anche vedere la "Storia non narrata" Capitolo 10, dove discutiamo i danni degli imperi del passato, che non hanno permesso la nascita di paesi concorrenti economicamente".


Excuse my absence these past weeks. A combination of overwork, prepping the Snowden movie in Germany & England, a side trip to Moscow, and a devastating head cold have laid me low. Recovering over Christmas in California; winter sun helps.
Interviewed Viktor Yanukovych 4 hours in Moscow for new English language documentary produced by Ukrainians. He was the legitimate President of Ukraine until he suddenly wasn’t on February 22 of this year. Details to follow in the documentary, but it seems clear that the so-called ‘shooters’ who killed 14 police men, wounded some 85, and killed 45 protesting civilians, were outside third party agitators. Many witnesses, including Yanukovych and police officials, believe these foreign elements were introduced by pro-Western factions-- with CIA fingerprints on it.
Remember the Chavez ‘regime change’/coup of 2002 when he was temporarily ousted after pro and anti-Chavez demonstrators were fired upon by mysterious shooters in office buildings. Also resembles similar technique early this year in Venezuela when Maduro’s legally elected Government was almost toppled by violence aimed at anti-Maduro protestors. Create enough chaos, as the CIA did in Iran ‘53, Chile ‘73, and countless other coups, and the legitimate Government can be toppled. It’s America’s soft power technique called ‘Regime Change 101.’
In this case the “Maidan Massacre” was featured in Western media as the result of an unstable, brutal pro-Russian Yanukovych Government. You may recall Yanukovych went along with the February 21 deal with opposition parties and 3 EU foreign minsters to get rid of him by calling for early elections. The next day that deal was meaningless when well-armed, neo-Nazi radicals forced Yanukovych to flee the country with repeated assassination attempts. By the next day, a new pro-Western government was established and immediately recognized by the US (as in the Chavez 2002 coup). 
A dirty story through and through, but in the tragic aftermath of this coup, the West has maintained the dominant narrative of “Russia in Crimea” whereas the true narrative is “USA in Ukraine.” The truth is not being aired in the West. It’s a surreal perversion of history that’s going on once again, as in Bush pre-Iraq ‘WMD’ campaign. But I believe the truth will finally come out in the West, I hope, in time to stop further insanity. 
For a broader understanding, see Pepe Escobar’s analysis “The new European ‘arc of instability,’” which indicates growing turbulence in 2015, as the US cannot tolerate the idea of any rival economic entity [ http://rt.com/op-edge/213303-putin-russia-sovereign-swift/ ]. You might also see “Untold History” Chapter 10 where we discuss the dangers of past Empires which did not allow for the emergence of competing economic countries.


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Oliver Stone: Le ‘Impronte digitali della CIA' su tutto il massacro di Kiev

Il golpe di Kiev è come le operazioni CIA contro leader indesiderati in Iran, Cile e Venezuela: lo dice il regista di Platoon mentre gira un documentario in Russia

di Redazione - mercoledì 31 dicembre 2014 

Fonte: RT.com

Il colpo di stato armato a Kiev è dolorosamente simile alle operazioni fatte dalla CIA per cacciare via i leader stranieri indesiderati in Iran, Cile e Venezuela, ha affermato il regista Oliver Stone dopo aver intervistato per un documentario il presidente deposto dell’Ucraina.

[ Oliver Stone: la verità non va in onda in Occidente
31/12/2014 – Dopo le voci filtrate nelle ultime settimane, Oliver Stone ha annunciato ufficialmente che la sta lavorando a un documentario per raccontare la verità su piazza Maidan e sul colpo di stato che ha deposto Janukovyč…

Stone ha trascorso quattro ore a Mosca per parlare con Viktor Yanukovich, che fu deposto dalla sua carica nel corso del colpo di stato del febbraio 2014, come ha scritto il regista sulla sua pagina Facebook [ https://www.facebook.com/TheOliverStone/posts/901387646552202 ].

«Seguiranno i dettagli nel documentario, ma sembra già chiaro che i cosiddetti "tiratori" che hanno ucciso 14 poliziotti, ferito circa 85 persone e ucciso altri 45 civili che protestavano, erano agitatori esterni originati da una terza parte», ha affermato. «Molti testimoni, compresi funzionari di Yanukovich e ufficiali della polizia, ritengono che questi elementi stranieri siano stati introdotti da fazioni filo-occidentali: su tutto questo ci sono le impronte digitali della CIA ».

[ LEGGI TUTTO: un'inchiesta della Reuters evidenzia "gravi difetti" nell'idagine sul massacro di Maidan
Reuters investigation exposes ‘serious flaws’ in Maidan massacre probe (RT, October 10, 2014)
http://rt.com/news/195004-ukraine-maidan-sniper-investigation/ ]

Il regista ha aggiunto che gli eventi di Kiev, che hanno portato al collasso del governo ucraino e all'imposizione di uno nuovo ostile alla Russia, sono stati simili a quelli di altri paesi, da lui qualificati come «una tecnica di soft powerdell'America definibile "cambio di regime 101".»

Storicamente furono colpi di stato perpetrati dalla CIA quelli contro il primo ministro iraniano Mohammad Mossadeq nel 1953 e contro il presidente cileno Salvador Allende nel 1973: entrambi erano leader che si facevano portatori di politiche che risultavano indesiderate da Washington o dai suoi alleati.

[ LEGGI TUTTO: i cecchini di Kiev assunti dai leader di Maidan - la registrazione trapelata della telefonata della Ashton (UE)
Ucraina: la telefonata che rivela le trame Usa (ilgiornale, 19 feb 2014)
Ecco la telefonata tra Victoria Nuland, assistente del segretario di Stato per gli Affari europei, e Geoffrey Pyatt, ambasciatore americano a Kiev… Non solo "Fuck the EU"...

Più di recente c'è stato il golpe del 2002 in Venezuela, dove il presidente Hugo Chávez fu brevemente deposto «dopo che dei manifestanti pro e anti-Chávez furono colpiti da tiratori misteriosi che si trovavano in palazzi per uffici» e poi abbiamo avuto le proteste anti-governative contro il successore di Chávez, Nicolas Maduro, che «è stato quasi rovesciato con la violenza mirata contro i manifestanti anti-Maduro», come sottolinea Stone.

«Una storia sporca in tutto e per tutto, ma nel tragico seguito di questo colpo di stato, l'Occidente ha mantenuto la narrazione dominante della 'Russia in Crimea' mentre il vero racconto da fare è 'gli USA in Ucraina'. La verità non sta andando in onda in Occidente», ha scritto Stone. «È una perversione surreale della storia che si manifesta ancora una volta, così come fu nella campagna di Bush pre-Iraq sulle "armi di distruzione di massa". Ma credo che la verità verrà finalmente fuori in Occidente, me lo auguro, in tempo per fermare ulteriori follie.» 

[ RT correspondent recalls sniper-fire experience in Kiev, Ukraine (6 mar 2014)
Coming under sniper fire while covering the uprising in Kiev - RT correspondents have been recalling their experiences of what the West has hailed as "Ukraine's democratic transition". Those snipers were taking orders from figures within the opposition, who targetted both activists and police according to a leaked conversation between the EU's foreign policy chief, and Estonia's top diplomat.RT’s Alexey Yaroshevsky tells his story… 
READ MORE: http://rt.com/op-edge/ukraine-kiev-gunfire-yaroshevsky-266/
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=YuNT01JmfLw ]

Oltre al documentario sul colpo di stato ucraino, Stone sta attualmente lavorando a un film sul dissidente della NSA Edward Snowden, al quale è stato concesso asilo in Russia dopo aver rivelato la pratica di sorveglianza elettronica di massa usata dagli USA e dai suoi alleati.

Snowden rimase bloccato in transito in un aeroporto di Mosca quando il suo passaporto venne revocato e non poteva continuare il suo viaggio in America Latina. Gli Stati Uniti vogliono processarlo per le sue azioni, ma per molti attivisti per i diritti umani e per i sostenitori della privacy è un eroe valoroso, perseguitato per aver rivelato i segreti sporchi di un governo.


Fonte: http://rt.com/news/218899-stone-kiev-massacre-cia/

Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.




Fonte: pagina FB « Premio Goebbels per la disinformazione », 1/1/2015
<< Ecco a voi i risultati delle votazioni relative al « Premio Goebbels dell’anno" per il 2014. Purtroppo molti voti non sono stati assegnati, vista la contemporaneità di più preferenze per il giornalista o per la testata, in ogni caso è stata una gara entusiasmante che ci ha riservato molte sorprese...
Questo è il podio relativo alle testate giornalistiche vincitrici del "Premio Goebbels dell'anno" per il 2014:
1° - "La Repubblica" (40 voti)
2° - "La Stampa" (34 voti)
3° - "Rainews24" (14 voti)
4° - "Il Fatto Quotidiano" (10 voti)
5° - "L'Unità" (9 voti)
Questo invece il podio relativo ai giornalisti vincitori del "Premio Goebbels dell'anno" per il 2014:
1° - Paolo Russo (26 voti)
2° - Anna Zafesova (21 voti)
3° - Lucia Goracci (19 voti)
4° - Lucia Annunziata (7 voti)
5° - Vittorio Zucconi (6 voti)
Siamo lieti di comunicarvi che i vincitori del « Premio Goebbels dell’anno" per il 2014 sono "La Repubblica" e Paolo Russo! >>


Il giorno 21/dic/2014, alle ore 19:44, 'Coord. Naz. per la Jugoslavia' ha scritto:


E' stato indetto il Premio Goebbels per la disinformazione dell'anno 2014

<< Quale sarà la testata che vincerà il nostro ambito trofeo? Quale invece il giornalista?
La nostra pagina intende lanciare questo concorso-sondaggio, tramite i suoi iscritti, per scegliere insieme chi saranno i vincitori del "Premio Goebbels per la disinformazione" per l'anno 2014.
Il principio è una testa, un voto. Si possono esprimere due preferenze, una per la testata, l'altra per il giornalista. Il voto è inviato tramite messaggio sulla bacheca di questo evento.
La proclamazione dei vincitori avverrà nei primi giorni del 2015.
Allora, cosa aspettate? Votate i vostri disinformatori dell'anno! >>

Se (giustamente) non volete entrare in Facebook, rispondete a questo email e provvederemo noi a comunicare il vostro voto agli organizzatori.



(francais / italiano)

Il Capodanno dell’Italia nella NATO

1) M. Dinucci: 2014 buon anno per la Nato
2) L. Mazzeo: Caccia italiani nel Baltico per operazioni Nato anti-Russia / Des avions de chasse italiens en Baltique pour les opérations antirusses de l'OTAN


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da Il manifesto del 30 dicembre 2014
www.ilmanifesto.it

L'arte della guerra
 
2014 buon anno per la Nato
 
di Manlio Dinucci
 
Il 2014, per Washington e la sua Alleanza transatlantica, rischiava di essere un anno nero soprattutto in due scenari: una Europa senza guerre dove, nonostante l’allargamento della Nato ad est, si stavano rafforzando i rapporti economici e politici tra Ue e Russia e quasi tutti gli alleati erano restii ad aumentare la spesa militare al livello richiesto dal Pentagono; un Medio Oriente dove stava fallendo la guerra Usa/Nato in Siria e l’Iraq si stava distanziando dagli Usa avvicinandosi a Cina e Russia, la cui alleanza è sempre più temuta dalla Casa Bianca.
Si avvertiva a Washington, sempre più pressante, l’esigenza di trovare una «nuova missione» per la Nato. Che puntualmente è stata trovata. Il putsch di piazza Maidan, a lungo preparato addestrando anche forze neonaziste ucraine, ha riportato l’Europa a una situazione analoga a quella della guerra fredda, provocando un nuovo confronto con la Russia. L’offensiva dell’Isis, a lungo preparata finanziando e armando gruppi islamici (alcuni dei quali prima definiti terroristi) fin dalla guerra contro la Jugoslavia e quella contro la Libia, ha permesso alle forze Usa/Nato di intervenire in Medio Oriente per demolire non l’Isis ma la Siria e per rioccupare l’Iraq.

La «nuova missione» Nato è stata ufficializzata dal Summit di settembre nel Galles, varando il «Readiness Action Plan» il cui scopo ufficiale è quello di «rispondere rapidamente e fermamente alle nuove sfide alla sicurezza», attribuite alla «aggressione militare della Russia contro l’Ucraina» e alla «crescita dell’estremismo e della conflittualità settaria in Medio Oriente e Nord Africa». Il Piano viene definito dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, «il più grosso rafforzamento della nostra difesa collettiva dalla fine della guerra fredda».

Come inizio, in appena tre mesi la Nato ha quadruplicato i cacciabombardieri, a duplice capacità convenzionale e nucleare, schierati nella regione baltica (un tempo parte dell’Urss); ha inviato aerei radar Awacs sull’Europa orientale e accresciuto il numero di navi da guerra nel Mar Baltico, Mar Nero e Mediterraneo; ha dispiegato in Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania forze terrestri statunitensi (comprese unità corazzate pesanti), britanniche e tedesche; ha intensificato le esercitazioni congiunte in Polonia e nei paesi baltici, portandole nel corso dell’anno a oltre 200.

Sempre in base al «Readiness Action Plan», è stato avviato il potenziamento della «Forza di risposta della Nato» costituendo «pacchetti» di unità terrestri, aeree e navali in grado di essere proiettate rapidamente in Europa orientale, Medio Oriente, Asia centrale (compreso l’Afghanistan dove la Nato resta con le sue forze speciali), Africa e altre regioni. In tale quadro sarà formata una nuova «Task force congiunta ad altissima prontezza», capace di essere «dispiegata in pochi giorni, in particolare alla periferia del territorio Nato».

Contemporaneamente è stato aperto a Riga (Lettonia) il «Centro di eccellenza di comunicazioni strategiche Nato», incaricato di condurre la nuova guerra fredda contro la Russia con vari strumenti, tra cui «operazioni informative e psicologiche». Secondo l’accordo firmato il 1° luglio presso il Comando alleato per la trasformazione (Norfolk, Virginia), fa parte del Centro di eccellenza per la nuova guerra fredda anche l’Italia, con Gran Bretagna, Germania, Polonia e le tre repubbliche baltiche.

In tal modo l’Italia e la Ue contribuiscono ad aprire la «nuova era di dialogo con Mosca» annunciata da Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera della Ue.

Manlio Dinucci

Fonte
Il Manifesto (Italia)


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Caccia italiani nel Baltico per operazioni Nato anti-Russia

di Antonio Mazzeo, 31 Dicembre 2014

Il 27 dicembre quattro caccia multiruolo Eurofighter “Typhoon” dell’Aeronautica militare italiana sono giunti nella base lituana di Siauliai per partecipare alla Baltic Air Patrol (BAP), l’operazione Nato di “pattugliamento” e “vigilanza” dei cieli del Baltico e di “difesa” aerea di Estonia, Lettonia e Lituania, partner orientali dell’Alleanza atlantica. I caccia, gli equipaggi e il personale impegnati nella missione che durerà sino all’aprile 2015 provengono dal 4° Stormo dell’Aeronautica di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) e dal 37° Stormo di Trapani-Birgi.

 
L’Italia assumerà il comando della BAP con i “Typhoon” a partire dal 1° gennaio 2015. Alla missione Nato parteciperanno anche quattro caccia Mig-29 delle forme armate polacche schierati anch’essi a Siauliai, quattro “Typhoon” spagnoli di base nell’aeroporto militare di Amari (Estonia), quattro cacciabombardieri belgi F-16 a Malbork (Polonia) e altri quattro velivoli d’attacco britannici attesi nel Baltico a gennaio. I caccia sostituiranno i 16 velivoli che erano stati assegnati sino ad oggi dal Comando Nato alla Baltic Air Patrol (caccia “Eurofighter” tedeschi, F-18  canadesi, F-16 olandesi e portoghesi).
 
L’Eurofigter “Typhoon” in dotazione all’Aeronautica italiana è un caccia di ultima generazione con ruolo primario di “superiorità aerea” e intercettore. Con una lunghezza di 16 metri e un’apertura alare di 11, il guerriero europeo può raggiungere la velocità massima di 2 mach (2.456 Km/h) e un’autonomia di volo di 3.700 km. Il velivolo è armato di micidiali strumenti bellici: cannoni Mauser da 27 mm; bombe a caduta libera Paveway e Mk 82, 83 e 84 da 500 a 2.000 libbre e a guida GPS JDAM; missili aria-aria, aria-superficie e antinave a guida radar e infrarossa. Con tutta probabilità, il ciclo operativo nei cieli del Baltico consentirà ai caccia italiani di testare sul campo pure il nuovo missile da crociera MBDA “Storm Shadow”, con oltre 500 chilometri di raggio d’azione, la cui integrazione come sistema d’arma del “Typhoon” è stata avviata nei mesi scorsi da Alenia-Aermacchi (Finmeccanica) nel poligono di Salto di Quirra, in Sardegna. Gli “Storm Shadow” erano stati impiegati finora solo dai cacciabombardieri “Tornado” nelle operazioni di guerra in Iraq e in Libia 2011.
 
La Nato garantisce le attività di “sicurezza” dei cieli delle Repubbliche baltiche dall’aprile 2004, sulla base di un accordo collettivo firmato con i governi di Estonia, Lettonia e Lituania. Nel 2010 Bruxelles ha deciso di prorogare le missioni di pattugliamento aereo sino alla fine del 2014, ma le Repubbliche baltiche hanno ottenuto un’ulteriore estensione della BAP sino al dicembre 2018, con la speranza tuttavia che essa ottenga alla fine lo status di “missione permanente della Nato”.
 
Ad oggi, solo 14 paesi dell’Alleanza Atlantica hanno partecipato alla Baltic Air Patrol. Con l’arrivo dei caccia di Spagna e Italia per il 37° ciclo operativo 2015, il numero degli alleati Nato raggiunge quota 16, a cui si aggiungerà presto pure l’Ungheria con i cacciabombardieri Saab “Gripen”. La grave crisi in Ucraina e l’allarme causato dalla presunta escalation delle attività dei caccia russi sul Mar Baltico, ha convinto Bruxelles a potenziare progressivamente il numero dei velivoli coinvolti nel pattugliamento del fronte orientale dell’Alleanza: dal maggio 2014 i caccia assegnati a BAP sono aumentati da quattro a sedici, mentre sempre a Siauliai sono stati trasferiti anche sei caccia F-15 ed un aerocisterna KC-135 dell’US Air Force.
 
La partecipazione dell’Aeronautica militare italiana alla Baltic Air Patrol era stata preparata da una missione ispettiva a Kaunas (Lituania) - luglio 2013 - di una delegazione guidata dal Capo del 3° Reparto dello Stato maggiore, gen. Gianni Candotti. I militari italiani si recarono successivamente nelle basi aeree di Siauliai ed Amari, per concordare con le aeronautiche di Lituania ed Estonia l’organizzazione nel 2014 di un mini deployment addestrativo con velivoli Eurofigther “per testare la risposta del sistema d’arma ai climi freddi”. Il tour italiano nel Baltico servì pure a rafforzare la partnership nel settore industriale-militare. Alla Lithuanian Air Force, tra il 2006 al 2008, Alenia Aeronautica (Finmeccanica) aveva consegnato tre velivoli da trasporto tattico C27J “Spartan”. “Il Comandante dell’Aeronautica lituana, gen. Edvardas Mazeikis, ha espresso il proprio apprezzamento per le capacità conseguite con questi velivoli di produzione italiana”, riportò una nota del Ministero della difesa, a conclusione della missione ispettiva nel Baltico. “Proprio tale capacità offre un’importante possibilità di concreta cooperazione, nell’immediato, nel settore dell’addestramento dei piloti lituani presso il National Training Center di Pisa ed, in prospettiva, per la condivisione di esperienze operative e manutentive”. Nell’autunno del 2012, un’altra azienda del gruppo Finmeccanica, Selex Sistemi Integrati, aveva fornito il sistema di gestione del combattimento (CMS) “Athena” e le centrali di tiro “Medusa” MK4/B per i nuovi pattugliatori della classe “Flyvefisken” della Marina militare lituana.
Con la partecipazione alla Baltic Air Patrol, l’Aeronautica militare vede crescere ulteriormente il proprio ruolo a livello internazionale. Attualmente i caccia italiani sono impegnati pure nel pattugliamento dei cieli dell’Islanda (a rotazione con altri partner Nato), della Slovenia e dell’Albania. Si tratta di un impegno finanziario assai oneroso che nessun partner europeo della Nato ha finora voluto assumersi. L’Aeronautica è impegnata pure nelle operazioni di guerra contro l’Isis, grazie a un velivolo per il rifornimento in volo KC-767, due aerei senza pilota “Predator A” e quattro cacciabombardieri “Tornado”, schierati in Kuwait e Iraq. Da Gibuti, in Corno d’Africa, decollano quotidianamente due droni “Predator” del 32° Stormo di Amendola (Foggia), contribuendo alle operazioni Ue e Nato contro la pirateria e di quelle delle forze armate somale contro le milizie islamico radicali Al Shabab.


=== FRANCAIS ===

mercredi 31 décembre 2014

Des avions de chasse italiens en Baltique pour les opérations antirusses de l'OTAN 

par Antonio Mazzeo 31/12/2014
Traduit par Fausto Giudice, Tlaxcala
 

Le 27 décembrequatre chasseurs multi-rôles Eurofighter "Typhoon" italiens ont atterri à la base de Siauliai en Lituanie pour participer à la Baltic Air Patrol(Patrouille aérienne baltique, BAP), l'opération de l'OTAN de «patrouille» et «surveillance» du ciel de la Baltique et de «défense» aérienne de l'Estonie, la Lettonie et la Lituaniepartenaires orientaux de l'Alliance atlantiqueLes chasseurs, les équipages et le personnel impliqués dans la mission qui durera jusqu'en avril 2015 viennent du 4ème Escadron de Grossetodu 36ème Escadron de Gioia del Colle (Bari) et du 37ème Escadron de Trapani.

L'Italie assumera le commandement de la BAP avec les «Typhoon» à partir du 1er janvier 2015.Quatre MIG-29 de l'armée polonaise, également déployé à Siauliaiquatre "Typhoon" espagnolsbasés à l'aéroport militaire d' Amari (Estonie), quatre chasseurs-bombardiers F-16 belges à Malbork(Pologne) et quatre autres appareils britanniques, attendus en janvier, participent également à la mission de l'OTANIls remplaceront les 16 avions assignés par le commandement de l'OTAN à la BAP ("Eurofighter" allemandsF-18 canadiens, F-16 néerlandais et portugais).

L' Eurofighter "Typhoon" italien est un chasseur de dernière génération ayant comme premier rôle la «supériorité aérienne» et l'interceptionAvec une longueur de 16 mètres et une envergure de 11, le guerrier européen peut atteindre une vitesse maximale de Mach 2 (2456 kilomètres/heure) et une autonomie de vol de 3700 kmL'avion est armé avec d' armes meurtrières: canons Mauser de 27mmbombes à chute libre Paveway et Mk 82, 83 et 84 de 500 à 2000 livres et JDAM à guidage GPS, missiles air-air, air-surface et anti-navires guidés par radar et infrarouge. Selon toute probabilité, le cycle d'opérations dans le ciel de la Baltique permettra aux chasseurs italiens de tester sur le terrain aussi le nouveau missile de croisière MBDA "Storm Shadow", avec plus de 500 km de rayon d'action, dont l'intégration comme système d'armement  des «Typhoon» a été mise en route ces derniers mois par Alenia Aermacchi (Finmeccanica) dans le polygone de Salto di Quirra, en Sardaigne. Les "Storm Shadow" avaient été utilisés jusqu'à présent seulement par des chasseurs-bombardiers "Tornado" dans les opérations de la guerre en Irak et en Libye en 2011.
L'OTAN garantit les activités de «sécurité» aérienne dans les États baltes depuis avril 2004, sur la base d'une convention collective signée avec les gouvernements de l'Estonie, la Lettonie et la LituanieEn 2010, Bruxelles a décidé de prolonger les missions de reconnaissance aérienne jusqu'à la fin de 2014mais les États baltes ont obtenu une nouvelle prolongation de la BAP jusqu'en décembre 2018, avec l'espoircependant, que celle-ci finira par obtenir le statut de "mission permanente de l'OTAN ".
À ce jourseuls 14 pays de l'Alliance atlantique ont participé à la BAPAvec l'arrivée de chasseurs espagnols et italiens pour le 37ème cycle d'opérations en 2015le nombre d'alliés de l'OTAN atteint16auxquels s'ajoutera bientôt la Hongrie avec les chasseurs-bombardiers Saab "Gripen". La crise en Ukraine et l'alarme causée par l'escalade alléguée des activités de la chasse russe sur la mer Baltiquea convaincu Bruxelles d' augmenter progressivement le nombre d'avions impliqués dans les patrouilles de la façade orientale de l'Alliance: depuis mai 2014 le nombre de chasseurs affectés à laBAP est passé de quatre à seize, tandis que six F-15 et un ravitailleur KC-135 de la Force aérienne US ont été aussi trasférés à Siauliai.
La participation italienne à la Patrouille aérienne Baltique avait été préparée par une mission d'inspection à Kaunas (Lituanie– en juillet 2013  d'une délégation conduite par le chef du 3ème Département de l'État-major de l'Armée de l'air, le général Gianni CandottiLes militaires italiens se sont rendus successivement dans les bases aériennes de Siauliai et d'Amaripour concorder avec les forces aériennes de Lituanie et d'Estonie l'organisation en 2014  d'un mini-déploiement d'entraînement avec des Eurofighters "pour tester la réponse du système d'armement aux climats froids". La tournée italienne dans la Baltique a également servi à renforcer le partenariat dans le secteur militaro-industrielAlenia Aeronautica (Finmeccanica) avait livré aux forces aériennes lituaniennes, entre 2006 et 2008, trois avions de transport tactique C-27J "Spartan". "Le commandant de l'Aviation lituanienne, le général Edvardas Mazeikisa exprimé sa gratitude pour les capacité obtenues avec ces avions de fabrication italienne"rapportaitune note du ministère de la Défense italienà l'issue de la mission d'inspection dans la mer Baltique"Ce sont justement ces capacités qui offrent une occasion importante de coopération concrètedans l'immédiatdans le domaine de la formation de pilotes lituaniens au Centre national de formation de Pise et, à long terme, pour le partage d'expériences opérationnelles et d'entretien". À l'automne 2012une autresociété du groupe FinmeccanicaSelex Sistemi Integratiavait fourni le système de gestion decombat (CMS) "Athena" et les centrales de tir "Medusa" MK4 / B pour les nouveaux  patrouilleursde la classe "Flyvefisken" de la Marine lituanienne.
En participant à la Patrouille aérienne baltiqueles forces aériennes italiennes voient croître encoreleur rôle à l'échelle internationale. Actuellement les chasseurs italiens sont aussi engagés dans des patrouilles aériennes au-dessus de l'Islande (en rotation avec d'autres partenaires de l'OTAN), de la Slovénie et de l'AlbanieC'est un engagement financier assez coûteux qu'aucun partenaire européen de l'OTAN n'a voulu prendre jusqu'iciL'aviation italienne est également engagée dans lesopérations de guerre contre Daeshavec un avion de ravitaillement en vol KC-767, deux drones"Predator A" et quatre chasseurs-bombardiers "Tornado", déployés au Koweït et en IrakDeDjibouti, dans la Corne de l'Afriquedeux drones décollent "Predator" du 32ème Escadrond'Amendola (Foggia) décollent quotidiennement, contribuant aux opérations de l'UE et de l'OTANcontre la piraterie et à celles des forces armées somaliennes contre la milice islamique radicale des Chabab.



SRETNA NOVA 2015. GODINA !
PRIPADNICIMA SVIH JUGOSLOVENSKIH NARODA I NARODNOSTI I JUGOSLOVENIMA ŽELIMO SRETNU ,ZDRAVU I USPEŠNU NOVU 2015. GODINU !