Bologna,
martedì 1
aprile 2014 alle ore 20:00 presso il Centro
Sociale G. Costa, via Azzo Gardino 48
Nel 15.mo Anniversario dei
bombardamenti NATO sulla Jugoslavia di nuovo l'imperialismo dell'UE e degli
USA pone le premesse per il fascismo e la
guerra nel Vecchio Continente
LA
POLVERIERA
UCRAINA
Introduce
e coordina:
ANDREA
MARTOCCHIA
del
Coordinamento
Nazionale per
la Jugoslavia
- ONLUS
Intervengono:
SIMONE
GIMONA
dei Giovani
Comunisti -
Bologna
GIULIETTO
CHIESA
giornalista e
presidente di
Alternativa
Politica
FAUSTO
SORINI
responsabile
del
Dipartimento
Esteri del
PdCI
In
collegamento
Skype da Kiev:
PARTITO COMUNISTA DI UCRAINA
Organizzano:
Partito dei Comunisti Italiani Federazione di
Bologna in collaborazione con il Dipartimento Esteri
Partito della Rifondazione Comunista, circolo
Centro Storico "Tosca"
Ieri sera si è tenuta a Bologna l'iniziativa
organizzata dal Pdci e dal Comitato Nazionale
Jugoslavia sulla crisi Ucraina.
Oltre 200 persone, tra
cui molti giovani, hanno affollato la sala del
Centro Sociale Costa per ascoltare
gli interessanti interventi dei relatori e per
capire quali sono i rischi della situazione
Ucraina. Spiace notare che nessuno
dei media della nostra città fosse presente a
tale iniziativa.
Il Pdci esprime rammarico per questa assenza. In
quella sala c'erano decine di persone e di giovani
che erano accorsi, non per vedere una partita di
calcio o per partecipare a un provino televisivo,
ma per comprendere meglio in quale situazione
l'attuale Europa sta lanciando le loro vite.
Centinaia di persone che ritengono importante la
partecipazione informata come base della nostra
democrazia, non hanno ricevuto alcuna attenzione
da parte degli stessi mezzi di informazione.
Questa mancanza evidenzia la
crisi profonda del nostro paese, che non
riguarda solo l'economia e la politica, ma che
tocca anche l'informazione.
Ringraziamo i relatori che sono intervenuti
(Giulietto Chiesa, Fausto Sorini, Andrea
Martocchia, Simone Gimona e Petro Simonenko
Segretario del Partito Comunista dell'Ucraina) per
l'interessante e documentata serata.
I Comunisti Italiani si impegneranno da oggi
ancora più fermamente nella costruzione della
solidarietà internazionalista e nella lotta contro
la guerra.
Il 1° aprile 2014 a Bologna si e’ svolta
l’iniziativa dal titolo “La polveriera Ucraina;
nel 15º anniversario dei bombardamenti NATO sulla
Jugoslavia di nuovo l’imperialismo dell’UE e degli
USA pone le premesse per il fascismo e la guerra
nel vecchio continente”.
La serata, organizzata dalla federazione
provinciale del Partito dei Comunisti Italiani in
collaborazione con il suo dipartimento esteri, dal
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia e dal
Partito della Rifondazione Comunista, e’ stata
introdotta e coordinata da Andrea Martocchia (CNJ)
e ha visto gli interventi di Simone Gimona (PRC),
Giulietto Chiesa (giornalista e presidente di
Alternativa Politica) e Fausto Sorini
(responsabile Dipartimento Esteri del PdCI).
All’evento hanno partecipato circa 200 persone,
tra militanti di organizzazioni politiche,
sindacali e singoli, in stragrande maggioranza
giovani, tutti uniti per l’interesse e la
preoccupazione che suscita ciò che sta accadendo
in Ucraina.
Perché’ un’iniziativa sulla situazione in
Ucraina?
La vicenda Ucraina viene spesso descritta dai
media occidentali come una situazione di
sollevamento delle masse popolari contro i propri
oppressori. Di fronte a questo bombardamento
mediatico che, attuando una tecnica ormai nota,
porta l’opinione pubblica a credere che sia giusto
aiutare quei popoli e pertanto intervenire anche
militarmente qualora fosse necessario, non si
poteva rimanere in silenzio. E’ compito dei
comunisti, degli antifascisti, di chi si riconosce
nel movimento per la pace raccontare come stanno
realmente le cose, informare la classe lavoratrice
del nuovo attacco imperialistico in corso, del
golpe fascista avvenuto a Kiev sotto la spinta
degli USA, della NATO e dell’UE, del pericolo di
una guerra di proporzioni inimmaginabili, che
ricadrebbe inevitabilmente anche sul nostro Paese.
Contro-informazione per resistere
La rilevanza dell’informazione, il modo con cui
questa viene diffusa (subordinata ovviamente a chi
ne detiene il possesso), la sua precisa e accurata
manipolazione volta ad uniformare il pubblico al
pensiero dominante, è stato uno dei filoni
conduttori della serata.
Giulietto Chiesa ha sottolineato più’ volte nel
suo intervento che la contro-informazione e’ uno
degli strumenti di resistenza; e’ attraverso di
essa che si devono svelare gli interessi del
capitale e (di)mostrare chi sono i veri nemici del
popolo, al fine di non confondere gli oppressi con
gli oppressori, di non cadere nella trappola dei
media nostrani che vorrebbero farci credere che i
fascisti sono dei liberatori.
A tal proposito Chiesa ha
presentato Pandora TV, canale di informazione
alternativo che, in collaborazione con Russia
Today (che ha messo gratuitamente a disposizione
l’intero palinsesto), sta seguendo puntualmente
l’evolversi della vicenda ucraina e fornisce un
servizio con un punto di vista oggettivo e
completamente libero dai poteri forti che hanno
sostenuto ideologicamente e materialmente il golpe
fascista sin dall’inizio, ovvero da molto tempo
prima dei successi di piazza Majdan (1). Ci
riferiamo chiaramente agli USA, all’UE ed alla
NATO.
Proprio perché’ convinti del valore intrinseco
della contro-informazione come strumento di
resistenza attiva, durante la serata abbiamo
realizzato un collegamento Skype con Anatolii
Sokolyuk, responsabile esteri del Partito
Comunista di Ucraina, che è stato molto utile ed
interessante poiché ci ha portato a conoscere
direttamente le condizioni materiali di chi lotta
col suo popolo contro i fascisti, i diversi
episodi che stanno avvenendo e le considerazioni
sul futuro che spetta all’Ucraina, sia sul piano
nazionale che su quello internazionale, molto
complesso per le sue relazioni con la Russia e per
il braccio di ferro tra quest’ultima con gli USA e
con l’UE.
La necessita’ di un fronte antifascista, di un
movimento per la pace in Italia
Il problema dell’informazione in Italia assume una
rilevanza strategica in quanto essa e’
completamente affine ai poteri forti ed agli
interessi del capitale, che ne detengono la
proprietà’. Milioni di italiani subiscono
quotidianamente un sottile e mirato “lavaggio del
cervello” che li porta ad accogliere con favore le
ingerenze del nostro Paese in uno Stato Sovrano e
ad esultare per la caduta di un governo legittimo.
Questo effetto si moltiplica anche causa
dell’assenza di una sinistra che sappia unirsi
nella lotta, nei valori e nella tradizione
antifascista, e che sia capace di dare un corretto
orientamento alle masse popolari e a tutti quelli
che si riconoscono nella Resistenza contro il
fascismo. L’attuale “centro sinistra” e la
socialdemocrazia non sono in grado di esprimere
un’opinione capace di creare e dar forza ad un
grande movimento in difesa della pace, ma al
contrario sostengono i principi per i quali si
sono battuti i cosiddetti “rivoluzionari” di
piazza Majdan, sostenendo cosi’, nei fatti, il
golpe fascista.
Noi comunisti non ci arrendiamo, costruiremo in
tutti i luoghi iniziative di confronto e dibattito
che possano risvegliare le coscienze, parleremo
con tutti quelli che incontriamo per metterli di
fronte alla gravita’ della situazione, proveremo
con tutte le nostre forze a costruire un grande
movimento che si batta in difesa della pace e per
i diritti della classe lavoratrice. E’ necessario,
oggi più’ che mai, mettere in campo un ampio
fronte antifascista, provare a risvegliare quel
sentimento per la pace che agli inizi degli anni
2000 riempiva le piazze e le strade di bandiere
arcobaleno.
La strada è quella espressa dal compagno Fausto
Sorini nelle conclusioni, che possono essere
sintetizzate nella formula “il fascismo lo si
combatte con un progetto nazionale, continentale e
internazionalista, alternativo all’Unione Europea
e alla NATO” (2), formula che va intesa nella
necessità di spostare l’asse delle relazioni
internazionali verso est, sganciandosi dalla
subalternità’ agli USA e sviluppando a livello
europeo rapporti di cooperazione, pur nelle
diversità socio-economiche e politiche, con la
Russia, i Paesi Orientali e i BRICS.
I Comunisti Italiani da sempre contro ogni
forma di fascismo
Il Partito dei Comunisti Italiani ha manifestato
sin dall’inizio solidarietà verso i comunisti e il
popolo ucraino, sostegno e contributo attivo,
militante e rivoluzionario nel solco della
migliore tradizione comunista.
In questo senso ribadiamo l’importanza di
un’informazione puntuale ed oggettiva, attraverso
la quale approfondire l’analisi e ricercare le
possibili azioni di lotta da intraprendere per
rafforzare il movimento antifascista europeo,
essendo consapevoli che l’avanzata reazionaria non
sia un fenomeno circoscritto alla sola Ucraina (si
pensi, per esempio, alla Francia (3) o alla
Grecia), ma parte di un preciso disegno
imperialista volto ad indebolire l’intera classe
lavoratrice.
Giuseppe Agrello,
Segretario Provinciale PdCI – Federazione di
Bologna
Diego Rios,
Responsabile Organizzazione PdCI – Federazione
di Bologna