BASKET: JUGOSLAVIA CAMPIONE, NOTTE DI FOLLIE NEI BALCANI
(ANSA) - BELGRADO, 9 SET - Un momento di assoluto silenzio mentre
l'orologio scandiva gli ultimi secondi della partita, poi
l'impressionante urlo liberatorio della folla: la vittoria della
nazionale jugoslava di basket ai campionati del mondo di Indianapolis
e' stata festeggiata a Belgrado da almeno 150.000 tifosi, con
caroselli di auto fino alle prime ore del mattino. ''(Vlade) Divac
presidente, (Svetislav) Pesic premier, i giocatori ministri'', era lo
slogan piu' scandito in Serbia, dove a giorni si votera' per eleggere
il capo di stato della repubblica. Molto gettonato anche il gioco di
parole ''Tutti hanno Dio (Boga in serbo), noi abbiamo (Dejan)
Bodiroga''. Come Belgrado, tutte le citta' serbe hanno passato una
notte insonne. Petardi e fuochi d'artificio spesso intervallati da
raffiche di armi da fuoco sparate in aria hanno provveduto a tenere
svegli anche i non interessati. In Montenegro, la piccola repubblica
jugoslava di tendenza secessionista, le divisioni tra fautori e
nemici della federazione sono state accantonate, almeno per qualche
ora. I media serbi e montenegrini parlano di vittoria storica, di una
sorta di rinascita nazionale per un paese in profonda crisi economica
e politica. Il contagio si e' esteso anche alle zone del Kosovo dove
restano comunita' serbe, in primo luogo Kosovska Mitrovica, e ad
altre nazioni dei Balcani, la Repubblica Sprpska (Rs, l'entita' serba
della Bosnia) e la Macedonia. Ma ancor piu' della vittoria nella
finale con l'Argentina, questo campionato mondiale di Indianapolis
restera' nel cuore degli jugoslavi e degli ex jugoslavi di etnia
serbo-montenegrina per la difficile ed entusiasmante vittoria dei
quarti di finale sul 'dream team' americano. (ANSA).
09/09/2002 18:58
(ANSA) - BELGRADO, 9 SET - Un momento di assoluto silenzio mentre
l'orologio scandiva gli ultimi secondi della partita, poi
l'impressionante urlo liberatorio della folla: la vittoria della
nazionale jugoslava di basket ai campionati del mondo di Indianapolis
e' stata festeggiata a Belgrado da almeno 150.000 tifosi, con
caroselli di auto fino alle prime ore del mattino. ''(Vlade) Divac
presidente, (Svetislav) Pesic premier, i giocatori ministri'', era lo
slogan piu' scandito in Serbia, dove a giorni si votera' per eleggere
il capo di stato della repubblica. Molto gettonato anche il gioco di
parole ''Tutti hanno Dio (Boga in serbo), noi abbiamo (Dejan)
Bodiroga''. Come Belgrado, tutte le citta' serbe hanno passato una
notte insonne. Petardi e fuochi d'artificio spesso intervallati da
raffiche di armi da fuoco sparate in aria hanno provveduto a tenere
svegli anche i non interessati. In Montenegro, la piccola repubblica
jugoslava di tendenza secessionista, le divisioni tra fautori e
nemici della federazione sono state accantonate, almeno per qualche
ora. I media serbi e montenegrini parlano di vittoria storica, di una
sorta di rinascita nazionale per un paese in profonda crisi economica
e politica. Il contagio si e' esteso anche alle zone del Kosovo dove
restano comunita' serbe, in primo luogo Kosovska Mitrovica, e ad
altre nazioni dei Balcani, la Repubblica Sprpska (Rs, l'entita' serba
della Bosnia) e la Macedonia. Ma ancor piu' della vittoria nella
finale con l'Argentina, questo campionato mondiale di Indianapolis
restera' nel cuore degli jugoslavi e degli ex jugoslavi di etnia
serbo-montenegrina per la difficile ed entusiasmante vittoria dei
quarti di finale sul 'dream team' americano. (ANSA).
09/09/2002 18:58