Su Montenegro, camorra e contrabbando, ed in particolare sul
coinvolgimento del leader secessionista montenegrino Milo Djukanovic
nei traffici (coinvolgimento di cui l'ANSA evita oramai di parlare),
vedi i numerosi articoli elencati alla URL:

http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3261


Selezione dispacci ANSA - fonte: http://www.ansa.it/balcani


CONTRABBANDO: SIGARETTE DA BAR A NAPOLI VIA PUGLIA,6 ARRESTI

(ANSA) - BARI, 4 MAR - Sei presunti aderenti ad un' ''agguerrita''
associazione per delinquere finalizzata al traffico di sigarette di
contrabbando sono stati posti agli arresti domiciliari tra Bari e
Napoli da militari del gruppo repressione frodi della Guardia di
finanza di Bari. Si tratta di un' organizzazione che tra dicembre
1998 e luglio 2001 - secondo l' accusa - ha acquistato ingenti
quantitativi di tabacchi da contrabbandieri che operavano nella
citta' montenegrina di Bar; le sigarette poi venivano caricate su
potenti scafi 'blu' e inviate in Puglia dove venivano stoccate in
depositi allestiti lungo la costa pugliese e, quindi, trasportate e
vendute a Napoli a bordo di autovetture e di fuoristrada blindati.
L' operazione e' stata disposta dal gip del Tribunale di Bari Dinda
Carrieri che ha accolto solo in parte le numerose - a quanto si e'
saputo 76 - richieste cautelari del pm inquirente della Dda
Elisabetta Pugliese. Il gip ha anche disposto l' obbligo di dimora
nei confronti di sette indagati. Durante le indagini i militari
hanno sequestrato (anche in coordinamento con altri reparti) oltre
90.910 chilogrammi di sigarette di contrabbando (che sul mercato
clandestino avrebbero fruttato undici milioni di euro), dieci scafi
utilizzati dai contrabbandieri, 57 automezzi, tre postazioni radar
utilizzati per scrutare il dislocamento in mare dei mezzi militari e
34 fuoristrada blindati. I tributi evasi complessivamente dall'
organizzazione ai danni dell' Ue sono stimati dagli investigatori in
circa 85 milioni di euro. Al sodalizio viene anche contestato di
aver speronato, durante due inseguimenti, un automezzo della Gdf (con
un fuoristrada blindato) e un motoscafo, ad opera di un natante dei
contrabbandieri: gli episodi fanno riferimento all' estate del '99.
(ANSA). BU 04/03/2004 13:53


CONTRABBANDO: ARRESTI BARI; 117 AVVISI CONCLUSIONE INDAGINI

(ANSA) - BARI, 4 MAR - Centodiciassette avvisi di conclusione delle
indagini vengono notificati da militari della Guardia di finanza di
Bari al termine dell' operazione chiamata 'Quo Vadis' che ha portato
oggi all' arresto di sei persone e alla notifica di sette
provvedimenti di obbligo di dimora nei confronti di altrettanti
indagati. Il gip del Tribunale di Bari, Dinda Carrieri, ha disposto
la misura degli arresti domiciliari per Angelo Michele Stramaglia,
di 44 anni, di Bari, ritenuto dagli investigatori il capo pugliese
dell' organizzazione criminale. Stramaglia - secondo la Dda - ha
capeggiato cinque squadre di contrabbandieri che hanno agito negli
anni scorsi sulla costa barese, nel tratto lungo un centinaio di
chilometri compreso tra Barletta e Monopoli. Arresti domiciliari
anche per Vitantonio Colagrande, di 45, di Polignano a Mare (Bari),
addetto alle stazioni radar e ricetrasmittenti; per Gennaro Virgilio,
di 36, di Napoli (gia' in carcere), per Rocco Di Grassi, di 35, di
Polignano a Mare, per Vito Leonardo Bianco, di 53, di Acquaviva delle
Fonti (Bari), e per Francesco Penta, di 42, di Polignano a Mare.
Secondo le indagini della guardia di finanza, le sigarette venivano
acquistate da Stramaglia o da Domenico Navarra in Montenegro dagli
'imprenditori del tabacco' Rocco Cafiero e Pietro Virgilio, quest'
ultimo aiutato dai figli Gennaro e Vincenzo, e da Giuseppe Montagna.
Successivamente le 'squadre pugliesi' si occupavano dell'
introduzione delle sigarette in Puglia attraverso l' utilizzo di
scafi 'blu'. I tabacchi venivano poi stoccati in depositi che si
trovavano lungo il litorale pugliese dove gli organizzatori
percepivano un compenso di circa 250mila lire a cassa. Ad altre
squadre di contrabbandieri spettava poi il trasferimento di tabacchi
nel capoluogo partenopeo da dove le 'bionde' - secondo le indagini -
venivano vendute sul mercato italiano ed estero. Colagrande e' un
personaggio noto nel mondo del contrabbando: nell' ottobre '99 -
fanno notare gli investigatori - rilascio' ad un giornalista del Tg1
un' intervista nella quale diceva in sostanza di fare contrabbando
per necessita', come facevano altri disoccupati del sud barese. Il
giorno successivo - sostiene la Gdf - organizzo' uno sbarco di
sigarette e guido' l' operazione dalla sua postazione radar dalla
quale teneva sotto controllo i mezzi militari dislocati in mare,
coordino' al tempo stesso l' attivita' dei fuoristrada blindati dei
contrabbandieri. Poi chiamo' al telefono il giornalista e si
complimento' per la buona riuscita dell' intervista che descrisse
piu' volte come ''un buon lavoro''. (ANSA). BU 04/03/2004
15:02


SERBIA/MONTENEGRO: IN CRESCITA INTERSCAMBIO INTERNO

(ANSA) - BELGRADO, 15 MAR - Cresce l'interscambio fra Serbia e
Montenegro, le due repubbliche balcaniche che hanno sostituito alla
Federazione jugoslava una piu' leggera unione [sic] denominata
appunto Serbia e Montenegro. Negli ultimi 11 mesi, le importazioni
[sic] di prodotti serbi nella piccola repubblica adriatica hanno
registrato un aumento del 47,1%, mentre le esportazioni [sic]
montenegrine verso Belgrado sono cresciute del 15,9%. Fra i due paesi
[sic] vige una unione in gran parte ancora sulla carta, soprattutto
nel settore economico: Podgorica e Belgrado hanno due diverse banche
centrali, usano valute differenti (il dinaro in Serbia e l'euro in
Montengro) e non hanno ancora armonizzato i sistemi doganali.
(ANSA). OT 15/03/2004 17:40


GDF: ARRESTATO IN SLOVENIA BOSS DI CONTRABBANDO SIGARETTE

(ANSA) - TRIESTE, 23 MAR - Un'operazione congiunta della Guardia di
Finanza di Trieste e della Polizia criminale della Repubblica di
Slovenia ha portato all' arresto, a Nova Gorica (Slovenia), di
Augusto Arcellaschi, di 60 anni, di Como, pluripregiudicato,
considerato il 'Toto' Riina' del contrabbando internazionale di
sigarette. L'operazione italo-slovena, che e' stata coordinata
dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, ha consentito di
riportare in carcere, dopo anni di latitanza, Augusto Arcellaschi, di
cui si conoscevano principalmente i movimenti tra il Canton Ticino,
la Costa Azzurra e il Sud Africa, ma del quale si erano poi perse le
tracce. E' stato invece individuato in Slovenia, da dove - secondo
quanto riferito oggi dagli inquirenti - continuava a ordire la trama
di traffici illeciti nel settore dei tabacchi lavorati esteri.
L'attivita' di ricerca e' stata svolta dai finanzieri del Gruppo
Repressione Frodi del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria del
Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con la Polizia criminale
slovena. Il nome di Arcellaschi compare, subito dopo quelli dei
capi storici del contrabbando internazionale di sigarette, in una
relazione presentata nel 2001 dalla Commissione parlamentare
Antimafia al Presidente della Camera dei Deputati. In particolare,
Arcellaschi viene citato al fianco di Francesco Prudentino, d 56
anni, di Ostuni (Brindisi), di Gerardo Cuomo, di 58 anni, di Gragnano
(Napoli), e di Gennaro Perrella, di 64 anni, di Napoli, tutti
considerati personaggi di spicco del contrabbando di sigarette e tra
i pochi a essere in diretto contatto con le grandi multinazionali del
tabacco o con loro emissari. Arcellaschi, in sostanza, viene
considerato come appartenete ai vertici internazionali del
contrabbando di tabacchi lavorati esteri, in parte gestito da
personaggi organicamente inseriti in organizzazioni di stampo mafioso
e in parte da persone intrattengono stretti rapporti d'affari con
tali organizzazioni. Il 'boss delle bionde' si era rifugiato in
Slovenia per sottrarsi all'esecuzione di diversi mandati di cattura,
e soprattutto a un ordine di arresto emesso dalla Procura Generale
della Repubblica di Milano, dovendo scontare in carcere una condanna
a tre anni di reclusione. Sebbene arrestato a Nova Gorica, la sua
residenza abituale, secondo quanto riferito dagli inquirenti, era a
Rogaska Slatina, una rinomata localita' termale slovena, che si trova
a circa 300 km dal confine con l'Italia. I mercati di
destinazione finale delle sigarette trattate da Arcellaschi erano la
Germania, la Spagna e soprattutto l'Inghilterra, come dimostrato dal
fatto che le marche che costituivano il suo principale business
('Regal', 'Superkings' e 'Sovereign') sono tra le piu' diffuse nel
Regno Unito. Arcellaschi era ricercato da cinque procure italiane
(Milano, Genova, Ancona, Como e Trieste) ed era stato anche al centro
di indagini delle autorita' giudiziarie svizzera e belga. Secondo
le autorita' inquirenti, dopo l'arresto in Svizzera di Gerardo Cuomo,
sarebbe passato ai vertici dell'organizzazione del contrabbando
internazionale insieme agli svizzeri Corrado Bianchi, Guglielmo
Chiavi e Martin Denz e al francese Gilbert Llorens. Tra i suoi
precedenti penali vi sono quelli riguardanti l'associazione per
delinquere di stampo mafioso, il contrabbando, la detenzione d'armi,
il traffico di stupefacenti, il falso, l'esportazione clandestina di
valuta, oltre a vari reati finanziari e doganali. Augusto
Arcellaschi e' anche citato nell'atto di accusa presentato
dall'Unione Europea il 30 ottobre 2002 presso la Corte Distrettuale
di New York contro i produttori americani di sigarette. A questi
veniva addebitato di avere riciclato i proventi illegali di
appartenenti al crimine organizzato in Italia, Russia, e Colombia,
attraverso paradisi fiscali e banche degli Stati Uniti.(ANSA).
ER
23/03/2004 17:24


CONTRABBANDO: INDAGINI, MONOPOLI VENDETTERO MS A BOSS /ANSA

(ANSA) - BARI, 23 MAR - Elementi che confermerebbero la vendita,
avvenuta tra il '96 e il '97, da parte dei Monopoli di Stato, di
sigarette di marca Ms ai boss del contrabbando internazionale
sarebbero contenuti nella relazione conclusiva che la Dia di Bari ha
inviato ai magistrati della Procura antimafia barese che indagano sul
contrabbando internazionale di sigarette. Dalla relazione
emergerebbe anche che non sono ravvisabili ipotesi di reato su altre
due vicende: una riguarda la presunta esistenza di un progetto da
parte dei Monopoli per vendere ai trafficanti sigarette della Philips
Morris sequestrate ai contrabbandieri; l'altra vicenda riguarda il
progetto relativo alla presunta vendita ai boss di macchinari di
proprieta' dei Monopoli. Entrambi i progetti non sarebbero
perseguibili proprio perche' sarebbero rimasti allo stadio di
progetti e non si sarebbero mai concretizzati. In base a queste
considerazioni conclusive i pm inquirenti della Dda di Bari, Giuseppe
Scelsi e Eugenia Pontassuglia, valuteranno se archiviare i due filoni
investigativi nell' ambito dei quali - secondo gli investigatori -
non sarebbero stati compiuti reati. Nel terzo filone d' indagine si
procede invece per associazione mafiosa finalizzata al contrabbando.
Una persona - a quanto si e' saputo - sarebbe indagata. Il
fascicolo era stato avviato negli anni scorsi dalla Dda dopo le
acquisizioni investigative compiute sul presunto boss del
contrabbando Gerardo Cuomo, di 57 anni, di Gragnano (Napoli), e sul
suo presunto socio Francesco Gabriele, di 56 anni, originario di
Parabita (Lecce) e residente negli Stati Uniti. Per Cuomo il pm
Scelsi ha chiesto a condanna alla pena di dieci anni di reclusione al
termine di un processo per associazione mafiosa finalizzata al
contrabbando e al riciclaggio di danaro sporco; per Gabriele la
posizione e' stata archiviata. Dagli atti dell' inchiesta emerge
che tra il '96 e il '97 sui banchetti dei contrabbandieri baresi
furono sequestrate sigarette dei Monopoli. Per questi fatti il pm
ascolto' nel 2001, come persona informata sui fatti, il responsabile
dell' epoca dei Monopoli, Ernesto Del Gizzo, il cui nome viene spesso
menzionato durante i colloqui degli indagati intercettati, assieme
a quello del presidente dell' allora Associazione italiana tabacchi
(Ati, ora Eti), Antonio Bellocchio. L' inchiesta e' frutto dello
'stralcio' delle indagini che nel novembre '99 portarono il gip di
Bari Daniela Rinaldi ad emettere 49 provvedimenti restrittivi a
carico di presunti appartenenti a un' associazione mafiosa che
trasferiva dal Montenegro alla Puglia mille tonnellate al mese di
sigarette di contrabbando e riciclava il danaro sporco in Svizzera.
Tra i capi dell' organizzazione, secondo il pm, ci sono Cuomo e il
brindisino Francesco Prudentino. Secondo il gip, l' organizzazione
aveva ''la possibilita' di ottenere partite di tabacchi, anche
provenienti dai Monopoli di Stato, che vengono materialmente
sottratte ai controlli, merce' la complicita' di dipendenti della
suddetta azienda''. Gabriele e' inoltre scritto negli atti, nel '96
avrebbe concordato con Cuomo ''la costituzione di societa' off-shore
all' estero per acquistare dai Monopoli tabacchi destinati all'
esportazione, marca MS, per rivenderli successivamente utilizzando i
canali del contrabbando''. L' organizzazione, quindi, secondo le
indagini della Dia di Bari, nel '96 potrebbe aver acquistato dai
Monopoli sigarette da esportazione destinandole formalmente ai duty
free degli aeroporti internazionali, ma i tabacchi negli aeroporti
non sarebbero mai giunti. Sarebbero arrivati direttamente negli
aeroporti montenegrini da dove sarebbero stati smistati nei porti di
Bar e Zelenica e da qui, tramite i classici canali del contrabbando,
caricati sugli scafi blu e inviati in Puglia per essere rivenduti dai
contrabbandieri al 'minuto'.(ANSA). BU 23/03/2004 17:00