INFERNO BOSNIACO E VAMPIRI SERBI


Dallo scorso aprile e' in edicola un nuovo fumetto: DAMPYR, nuovo
albo della Sergio Bonelli editore.

L'idea e' di Mauro Boselli e Maurizio Colombo: siamo in qualche lugubre
angolo della Jugoslavia, e la guerra civile impazza. Soldati regolari e
non, paramilitari, cecchini, civili massacrati e - udite, udite -
"vampiri". Ma i vampiri non sono come quelli del cinema: lo scoprono a
loro spese i soldati guidati da Kurjak, che hanno il compito di
mantenere a oltranza la postazione di Yorvolak, un villaggio isolato tra
le montagne. Al loro ingresso in paese trovano ad attenderli solo morti
ammazzati. La sorpresa e' che non soltanti i civili, ma anche i loro
commilitoni sono stati massacrati in modo selvaggio. I misteriosi
assassini colpiscono dopo il tramonto...

Nei Balcani (secondo Boselli&Colombo) c'e' una credenza popolare,
secondo la quale il figlio nato dall'unione tra una donna e un vampiro
diventa un Dampyr, ossia un uccisore di vampiri professionista. A certe
sciocchezze Kurjak non crede, pero' farebbe di tutto per salvare i suoi
uomini. Cosi' manda a chiamare Harlan Draka, un uomo che insieme al suo
assistente, un ragazzino di nome Yuri, gira per le campagne togliendo il
malocchio ai villaggi e impalando cadaveri. Harlan sa di essere diverso
dagli altri esseri umani: il suo corpo invecchia lentamente, le sue
ferite si rimarginano con incredibile rapidita'... presto scopre che
anche i misteriosi assassini del paese hanno paura di lui. Le creature
che assediano Yorvolak sono i non-morti del branco di Gorka, un Maestro
della Notte o supervampiro. Una non-morta presa prigioniera, Tesla,
gli rivela che lui, Harlan Draka, e' davvero un Dampyr, figlio di un
Maestro, e gli chiede di liberarla dalla schiavitu' che la lega al
branco di Gorka. Harlan, Tesla e Kurjak stringono una strana alleanza
e riescono temporaneamente a sconfiggere Gorka. Ma tutti gli altri
fanno una brutta fine, e, sul corpo di Yuri, Harlan giura vendetta.

Il secondo episodio si apre con una citta' assediata. Non ne viene
fatto il nome, ma l'identificazione con Sarajevo e' sin troppo facile:
dalle colline circostanti i serbi - lo stemma sulla manica sinistra
delle divise e' ben riconoscibile - lanciano granate, i cecchini
sparano su qualsiasi corpo in movimento, sui muri campeggiano scritte
del tipo "etnicko ciscenje". In teoria ci sarebbe una "tregua". Di
fatto una granata colpisce il quartiere Nord della citta' in pieno
giorno di mercato... I "ragazzi delle colline", con i quali Kurjak
stesso combatteva fino a pochi giorni prima, sanno che "le guerre non si
vincono seguendo le regole... ma ammazzando piu' gente possibile". I
vampiri approfittano delle stragi: coperti e mascherati per proteggersi
dal sole, escono allo scoperto, fanno finta di soccorrere i feriti e in
realta' li trasportano nei loro rifugi sotterranei per cibarsi del loro
sangue.

Gorka intanto si procura un nuovo servo: ha rapito, succhiato il sangue
e trasformato in vampiro Stanko Radek, quello che Kurjak definisce "il
maggiore Radek, capo della "legione nera", il piu' sadico e crudele
gruppo militare che questa fottuta guerra abbia mai partorito". Ora
Stanko Radek e i suoi non sono solo cattivi (serbi - ovviamente!),
comuni mortali - no, ora sono mostri immortali, sono vampiri.

In fondo, gia' lo sapevamo: ce lo scrivevano i giornali dopo la presa di
Srebrenica che "i serbi si nutrono del sangue dei musulmani", o no?

Ma non finisce qui: Tesla salva una ragazza da tre loschi
individui (questa volta il loro abbigliamento li identifica come
musulmani) che tentano di violentarla, la conduce al Las Vegas, un
hotel dove famiglie, profughi, sbandati di ogni sorta hanno trovato
rifugio. Qui Tesla viene catturata da Gorka e Radek, i cui uomini
fanno strage dei rifugiati. Tesla viene portata al "mattatoio", uno
dei rifugi sotterranei della stirpe di Gorka, di cui i Maestri della
Notte si servono per i loro "festini", banchetti a base di sangue
umano. Gorka sa che Harlan verra' a cercarla, usa Tesla come esca per
attirare Harlan in trappola. Una visione suggerisce a Harlan Draka di
cercare "il luogo dove si va quando si vuole conoscere": e' la
Biblioteca di Sarajevo, distrutta, anch'essa vittima di questa guerra...

Entrandovi Kurjak, che accompagna Harlan alla ricerca di Tesla,
afferma: "la guerra mi ha fatto diventare una bestia... ma prima ero
un uomo... so che cosa significano la cultura, le tradizioni... i miei
ex-commilitoni hanno voluto distruggere non solo questa citta', ma
anche il suo passato, i suoi ricordi, la sua umanita'".
Per fortuna qui in Italia, invece, la cultura gode di ottima salute.


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