Indice di questo messaggio:

* Dopo il danno, la beffa: USA ed Italia donano attrezzature
diagnostiche al Centro Oncologico di Belgrado (Tanjug)
* Ancora nell'atmosfera le polveri radioattive delle nostre
bombe (Tanjug)
* Urgente la decontaminazione nel Sud della Serbia (Tanjug)
* Segnalazione NUOVI ARTICOLI sugli effetti del DU
* Almeno sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani
hanno malformazioni genetiche (da Resto del Carlino e ANSA)

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Dopo il danno, la beffa
STATUNITENSI ED ITALIANI DONANO ATTREZZATURE
DIAGNOSTICHE AL CENTRO ONCOLOGICO DI BELGRADO

Serviranno a seguire "in vivo" il decorso clinico
delle nostre cavie umane: i bombardati del 1999

US Embassy, Italian govt donation to Belgrade Institute of Oncology

BELGRADE, April 29 (Tanjug) - The United States Embassy in Yugoslavia,
through the Office of the Transition Initiative (OTI) and USAID,
presented the necessary medical equipment to the Belgrade
Institute of Oncology and Radiology of Serbia, where a new
Department of Pediatric Oncology will begin work tomorrow.
US Ambassador William Montgomery and Italian Ambassador to
Yugoslavia Giovanni Caracciolo will attend the inauguration
ceremony which will be officiated by Institute Director Nenad
Borojevic, a statement by the US Embassy in Belgrade said.
The embassy donation is a part of an international project,
which includes donors from the government and private sectors.
The project was initiated by the Institute itself and the
Italian government in an effort to create favorable conditions
for the treatment and recovery of children with cancer.
The ceremony will also be attended by the wife of the US
ambassador, Lynn Montgomery, who will represent the Dream
Team and other private donors.

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ANCORA NELL'ATMOSFERA LE POLVERI RADIOATTIVE DELLE NOSTRE BOMBE

Radioactive particles from NATO's bombing still in atmosphere

BELGRADE, April 29 (Tanjug) - The removal of radioactive
contamination in Bratosavci and Plackovci, in southern Serbia,
will start in May, the Yugoslav health secretariat announced
Monday. Presenting the report of the UN Environment Program
(UNEP) about areas where NATO in 1999 in bombing Yugoslavia
used deplete uranium munitions, Yugoslav deputy health secretary
Miroslav Nikcevic, at a press conference, explained that
decontamination was planned of four locations in southern
Serbia and of cape Arza in Montenegro.
He warned of "the astounding fact that after two years and
six months radioactive particles are still in the air," which
means that they are still carried over great distances through
the air.
Nikcevic said there was a possibility that the particles
reach underground waters, and then get into food, and that
is the reason why decontamination must be speeded up.
"For us that is a huge financial burden, but we will have
to ensure the funding," Nikcevic said.
At a press conference, attention was drawn to the fact that
munitions with depleted uranium were used mostly in Kosovo
and Metohija, where as many as 112 locations are contaminated
and are not even cordoned off or marked in any way.

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NEL SUD DELLA SERBIA E' URGENTE LA DECONTAMINAZIONE DEL SUOLO

+++ Dekontaminierung von verstrahlten Böden geplant +++

BELGRAD, 30. April 2002. Die Beseitigung der "radioaktiven
Verunreinigung" in den Orten Bratosavci und Plackovic werde
im Mai beginnen, kündigte am Montag ein Sprecher des
jugoslawischen Bundesgesundheitsministeriums an. Auf einer
Pressekonferenz sagte der stellvertretende Sekretär im
Bundesgesundheitsministerium, Miroslav Nikcevic, man plane
die Dekontamination von vier radioaktiv verseuchten
Landstrichen im Süden Serbiens, sowie von Arza in Montenegro.
Das Ministerium stellte gestern eine Studie des UNO-Umwelt-
Programms UNEP vor, in der alle Gebiete aufgelistet sind,
die durch den Einsatz von Uran-Geschossen während der NATO-
Aggression gegen Jugoslawien 1999 radioaktiv verseucht worden
sind.
Unterdessen beichteten italienische Medien erneut über
Erkrankungen von NATO-Soldaten, die auf dem Balkan eingesetzt
waren. Der staatliche Fernsehsender RAI berichtete dabei auch
über mindestens sieben Missgeburten in italienischen Familien,
deren Väter in den vergangenen Jahren auf Einsätzen in Kosovo
und Metochien waren.
Die Kinder litten an Missbildungen des Gehirns und der Knochen,
hieß es. Der Leukämie-Tod mehrerer italienischer Militärs wurde
auf Kontakt mit uranhaltiger Munition zurückgeführt.

TANJUG / AMSELFELD.COM

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SEGNALAZIONE NUOVO ARTICOLO SUGLI EFFETTI DEL DU

Subject: [S&P] ...ancora sull'Uranio Impoverito...
Date: Sat, 27 Apr 2002 07:44:07 +0200
From: Mauro Cristaldi <Mauro.Cristaldi@...>
To: <scienzaepace@...>

Carissimi,
rendo noto che è in distribuzione l'articolo:

Cristaldi M., Angeloni P., Degrassi F., Iannuzzelli F., Martocchia A.,
Nencini L., Pona C., Salerno S. & Zucchetti M. - Conseguenze ambientali
ed
effetti patogeni dell'uso di Uranio Impoverito nei dispositivi bellici.
Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2), Gennaio-Giugno 2001: 29-41.

Se si aggiunge l'allegato tecnico di Luca Boschetti il riferimento è:
Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2), Gennaio-Giugno 2001: 42-65
L'articolo è inserito nell'ANTOLOGIA TEMATICA SULL'URANIO IMPOVERITO, di
cui costituisce il corpo centrale, nel quale è compresa una premessa di
ANA-VAFAF (F. Accame) e LIDU (P. Angeloni) e il "Documento: conseguenze
dei
bombardamenti in Jugoslavia": Tribuna Biologica e Medica, 9 (1-2),
Gennaio-Giugno 2001: 27-69

A parte alcuni inopportuni riferimenti al terrorismo contenuti in queste
ultima parti, che c'entrerebbero ben poco in riferimento alla vicenda
Jugoslava, se non in quanto nazione aggredita dalla NATO, con
bombardamenti
terroristici NATO sul suo territorio sovrano e con l'intervento delle
milizie terroristiche dell'UCK finanziate dai paesi NATO, per il resto
la
realizzazione dell'articolo mi sembra di buon livello. Mi sembra del
tutto
strumentale il pretesto della lotta al terrorismo (solo Fidel Castro fa
finta ancora di crederci!), in quanto le notizie non manipolate sul
terrorismo D.O.C. ci riportano sempre alla CIA americana e al Mossad
israeliano e servono soltanto a portare la guerra imperiale per il
petrolio
nei paesi "target" (Palestina, Iraq, Jugoslavia, Afghanistan).
Vi ricordo che il nostro articolo era già contenuto nei siti Peacelink:

http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.pdf
(formato PDF 79 Kb)

http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.rtf
(formato RTF 129 Kb)

http://www.peacelink.org/tematiche/disarmo/du/temp/du1.html
(formato HTML 130 Kb)

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URANIO IMPOVERITO
Sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani hanno
malformazioni genetiche

I bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni simili a
quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in missione nel
Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare agli
arti

Accame: "Riparta da zero l'indagine"

Dal sito internet
http://www.ilrestodelcarlino.it

URANIO IMPOVERITO

Sette figli di militari italiani impiegati nei Balcani hanno
malformazioni genetiche

I bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni simili a
quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in missione nel
Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare agli
arti

ROMA, 26 APRILE 2002 - Sette bambini con malformazioni genetiche
sarebbero nati da militari italiani impegnati in Somalia e nei Balcani.
Tutti i militari, secondo quanto è emerso da un'inchiesta di Rai-News 24
in onda domani alle 18,30, hanno partecipato a operazioni di bonifica
delle armi all'uranio impoverito o hanno stazionato in zone bombardate
con i proiettili contenenti il materiale radioattivo.
Secondo testimonianze raccolte fra i militari che hanno voluto mantenere
l'anonimato, i bambini nati da questi soldati soffrono di malformazioni
simili a quelle dei bambini iracheni e dei figli dei militari in
missione
nel Golfo: palato molle, malformazioni scheletriche ed in particolare
agli arti.
I militari avevano stazionato nei luoghi per alcuni mesi. Da
testimonianze e documenti raccolti nella trasmissione si dimostra che
l'Italia era in possesso di munizioni di uranio impoverito già dal 1985,
che questi proiettili erano in dotazione alle nostre forze armate in
Somalia e che sarebbero stati utilizzati fino al 2001 anche in alcuni
poligoni sul territorio nazionale.
In un filmato che sarà trasmesso all'interno dell'inchiesta si vedono i
soldati dei contingenti italiani che operavano assieme ai colleghi
francesi e spagnoli, lavorare alla bonifica senza alcuna protezione.

uranio

Accame: "Riparta da zero l'indagine sull'uranio impoverito"

Il presidente dell'Anavafaf, l'associazione assistenza vittime arruolate
nelle forze armate, avanza tale richiesta nel giorno in cui è stata resa
nota l'inchiesta di Rai news 24, che parla di 7 bambini con
malformazioni
genetiche nati da militari italiani impegnati in Somalia e nei Balcani

ROMA, 26 APRILE 2002 - Far ripartire da zero l'indagine sull'uranio
impoverito, perchè quella condotta dalla commissione guidata
dall'ematologo Franco Mandelli si basa su presupposti "errati" e "privi
di senso". È quanto chiede Falco Accame, presidente dell'Anavafaf,
l'associazione assistenza vittime arruolate nelle forze armate, proprio
nel giorno in cui è stata resa nota l'inchiesta di Rai news 24, che
parla
di 7 bambini con malformazioni genetiche nati da militari italiani
impegnati in Somalia e nei Balcani.
Secondo Accame, l'indagine dovrebbe "prendere in considerazione anche i
militari che sono stati in Kuwait, in Somalia e nei poligoni italiani
perchè lì sono stati utilizzati proiettili all'uranio". Allo stesso
tempo
bisognerebbe escludere il personale "che ha operato in Kosovo, in quanto
protetto, e quello che è stato in Albania e in Macedonia in quanto non
interessato alla questione", visto che quelle munizioni non furono
utilizzate.
Secondo Accame, "prendere come cifra di riferimento per l'indagine sui
Balcani il numero di 40 mila persone", come ha fatto l'indagine condotta
da Mandelli "è una cosa priva di senso comune. In quelle zone il
personale potenzialmente esposto perchè privo di misure di protezione è
esclusivamente quello della Bosnia: e tra questo solo una parte,
prevedibilmente non più di mille persone, si è trovata in vicinanza di
zone colpite da proiettili all'uranio". Per questo, secondo il
presidente
dell'Anavafaf, "occorre individuare quei militari che si sono trovati
davvero esposti" e "basare lo studio solo su di loro".

URANIO: Accame, 12 neonati malformati

ROMA - Sono 12 i bambini nati con malformazioni genetiche da militari
italiani che erano stati in missione all'estero. E a questi se ne
aggiungono altri 11, figli di civili che vivono vicino ai poligoni
militari italiani dove sono stati sperimentati i proiettili
all'uranio impoverito. Lo afferma Falco Accame, presidente
dell'Anavafaf, l'associazione assistenza vittime arruolate nelle
forze armate che chiede un'inchiesta anche sui civili. (ANSA).
2002-04-27 - 16:22:0