Kosovo: il primo ministro serbo e' clandestino nel proprio paese

In occasione nel Natale ortodosso, il primo ministro serbo Kostunica si
e' recato clandestinamente in Kosovo. Nel frattempo, il leader
etno-separatista e stragista Haradinaj gioca a fare il "primo ministro"
della provincia serba con la complicita' della "comunita'
internazionale"

1. Pensieri sinistri (P. Catapano)
2. KOSOVO: IL "PREMIER" E' UN TRAFFICANTE DI DROGA
SOSPETTATO DI CRIMINI DI GUERRA
3. Brevi


=== 1 ===

Pensieri sinistri

Questo è un esempio classico delle opinioni nefaste sul Kosovo tipiche
della sinistra occidentale cosiddetta "istituzionale" e del linguaggio
"orwelliano" da essa usato. L'articolo del 23 dicembre dell'avvocato
Michael O'Reilly, reperibile all'indirizzo
http://www.onlineopinion.com.au/view.asp?article=2874 è da questo punto
di vista illuminante. L'autore è stato consigliere dell'ex Primo
Ministro irlandese John Bruton ed è stato per alcuni anni in Kosovo,
lavorando come consulente per conto del think-tank NDI (National
Democratic Institute for International Affairs). L'NDI (il cui
Presidente è Madeleine Albright) vanta, tra le sue imprese, la
partecipazione al golpe in Ucraina (i famosi corsi di formazione
"nonviolenti" e i "finanziamenti alle ONG democratiche e libere"), in
perfetto connubio bipartisan con lo speculare IRI Repubblicano.

L'articolo parla delle "risposte negative della Comunità Internazionale
relativamente all'elezione di Ramush Haradinaj a Primo Ministro del
Kosovo" ed è intriso di pregiudizi razzisti anti-serbi.

Il Kosovo ormai è perso e Haradinaj è la persona giusta per traghettare
l'entità kosovara verso le magnifiche sorti e progressive
dell'indipendenza e dell'accoglienza nella comunità degli stati liberi
e democratici, alla faccia della risoluzione 1244.

Kostunica, anche se si è opposto a Milosevic, è pur sempre un
nazionalista e i moderati, rappresentati dal Presidente Tadic (sic!),
sono imprigionati in una coalizione mortale di nazionalismo e crimine
organizzato che ha tormentato la Serbia fin da quando è stato
assassinato Djindjic. E' in questo contesto che si è sviluppata la
propaganda contro il "povero" Haradinaj, dipinto come una figura di
spicco dei politici democratici kosovari e come udite udite "un
eccezionale stratega militare che ha inflitto gravi perdite
all'apparato militare e paramilitare serbo". Egli è inoltre "molto
intelligente", "di bell'aspetto" (!!!!) ed "un politico esperto" che
"parla fluentemente 4 lingue".

Non si sa da chi O'Reilly l'abbia saputo, ma Haradinaj gode del
rispetto e dell'appoggio dei serbi in Kosovo (soprattutto il rispetto
dei parenti dei morti e dei desaparecidos o quello dei profughi) ed è
quindi la "maggiore minaccia ai malsani interessi di Begrado sui
Balcani del Sud" (sic!).

L'indipendenza del Kosovo viene paragonata a quella di Bosnia, Croazia,
Macedonia e Slovenia ed è vista come una giusta punizione alla
disintegrazione morale della politica di Belgrado e l'autore si augura
che anche Montenegro e Vojvodina seguano la stessa strada.

Addirittura l'accusa del Tribunale fantoccio dell'Aia contro Haradinaj
viene vista come un avvertimento della Comunità Internazionale, in
combutta con il desiderio di vendetta di Belgrado.

Insomma, è tutta colpa della Comunità Internazionale, che ha causato la
crisi e questo è un preoccupante segno dei tempi.

(a cura di Pino Catapano)


=== 2 ===

KOSOVO:
IL PREMIER E' UN TRAFFICANTE DI DROGA
SOSPETTATO DI CRIMINI DI GUERRA

Sarà quasi certamente Ramush Haradinaj il nuovo presidente del
consiglio del Kosovo, appena uscito da un'elezione politica ampiamente
boicottata dalla minoranza serba della provincia.

Il problema è che Haradinaj, ex capo militare dell'UCK - una banda di
narcotrafficanti al servizio della NATO che si distinse per attività di
terrorismo negli anni precedenti l'attacco multinazionale alla Serbia
del 1999 - è un noto trafficante di eroina ed è nel mirino del
tribunale internazionale dell'Aja (che lo ha già interrogato e sta
processando tre suoi uomini) per "uccisioni, trattamenti crudeli e atti
disumani" commessi inKosovo nel 1999.

La nomina di Haradinaj, oggi leader dell'AAK, un partito che alle
elezioni ha raccolto appena l'8,28 dei consensi, avviene a pochi mesi
dalla data (giugno '95) in cui dovranno essere verificati gliaccordi di
pace di Kumanovo, prima tappa per l'avvio dell'autonomia amministrativa
del Kosovo che resterà comunque una provincia della Serbia.

Il vecchio leader kosovaro Ibrahim Rugova (alle elezioni il suo
partito, la Lega Democratica-LDK, con il 45,30 dei voti non ha ottenuto
la maggioranza assoluta) ha dovuto allearsi con l'AAK di Haradinaj per
lasciare all'opposizione il suo diretto rivale di sempre, quel Hashim
Tachi, già capo dell'UCK, fermo al 28,65 di preferenze.

Da notare che all'ultima consultazione elettorale in Kosovo ha
partecipato solo il 49% degli aventi diritto al voto, mentre quel che
resta della comunità serba, dopo la pulizia etnica subita ad opera
degli albanesi (nel progrom dello scorso marzohanno perso la vita 32
serbi e altri 30 monasteri ortodossi sono stati rasi al suolo) ha
disertato le urne.


Fonte:
LA   NEWSLETTER   DI   MISTERI   D'ITALIA
Anno 5 - n. 94 - 3 DICEMBRE 2004
http://www.misteriditalia.com


=== 3 ===

KOSOVO: CHIESA SERBA RICORRE A STRASBURGO CONTRO PAESI KFOR
by ansa. Saturday, Dec. 11, 2004 at 9:26 PM mail:

ANSA) - BELGRADO, 9 DIC - La Chiesa ortodossa serba ha presentato un
ricorso al Tribunale per i diritti umani di Strasburgo contro Italia,
Francia, Germania e Gran Bretagna per i danni causati agli edifici
religiosi e ai luoghi sacri nel Kosovo dal 12 giugno del 1999, data
dell'ingresso nella provincia delle forze internazionali della Kfor.

( L'arcivescovo di Pec Artemije ha precisato di non aver coinvolto
anche gli Stati Uniti solo perche' la Corte di Strasburgo non ha
giurisdizione su Washington. Stando al patriarcato di Belgrado, dal
ritiro delle forze jugoslave in Kosovo sono andati distrutti circa 150
edifici e monumenti serbo ortodossi. Solo durante le violenze del marzo
scorso, che hanno anche provocato una ventina di morti, sono stati
distrutti o danneggiati oltre 30 fra chiese e monasteri, alcuni di
valore storico e artistico inestimabile. L'accusa rivolta ai paesi
della Kfor e' di non aver saputo prevenire tali distruzioni nelle zone
di loro competenza. ''Intendiamo chiedere al tribunale anche
compensazioni per i danni morali subiti, la paura, le sofferenze
fisiche, i tormenti che ogni membro della nostra chiesa - preti,
monaci, fedeli - ha sperimentato dal giugno 1999'', ha sottolineato il
promotore dell'iniziativa, Artemije. (ANSA). OT 09/12/2004 18:20

KOSOVO: PER KOSTUNICA LA NOMINA DI HARADINAJ E' PROVOCAZIONE

(ANSA-AFP) - BELGRADO, 3 DIC - Il primo ministro serbo Vojislav
Kostunica ha detto oggi che la nomina di Ramush Haradinaj, ex capo dei
ribelli albanesi, per la poltrona di primo ministro del Kosovo e' una
provocazione politica. Haradinaj e' stato scelto dal parlamento della
provincia, che e' amministrata dall'Onu e che non ha ancora formalmente
l'indipendenza dalla Serbia. ''Sia a livello locale sia a quello
internazionale - ha sottolineato Kostunica in una dichiarazione scritta
- e' noto che questa persona ha dei precedenti criminali che risalgono
al periodo di guerra ma anche a quello di pace''. (ANSA-AFP) TF
03/12/2004 23:14

MACEDONIA: SPARATORIA DURANTE OPERAZIONE POLIZIA, UN MORTO

(ANSA-AFP) - SKOPJE, 25 DIC - Una persona e' morta ed un poliziotto e'
rimasto ferito in una sparatoria avvenuta ieri sera a Tetovo (nordovest
della Macedonia), ha annunciato oggi la polizia. La sparatoria e'
avvenuta durante un'operazione lanciata dalle forze dell'ordine contro
una banda di criminali, per la maggior parte albanesi del Kosovo, che
si era asserragliata in un appartamento della citta'. I criminali
avevano con loro razzi e armi automatiche, secondo la polizia che ha
parlato di un violento scontro a fuoco. La vittima e' uno dei membri
della banda, ha aggiunto la fonte precisando che il poliziotto ferito
e' stato ricoverato in un ospedale di Skopje. Nel corso dell'operazione
sono stati arrestati due kosovari albanesi ma il capo della banda,
Ljirim Jakupi, per il quale la polizia dell'Onu in Kosovo ha emesso un
mandato di cattura, e' riuscito a scappare. Jakupi e' accusato di
omicidio e di terrorismo. (ANSA-AFP). GGI
25/12/2004 19:49

KOSOVO: NATALE ORTODOSSO, PRIMA VISITA KOSTUNICA

(ANSA-AFP) - PRISTINA, 7 GEN - Il premier serbo, Vojislav Kostunica, ha
compiuto la sua prima visita in Kosovo dall'inizio del suo mandato
(marzo 2004), per celebrare il Natale ortodosso, una festa molto
sentita da migliaia di serbi che in questi giorni affollano le chiese.
''La grande festa del Natale viene celebrata con molto amore e speranza
in tutto il paese e specialmente a Pec'', ha detto Kostunica dopo la
cerimonia. ''Rivolgo i miei auguri di Natale anzitutto al nostro popolo
del Kosovo'', ha aggiunto. Per recarsi in Kosovo, il premier serbo ha
dovuto chiedere un permesso al capo della missione dell'Onu in Kosovo,
Soren Jessen Petersen, il quale a sua volta ha dovuto consultare il
responsabile della forza Nato , il generale francese Yves de Kermabon.
Formalmente provincia di Serbia-Montenegro, il Kosovo e' amministrato
dal 1999 dall'Onu, dopo un anno di guerra tra le forze serbe e i
separatisti albanesi. (ANSA-AFP) LD
07/01/2005 17:04

KOSOVO: NATALE ORTODOSSO, KOSTUNICA IN SEGRETO A PEC

(ANSA) - BELGRADO, 7 GEN - Il primo ministro serbo Vojislav Kostunica
e' andato in Kosovo, primo capo di un governo di Belgrado a entrare
nella provincia dal 1999, per presenziare al rito del natale ortodosso
celebrato a Pec dal patriarca Pavle, capo della chiesa serba. La
visita, avvolta nel piu' stretto riserbo per motivi di sicurezza, e'
stata rivelata solo a rito concluso e a partecipanti ripartiti dalle
agenzie serbe Beta e Tanjug. E' avvenuta con l'avallo della Kfor (la
forza internazionale per il Kosovo), stando alle fonti che hanno
parlato di una scorta militare organizzata per gli ospiti. Nessuna
reazione e' stata al momento registrata da parte della leadership
albanese kosovara. Nell'omelia natalizia, il patriarca Pavle ha chiesto
''pace per serbi, albanesi e ogni comunita' che vive nel Kosovo''. La
scelta di Pec per la celebrazione del Natale e' praticamente obbligata:
Pavle, come i suoi predecessori, e' arcivescovo del patriarcato della
cittadina kosovara, che funge da cornice anche all'incoronazione del
capo della chiesa serba. Meno scontata la presenza di Kostunica -
fervente ortodosso e anche convinto 'nazionalista moderato' - che
stando agli osservatori belgradesi e' destinata a scatenare qualche
polemica: e' fra l'altro atteso in breve un nuovo round negoziale fra
la comunita' internazionale, la Serbia e la leadership albanese. Un
primo incontro e' stato fissato a Belgrado fra il capo dell'Unmik
(l'amministrazione dell'Onu per il Kosovo) Soren Jessen Petersen e i
vertici serbi. (ANSA). OT
07/01/2005 18:55

SERBIA/MONTENEGRO: GUARDIA FRONTIERA UCCIDE GIOVANE ALBANESE

(ANSA-AFP) - NIS (SERBIA/MONTENEGRO), 8 GEN - Una guardia di frontiera
dell'esercito della federazione Serbia/Montenegro ha sparato e ucciso
un giovane di 16 anni di etnia albanese nella regione di Presevo, al
confine con la Macedonia. Lo ha indicato un funzionario della giustizia
della citta' di Nis. Il giovane albanese, Dashnim Hajrullanu, ha
raccontato alla Afp il magistrato Ivan Bulatovic, sarebbe stato ucciso
mentre tentava di passare illegalmente la frontiera con la Mecedonia
per raggiungere il suo villaggio, Miratovac, situato a soli 500 metri
dalla frontiera. Il magistrato ha detto di aver ordinato l'autopsia sul
corpo del giovane. Il ministro della giustizia di Serbia/Montenegro,
Prvoslav Davinic, e' atteso per una visita nella zona, ma intanto circa
200 persone di albanese hanno inscenato una protesta, accusando i
militari di assassinio. La valle del Presevo, come il limitrofo Kosovo
e il nord della Macedonia, e' abitata da una maggioranza albanese. Fra
il 2000 e il 2001 la zona e' stata teatro di scontri fra i militari
serbi e la guerriglia separatista albanese dell'Esercito nazionale
albanese di Presevo, Mevedja e Bujonovac, confluito poi nell'Esercito
Nazionale Albanese, che combatte per una Grande Albania che comprenda
il Kosovo, il sud della Serbia e il nord della Macedonia. (ANSA-AFP). GV
08/01/2005 12:45