[Sullo stesso argomento vedi anche:
World Peace Council (Athens, May 2004)
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3523
World Peace Council on Milosevic, Kosovo and the Hague Tribunal
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3505
Atina: Svetski savet za mir o Milosevicu, Kosovu i haskom tribunalu
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3503
BEOGRADSKI FORUM na skupstini Svetskog saveta za mir
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3524 ]


www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 17-05-04


Relazione sul Consiglio Mondiale della Pace (WPC),
che si è svolto ad Atene dal 5 al 10 Maggio 2004


Ho partecipato come delegato dei " Nuovi Partigiani della Pace "-
Forum contro la guerra e Associazione " SOS Yugoslavia " ( per
l'Italia, Forum contro la guerra, era anche presente il compagno S.
Franchi da Bologna), a questa Assemblea mondiale delle forze
antimperialiste e della pace, che si è rivelato un evento politico e
qualitativo nei suoi contenuti, inaspettato persino dagli
organizzatori. Penso che bastino due dati per comprendere la portata
del dibattito, del confronto e delle proposte di lavoro che si sono
espresse nei cinque giorni : 54 paesi rappresentati dai vari
movimenti, attraverso circa 160 delegati ( dall'Africa alle Americhe,
dall'Asia all'Europa e al Medio oriente) .

L'assemblea che si svolge ogni quattro anni a livello mondiale e
annuale a livello delle cinque zone in cui è suddiviso il WPC ( che
corrispondono ai cinque continenti), è stata ospitata dal Comitato
Greco per la Pace e la Distensione Internazionale, di cui va
sottolineata una impeccabile ed efficiente capacità organizzativa, si
è svolta attraverso un programma di lavori preparati in varie riunioni
continentali, per l'Europa vedere l'altra mia relazione di marzo
sull'incontro di Lisbona in Nuove Resistenti N.75 del 10-04 ( nel
nostro sito: www.resistenze.org ) , aveva come parola d'ordine:
per la lotta dei popoli contro l'ordine mondiale imperialista, per la
pace e la giustizia.

L'agenda dei lavori era la seguente:
Relazione sulle attività svolte dal WPC, dall'ultima Assemblea del 2000
Relazioni dei Coordinatori Regionali
Relazione sulla situazione finanziaria del WPC
Proposte di emendamenti sugli incarichi dirigenti e sulle questioni
organizzative interne del WPC
Presentazione del Piano di attività e lavori per il futuro
Elezione del nuovo Comitato Esecutivo

Il primo giorno vi è stata la relazione del Segretario Esecutivo sulle
attività svolte nei quattro anni 2000-2004 dal WPC a livello
internazionale : Conferenze, Risoluzioni, Manifestazioni, Campagne.
Una discussione e chiarimenti sulla relazione da parte delle varie
organizzazioni.
Al pomeriggio assemblea delle zone regionali, cioè dei cinque
continenti, con rapporto sullo stato dei movimenti e della lotta per
la pace nei vari paesi, sia quelli presenti che quelli rappresentati
dai coordinatori regionali perché impossibilitati ad essere presenti.

Il secondo giorno vi è stata la relazione dei coordinatori regionali
all'Assemblea generale sulla situazione delle varie aree regionali,
poi vi sono stati gli interventi per ogni paese di ciascuna
organizzazione locale sulle proposte di lavoro su cui era stata
incentrata l'agenda di questa Assemblea mondiale, come indicata sopra;
e qui vi è stato il mio intervento per l'Italia che potete leggere al
fondo di questa sintetica relazione. E' poi seguito una
interessantissima e importante Conferenza di ufficiali ed ex ufficiali
di vari paesi ( Grecia, Portogallo, Russia, Bulgaria, DDR e Germania
occidentale) sul tema di costruire un coordinamento europeo di
militari per la pace, la distensione e l'amicizia dei popoli, contro
le Basi straniere nei paesi sovrani, sulla funzione di difesa
nazionale e non imperialista degli eserciti.

Il terzo giorno discussione finale sugli emendamenti proposti, di
seguito la presentazione da parte delle Segreteria Esecutiva della
Bozza di Risoluzione finale dell'Assemblea e conseguente discussione e
definizione finale della Risoluzione dei lavori di questa sessione del
WPC.
Elezione del nuovo Comitato Esecutivo ( così formato: rappresentanti
di Portogallo, Vietnam, Egitto, Messico, Congo Brazzaville, che sono
anche i coordinatori regionali, a cui sono stati aggiunti Francia,
Giappone, Senegal e USA) ; Segretario e Sede centrale degli uffici
del WPC: Grecia; elezione dei tre Co Presidenti: Argentina, India e
Palestina ed elezione del Presidente del WPC per i prossimi quattro
anni il compagno Orlando Fundora del Movimento per la pace e la
sovranità popolare di Cuba.

L'ultima giornata di lavori si è incentrata con la discussione sulla
definizione della Risoluzione finale e sulle proposte di Risoluzioni
di solidarietà presentate dalle organizzazioni locali: Palestina,
Iraq, Korea, Cuba, Vietnam e altre tra cui quella sulla Jugoslavia e
sul Tribunale dell'Aja ( co presentate dalle Associazioni della Serbia
Montenegro Sloboda e Forum Belgrado, insieme alla nostra Associazione
SOS Yugoslavia). La Risoluzione finale dell'Assemblea mondiale 2004
del WPC definitiva, verrà elaborata in questi giorni dalla nuova
Segreteria Esecutiva sulla base delle proposte ed emendamenti
discussi, e poi presentata ufficialmente. La troverete sui prossimi
numeri di Nuove Resistenti appena comunicata.

Al pomeriggio si è poi svolta la Maratona della Pace ( …42 Km da
Maratona ad Atene) che il Comitato greco per la Pace organizza ogni
anno e che quest'anno ha avuto nell'incontro e partecipazione dei 150
delegati mondiali, un momento ancora più significativo dal punto di
vista della fratellanza e della solidarietà militante tra i popoli,
era dedicata ai popoli sotto aggressione dell'imperialismo ed ha visto
la partecipazione di migliaia di manifestanti nel tragitto intero e
nell'unificazione con i delegati del WPC proprio davanti alla sede
dell'Ambasciata degli USA, completamente circondata e protetta dalle
forze di polizia greche. Posso dire senza timori che è stato un
momento di emozioni e commozione generali l'incontro e l'unificazione
dei due cortei, che hanno marciato insieme tra slogan e canti
internazionalisti ( tra cui Bella Ciao che sapevano quasi tutti), e
tra centinaia di passanti che applaudivano e ci abbracciavano lungo le
strade, fino al comizio finale dove hanno preso la parola oltre al
Comitato greco, la rappresentante del Movimento per la Pace
statunitense, un compagno di Cuba e il rappresentante della Repubblica
Democratica Popolare di Korea, in un atmosfera serale ateniese densa
di entusiasmo e solidarietà militante internazionalista, non facili da
vivere a livello di massa nel nostro paese.

Gli esiti e le indicazioni del Piano di lavoro, potranno essere lette
nella Risoluzione finale che faremo conoscere attraverso il sito
www.resistenze.org e nei nostri materiali informativi, cerco di dare
qui in modo sintetico gli elementi generali attraverso cui si è
sviluppata la discussione dei delegati dell'Assemblea, che, va tenuto
presente, riportavano a loro volta riflessioni e valutazioni di quelle
altre decine di paesi che non erano fisicamente presenti a questo
meeting, ma sono parte del WPC e che avevano discusso e proposto le
loro valutazioni nei meeting continentali e che i coordinatori hanno
espresso nei loro interventi.

Un elemento comune di fondo di tutti gli interventi è stata la
denuncia della politica aggressiva portata avanti dall'imperialismo
USA, attraverso la strategia della cosiddetta lotta al terrorismo, che
dopo l'11 Settembre ha trovato la giustificazione ad aggressioni
dirette come nella guerra all'Afghanistan e all'Iraq, e minacce sempre
più pressanti e violente ad altri stati sovrani come Cuba, RPD di
Korea, Siria, Iran, Venezuela, Zimbabwe, Bielorussia ed altri, che
sono considerati i prossimi obbiettivi della politica di dominazione
statunitense e che in realtà sono popoli che difendono la propria
indipendenza, sovranità e libertà; su questo importanti e
chiarificatori sono stati gli interventi dei compagni di Siria,
Venezuela e Zimbabwe che hanno spiegato e descritto quali sono le
tecniche e i modi per mettere sotto pressione un paese non asservito
ai loro interessi e pianificarne la destabilizzazione.

Da tutti è stata denunciata la sfacciata violazione del Diritto
Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, continuamente
calpestate, così come la nuova dottrina della Nato che di fatto l'ha
resa la nuova forza militare internazionale al servizio degli
interessi della politica USA e delle multinazionali. Così come la
dottrina della guerra preventiva che di fatto è la sanzione del
"diritto" statunitense, di colpire chiunque in qualunque forma,
ostacoli interessi o strategie della politica economica e militare
imperialista. E' anche stato denunciato lo sviluppo di nuovi tipi di
armi nucleari da usare in conflitti di cosiddetta bassa intensità, da
parte degli Stati Uniti, proprio mentre il movimento per la pace
mondiale, sta preparando grandi manifestazioni per il 60° anniversario
dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, una tappa nella campagna
per l'abolizione delle armi nucleari.. Nella stessa Europa si va verso
l'esercito europeo, un processo di militarizzazione reazionaria
dell'Unione Europea. Una forte denuncia e la necessità di lavorare
contro la presenza di basi straniere nei vari paesi, è stata espressa
da tutti i delegati, non ritenendola come parola d'ordine secondaria,
bensì di estrema attualità; in questa ottica molto significativo
l'intervento del delegato del Bangladesh che ha denunciato pressioni e
ricatti al governo locale per fargli accettare la costruzione di una
base militare Usa nella Baia del Bengala..

Nelle conclusioni dei lavori oltre a rilevare i vari punti di analisi
e di proposte di lavoro, emerse nei vari interventi, il segretario del
WPC ha sottolineato la necessità di portare avanti all'interno del
movimento per la pace mondiale, la coscienza di costruire una
strategia comune in tutti i campi, contro e per il superamento del
modello sociale capitalistico, essendo questo e le sue politiche
fondate sul profitto e l'imperialismo, i veri nemici della pace, della
giustizia sociale, e della solidarietà e amicizia tra i popoli. Questo
uno dei compiti su cui il WPC si fa portatore e la cui esistenza sono
stati e saranno fondamentali, nella costruzione di questa coscienza e
obbiettivo storico.

Qui sotto si può leggere il mio intervento messo agli atti
dell'Assemblea mondiale del WPC di Atene, Maggio 2004.

Atene 9-05-2004-05-17


Prima di tutto vi ringraziamo per l'invito a partecipare a questa
Assemblea e ci complimentiamo con il Comitato Greco per la Pace e la
Distensione Internazionale per l'eccezionale organizzazione.
Vi porto il saluto dall'Italia del Forum contro la guerra, del
Movimento dei " Nuovi Partigiani della Pace" e dell'Associazione " SOS
Yugoslavia".

Non intendo portare ulteriori elementi o ripetere interessanti e
ponderati contributi, già portati da competenti e stimati delegati in
quest'Assemblea, entro direttamente nel merito delle proposte di
lavoro e relativo futuro piano d'azione. Relativamente alle proposte e
iniziative indicate nella discussione di ieri e già affrontate nella
riunione del WPC Europeo di Lisbona in Marzo, vi confermiamo la nostra
più completa e convinta adesione e disponibilità a portarle avanti.

Sulla proposta della iniziativa sulla campagna per il disarmo
nucleare, che condividiamo, chiedo, se possibile di aggiungere alla
denuncia ed alla discussione, l'aspetto riguardante il problema delle
armi e delle bombe all'Uranio impoverito, un sempre più attuale
problema, relativo alle presenti e future guerre imperialiste e della
Nato. Come " SOS Yugoslavia" e " Nuovi Partigiani della Pace" abbiamo
da anni un grosso lavoro di studio, denuncia e informazione di questo
tema, con il contributo scientifico di docenti universitari e studiosi
degli " Scienziati e scienziate contro la guerra" che sono schierati
in prima persona nella lotta per la pace. Un lavoro che mettiamo a
disposizione del WPC.

Sulla proposta inerente l'iniziativa sulla questione della
militarizzazione europea, noi pensiamo che sarebbe importante unire
questa tematica a quella delle Basi straniere e della Nato, perché
pensiamo che questo è un problema centrale e attuale, da porre e
portare avanti all'interno del dibattito e della riflessione del
movimento per la pace mondiale.

Sulla proposta delle giornate di solidarietà con la lotta del popolo
palestinese in Settembre, riteniamo che sarà possibile organizzare un
iniziativa locale in coordinazione col WPC, esistendo già da anni un
lavoro di sostegno e solidarietà con la causa palestinese, portato
avanti dal Comitato di Solidarietà col popolo palestinese.

Sottopongo inoltre all'attenzione di questa Assemblea la proposta di
una iniziativa internazionale riguardante la regione del Kosovo
Metohija, parte della Repubblica di Serbia, perché non va inteso come
un problema locale, in quanto è una regione occupata dopo una
aggressione imperialista contro un paese sovrano e indipendente. E
anche perché è parte del problema riguardante le Basi militari
straniere e la Nato, essendo stata costruita illegalmente la più
grande base statunitense dai tempi della guerra del Vietnam: Camp
Bondsteel. E un'altra è in costruzione nella stessa regione: Camp
Goldsmith. Tutto questo rende quest'area una continua fonte di
pericoli per un processo di pace e rischi di nuovi focolai di guerra
in Europa, come dimostrato negli avvenimenti di Marzo scorso. Sostengo
inoltre la proposta di una ferma presa di posizione e denuncia
dell'illegale e illegittimo Tribunale dell'Aja, uno strumento
espressione di interessi e strategie di dominio degli USA e della Nato.

L'eccezionale esito di questa Assemblea mondiale del WPC, è la
dimostrazione dell'esistenza di una tendenza positiva e costruttiva
all'interno del movimento per la pace, che esprime una necessità di
unità e confronto più alto e avanzato politicamente, su una scala
internazionale delle esperienze e attività nazionali. Il risultato
quantitativo e qualitativo, come apporti di analisi ed esperienze
dirette portate nei lavori, fa emergere la necessità e la realistica
possibilità di lavorare ad un coordinamento e confronto stabili, delle
forze e realtà antimperialiste che sono nel movimento per la pace
internazionale. NON con approcci dogmatici o settari, ma per
arricchire e contribuire all'elevamento del dibattito e confronto NEL
movimento per la pace generale. Noi pensiamo che questo, non solo è
necessario ma è anche possibile.

Anche nel Forum Mondiale di Mumbay dello scorso Gennaio, nella
risoluzione finale è stata indicata la necessità della lotta
all'imperialismo e la connessione tra liberismo e guerra.
Più forte sarà il movimento antimperialista, più forte sarà la lotta
per la pace.

Pensiamo anche, che la presenza del WPC al Forum Europeo di Londra ,
sia utile per contribuire alla discussione del Forum ed è un'occasione
per portare le analisi e i contenuti espressi e approvati in questa
sessione mondiale del WPC, all'interno del movimento per la pace.
In questo momento storico preciso, penso che è necessario e un dovere
affermare chiaramente una risoluzione forte di sostegno e solidarietà
con la Resistenza del popolo iracheno, dove si affermi senza indugi :
- Fuori le truppe straniere dalla terra irachena, con Onu o senza Onu
- Indipendenza nazionale, Sovranità nazionale, Non ingerenza, Libertà
per il popolo iracheno e per tutti i popoli e paesi.

Noi pensiamo che nella lotta contro le guerre imperialiste, la pace
non si chiede ma si deve conquistare e che per i popoli non ci può
essere pace senza giustizia sociale.

Il Forum contro la guerra, i " Nuovi Partigiani della Pace", " SOS
Yugoslavia", in Italia lavorano e lavoreranno su questi obbiettivi e
in questa prospettiva, e si sentono parte della battaglia e delle
proposte di questo WPC.
Vi ringrazio ancora della possibilità di essere intervenuto. Buon lavoro.
Enrico Vigna, Italia