dall'archivio di zivkica nedanovska

due casi di dissesto ecologico nel sistema delle acque in vojvodina


1.FONTE: Glas Javnosti
2.TITOLO: Il canale di Backa
3.AUTORE: R.Kukobat
4.SITO INTERNET:
http://www.glas-javnosti.co.yu/danas/srpski/D04013101.shtml
5.NUMERO DI PAGINE:1
6.DATA: 01.02.2004.

Il progetto del risanimento del Canale grande di Backa che è la parte
integrante dell’iidrosistema Danubio-Tisa-Danubio, nella parte dal
posto Crvenka alla città Vrbas, praticamente non va avanti e ancora non
è certo se sarà realizzato. Il direttore del progetto, l’esperto
norvegese Fin Medbo, che per la prima volta ha presentato pubblicamente
il problema della realizzazione del progetto due settimane fa, dice che
si continua coll’inquinamenro del canale e che adesso non sa chi è
responsabile in questo paese, per questo problema. “L’inquinamento non
è cessato e gli inquinatori non si puniscono. La ministra per
l’ambiente, Andjelka Mihajlov con la quale, fra l’altro, abbiamo fatto
questo progetto, adesso dice che l’inquinamento delle acque non è nelle
sue competenze. Il Governo serbo si è rivolto a suo tempo al nostro
Governo con la richiesta dell’aiuto nella realizzazione di questo
progetto che è stato stimato come progetto prioritario dalla parte
serba. Il Governo norvegese ha stanziato un milione e mezzo di € e
adesso, dopo tutto, mi resta solo di andarmene a casa oopure di mettere
in discussione la questione-“ ha detto Medbo.
L’inquinamento del canale comincia presso Vrbas, e sul tratto da Vrbas
a Crvenka, le acque di scarico versano una decina di fabbriche, fra le
quali sonu due fabbriche di zucchero,
una fabbrica di pelli, una fabbrica dell’olio e una di carne. Secondo i
dati raccolti, nella fabbrica di zucchero”Vrbas”di Vrbas”, solo durante
la campagna di lavorazione di barbabietola, nel canale si versano 8.500
tonnellate di fango.
Nella fabbrica di carne ”Karnex”ai partecipanti del progetto è stato
detto che loro non hanno affatto problema coll’inquinamento. Dopo è
stato constatato che la fabbrica versa l’acqua nel canale con la quale
si lavano i reparti strapieni di sangue e grassi. E’ stato verificato
che la fabbrica “Karneks” versa le acque di scarico nel canale
periodicamente, in vari posti, il che è stato stimato come il
nascondere delle tracce.
“Nelle fabbriche ci danno i dati sull’inquinamento inesatti e preparati
in anticipo. Qualche volta spengono tutti i reparti perchè noi non
possiamo capire la situazione reale. Oltre a questo tipo di immoralità
ecologica, spesso la dirigenza non sa che i rifiuti si debbono riusare
nelle stesse fabbriche. Il problema nella risoluzione di questo nodo è
rappresentato anche dalla nostra legislatura che è già superata-“
conclude il dott. Bozo Dalmazia che partecipa nel progetto.
Il Governo di Vojvodina ha l’intenzione di convocare una riunione con
tutte le ditte che versano le acque di scarico nel Canale grande di
Backa per poter superare questo problema grave. La segretaria regionale
per l’ambiente è del parere che il problema dell’inquinamento del
Canale si possa risolvere solo con l’azione comune a tutti i livelli di
potere, di cittadini e di inquinatori. Lei rileva che tutt’ora la
Regione non ha competenze per punire gli inquinatori delle acque.


1.FONTE: B-92
2.TITOLO: Il problema dell’acqua potabile a Zrenjanin (Vojvodina)
3.AUTORE: B-92
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5.NUMERO DI PAGINE:1
6.DATA: 28.01.2004.

La ministra per l’ambiente nel Governo della Serbia, A.Mihajlov, ha
convocato la seduta con i rappresentanti del Segretariato regionale di
Vojvodina  per la protezione dell’ambiente, della ditta pubblica
”Vodovod” di Zrenjanin, dell’Elettroeconomia della Serbia, della Camera
dell’economia di Belgrado e la collettività locale di Elemir (vicino a
Zrenjan). L’obiettivo della seduta era la scoperta della soluzione
possibile per il risanimento dell’acqua potabile inquinata con il
metallo pesante arsenico a Zrenjan. In quell’occasione, la Mihajlov ha
rilevato l’indispensabilità del risolvere a lunga e breve scadenza del
problema dell’approvvigionamento dell’acqua potabile in alcune zone
della Vojvodina. E’ stata sostenuta l’iniziativa che l’impianto pilota
per la depurazione dell’acqua inquinata si colloca a Elemir. Qualora l’
impianto pilota si dimostri efficace, è stato deciso che si sarebbe
usato anche a Zrenjan. Alla riunione non erano presenti i
rappresentanti del Segretariato della Repubblica  e della Vojvodina per
la salute, anche se le acque si trovano nelle loro competenze.