I LIBRI,
I LINK
di Mira Markovic.
Libro-intervista a cura di Giuseppe Zaccaria
Zambon Editore, Frankfurt 2005 - ISBN 88-87826-30-7
IN VERSIONE
INTEGRALE FORMATO PDF SU QUESTO SITO
Video-recensione: "Mira
Markovic, memorie di una strega rossa" (La
biblioteca di Pandora / PandoraTV, 29 mag 2016)
Alberto Melotto intervista Paolo Borgognone sul
libro "Mira Markovic, memorie di una strega
rossa", scritto da Giuseppe Zaccaria e edito
dall'editore Zambon
DIARIO.
1992-1994
Mira Markovic Milosevic.
Traduzione di Branka Nicija
Napoli: T. Pironti, 1999 – ISBN
88-7937-199-1
ODGOVOR
2
Mira Marković. Beograd: Verzal
press, 1999
ISBN 8673881048 – 513 p. ; 20 cm.
ODGOVOR
Mira
Marković. Beograd: Verzal press, 1999
ISBN 8673880971 – 431 p. ; 20 cm.
LA
NOTTE E IL GIORNO. Diario,
dicembre 1992-luglio 1994
di Mira Markovic. Traduzione a cura di Dragan
Mraović; adattamento alla lingua italiana di
Marisa Fadda
Roma: Beta, 1998 – ISBN 88-86136-95-1
NIGHT
AND DAY. A DIARY
Mira Markovic. Belgrade: BMG Belgrade Printing
Works, 1995
ARCHIVIO DOCUMENTAZIONE ICDSM-ITALIA
contenente le cronache dal "Tribunale ad hoc" censurate
dai media
e le prove che la morte di Milošević č stata perseguita
lucidamente dalla "Corte" per anni
http://it.groups.yahoo.com/group/icdsm-italia/
УОЧИ
СЛЕДЕЋИХ ГОДИНА (Мира Марковић, Dec.2016.god. – i
na
JUGOINFO-u)
ЗА СВЕ
ОВЕ ГОДИНЕ (Мира Марковић, 8.03.2016. – i na
JUGOINFO-u)
Mira
Marković: Ne boli me kukavičluk drugova (Branko
Vlahović | 12. novembar 2015.)
U Moskvi sa našim dopisnikom, o svom bestseleru,
suprugu, porodici, oktobarskim lomovima: Izdaja je
prilično rasprostranjena pojava među ljudima, pa i u
Srbiji, razbeže se kad naiđu teški dani...
Mira Marković
BILO
JE TO OVAKO - MEMOARI I-II
Izdavač: Novosti, 2015
Broj strana: 972 – Pismo: Ćirilica – Povez: Mek –
Format: 24 cm – Cena 1.400,00 din.
Posle petnaest godina
ćutanja u izgnanstvu, a ispunjavajući poslednju
želju svog muža Slobodana, Mira Marković otvara
javnosti do sada potpuno nepoznatu priču o svojoj
porodici; o precima, tragediji svoje majke Vere
Miletić, ocu Momi Markoviću, zaljubljivanju u
Slobodana, deci Mariji i Marku, teškom usponu i još
težem padu, jugoslovenstvu, ulozi stranaca u
razbijanju Jugoslavije, pokušajima Miloševića da se
nosi s velikim silama i još većim izazovima, ulozi
Holbruka i drugih misionara koji su na Balkan
dolazili kao mirotvorci, a suštinski su raspirivali
vatre.
Ovo je jedinstvena memoarska knjiga; Mira Marković,
uprkos činjenici da su je godinama i levi i desni
predstavljali kao veliko zlo i da je u izgnanstvu,
ne piše osvetnički, ne obračunava se ni sa kim, već
nudi svedočenje o ljudima i vremenu, o poltronima i
konvertitima, o saradnicima koji su njoj i njenoj
porodici prvi okrenuli leđa, o vođama “oktobarske
revolucije” 2000. o izdaji, ružama i trnju,
dramatičnoj noći u vili "Mir" kada je uhapšen njen
muž, o haškim danima i smrti Slobodana, o tome kako
se našla na crvenoj Interpolovoj poternici, o danima
izgnanstva u Moskvi.
Sigurni smo da će ovo obimno dvotomno delo
simboličnog naslova "Bilo je to ovako" - zbog načina
kako je napisano - postati nezaobilazno štivo kada
se bude pisala neselektivna srpska istorija.
Mira Marković, pišući o najtežim srpskim godinama,
nikoga ne ostavlja ravnodušnim. Ni mrzitelje, ni
obožavaoce, ni neutralne.
Ovo je priča koja je nedostajala.
СЕЋАЊЕ
КАО БЛАГОСЛОВ. Др.Момир Булатовић о мемоарима Мире
Марковић “БИЛО ЈЕ ТО ОВАКО” (i na
JUGOINFO-u)
VIDEO: Promocija
knjige Mire Marković (Vecernje novosti, 7 ott
2015)
Promocija knjige memoara Mire Marković "Bilo
je to ovako", u izdanju Kompanije Novosti, u Medija
centru 7. oktobra 2015. godine...
AUDIO: Mira
Marković na promociji (Vecernje novosti, 7 ott
2015) / Obraćanje
Mire Marković na promociji knjige "Ovako je to
bilo" (Telegraf.rs TV, 7.10.2015.)
Memoari,
drugi ugao istine (J. MATIJEVIĆ / D. MATOVIĆ | 07.
oktobar 2015.)
U krcatoj sali beogradskog Medija centra danas
promovisana knjiga Mire Marković u izdanju
"Novosti". Bulatović: Sklonište od ružnih stvari
našla u lepim sećanjima...
Knjiga
Mire Marković: Ljubić ili dnevnik uvreda?
(mondo.rs, 07.10.2015.)
Knjiga Mirjane Marković "Bilo je to ovako"
promovisana je danas. Udovica Slobodana Miloševića
otkrila detalje iz njihovog ljubavnog života, ali i
odnose koje je bivši šef Jugoslavije imao sa
političarima tog vremena - iz njenog ugla...
Neizgovorena
kletva Mire Marković (Vladimir Sudar / Sputnik,
07.10.2015)
Supruga bivšeg predsednika Srbije i SRJ
Slobodana Miloševića, Mirjana Marković obratila se
danas javnosti u Srbiji prvi put posle više od
decenije, izjavom snimljenom specijalno za promociju
njene poslednje knjige „Bilo je to ovako“ objavljene
u izdanju kompanije „Novosti“...
Ne
čekajte, Mira Marković sigurno neće doći
(Nenad Zorić / Sputnik, 08.10.2015)
Da je juče supruga Slobodana Miloševića ušla na
teritoriju Srbije bila bi uhapšena, kao što će biti
uhapšena ako dođe i sutra...
VIDEO: Mira
Marković: Kako je zaista bilo? (VIDEO)
Upitnik - 13. oktobar 2015. (RTS Upitnik - Zvanični
kanal)
Gosti Upitnika: Slavica Đukić Dejanović,
nekadašnja Miloševićeva saradnica i svedok burnih
događaja uoči njegovog izručenja u Hag, Momir
Bulatović, bivši predsednik Crne Gore i Savezne
vlade, i Čedomir Jovanović, pregovarač DOS-a u vili
Mir, koji je Miloševića odveo u Centralni zatvor.
Autor i urednik emisije je Olivera Jovićević.
Fonte:
http://www.resistenze.org/sito/te/po/se/pose6c17.htm
dal Giornale
"Novosti", 14-03-2006
Intervista alla Dr. Mirjana Marković Milošević
VOGLIO CHE TORNI A CASA
- Non ho ancora deciso sul luogo della sepoltura di mio
marito. Se fossi nella posizione di decidere, sarei per
Požarevac. Purtroppo, sono ancora ostaggio del mandato di
cattura dell’Interpol - ha detto la moglie di Slobodan
Miloševi´c, dr Mirjana Markovi´c.
Lei ha ribadito una sua affermazione al nostro giornale:
"Il Tribunale dell’Aja ha ucciso mio marito", ed ha
aggiunto un suo chiarimento: - Questo perchč si sono
trovati nei guai in quanto per il processo erano rimaste
soltanto 37 ore di dibattimento, e loro non avevano prove
per condannarlo legalmente, ma al contempo non potevano
neanche liberarlo – in quanto č ormai chiaro che avevano
creato questo tribunale apposta per lui!
Su che cosa basa le sue affermazioni?
- Slobodan ormai era malato da lungo tempo e lo diventava
sempre di piů. Lui richiamava l'attenzione della corte sul
fatto che si sentiva male, perň non gli permettevano di
curarsi. Non gli hanno neanche dato la possibilitŕ di
avere una pausa per una convalescenza. In realtŕ, non
sarebbe bastata una convalescenza, servivano delle cure
appropriate. L'ultimo consulto internazionale di medici da
Francia, Russia, Jugoslavia, ha constatato certi
cambiamenti vascolari nella testa, per i quali un'urgente
interruzione di tutte le attivitŕ sarebbe stata
indispensabile, nonché delle cure ospedaliere. Loro, perň,
non gli hanno consentito neanche questo. La pausa che gli
č stata concessa non prevedeva un ciclo di cure. Gli hanno
vietato il viaggio per curarsi a Mosca. Sappiamo che stare
sdraiati in una cella non cura nessuno.
Lui come reagiva a questo?
- Anche a voi č noto che dopo la pausa, lui ha continuato
con l'enorme lavoro, di cui era ormai esausto, e le
conseguenze ci sarebbero state anche per qualsiasi uomo
piů giovane e fisicamente sano; mentre lui, come sapete,
non lo era piů.
L'anno scorso passava tre giorni alla settimana nell'aula
del tribunale. Negli anni precedenti, ci stava anche
quattro, cinque giorni in aula. In queste situazioni
succedeva molto spesso che il mezzo di trasporto che
doveva portarlo al Tribunale tardava anche per due ore, e
lui trascorreva questo tempo in una stanza fredda:
esausto, affamato e malato. Tornando dal processo alla
cella, stante la mole delle cose da fare per l’udienza
successiva, non aveva neanche piů la luciditŕ di
decidere che cosa doveva fare per primo: mangiare, oppure
prepararsi per la giornata successiva. Aveva cinque
milioni pagine da leggere! Mi diceva che non era mai
riuscito ad avvicinarsi a questa mole di materiali con un
qualche metodo e ad utilizzarla a dovere. Neanche per
questo godeva delle condizioni minime necessarie!
Su che cosa si basano i vostri dubbi che sia stato ucciso?
- Devo dire anche che gli capitava di non uscire all’aria
aperta per mesi interi. Le sue domande di mettersi in
contatto con il medico trovavano risposta nella visita
settimanale del medico del carcere - che era al servizio
per tutto il carcere! Fosse per una infiammazione del
fegato, per la rottura di una gamba o un controllo della
vista... questo medico era "universale" per tutte le
malattie; uno diverso non veniva preso neanche in
considerazione. Questo era il sistema del Tribunale.
Nonostante tutte queste circostanze, Slobodan lavorava
tantissimo, intellettualmente era molto preso, ma molto
stanco. Queste situazioni senza riposo si susseguivano
quasi ogni giorno, con una alimentazione pessima, privato
dell'aria aperta... Semplicemente, lo si portava
verso un esaurimento profondo, verso quella fine
sopraggiunta l'altro ieri. Non posso dire se questo che ho
fin qui esposto si potrebbe descrivere con il termine di
assassinio indiretto. Forse sono state aggiunte altre
misure fisiologiche al livello del suo fisico che gli
hanno accorciato la vita.
Quali sono le "misure" a cui allude, ha degli esempi
concreti di cui suo marito si č lamentato?
- Mi diceva, per esempio, che nelle cuffie c'era qualcosa
che creava danni alle vene capillari nella testa. Lui
aveva richiamato l'attenzione su questo. Questo č stato un
ammonimento che lui ha fatto al tribunale dell’Aja, voglio
dire che non vi sto rivelando alcun segreto. In tutte le
situazioni quando chiedeva la parola per i problemi di
salute, il presidente della Corte gli toglieva la parola.
Tutti lo potevano constatare. A partire da tutto questo,
si puň parlare di eliminazione fisica, 37 ore (di
dibattimento, ndt) prima della fine del processo.
Per quale motivo il Tribunale avrebbe voluto evitare di
portarlo ad una condanna?
- Come potevano condannarlo, quando non avevano accertato
alcuna prova di colpevolezza? Nelle 37 ore rimanenti non
avrebbero potuto stabilire nulla che non gli era stato
possibile provare in questi cinque anni. Il loro problema
era che non riuscivano a condannarlo legalmente. Nello
stesso tempo, come avrebbero potuto metterlo in libertŕ,
quando avevano creato un Tribunale apposta per lui! Hanno
impiegato tanta fatica, e portato lě a testimoniare cosě
tanti farabutti, ladri e bugiardi... Si sono trovati in
difficoltŕ ed hanno deciso che sarebbe stato meglio che
lui fisicamente non ci fosse piů. Secondo la loro opinione
questa era una soluzione "elegante". L'hanno perciň
ammazzato gli assassini dell'Aja. Assieme a loro sono
responsabili coloro che hanno partecipato, ideato e
finanziato quest’apparato mostruoso del mondo moderno. Non
elenco chi sono loro di persona. Ma quelli che hanno
compiuto questo atto si riconosceranno da soli in queste
parole.
Quando ha visto suo marito per l'ultima volta?
- Ci siamo visti esattamente tre anni e due mesi fa. Le
mie visite sono state rese impossibili per via
dell'operazione "Sciabola" (ndt: una retata di migliaia di
oppositori in conseguenza dell’omicidio dell’allora
primo ministro Z. Djindijc, poi quasi tutti rilasciati
dopo qualche mese di carcere), quando emisero un mandato
di cattura contro di me. Questo era del tipo "rosso", il
piů pesante che c’č, perché avevo messo in contatto - cito
esattamente: una certa donna, segretaria del Governo, con
la baby sitter di mio figlio, per cui questa aveva chiesto
ad una segretaria del Governo se poteva fargli assegnare
un appartamento monolocale per lei e per il suo figlio
piccolo. Per questo crimine, per averle messe in contatto,
perché la baby sitter potesse ottenere un appartamento
poco piů grande di una grossa scrivania, č stato emanato
un mandato di cattura Interpol del tipo "rosso". Mio
marito mi aveva detto che la metŕ dei paesi non avevano
mai accettato questo mandato, poiché non č possibile che
sia formulato per un tale "crimine". Per dire la veritŕ:
non ero affatto intervenuta per quell’appartamento! Non ho
avuto alcun ruolo in tutto ciň. Naturalmente, č chiaro non
solo a me che quest’appartamento non aveva proprio un bel
niente a che fare con un qualche presunto gravissimo
crimine, ma si trattava soltanto di un disegno in modo che
Slobodan avesse ulteriori problemi laggiů e soffrisse di
piů.
Quando vi siete sentiti con lui per l'ultima volta?
- Nella serata di venerdě scorso. Di
solito ci sentivamo di sera verso le otto e mezza, prima
della chiusura della cella. Di solito, mi chiamava verso
le otto di sera. Mi ha detto: "Dormi bene, mia cara!
Quando mi sveglio domattina, ti chiamerň".
Ed č successo quello che č successo.
Avete l'intenzione di ritirare la salma all'Aja? E,
secondo lei, queste circostanze avranno un ruolo sulla
determinazione del luogo di sepoltura?
- Non ho ancora deciso niente. Come posso andare all’Aja
per ritirare la salma, con il mandato di cattura sulla mia
testa?
Spera in un'abolizione del mandato di cattura? Nel caso
Belgrado lo revocasse, l'accetterebbe?
- L'accetterei, naturalmente. Come potrei non accettarlo,
visto che vivo come un ostaggio da tre anni, dall'apertura
dell’operazione "Sciabola" fino ad oggi.
(...) E’ al corrente del fatto che il mandato di cattura
su suo figlio Marko č stato ritirato...
- So che Marko puň andare...
La gente di Požarevac chiede che venga sepolto lŕ, l'SPS č
dell'opinione che la cerimonia si dovrebbe svolgere nel
Viale degli Eroi a Belgrado, subentra anche
l’ipotesi Montenegro: cosa ne pensa lei di tutto
ciň? (...) Se fosse lei da sola a decidere, sceglierebbe
Požarevac o Belgrado?
- Se decidessi io da sola? Požarevac, senz'altro. (...)
Per mesi nella cella di Slobodan tenevano accese le
video-camere senza interruzione, le luci erano accese
costantemente, tutto affinchč non potesse dormire. Questa
č una delle note forme di tortura, il cui scopo consiste
nel disintegrare nei nervi la persona, non permetterle di
dormire, lavorare, ragionare, cosicchč diventi irritata,
incapace di agire...
Nell'occasione di una mia visita in Olanda dovetti
firmare un documento, che non avrei mai rivelato queste
informazioni, proprio queste di cui la sto informando ora.
Dovevo tacere su tutto ciň. Che orrore! Naturalmente, č
tremendo il fatto che nessuno abbia denunciato che lo
sottomettevano a questo, mentre ne erano informati. E'
tremendo che nessuno abbia mai protestato contro tutto
questo.
In alcuni media si insinua un dubbio che il suo marito
abbia fatto un gesto autolesionista contro di se'.
- Dovrebbero inventare qualcosa di piů originale. Potete
discutere su questo tema con Zdenko Tomanovi´c, penso
(ndt.: consigliere legale di fiducia di Milosevic). E'
stato lui a vederlo sempre, anche subito dopo il decesso.
Queste insinuazioni sono talmente teatrali, come dire...
sono il frutto di gente perversa.
Milena MARKOVIĆ, Novosti
Da: www.novosti.co.yu (14/03/06)
Traduzione di D. Kovacevic, revisione ed adattamento del
testo a cura di ICDSM-Italia.