Pechino, 1 aprile (Xinhua)
L'Associazione per la Pace e il Disarmo della Cina Popolare chiede con forza alla NATO di fermare l'intervento militare in Jugoslavia.
Presentando una dichiarazione sugli atttacchi militari contro la Repubblica Federale di Jugoslavia, un portavoce della Associazione si è appellato alla comunità internazionale e ai partiti interessati per coordinare gli sforzi volti a far rientrare il più presto possibile la crisi del Kossovo nei binari di una soluzione politica.
L'Associazione condivide pienamente la posizione ferma e corretta espressa in varie occasioni dal presidente cinese Jiang Zemin a nome del governo. L'Associazione esprime profonda indignazione e si oppone fermamente all'intervento militare della NATO ed esprime al tempo stesso simpatia e sostegno al popolo jugoslavo che, sottoposto al folle e indiscriminato bombardamento della NATO, subisce perdite in vite umane e infrastrutture e rimane senza casa.
La questione del Kossovo è un affare interno della Jugoslavia e deve essere risolta mediante negoziati pacifici in modo giusto e razionale, nel rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Jugoslavia e garantendo i legittimi interessi e i diritti di tutti i gruppi etnici della regione.
Il portavoce dell'Associazione ha violentemente condannato l'azione militare della NATO contro un paese sovrano senza autorizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come violazione del diritto internazionale. L'iniziativa della NATO è stata definita con parole durissime come prevaricazione vigliacca e perversa del forte contro il debole condotta con l'impiego delle maggiori forze militari del mondo e con le armi più sofisticate.
L'intervento militare della NATO è un'azione inumana travestita da "iniziativa umanitaria" e costituisce un'interferenza intollerabile negli affari interni di un paese e una violazione della sua sovranità con il pretesto di sedare un conflitto etnico.
L'azione della NATO si contrappone violentemente a una prospettiva internazionale di pace e sviluppo e costituisce un precedente assai grave per le relazioni internazionali.