ventiquattromarzonovantanove (1):
IL PERICOLO-BOMBE A NOVI SAD NON E' FINITO
===
BOMBE DELLA NATO ANCORA IN FONDO AL FIUME
BELGRADO. Secondo un portavoce del governo di Belgrado, ancora
moltissime bombe inesplose della NATO si trovano nel Danubio. La
situazione e' particolarmente difficile a Bogojevo, Backa Palanka,
Novi Sad, Beska, Pancevo, Ivanovo, Smederevo, Kovin e Prahovo.
Nel corso della aggressione alla Serbia, la NATO ha bombardato in
maniera particolarmente dura zone a grande distanza dai territori del
Kosovo-Metohija oggetto del conflitto. Le citta' e localita' sopra
elencate si trovano a piu' di 500 chilometri dai confini tra Serbia ed
Albania e non avevano alcun significato militare nel corso della
guerra. STIMME KOSOVOS
+++NATO-BOMBEN IN DONAU
BELGRAD. Wie ein Sprecher der Regierung in Belgrad
erklärte, befinden sich noch sehr viele
Nichtexplodierte NATO-Bomben in der Donau.
Besonders schwierig ist die Lage in Bogojevo, Backa
Palanka, Novi Sad, Beska, Pancevo, Ivanovo,
Smederevo, Kovin und Prahovo.
Die NATO hat während der Aggression gegen Serbien
besonders schwer die weit von dem tatsächlich
umkämpften Gebieten in der serbischen Provinz
Kosovo und Metochien bombardiert. Die oben
genannten Städte und Ortschaften sind mehr als 500
Kilometer von der serbisch albanischen Grenze
entfernt und hatten keine militärische Rolle
während des Krieges. STIMME KOSOVOS+++
(Aus: Balkan-Telegramm, 29/1/2003 -
http://www.amselfeld.com/ )
===
JUGOSLAVIA: RAID NATO FANNO ANCORA VITTIME DOPO TRE ANNI
(ANSA) - BELGRADO, 21 NOV - A oltre tre anni dalla loro conclusione, i
raid della Nato contro la Jugoslavia hanno fatto tre vittime nelle
ultime due settimane: una persona e' morta e due sono rimaste
gravemente ferite dopo essere precipitate in automobile da due
dei ponti distrutti dalle bombe alleate.
Gli incidenti sono avvenuti il 3 novembre a Ostruznica, sul fiume
Sava, e ieri sera a Novi Sad, sul Danubio. Nel primo
caso, un'automobile con a bordo due giovani che non avevano visto la
segnaletica all'ingresso del ponte e' precipitata per trenta metri
schiantandosi sulla sponda. Miracolosamente, i due ragazzi sono
sopravvissuti, e i medici sono riusciti a salvarli. Piu' sfortunata la
terza vittima, Milomir Markovic, che ieri sera ha imboccato l'unico
ponte ancora non ricostruito rimasto a Novi Sad. La sua automobile e'
precipitata su una spiaggia sottostante, e l'uomo e' morto sul colpo.
(ANSA). OT 21/11/2002 18:19
(Fonte: http://www.ansa.it/balcani/ )
IL PERICOLO-BOMBE A NOVI SAD NON E' FINITO
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BOMBE DELLA NATO ANCORA IN FONDO AL FIUME
BELGRADO. Secondo un portavoce del governo di Belgrado, ancora
moltissime bombe inesplose della NATO si trovano nel Danubio. La
situazione e' particolarmente difficile a Bogojevo, Backa Palanka,
Novi Sad, Beska, Pancevo, Ivanovo, Smederevo, Kovin e Prahovo.
Nel corso della aggressione alla Serbia, la NATO ha bombardato in
maniera particolarmente dura zone a grande distanza dai territori del
Kosovo-Metohija oggetto del conflitto. Le citta' e localita' sopra
elencate si trovano a piu' di 500 chilometri dai confini tra Serbia ed
Albania e non avevano alcun significato militare nel corso della
guerra. STIMME KOSOVOS
+++NATO-BOMBEN IN DONAU
BELGRAD. Wie ein Sprecher der Regierung in Belgrad
erklärte, befinden sich noch sehr viele
Nichtexplodierte NATO-Bomben in der Donau.
Besonders schwierig ist die Lage in Bogojevo, Backa
Palanka, Novi Sad, Beska, Pancevo, Ivanovo,
Smederevo, Kovin und Prahovo.
Die NATO hat während der Aggression gegen Serbien
besonders schwer die weit von dem tatsächlich
umkämpften Gebieten in der serbischen Provinz
Kosovo und Metochien bombardiert. Die oben
genannten Städte und Ortschaften sind mehr als 500
Kilometer von der serbisch albanischen Grenze
entfernt und hatten keine militärische Rolle
während des Krieges. STIMME KOSOVOS+++
(Aus: Balkan-Telegramm, 29/1/2003 -
http://www.amselfeld.com/ )
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JUGOSLAVIA: RAID NATO FANNO ANCORA VITTIME DOPO TRE ANNI
(ANSA) - BELGRADO, 21 NOV - A oltre tre anni dalla loro conclusione, i
raid della Nato contro la Jugoslavia hanno fatto tre vittime nelle
ultime due settimane: una persona e' morta e due sono rimaste
gravemente ferite dopo essere precipitate in automobile da due
dei ponti distrutti dalle bombe alleate.
Gli incidenti sono avvenuti il 3 novembre a Ostruznica, sul fiume
Sava, e ieri sera a Novi Sad, sul Danubio. Nel primo
caso, un'automobile con a bordo due giovani che non avevano visto la
segnaletica all'ingresso del ponte e' precipitata per trenta metri
schiantandosi sulla sponda. Miracolosamente, i due ragazzi sono
sopravvissuti, e i medici sono riusciti a salvarli. Piu' sfortunata la
terza vittima, Milomir Markovic, che ieri sera ha imboccato l'unico
ponte ancora non ricostruito rimasto a Novi Sad. La sua automobile e'
precipitata su una spiaggia sottostante, e l'uomo e' morto sul colpo.
(ANSA). OT 21/11/2002 18:19
(Fonte: http://www.ansa.it/balcani/ )