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Oggetto: [icdsm-italia] La lettera di Ramsey Clark a Kofi Annan
Inviato: Thu, 11 Mar 2004 12:24:30 +0100


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Lettera di Ramsey Clark ad Annan


Il processo di Slobodan Milosevic, ex-Presidente della Repubblica Federale
Jugoslava, davanti alla Corte Criminale Internazionale per l?ex-Jugoslavia.

di Ramsey Clark

Caro Segretario Generale Annan,

Il processo all?ex-Presidente della Repubblica Federale Jugoslava è programmato
a chiudere la presentazione degli atti al Tribunale Internazionale per i
Crimini in Jugoslavia (ICTY) il 19 Febbraio 2004, a più di due anni dalla
prima testimonianza; da allora 500 mila pagine di documenti, 5 mila video,
300 giorni di giudizio, 200 testimoni, 33000 pagine di trascrizione di atti.
L?accusa non è riuscita a presentare significative o inconfutabili prove
di alcuna azione o intento criminale del Presidente Milosevic. In mancanza
di ciò l?accusa sembra sperare di mettere assieme una documentazione talmente
ampia da richiedere anni di analisi degli atti per portare ad una conclusione.

Intanto lo spettacolo di questo poderoso attacco, portato da una squadra
di sostegno dell?accusa enorme, con grandi risorse gettate contro un singolo
uomo, che si difende da solo, cui è negata una effettiva assistenza, i cui
sostenitori sono sotto attacco in ogni luogo, che sta perdendo la salute
per la fatica, da l?idea dell?ingiustizia del processo.

Diverso fu il primo processo della storia per ?crimini contro la pace del
mondo? tenutosi a Norimberga, iniziato il 20 Novembre 19454 contro 19 accusati
e finito circa tre mesi dopo, il 4 Marzo del 46, quando 4 nazioni presentarono
le prove. Nella sua apertura, il Capo dell?Accusa Robert H. Jackson ha osservato:
? C?è una drammatica differenza tra le circostanze degli accusatori e dell?accusato,
che può screditare il nostro lavoro se esiteremo, anche nelle piccole cose
, bisogna essere sereni e temperati ?non dobbiamo mai dimenticare che la
documentazione sulla quale noi giudichiamo questi imputati è la documentazione
sulla quale la storia giudicherà noi domani. Passare a questi imputati un
calice di veleno è porre lo stesso anche sulle nostre labbra.

Il processo contro Milosevic fu istruito da R. Goldstone (Sud Africa) nell?Ottobre
del 1994. Quando lasciò l?incarico, nel Dicembre del ?96, non aveva trovato
prove che sostenessero l?imputazione. Il suo successore Arbour (Canada)
continuò le indagini senza emettere azioni formali fino al Maggio del ?99,
quando il Presidente Milosevic fu imputato per presunti atti compiuti all?inizio
di quello stesso anno.

Tale imputazione giunse durante il pesante bombardamento US/NATO su tutta
la Serbia e il Kossovo: un?azione di guerra di aggressione che ha ammazzato
civili e distrutto proprietà per miliardi di dollari, (inclusa la casa di
Milosevic, nel tentativo di assassinarlo, il 22/4/99 e l?ambasciata Cinese
a Belgrado, il 7/5/999). Bombe all?uranio impoverito, bombe cluster, e superbombe
hanno centrato civili e le loro risorse Centinaia di infrastrutture civili
sono state distrutte e uomini uccisi a Novi Sad, a Nis, a Pristina...

Nell?imputazione iniziale non sono compresi i crimini in Croazia o in Bosnia.
Si occupa esclusivamente delle presunte azioni dell?esercito serbo in Kossovo
nel 1999. Tutta la Serbia, compreso il Kossovo, è rimasta sotto attacco
di pesanti bombardamenti US/NATO mentre venivano mosse le accuse. Non c?erano
forze US/NATO o investigatori ICTY in Kossovo; le indagini erano impossibili.
Le accuse sono semplicemente un?azione politica per demonizzare Milosevic
e la Serbia, e giustificare quei bombardamenti sulla Serbia, che sono essi
stessi una violazione criminale della Carta delle Nazioni Unite e della
NATO

Come ambasciatrice US alle UN, la Albright guidò le pressioni US per indurre
il Consiglio di Sicurezza a creare l?ICTY. In seguito scrisse nelle sue
memorie che mentre era Segretaria di Stato US, aveva perseguito da lungo
tempo la rimozione di Milosevic dalla sua carica: ? Ho spinto l?opposizione
interna serba a costruire una efficace organizzazione politica puntata ad
estromettere Milosevic. In una nota pubblica affermai ripetutamente che
gli US volevano Milosevic ?via dal potere?, via dalla Serbia e agli arresti
per crimini di guerra?.

Il Presidente Milosevic è stato accusato ed è sotto processo per aver pensato
e agito per proteggere e preservare la Jugoslavia, una federazione essenziale
alla pace nei Balcani. Interessi forti stranieri, con l?aiuto di gruppi
nazionalisti e separatisti e di interessi affaristici dall?interno delle
diverse Repubbliche jugoslave, erano determinati, per loro diverse ragioni,
allo smembramento della Jugoslavia. Primi tra questi gli Stati Uniti; con
la Germania che ha giocato un ruolo. E poi la NATO, che ha prestato il suo
nome all?opera, in violazione della sua stessa Carta. La violenza che ne
è seguita è stata prevedibile e tragica.

In tutto questo non c?è stato leader più conciliante di Milosevic, che ha
evitato di portare la guerra in Slovenia, Croazia, Bosnia e Macedonia, separandole
dalla Repubblica Federale. Nella sua strenua difesa della Jugoslavia, ridotta
a Serbia e Montenegro, sarà soprattutto ricordato per i suoi compromessi
di Dayton, in Ohio, per frenare il brutale bombardamento della Serbia da
Marzo a Giugno del?99. La sua condotta è stata improntata alla pace e alla
sopravvivenza del nucleo della federazione degli Slavi del Sud, di quella
che in giorni migliori fu la federazione degli stati Balcani, essenziale
per il mantenimento della pace, l?indipendenza politica e l?agibilità degli
scambi economici nella regione. Ma Stati Uniti ed altri hanno voluto altrimenti.


Le conseguenze sono state disastrose per ognuno degli stati che facevano
parte della precedente repubblica federale. Oggi in Jugoslavia ci sono interferenze
economiche e stagnazione, instabilità politica, diffuso malcontento e una
montante minaccia di violenza. Gli US sollecitano la Croazia a far parte
della NATO come base per le forze europee per il controllo della regione
e mantenere la sua divisione. La Croazia ha mandato un piccolo contingente
militare al servizio alla NATO in Afganistan e sta subendo pressioni per
mandare truppe in Iraq, in questo modo mantiene il confronto con i popoli
musulmani della Croazia e della Bosnia. Il Ministro della Difesa US, Rumsfeld,
incontrando la lesadership nazionalista croata, Presidente e Primo Ministro
compresi, l?8 Febbraio 2004 ha detto: ?Attendo il giorno in cui la Croazia
sarà parte della NATO?.

L?ex-Presidente della Jugoslavia, accusato per aver difeso la Jugoslavia
in una corte del Consiglio di Sicurezza, non può far rimostranze. Invece
il Presidente degli US, che ha apertamente e notoriamente indetto una guerra
di aggressione, ?supremo crimine internazionale?, contro l?Iraq indifeso,
causando decine di migliaia di morti, spargendo violenza qui e altrove,
non affronta addebiti. Il Presidente Bush continua a minacciare guerre d?aggressione
unilaterali e a spingere allo sviluppo di una nuova generazione di armi
nucleari tattiche - dopo aver invaso l?Iraq usando il pretestuoso argomento
che fosse una minaccia per gli US e che possedesse di armi di distruzione
di massa-. Questo può avvenire soltanto perché il potere e non i principi
stanno ancora prevalendo.

Le Nazioni Unite non possono sperare nella fine del flagello della guerra
finché non troveranno la volontà di affrontare il potere e restare saldi
e uniti sui principi di pace. Quale più chiara evidenza è necessaria sulla
intenzioni degli US di infischiarsene della legge e di imporsi con la forza
che i grandi sforzi statunitensi per distruggere la Corte Criminale Internazionale
(ICC) e guidare i trattati bilaterali perché le nazioni non accettino di
sottomettere cittadini US all?ICC? Composta questa ostruzione alla giustizia
con l?esposto del 30 Giugno 2002 della Rappresentanza Permanente degli US
alle UN, l?ambasciatore Negroponte ha chiesto l?immunità per gli US da tutti
gli accusatori stranieri ai quali il Consiglio di Sicurezza è sottoposto.
Negroponte, minacciando il veto sulla risoluzione pendente in Consiglio
di Sicurezza per il rinnovo della missione di pace in Bosnia Herzegovina,
ha così ottenuto dal Consiglio un?immunità, che è impunità, autorizzando
l?apporto di personale alle missioni di pace keeping. La proposta era di
porre il personale e i delegati US al di sopra dalla legge, mentre i nemici
degli Stati Uniti sono vittime di processi discriminatori in tribunali illegali.


Il tribunale ICTY e gli altri creati ad hoc dal Consiglio di Sicurezza,
sono illegali perché la Carta dell?ONU non da mandato al Consiglio di Sicurezza
di istruire alcun tipo di corte penale. Il dettato della Carta è chiaro.
Fosse stato messo un tale potere nella Carta nel 1945, non ci sarebbero
le Nazioni Unite. Nessuna delle 5 potenze fatte membri permanenti del Consiglio
di Sicurezza nella Carta avrebbe accettato di sottoporre alle UN un rapporto
criminale.

L?ICC fu creato con una trattativa, riconoscendo che le UN non avevano il
potere, senza emendare la loro Carta, di creare questo genere di tribunale.
La creazione dell?ICC dovrebbe precludere la creazione di altri tribunali
criminali e chiedere l?abolizione di quelli esistenti; che sono stati creati
per servire le ambizioni geo-politiche degli Stati Uniti. La questione è
della più grande importanza. Ciò determina se lo stesso Consiglio di Sicurezza
sia sopra alla Carta e al dettato della legge.

I tribunali criminali ad hoc sono inerentemente discriminatori, sfuggendo
i principi
di equità nell?amministrare la giustizia. Le discriminazioni sono utilizzate
per distruggere i nemici. Così quello del Ruanda (ICTR) non ha indiziato
un solo tutsi nel corso di nove anni, durante i quali Faustin Twagirimungu,
Primo Ministro del governo Tutsi del Ruanda (1994-1995), ha testimoniato
davanti a quello di aver creduto che più hutu che tutsi fossero stati uccisi
nelle tragiche violenze del 1994. In seguito centinaia di migliaia di hutu
furono massacrati in Zaire, ora Repubblica Democratica del Congo, e restano
ancora oggi impuniti. Il tribunale ICTR è uno strumento degli US per favorire
il controllo dei tutsi in Uganda, Ruanda, Burundi e forse ancora nella Repubblica
Democratica del Congo.

Il tribunale dell?ICTY è schiacciantemente contro i serbi e solo i leaders
serbi sono stati imputati da questo, inclusi non solo Milosevic e il suo
governo ma anche i leaders della Srpska, l?enclave dei serbi in Bosnia.


Il processo dell?ex-Presidente della Jugoslavia mina la sua salute; egli
è seriamente indebolito e la sua stessa vita è in pericolo. La scorsa settimana
l?udienza è stata cancellata perché stava troppo male, ma il Tribunale ha
aggiunto un carico di ore di udienza per le ultime due settimane della causa.
Solo ieri il Tribunale è stato costretto a ridurre le udienze a mezze giornate
in seguito ad un referto medico di Milosevic, redatto dai dottori indicati
dalla corte. Il Presidente è stato tenuto in totale isolamento per mesi,
durante i quali ha capeggiato il ticket del partito socialista nelle elezioni
parlamentari e il suo partito si è unito nella coalizione che ha eletto
il nuovo portavoce del Parlamento, la scorsa settimana. All?inizio di questa
settimana, il Tribunale ha prolungato l?isolamento di Milosevic per un altro
mese a causa degli eventi politici in Serbia.

Il Presidente Milosevic, da carcerato, con la salute pericolosamente compromessa,
difendendosi da solo nell?aula del tribunale, ha avuto, a più di due anni
dalla deposizione, meno di tre mesi di tempo per preparare la sua difesa,
prima che la presentazione della difesa sia calendarizzata all?inizio di
Maggio. Queste ultimissime azioni del Tribunale sono rappresentative della
grossolana grande ingiustizia dei procedimenti durante gli anni della prigionia
di Milosevic e della causa contro di lui.

Per preparare correttamente la difesa, gli sarebbe necessario assicurarsi
e esaminare decine di migliaia di documenti, cercare e interrogare centinaia
di potenziali testimoni e organizzare la deposizione in una presentazione
coerente ed efficace.

Le Nazioni Unite devono compiere le azioni seguenti nell?interesse della
mera giustizia, per correggere gli errori precedenti, assicurare la legalità
e la serietà di una corte a tal fine creata e per mantenere credibilità
agli occhi del Popolo delle Nazioni Unite:
- Dichiarare una moratoria su tutti i procedimenti in tutti i tribunali
criminali istruiti ad hoc dalle UN, per un periodo di almeno sei mesi, e
per il periodo aggiuntivo che fosse giudicato necessario dalle UN per:

Creare una commissione di studiosi di diritto pubblico internazionale e
di storici per esaminare i precedenti, gli abbozzi, il linguaggio e le intenzioni
della Carta delle Nazioni Unite per determinare se la Carta autorizza il
Consiglio di Sicurezza a creare tribunali criminali e, se così , i fondamenti,
l?autorità e lo scopo di questo potere, o rimettere il problema alla decisione
della Corte di Giustizia Internazionale
Creare una commissione di studiosi di diritto criminale internazionale per
rivedere il processo in corso contro il Presidente Milosevic, per determinare
se gli errori legali, le violazioni dei dovuti procedimenti legali, o l?ingiustizia
nella condotta del processo costringano alla ricusazione degli atti e se
le prove addotte dall?accusa contro l?ex-Presidente Milosevic siano sufficienti
per la legge internazionale, prima che ogni difesa sia presentata, per convalidare
e giustificare la continuazione del processo.
Provvedere l?ex-Presidente Milosevic dei fondi per l?anticipo al collegio
dei consiglieri, a investigatori, ricercatori, esaminatori di documenti
ed altri esperti sufficienti a confutare efficacemente le prove presentate
contro lui ed assicurare il tempo richiesto a completare il lavoro prima
di qualsiasi ulteriore ripresa processuale; tale sforzo diventerà essenziale,
anche se la Corte sarà abolita o se il processo sarà respinto, per favorire
la dimostrazione storica dei fatti per la pace futura.
Provvedere fondi per garantire diagnosi mediche indipendenti, trattamenti
e cure per l?ex-Presidente Milosevic, in Serbia.

Rispettosamente, Ramsey Clark

Traduzione dall?inglese Bf


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intestato ad Adolfo Amoroso, ROMA
causale: DIFESA MILOSEVIC



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