Ore 14.45 – Porta Venezia – Concentramento dei partecipanti al corteo che, percorrendo Corso Venezia, Piazza S. Babila, Corso Vittorio Emanuele, raggiungerà Piazza Duomo.
Ore 16 – Piazza Duomo – Celebrazione dell’anniversario della Liberazione.
Coronando
un’azione
sistematicamente volta a cancellare le
conquiste civili e sociali maturate in
sessant’anni di vita democratica, una
maggioranza estranea alla storia, ai
valori e alla cultura della Resistenza ha
sancito lo smantellamento definitivo dei
beni pubblici repubblicani generati dalla
lotta di liberazione. Il governo
Berlusconi ha imposto, a colpi di
maggioranza, una riscrittura eversiva
della Seconda parte della Carta che
compromette l’equilibrio tra i poteri
costituzionali posto dai Padri costituenti
a salvaguardia della vita democratica
della Repubblica.
Nessuno aveva mai osato
tanto. Le conquiste della democrazia nel
nostro Paese non sono mai state
completamente attuate. Spesso sono state
insidiate. Ma mai, sino ad ora, ne era
stata propugnata l’abrogazione.
Questa “riforma” mette a
repentaglio l’unità sociale e politica
del Paese e sconvolge le basi della
democrazia parlamentare, determinando le
premesse per un perenne caos
istituzionale, politicizzando la Corte
costituzionale e conferendo al capo
dell’esecutivo un cumulo di poteri tale
da ridurre il Parlamento e il Presidente
della Repubblica al ruolo di comparse.
Ove il disegno delle destre si
realizzasse, la Repubblica italiana non
sarebbe più un ordinamento
democratico-parlamentare, fondato sulla
divisione e il bilanciamento dei poteri:
diventerebbe un ordinamento fondato sul
governo personale di un capo politico.
Si tratterebbe di una sorta di
premierato assoluto. La stessa unità
nazionale verrebbe messa a rischio,
sacrificata alle pulsioni dissolutrici
di un nuovo fascismo padano.
Di fronte a un tornante di tale gravità,
tacere o minimizzare sarebbe una
imperdonabile colpa.
È
indispensabile un forte sussulto di
tutte le culture democratiche del nostro
Paese, al di là di ogni particolare
appartenenza. Occorre impedire che entri
in vigore un provvedimento esiziale per
la democrazia repubblicana. Perciò – in
vista del referendum che dovrà
cancellare questa “riforma” – esortiamo
tutti gli Italiani che hanno a cuore le
sorti della Repubblica, già in passato
minacciate da oscure trame, a
mobilitarsi in occasione del prossimo 25
aprile, e poi ogni 25 aprile, una volta
sventata questa minaccia, trasformando
la celebrazione dell’anniversario della
Liberazione in una manifestazione
nazionale in difesa dei valori e dei
principi inscritti nell’unica vera
Costituzione della Repubblica: quella
del 1948, nata dalla Resistenza
antifascista.
Promotori:
Giorgio Bocca, Alessandro Curzi, Raniero La
Valle, Lidia Menapace, Giovanni Pesce,
Massimo Rendina, Paolo Ricca, Rossana
Rossanda, Paolo Sylos Labini, Carla
Voltolina Pertini, Tullia Zevi
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Sono già più
di 5.000 le adesioni
perventue e continuano ad
arrivare centinaia
di adesioni tra le
quali quelle di:
Sansonetti, Bebo Storti,
Gino Strada, Aldo
Tortorella, Nichi
Vendola, Alex Zanotelli
PER
ADERIRE SCRIVI A:
perlacostituzione@virgilio.it