Ottobre 1944: i giovanissimi
        combattenti che, nelle file della Seconda Brigata Proletaria,
        hanno preso parte ai combattimenti per la liberazione di
        Belgrado, posano soddisfatti per la foto-ricordo (dal libro:
        Pokret!, di A. Clementi, ed. ANPI Roma, 1989)

P A R T I G I A N I !

Roma, 7-8 maggio 2005



INTERVENTO DI NERINO GOBBO "GINO"



Messaggio di saluto

Saluto l'iniziativa del convegno "Partigiani!" e mi dolgo di esserne impedito per ragioni obbiettive e non poter così collaborare all'intento della sua riuscita con lo scambio di preziose esperienze che ognuno potrà apportare, della lotta partigiana e di tutte le forme di resistenza popolare al fascismo ed alle altre forme di ingiustizia sociale che sono alla base delle disgrazie del mondo moderno.

60 anni or sono le grandi potenze alleate, a cui si affiancarono con notevole contributo le formazioni partigiane e la Resistenza nei vari paesi occupati dai nazifascisti, vinsero la guerra. Purtroppo quando sull'onda della grande vittoria armata raggiunsero il più alto grado di collaborazione, non riuscirono a continuare uniti la lotta per la vittoria della pace, infatti non si dedicarono alla costruzione di essa cercando di trovare un accordo per eliminare le cause che potevano produrre nuovi conflitti e nuove guerre. La bomba atomica fatta esplodere a guerra finita sul Giappone produsse un'ondata di terrore ed insicurezza globale. Ne seguì la Guerra Fredda ed una politica di riarmo senza eguali, per cui grandi ricchezze non poterono essere impiegate per il rafforzamento della pace attraverso un più equilibrato sviluppo economico e culturale. Ne seguirono nuove guerre e nuove stragi che per tutto il dopoguerra fino ai giorni nostri distrussero ed insanguinarono il mondo, creando più conflitti di prima, che portavano insiti i germi della ideologia della sopraffazione.

Il motto principale rimase quello di prima e cioè: "dividi ed impera".

I pericoli di allora esistono anche oggi, anzi peggio di allora. Le ideologie della sopraffazione, della forza, riemergono. Si fomentano odii razziali, religiosi, nazionali. Si creano nuovi nemici da calunniare e poi aggredire. Le ferite della seconda guerra mondiale sono ancora aperte e di nuove se ne aprono. Il neofascismo ed il nazismo rialzano la voce. Non si sono puniti i criminali di guerra, si vogliono riabilitare i collaborazionisti, si vuole falsificare la storia. Con una potente macchina propagandistica si vogliono far dimenticare gli errori e le responsabilità del passato ed usurpare la memoria storica. Tutto per spianare la via della rivincita del nazifascismo, delle più brutali manifestazioni del potere capitalistico, in Europa e nel mondo.

Ed oggi, quando la brutalità della lotta per il profitto intacca anche la natura, l'ambiente, come più elementare ed insostituibile mezzo di esistenza della vita sulla terra, è più che mai indispensabile la mobilitazione di tutte le forze umane nella lotta di sopravvivenza, contro tutti i fenomeni che intaccano di fatto i diritti dell'uomo. È più che mai necessario seguire - a prescindere dal colore della pelle, dalla fede religiosa o dalla appartenenza nazionale - ogni più piccola manifestazione sociale che coincida con gli interessi dell'uomo come concepiti dagli ideali della Lotta di Liberazione e della Resistenza, della verità storica: esperienze per le quali molti -troppi- sono stati sacrificati, nella lotta per la emancipazione della società umana contro la moderna barbarie della ideologia del potere dell'uomo sull'uomo; ideologia che non conosce gli elementari diritti di libertà e collaborazione pacifica tra gli uomini finalizzata alla soluzione dei problemi chiave dell'esistenza umana - problemi che la società capitalistica fino ad oggi non ha saputo nè voluto risolvere, anche perchè detta soluzione sarebbe deterrente del suo esercizio del potere basato sulla forza di sottomissione delle genti e non sull'uso della ragione.

Con rinnovati auguri di successo del convegno "PARTIGIANI!" da un partigiano che ha vissuto l'antifascismo e la lotta di liberazione sia in Piemonte che al confine orientale (già divenuto Adriatisches Küstenland), fino alla definitiva cacciata dell'occupatore fascista e nazista e dei suoi collaborazionisti.

Nerino Gobbo "Gino"

Isola/Izola (Istria), maggio 2005

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Maggio 2012: INTERVISTA A NERINO GOBBO “GINO”
comandante del II settore della città di Trieste al momento della Liberazione, deceduto nel maggio 2012 (anche su JUGOINFO)


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P A R T I G I A N I !
Una iniziativa internazionale ed internazionalista
nel 60.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo

https://www.cnj.it/PARTIGIANI/index.htm

Per contatti: PARTIGIANI! c/o CNJ,
C.P. 252 Bologna Centro, I-40124 BOLOGNA (BO) - ITALIA

partigiani7maggio @ tiscali.it

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