DISINFORMAZIONE STRATEGICA E STRATEGIA DELLA CONFUSIONE

Da alcuni mesi notiamo un crescente "interessamento" alle questioni
balcaniche da parte di personaggi della estrema destra.

Poco probabili "compagni" cercano di stabilire contatti con i nostri
ambienti, vale a dire con le iniziative di controinformazione e
solidarieta' alla Jugoslavia; bollettini telematici e pubblicazioni
storicamente assai poco internazionaliste ed ancor meno "slavofile"
citano nostre informazioni e nostre fonti; e cosi' via. Da ultimo,
abbiamo ricevuto pochi giorni fa un messaggio dalle "Edizioni
all'insegna del Veltro", nel quale si reclamizza un loro
libro-intervista a Dragos Kalajic - il "rappresentante mediatico
ufficiale" delle ragioni del popolo serbo, ormai a tutti noto come
campione di "slalom ideologico" - edito... piu' di tre anni fa! Il
titolo del libro, "Serbia, trincea d'Europa", ne chiarisce
perfettamente il contenuto e dunque ne rende superflua la lettura.

Il suddetto messaggio riporta alcuni estratti dalla Introduzione al
libro. Si menzionano "l'espulsione di 17 milioni di Tedeschi dai
territori dell'Europa centrale e orientale in cui essi erano vissuti
per secoli e la cacciata di 350.000 Italiani dall'Istria e dalla
Dalmazia (col corollario di 20.000 infoibati)" come episodi di
"pulizia etnica" ante litteram. Si accusano gli americani per avere
"armato gli infoibatori titoisti".

Non "merita" entrare nel "merito" di queste menzogne. Un libro che
cerca di far passare i popoli slavi come inguaribili massacratori in
tutte le epoche, che dipinge i tedeschi e gli italiani come pure
vittime della Seconda Guerra Mondiale, e che nasconde le carneficine
attuate dai nazifascisti e dai loro alleati nei Balcani innanzitutto
proprio ai danni dei SERBI... beh per noi un libro del genere puo'
finire dritto dritto nel secchio della spazzatura.

Quello che maggiormente conta e' che i serbi e tutti i popoli slavi
sappiano ben guardarsi da questi "falsi amici".

Italo Slavo