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COMUNICATO sul CONVEGNO del 18-19 aprile 2009 di Marina di Massa (Ms) Il 18 e 19 aprile si è svolto a Marina di Massa il Convegno “Trasformazioni dello Stato e della società: deriva autoritaria e mobilitazione reazionaria”. L’appuntamento del 18-19 è stato il risultato e la prosecuzione del lavoro iniziato lo scorso anno con il Convegno di Sesto S. Giovanni su “Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico”. La necessità politica di contrastare il revisionismo e la rimozione della storia ad opera delle forze istituzionali di destra e di “sinistra” è stato l’elemento che ha messo assieme diverse realtà che hanno saputo combinare esperienze e competenze, militanza e ricerca, per rispondere con maggiore forza alla campagna di stampo reazionario e revisionista volta ad imporre l’egemonia culturale della borghesia all’insegna della “memoria condivisa”. Con l’istituzione nel 2004 della c.d. “Giornata del ricordo” del 10 febbraio, la campagna di denigrazione e di criminalizzazione della Resistenza, in particolare di quella comunista, e di riabilitazione di fascismo e fascisti, ha trovato il suo memento ufficiale quanto spettacolare. Per sviluppare un lavoro finalizzato a rafforzare la battaglia politica su posizioni di classe abbiamo voluto costruire un evento a carattere nazionale, come il Convegno sulle “Foibe”, in continuità con le numerose iniziative locali che erano state promosse nei vari territori in questi anni. Il Convegno sulle “Foibe” riuscì ad assumere respiro e valenza nazionale, sia per la qualità delle relazioni, che per la partecipazione di pubblico e a superare l’aperta ostilità di chi non voleva che l’iniziativa avesse luogo e gli stessi ostacoli frapposti da opportunisti della sinistra istituzionale. Fece emergere quanto fosse sentita l’esigenza, anche negli ambienti militanti, di avere armi culturali e scientifiche per contrastare questa campagna con efficacia e come fosse importante mettere in relazione tra loro quei ricercatori che non si sono piegati alle interpretazioni storiografiche divenute ormai ufficiali e che spesso hanno svolto le loro ricerche in ambiti separati, per superare tale isolamento ed arrivare a risultati complessivi. Il fatto che la prima pubblicazione degli Atti del Convegno sulle “Foibe” sia stata esaurita nel giro di pochi mesi e che abbia visto decine e decine di presentazioni in tutta Italia, ha confermato quanto fosse giusta la decisione di tenere il Convegno e quanto fosse sentita l’esigenza di avere strumenti d’interpretazione del passato per meglio agire nel presente. Sulla scia di questa attività abbiamo deciso di continuare, consapevoli che la vicenda “Foibe” è parte di una campagna e di un disegno ben più ampio e complessivo. Abbiamo quindi ritenuto utile, nello spirito del metodo applicato, allargare il campo d’indagine e di intervento a diversi aspetti e temi del passato e del presente della società in cui viviamo, con lo sforzo di cogliere continuità e differenze. Il Convegno del 18-19 aprile di Marina di Massa ha visto una buona partecipazione (80-100 presenze) sia sabato 18 che domenica 19 aprile e - a detta di molti dei presenti - buona è stata la qualità delle relazioni e dei contributi. Al Convegno hanno partecipato compagni e compagne della Toscana (Massa, Carrara, Viareggio, Pisa, Livorno, Pistoia, Firenze, Arezzo), da Roma, Milano, Trieste, Udine, Vicenza, Torino, Modena, Mantova, Catanzaro, Bari, compagni sardi compagni immigrati. Il Convegno è stato un’occasione di confronto, di scambio di conoscenze, di approfondimento e di dibattito, per mettere ancora di più in relazione ricerca e militanza, passato e presente. Un confronto dialettico per far sì che la storiografia diventi utile alla militanza e che questa possa, a sua volta, arricchire la ricerca e costituire un’opportunità per intessere contatti, relazioni e collaborazioni. Le risposte che abbiamo avuto alla nostra richiesta di partecipazione sono di per sé un segno che conferma nuovamente un’esigenza fortemente sentita. Un piccolo passo avanti nella direzione scelta, che può crescere solo a condizione che questa collaborazione si allarghi e si rafforzi. Le 9 ore di lavoro, tra sabato e domenica, verranno utilizzate per una riflessione collettiva e per socializzare relazioni e contributi. Vogliamo, però, sottolineare anche errori commessi per farne tesoro e, possibilmente, evitarli in futuro. Abbiamo concentrato troppe cose (8 relazioni e 9 contributi) in un tempo relativamente breve, rendendo ai partecipanti pesante seguire il tutto, oltre a penalizzare il dibattito. Proprio per consentire l’approfondimento intendiamo rendere disponibili relazioni ed interventi sul blog, che può essere il luogo in cui sviluppare il dibattito necessario che non è stato possibile fare al Convegno. Il Coordinamento, nato successivamente al Convegno di Sesto San Giovanni e promotore di quello di Marina di Massa, è e vuole essere un ambito aperto a quanti pensano sia utile la sistematizzazione e lo sviluppo di questo lavoro. Una volta raccolte e riprodotte relazioni e contributi tenuti al Convegno, li metteremo in rete, convocando un incontro per la metà di giugno con il compito di fare il bilancio di questa esperienza e decidere i prossimi passaggi. Comunicheremo tempestivamente data e luogo dell’incontro. 25 Aprile 2009
Coordinamento nazionale contro il revisionismo storico per la verità Contro razzismo, fascismo, imperialismo - Per informazioni, comunicazioni e richiedere gli Atti del Convegno: “Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica”: controrevisionismo@libero.it - Per aprire il
dibattito sul Convegno: “Trasformazioni
dello Stato e della società: deriva autoritaria e mobilitazione
reazionaria:
Sabato 18 e domenica 19 aprile 2009 a Marina di Massa c/o la “Turimar ostello internazionale”, via Bondano a Mare 4 Convegno: “Trasformazioni dello Stato e della società: deriva autoritaria e mobilitazione reazionaria" SABATO 18 APRILE ore 12.00: Saluti, comunicazioni e sistemazione ore 13.00: Buffet ore 14.00: Relazione introduttiva del Comitato nazionale contro il revisionismo storico per la verità ore 14.20: Saluto dell'Anpi-Giovani di Massa ore 14.30 Relazione: Il fascismo dallo squadrismo al ventennio; Nicola Tranfaglia ore 15.10 Relazione: Dal colonialismo liberale alle leggi razziali, ai decreti razzisti di oggi; Nicoletta Poidimani Contributi: ore 15.50: Associazione Duumchatu dei lavoratori del Bangladesh ore 16.10: Comitato in Italia del JVP-SRI LANKA ore 16.30: Pausa caffé; ore 16.40: Relazione: L'imperialismo italiano: tra sogni di potenza, fallimenti militari e retorica della "brava gente"; Davide Conti ore 17.20 Relazione: Controriforme istituzionali e costituzionali; Andrea Catone ore 18.00 Dibattito ore 20.00 Cena DOMENICA 19 APRILE ore 9.30: Relazione: Revisionismo e mezzi di disinformazione; Alessandra Kersevan Contributi: ore 10.10: Collettivo Militant, Roma ore 10.30: Relazione: Scuola di Razza: gli anni del razzismo fascista e quelli delle classi ponte; Gianluca Gabrielli ore 11.10 Relazione: Lavoro: il neo-corporativismo nel conflitto tra capitale e forza-lavoro; a cura di Primomaggio (foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati) ore 11.50: contributo di Dante De Angelis, macchinista delle ferrovie e delegato Rls licenziato ore 12.10: Relazione: Destra radicale e neofascismo oggi; Stefano Bartolini ore 12.50: contributo dell'Anpi-Giovani di Massa ore 13.00: Intervento del Comitato nazionale contro i revisionismo storico per la verità ore 13.10-13.50: Dibattito e conclusioni ore 14.00: pranzo Informazioni logistiche per il Convegno del 18-19 aprile a Marina di Massa (Ms) Il Convegno si tiene alla “Turimar Ostello Internazionale” via Bondano a Mare 4. Si arriva alla Turimar sia dal lungomare che dalla strada parallela interna (chiedere anche delle ex colonie Torino). La Turimar, situata nella ex colonia Torino (costruita durante il ventennio), è stata ristrutturata da una quindicina di anni. Altre colonie del territorio erano colonie Fiat e Olivetti. Trattamento completo (cena sabato, pernottamento, colazione e pranzo domenica): singola 45 e., con bagno esterno 39 e., (mezza pensione 40 e. e 34 e.) doppia 41 e., “ “ 36 e. “ “ 36 e. e 31 e. tripla 39 e., “ “ 34 e. “ “ 34 e. e 29 e. quadrupla 38 e., “ “ 33 e. quintupla, sestupla a scendere di un e. Per quanto riguarda il pranzo di sabato vediamo di organizzarci autonomamente con panini e bibite. Sarebbe bene far pervenire quanto prima le presenze dei compagni in modo da avere un quadro più preciso di quali e quante sono le nostre necessità per le prenotazioni: rivolgersi a controrevisionismo @ libero.it Sabato 18 e domenica 19 aprile ‘09 a Marina di Massa c/o la “Turimar ostello internazionale”, via Bondano a Mare 4 (per contatti e informazioni: controrevisionismo @ libero.it) Convegno: “Trasformazioni dello Stato e della società: deriva autoritaria e mobilitazione reazionaria” Il 9 febbraio ‘08, a Sesto S. Giovanni (Mi), abbiamo tenuto il Convegno “Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico” di cui abbiamo pubblicato gli Atti: “Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica”. L’obiettivo del Convegno era: - informare e denunciare i crimini del nazi-fascismo e di coloro che oggi hanno interesse a dimenticare e far dimenticare; - difendere la memoria di chi si oppose e combatté nazisti e fascismo; - respingere qualsiasi tipo di falsificazione della storia, di denigrazione del movimento partigiano, di cancellazione di quel periodo straordinario che fu la Resistenza 1943-45. I risultati dei due “avvenimenti” (Convegno e Atti) sono le numerose adesioni e l’alta partecipazione al Convegno, le 1.000 copie del libro esaurite, una seconda ristampa di 600 copie e le numerose iniziative di presentazione promosse in questi mesi. La storicizzazione degli Atti, attraverso la loro pubblicazione ha - a nostro avviso - assunto uno specifico significato nell’attuale contesto caratterizzato da un progressivo processo di “fascistizzazione” dello Stato e della società e si è rivelata un buon strumento nel tentativo di contrastare l’egemonia ideologica, politica e culturale incentrata sul revisionismo storico. Perché il revisionismo deforma, falsifica e cancella la storia ? Un primo motivo, di carattere generale, è perché le classi reazionarie hanno bisogno, per tutelare i propri interessi e mantenersi al potere, di falsificare ogni cosa, ingannare le masse, propagandare ogni genere di assurdità. Finché esisteranno le classi, la lotta contro ogni genere di falsificazione e di intossicazione sarà all’ordine del giorno. Le classi reazionarie (e decadenti) temono la verità perché è a loro sfavorevole. Un secondo motivo, di carattere particolare, è riferito all’attacco alla Resistenza 1943-45 iniziato immediatamente dopo guerra. Due teorie tentarono, fin da allora, di farsi strada: una fu quella dei responsabili del fascismo che, per cancellare i loro tradimenti e le loro infamie, sostennero che bisognava dimenticare il passato, che non si doveva più parlare di fascismo e di Resistenza, che fascisti e antifascisti avevano avuto le stesse colpe e gli stessi meriti ... ; l’altra fu quella di coloro che avversarono il fascismo ma che non mossero un dito per combatterlo. Costoro, oggi, tentano di creare la leggenda che gli italiani furono favorevoli alla Resistenza, che il movimento e le formazioni partigiane non vennero organizzate da nessuno, ma furono un fenomeno spontaneo. Queste teorie si intrecciano e si condizionano reciprocamente. Ma è la seconda che legittima la prima. E’ la negazione dell’organizzazione, dei dirigenti, dei quadri, dei combattenti e la loro, successiva, denigrazione e criminalizzazione che opera un’azione nefasta contro le forze, protagoniste della Resistenza, per dividerle, disperderle, normalizzarle ... L’attacco alla Resistenza 1943-45 mostra oggi, ancor più di ieri, il connubio e la connivenza tra reazionari e revisionisti ! L’antifascismo ha il diritto (oltre al dovere) di opporsi a questa scellerata operazione ideologica, politica e culturale, contrastando ogni forma di revisionismo storico che offre il lasciapassare a vergognose proposte di legge come quella (ultima) di esponenti del PdL di istituire la legge 1360 su l’“Ordine del Tricolore” che vorrebbe riconoscere a fascisti e repubblichini, servi dei nazisti, onorificenze e vitalizi ... in quanto combattenti e patrioti (!) alla stregua dei partigiani. L’operazione di equiparazione partigiani e fascisti ha assunto, oggi, maggiore vigore e forza. Come la stessa teoria di “italiani brava gente” che nasconde (e falsifica) la verità. Infatti, il fascismo si macchiò di efferati e indicibili crimini contro le popolazioni civili nella fase del colonialismo e delle aggressioni ad altri popoli. I fascisti, dopo l’8 settembre ’43, si misero al servizio dei nazisti collaborando attivamente con i criminali nelle stragi e negli eccidi, impuniti per oltre 60 anni in nome delle “ragioni di Stato”. Si assiste, addirittura, alla rivalutazione di personaggi come Licio Gelli, venerabile della loggia P2 (Propaganda 2), che nel “Piano dirinascita democratica”, auspicava uno Stato ed una società sempre più autoritaria, reazionaria e presidenzialista. Se andiamo a rileggere quel programma possiamo constatare quanta parte sia stata realizzata e quante parti siano andate oltre lo stesso programma. Basti pensare alle c.d. riforme istituzionali e costituzionali, a quelle su scuola ed istruzione, pensioni, diritto di sciopero, precarietà e flessibilità della forza-lavoro, servizio militare, ecc. Quel piano non poteva ancora prevedere una politica razzista come è stata esplicitata, dai vari governi succedutisi in questi anni, in quanto il fenomeno dell’immigrazione e la crisi generale (economica, politica, sociale e culturale) non erano così presenti edemergenti. Ma a colmare il vuoto vi hanno pensato i governi di questi anni (e di questi mesi) con leggi, decreti, provvedimenti e proposte, che niente hanno da invidiare alle leggi razziali del 1938 ! Attraverso una nuova forma di razzismo seminato quotidianamente nella società dai mass media e da leggi discriminatorie; attraverso la precarizzazione, la corporativizzazione e la frantumazione non più solo del lavoro, bensì della vita di milioni di persone. E’ in corso una vera e propria campagna di mobilitazione reazionaria allo scopo di contrapporre l’uno contro l’altro: lavoratori, classi, categorie, ceti più deboli e immigrati. Dividi et impera con l’obiettivo di sostituire alla lotta di classe la lotta tra etnie e nazionalità ! In questo clima, bene, si inseriscono (e a tal fine vengono utilizzate) le scorribande dei gruppi neofascisti e della destra radicale per aggredire con il coltello e il fuoco immigrati, rom, i loro insediamenti e quanti sono schedati come “diversi”: dagli omosessuali ai giovani dei centri sociali, senza rinunciare a colpire compagni, antifascisti, giovani di sinistra, le loro sedi e ritrovi. Come è avvenuto per il precedente Convegno del 9 febbraio 2008, si tratta di unire e combinare la politica con la storia: la militanza politica con la competenza storica. Cioè, costruire l’unità d’azione tra militanti politici e storici militanti. Altrettanto intendiamo fare in questo nuovo appuntamento. Un Convegno che riproduca il lavoro collettivo ed organizzato, un’attività di denuncia e di controinformazione, di approfondimento, formazione ed orientamento, per contribuire a sviluppare gli indispensabili strumenti necessari a condurre la battaglia politica e la mobilitazione contro il revisionismo storico per la verità. Un Convegno capace di ampliare l’orizzonte legando il vecchio al nuovo, il passato all’attualità. In sostanza, un lavoro complessivo e militante in difesa della nostra memoria storica e delle radici del nostro futuro. Coordinamento nazionale contro il revisionismo storico per la verità Contro il razzismo, il fascismo, l’imperialismo Coordinamento nazionale contro il revisionismo storico per la verità Contro il razzismo, il fascismo, l’imperialismo controrevisionismo@libero.it http://controrevisionismo.blogspot.com/ COMUNICATO STAMPA – CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE Il Coordinamento nazionale contro il revisionismo per la verità, costituitosi come risultato del convegno “Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico” (Sesto S. Giovanni, 9 febbraio 2008) con lo scopo di contrastare la montante campagna di riscrittura della storia che mira ad instaurare una vera e propria egemonia politica e culturale nella società italiana, organizza il 18 e 19 aprile 2009 a Marina di Massa, presso l’ostello internazionale “Turimar” (via Bondano a Mare 4) il convegno “Trasformazioni dello Stato e della società: deriva autoritaria e mobilitazione reazionaria”. Il convegno vuole essere un contributo alla riappropriazione della nostra storia, di confronto della relatà attuale con il passato e uno strumento per affrontare più efficacemente il presente ed il futuro. Il programma per contatti: controrevisionismo@libero.it |
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