VACANZE IN KROAZIA!
selezione dispacci ANSA estivi - in ordine logico, e non cronologico:
TURISMO: CROAZIA; PIENONE SU TUTTA LA COSTA, ESTATE DA RECORD (1/8)
"E' difficile a dirsi quanti abbiano scelto la costa croata
rinunciando all'Egitto dopo l'attentato di Sharm el Sheikh, o
all'Italia traumatizzata da minacce terroristiche... La Croazia e la
Grecia, destinazioni piu' sicure in Europa."
Infatti:
CROAZIA: TURISTA OLANDESE FERITO IN ESPLOSIONE MINA ANTIUOMO (21/7)
"Secondo le autorita' croate nelle zone colpite dalla guerra sono
ancora disseminate circa 700.000 mine. Dalla fine del conflitto nel
1995, 110 civili hanno perso la vita in esplosioni di mine antiuomo,
mentre lo sminamento procede a stento anche a causa della mancanza di
fondi..."
Meno male che "arrivano i nostri":
ITALIA-CROAZIA: A SPALATO INCONTRO VERTICI MARINE MILITARI (19/7)
"...Si e' discusso del collegamento dei centri operativi delle marine
militari del Mediterraneo con quelli del Mar Nero". Non solo:
ITALIA-CROAZIA: ESERCITAZIONE MARINE MILITARI NELL'ADRIATICO (20/7)
"All'esercitazione partecipano anche un elicottero italiano e uno
yacht croato che funge da nave sospetta" (sic)
...Altro che "navi sospette":
UE: ANTONIONE, CROAZIA ATTUI COMPLETAMENTE TRATTATO ADESIONE (9/6)
"La Croazia deve impegnarsi per la completa attuazione del Trattato di
adesione e associazione all' Unione Europea, entrato in vigore lo
scorso primo marzo, compreso cio' che riguarda l' acquisizione di
proprieta' privata da parte dei cittadini comunitari (sic), il turismo
nautico (sic - vedi lo yacht di cui sopra) e le attivita' subacquee" -
sic sic sic!
E forse bisogna preoccuparsi anche di qualcosa di un po' più serio - i
nazisti:
CROAZIA: REDUCI SFIDANO PREMIER, ENORME MANIFESTO GOTOVINA (3/8)
"Dal paese furono cacciati circa 250.000 serbi. Gotovina, latitante da
quattro anni, e' da molti in patria considerato un eroe della guerra
per l'indipendenza"
BALCANI: 10 ANNI DA TEMPESTA, IN CROAZIA SI FESTEGGIA (4/8)
"Per i serbi fu una tragedia di proporzioni bibliche che significo' la
partenza di 250.000 civili dalle terre abitate da quattro secoli... Il
presidente Mesic ha ricordato ''con orgoglio'' in un messaggio alla
nazione l'operazione militare che ''e' la prova storica che il popolo
croato sia capace di creare, difendere e preservare la propria
indipendenza''..."
BALCANI: BOSNIA, PROFUGHI SERBI COMMEMORANO LA TEMPESTA (4/8)
"Secondo il centro Veritas di Banja Luka, i serbi morti o dispersi
nella Tempesta sono 1.934, di cui 1.196 civili, meta' dei quali
avevano piu' di 60 anni. Tra questi, ha detto oggi il direttore del
centro Savo Strbac, ci sono 524 donne e 14 bambini."
D'altronde, che gliene frega ai v.i.p.? Niente! Non volesse il cielo
che si rovinano l'abbronzatura:
RE E REGINA GIORDANIA IN VACANZA IN DALMAZIA (23/7)
"...dove hanno deciso di trascorrere una settimana di vacanza a bordo
del loro yacht regale... Due estati fa a Dubrovnik si e' fermato per
una settimana il sultano Qabus dell'Oman con le sue 17 mogli, questa
primavera vi hanno fatto un salto Tom Cruise e il controverso
businessman russo Roman Abramovic, proprietario del Chelsea FC
inglese, mentre in questi giorni era facile imbattersi nell'attore
hollywoodiano John Malkovich. Bernie Ecclestone, magnate della Formula
1, e la moglie Slavica, croata di nascita, sono ormai ospiti ordinari
del litorale croate, come pure la principessa Carolina di Monaco,
attesa a Dubrovnik in agosto..."
Ma attenzione, le vacanze possono anche finire male:
CROAZIA: TROMBA D'ARIA SU ISOLA, TURISTI FERITI E DANNI (3/8)
''All'improvviso si e' fatto buio e i fulmini hanno solcato il cielo.
E' durato poco ma ho pensato che saremmo morti tutti''
CROAZIA: SCHIANTO CESNA CON ITALIANI DOVUTO A AVARIA E VENTO
"La caduta del piccolo aereo che oggi pomeriggio e' costata la vita a
un italiano in vacanza sul litorale croato e' con tutta probabilita'
da attribuire a un'avaria al motore e al forte vento..."
(a cura di Italo Slavo. Riportiamo di seguito i dispacci
integralmente, senza soffermarci sulle incongruenze che spesso contengono)
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TURISMO: CROAZIA; PIENONE SU TUTTA LA COSTA, ESTATE DA RECORD
(ANSA) - ZAGABRIA, 1 AGO - Pienone in Croazia con un milione di
turisti sul litorale Adriatico, record assoluto per inizio agosto, e
le previsioni per le prossime settimane sono ancora piu' rassicuranti.
Gli operatori turistici croati, alberghieri, ristoratori e i piccoli
affittacamere si dicono piu' che soddisfatti, mentre dall'Ente
turistico statale (Htz) prospettano almeno sei miliardi di euro di
ricavi, il 10% in piu' rispetto all'anno scorso, cifra che andra' a
toccare un quinto dell'intero Pil del paese. Gia' in bassa stagione il
2005 per la Croazia si prospettava un ottimo anno per il turismo, con
quasi il 5% di visite in piu', ma ora sembra che il litorale istriano
e ancor di piu' quello della Dalmazia sia la destinazione numero uno
per i vacanzieri provenienti da tutta Europa. Il calo dei turisti
tedeschi, visibile in tutto il Mediterraneo, e' stato ricompensato
dall'arrivo, quasi inaspettato, di francesi, svedesi, olandesi e
spagnoli. Infatti lo scorso fine settimana dei circa 1,1 milione di
turisti sulle spiagge croate, in un paese che conta appena 4,4 milioni
di abitanti, 90% erano stranieri. Tradizionalmente i piu' numerosi
sono gli austriaci, sloveni, italiani, cechi e slovacchi. L' 'assalto'
degli italiani e' atteso per il prossimo weekend e le stime piu' caute
parlano di 1,2 milioni di italiani che tra luglio e agosto si
recheranno in Croazia. E' difficile a dirsi quanti abbiano scelto la
costa croata rinunciando all'Egitto dopo l'attentato di Sharm el
Sheikh, o all'Italia traumatizzata da minacce terroristiche, ma e' un
pensiero nella mente di molti. Non ha sicuramente nociuto che il
'Bild' tedesco abbia indicato la Croazia e la Grecia come le
destinazioni piu' sicure in Europa, o che il New York Times abbia
dedicato tre pagine alle ''meraviglie della Croazia che vi faranno
piangere quando le vedrete''. L'offerta e' quella di sempre, molto
sole e mare limpidissimo, ma a differenza degli scorsi anni sembra
anche piu' diversificata per soddisfare i gusti piu' disparati: dai
piccoli centri del Quarnero per le vacanze di famiglia, alle spiagge
gay di Rovigno, dai festival estivi con spettacoli di musica e teatro
all'aperto nelle citta' d'arte come Pola, Dubrovnik e Spalato, ai
party sfrenati dell'isola di Pag, 'la Ibiza croata', dai mille
isolotti dalmati per riposarsi in totale isolamento, magari in un
vecchio faro, alle isole Incoronate, paradiso per i croceristi. Le
destinazioni piu' gettonate sono Dubrovnik, e le isole della Dalmazia,
Hvar, Brac e Vis, che registrano un 20%, in alcune localita' anche il
30%, in piu' rispetto all'anno scorso. Ma l'estate da record ha fatto
riemergere anche i punti deboli del turismo croato. L'80% di tutti i
posti letto e' in camere o appartamenti privati e inizia a sentirsi
sempre di piu' la mancanza di posti letto in alberghi di alta
qualita', a quattro e cinque stelle, almeno 20.000 secondo stime
ufficiali. (ANSA). COR
01/08/2005 12:32
CROAZIA: TURISTA OLANDESE FERITO IN ESPLOSIONE MINA ANTIUOMO
(ANSA) - ZAGABRIA, 21 LUG - Un turista olandese e' rimasto gravemente
ferito ieri sera in un'esplosione di una mina antiuomo nella quale si
e' imbattuto mentre stava passeggiando in una zona collinosa
dell'isola di Vis (Lissa), nel medio Adriatico. Lo riferisce l'agenzia
di stampa croata 'Hina'. Secondo fonti mediche le condizioni di Stek
Tesse Dieder, 27 anni, sono stabili, ma al centro ospedaliero di
Spalato, dove e' stato immediatamente trasportato in elicottero, gli
e' stato amputato il piede sinistro. L'incidente e' avvenuto in una
zona collinosa di Vis quando Dieder e la sua compagna si erano
allontanati da un sentiero perche' volevano osservare da vicino un
piccolo incendio, scoppiato poche ore prima, e le operazioni dei
vigili del fuoco. La zona non era segnata come area a rischio di mine
dato che le autorita' non avevano simili indicazioni. Durante la
guerra in Croazia (1991-1995) l'isola di Vis non e' stata teatro di
combattimenti, ma e' da supporre che le mine vi fossero state piazzate
dall'esercito jugoslavo, prima del ritiro pacifico nel 1992. Durante
l'epoca socialista l'isola era una delle piu' importanti basi militari
jugoslave e l'accesso ai turisti era vietato. Secondo le autorita'
croate nelle zone colpite dalla guerra sono ancora disseminate circa
700.000 mine. Dalla fine del conflitto nel 1995 110 civili hanno perso
la vita in esplosioni di mine antiuomo, mentre lo sminamento procede a
stento anche a causa della mancanza di fondi. (ANSA). COR
21/07/2005 12:54
ITALIA-CROAZIA: A SPALATO INCONTRO VERTICI MARINE MILITARI
(ANSA) - ZAGABRIA, 19 LUG - Una delegazione della marina militare
italiana, guidata dal capo di stato maggiore, l'ammiraglio Sergio
Biraghi, ha incontrato oggi a Spalato, in Croazia, i vertici della
marina militare croata. Ne da' notizia l'agenzia di stampa 'Hina'. La
riunione dei comandanti delle due flotte militari si e' svolta a porte
chiuse nella base militare di Spalato, il porto di Lora. Secondo
l'agenzia 'Hina' si e' discusso del collegamento dei centri operativi
delle marine militari del Mediterraneo con quelli del Mar Nero. Da
parte croata alla riunione ha partecipato il capo di stato maggiore
della marina, il contrammiraglio Zdravko Kardum, mentre al seguito
dell' ammiraglio Biraghi erano presenti i suoi piu' stretti
collaboratori. (ANSA) COR
19/07/2005 15:26
ITALIA-CROAZIA: ESERCITAZIONE MARINE MILITARI NELL'ADRIATICO
(ANSA) - ZAGABRIA, 20 GIU - Nelle acque davanti all'isola croata di
Vis (Lissa), nell'Adriatico, e' iniziata oggi un'esercitazione
militare congiunta delle marine italiana e croata dal titolo 'Gardin
2005'. Ne da' notizia l'agenzia di stampa croata 'Hina'. Per entrambe
le parti all'esercitazione, che si concludera' domani, partecipano due
navi. Il comandante dell'imbarcazione italiana, il capitano di fregata
Paolo Fantoni, ha spiegato ai giornalisti che l'obiettivo e'
esercitare le operazioni di soccorso in mare. ''La collaborazione
della marina militare croata e quella italiana'' - ha detto da parte
sua il capitano di vascello Augustin Benic, comandante dell'unita'
croata - e' per noi importante anche in riferimento all'obiettivo
della Croazia di aderire alla Nato e all'Unione europea''.
All'esercitazione partecipano anche un elicottero italiano e uno yacht
croato che funge da nave sospetta.(ANSA). COR
20/06/2005 17:30
UE: ANTONIONE, CROAZIA ATTUI COMPLETAMENTE TRATTATO ADESIONE
(ANSA) - PORDENONE, 9 GIU - La Croazia deve impegnarsi per la completa
attuazione del Trattato di adesione e associazione all' Unione
Europea, entrato in vigore lo scorso primo marzo, compreso cio' che
riguarda l' acquisizione di proprieta' privata da parte dei cittadini
comunitari, il turismo nautico e le attivita' subacquee, ''settori nei
quali si registrano segnali non positivi'': lo ha detto il
sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione, oggi, a Pordenone.
''Non si tratta di problemi tremendi - ha spiegato Antonione
intervenendo ad un convegno sui rapporti fra il nord ovest della
Croazia e il nord est d' Italia - ma di segnali che, sebbene forse
determinati dalla burocrazia, non aiutano'' sulla strada dell'
integrazione europea. Antonione ha ribadito che l' Italia ''sta
lavorando affinche' la data di inizio dei negoziati per l' ingresso
della Croazia nell' Unione Europea venga definita quanto prima
possibile e la Croazia possa arrivare in Europa. Essa - ha aggiunto -
e' cruciale per la stabilita' dei Balcani e l' integrazione europea''.
''La normativa in vigore in Croazia nel settore della proprieta'
privata - ha detto il ministro dell' Economia della Repubblica di
Croazia, Tajana Kesic Sapic - e' identica per tutti gli investitori,
siano essi italiani, austriaci, tedeschi o francesi. Noi - ha aggiunto
- auspichiamo un aumento degli investimenti italiani in Croazia
perche' non ci sono validi motivi per i quali l' Italia, che e' al
primo posto nell' interscambio commerciale, debba essere al terzo
posto per quanto riguarda gli investimenti''. (ANSA). DF/SM
09/06/2005 13:43
CROAZIA: REDUCI SFIDANO PREMIER, ENORME MANIFESTO GOTOVINA
(ANSA) - ZAGABRIA, 3 AGO - Un gruppo di reduci di guerra croati ha
sfidato oggi il governo europeista del primo ministro Ivo Sanader
esponendo nel suo villaggio d'origine un enorme manifesto del generale
Ante Gotovina, ricercato dal Tribunale dell'Aja (Tpi) per crimini di
guerra. Ne da' notizia l'agenzia di stampa 'Hina'. ''Lui e' un eroe, e
tu invece?'' si legge sotto l'immagine del generale, grande 5X3 metri,
posta nel villaggio di Dugobabe, nell'entroterra di Spalato, da dove
proviene la famiglia del premier. L'iniziativa e' partita da un gruppo
di ex soldati del posto, appartenenti alla maggior organizzazione di
reduci della guerra in Croazia (1991-1995), la Hvidra, conosciuta per
forti critiche alla politica del governo che giudica poco patriottica.
Il manifesto e' stato eretto su di un suolo privato, appartenente
peraltro a dei familiari lontani del premier, e non puo' essere
rimosso dalle forze dell'ordine. Il generale Ante Gotovina e' stato
uno dei comandanti dell'offensiva dell'esercito di Zagabria,
conosciuta sotto il nome in codice 'Oluja' (Tempesta), sferrata il 4
agosto di dieci anni fa contro i secessionisti serbi della regione di
Krajina, nell'entroterra della Dalmazia, e che dopo quattro anni di
scontri pose fine ai combattimenti in Croazia. Nel 2001 il Tpi ha
incriminato Gotovina ritenendolo responsabile della persecuzione e
uccisione di civili serbi, avvenute nei giorni immediatamente dopo le
operazioni belliche quando dal paese furono cacciati circa 250.000
serbi. Gotovina, latitante da quattro anni, e' da molti in patria
considerato un eroe della guerra per l'indipendenza, mentre il suo
arresto pesa come l'ultima condizione posta da Bruxelles per
l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea. Il governo ha
sempre sostenuto di non sapere dove si trova il fuggiasco, ma di fare
tutto il possibile per catturarlo. Il manifesto eretto oggi e'
l'ultima di una serie di provocazioni e sfide della destra
nazionalista al governo di Sanader in vista della grande
manifestazione in occasione dei dieci anni della Tempesta, in
programma venerdi' a Knin, ex roccaforte dei ribelli serbi. Un gruppo
di una decina di generali in pensione che nel 1995 facevano parte del
quartier generale croato hanno annunciato che non parteciperanno alle
celebrazioni ufficiali della 'Giornata della vittoria e del
ringraziamento patriottico', come la festa viene chiamata in Croazia,
ma che prepareranno una manifestazione alternativa. (ANSA). COR
03/08/2005 16:11
BALCANI: 10 ANNI DA TEMPESTA, IN CROAZIA SI FESTEGGIA
(di Franko Dota) (ANSA) - ZAGABRIA, 4 AGO - La Croazia si appresta
domani a festeggiare il 10/o anniversario dell'operazione militare
'Oluja' (Tempesta), l'offensiva contro i secessionisti serbi che
segno' la fine della guerra serbo-croata ma che per i serbi fu una
tragedia di proporzioni bibliche che significo' la partenza di 250.000
civili dalle terre abitate da quattro secoli.
Nelle prime ore del 4 agosto di dieci anni fa 130.000 soldati croati
iniziavano la loro avanzata verso le citta' e i villaggi della regione
ribelle serba. L'obiettivo numero uno era Knin, cittadina
nell'entroterra di Spalato, roccaforte dell'autoproclamata Repubblica
serba di Krajina in Croazia.
In poche ore la difesa serba era in disfatta e in soli quattro giorni
l'intera regione, piu' di 10.000 km2, un quinto del paese, era sotto
il controllo dell'esercito di Zagabria.
Slobodan Milosevic lascio' il popolo che aveva istigato alla
ribellione in balia delle truppe croate. In poche ore l'intera Krajina
si svuoto' e un convoglio di 250.000 civili, preceduti dall'esercito
in disfatta ripiego' per la Bosnia e per la Serbia. Il presidente
croato e leader indiscusso della nazione Franjo Tudjman lo vide
probabilmente come la soluzione della questione nazionale serba in
Croazia, anche se non lo disse mai.
Dopo la vittoria i soldati croati si diedero al saccheggio delle case
abbandonate, molte poi date al fuoco, e alcune centinaia di civili
furono sommariamente uccise. Quella ''splendida vittoria'' fu
macchiata di sangue, macchia che ancor oggi pesa sulla politica
interna e sulla reputazione internazionale della Croazia.
Domani a Knin i vertici politici e militari croati guidati dal premier
Ivo Sanader e dal presidente Stipe Mesic celebreranno i dieci anni
della 'Tempesta', la 'Giornata della vittoria e del ringraziamento
patriottico', come la festa viene chiamata in Croazia. A Belgrado
invece gia' oggi ha avuto luogo una pacifica protesta davanti
all'ambasciata croata in memoria dei civili serbi uccisi e dei circa
2000 dispersi, secondo fonti serbe.
Il presidente della Serbia Boris Tadic ha invitato i paesi della
regione a condannare l'operazione militare, mentre il ministro degli
esteri serbomontenegrino Vuk Draskovic ha definito l'operazione
Tempesta ''un crimine di pulizia etnica e pertanto non esistono
ragioni di stato o umane per celebrarlo'' appellando alle autorita'
croate di scusarsi con le vittime e a incoraggiare i profughi a ritornare.
Zagabria ha respinto tutte le accuse e il presidente Mesic ha
ricordato ''con orgoglio'' in un messaggio alla nazione l'operazione
militare che ''e' la prova storica che il popolo croato sia capace di
creare, difendere e preservare la propria indipendenza''.
Pochi, anche in Europa, hanno messo in dubbio la legittimita'
dell'operazione stessa e il diritto di Zagabria a riprendere il
controllo dei territori ribelli. Quasi tutti sono d'accordo che la
Tempesta fu il preludio all'offensiva croato-musulmana che preparo' il
campo alla firma degli accordi di Dayton e la fine della guerra in
Bosnia. Ma quello che pesa ancor oggi e' l'ombra della pulizia etnica,
che la Croazia ufficialmente non riconosce considerando la fuga dei
serbi come un esodo organizzato dai loro leader dalla coscienza sporca.
Il rientro di profughi, una delle condizioni poste alla Croazia per
l'avvicinamento all'Ue, e' lento e con poche probabilita' che i
giovani che lasciarono quella regione montagnosa e povera ritornino
dopo dieci anni in cui si sono creati una nuova vita. Ci sono ancora
molte case da ricostruire, l'economia da rimettere in piedi, e - la
sfida piu' difficile - ricreare la fiducia e la convivenza tra i due
popoli.
Per i crimini commessi durante la 'Tempesta' alcuni alti ufficiali
croati dovranno rispondere davanti ai giudici del Tribunale penale
dell'Aja (Tpi). Tudjman e il suo braccio destro, l'ex ministro della
difesa Gojko Susak, sono morti prima che il Tpi avesse avuto modo di
incriminarli, e il procurato generale Carla del Ponte ha chiaramente
detto che l'avrebbe fatto. Il comandante piu' alto di grado ancora in
vita, il generale Ante Gotovina e' latitante da quattro anni e il suo
arresto e' l'ultima condizione posta da Bruxelles per l'avvio dei
negoziati di adesione della Croazia all'Unione europea. La sua figura
e' diventata negli ultimi anni il simbolo della lotta per
l'indipendenza, mentre la destra nazionalista lo considera un eroe e
liberatore della patria ingiustamente incriminato. (ANSA). COR-TF
04/08/2005 17:33
BALCANI: BOSNIA, PROFUGHI SERBI COMMEMORANO LA TEMPESTA
(ANSA) - SARAJEVO, 4 AGO Alcune centinaia di profughi serbi di
Croazia, della 'repubblica serba di Krajina', hanno commemorato oggi a
Banja Luka i connazionali morti nell'operazione Tempesta dell'agosto
1995. Alla cerimonia religiosa nella cattedrale ortodossa di Banja
Luka, secondo quanto riferisce l'agenzia Fena, ha presenziato anche il
presidente della Republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di
Bosnia) Dragan Cavic. Secondo il centro Veritas di Banja Luka, i serbi
morti o dispersi nella Tempesta sono 1.934, di cui 1.196 civili, meta'
dei quali avevano piu' di 60 anni. Tra questi, ha detto oggi il
direttore del centro Savo Strbac, ci sono 524 donne e 14 bambini.
(ANSA) COR-TF
04/08/2005 17:37
RE E REGINA GIORDANIA IN VACANZA IN DALMAZIA
(ANSA) - ZAGABRIA, 23 LUG - Il re Abdullah II di Giordania, la sua
consorte, la regina Rania, e i loro quattro figli sono arrivati ieri
sera in Croazia dove hanno deciso di trascorrere una settimana di
vacanza a bordo del loro yacht regale. Lo scrivono oggi i media
croati. Due lussuosissimi yacht, la Sarafsa lunga 54 metri che
Abdullah II usa gia' da anni per le sue crociere sul Mediterraneo e la
non meno imponente Faribana che accoglie il numerosissimo seguito
regale, erano ormeggiati gia' da una settimana nel porto di Spalato,
in attesa della famiglia reale. Scortati dall'aeroporto da ingenti
misure di sicurezza, Abdullah e Raina sono subito saliti a bordo dello
yacht che e' salpato per l'isola di Hvar, una delle perle
dell'Adriatico croato. Mentre il re era quasi irraggiungibile agli
obiettivi dei paparazzi spalatini, la bellissima Raina e' uscita piu'
volte all'aperto per osservare con un binocolo il centro storico di
Spalato. In braccio teneva l'ultimo arrivato alla corte giordana, il
principino Hashem, nato lo scorso marzo, mentre suo fratello,
l'undicenne erede al trono Hussein, le sue due sorelle minori e alcuni
cuginetti stavano giocando vicino alla madre. La famiglia reale
giordana trascorrera' in piena privacy una settimana in una piccola
baia dell'isola di Hvar, 'prenotata solo per loro', e si spostera'
solo due o tre volte per gustare la cucina mediterranea croata in
alcuni dei piu' conosciuti ristoranti della costa. Prima di ripartire
per Amman si fermeranno un giorno a Dubrovnik per la ormai
tradizionale passerella in centro storico di teste coronate, vip del
mondo del cinema, della musica e dello sport che scelgono sempre piu'
spesso l'Adriatico croato per le loro vacanze. Infatti, due esati fa a
Dubrovnik si e' fermato per una settimana il sultano Qabus dell'Oman
con le sue 17 mogli, questa primavera vi hanno fatto un salto Tom
Cruise e il controverso businessman russo Roman Abramovic,
proprietario del Chelsea FC inglese, mentre in questi giorni era
facile imbattersi nell'attore hollywoodiano John Malkovich. Bernie
Ecclestone, magnate della Formula 1, e la moglie Slavica, croata di
nascita, sono ormai ospiti ordinari del litorale croate, come pure la
principessa Carolina di Monaco, attesa a Dubrovnik in agosto. (ANSA). COR
23/07/2005 15:14
CROAZIA: TROMBA D'ARIA SU ISOLA, TURISTI FERITI E DANNI
(ANSA-REUTERS) - ZAGABRIA, 3 AGO - Una tromba d'aria ha investito oggi
una localita' balneare della Croazia, causando il ferimento di sei
turisti, sradicando alberi, rovesciando automobili e imbarcazioni e
provocando scene di panico. Lo ha reso noto la televisione statale. Il
fenomeno meteorologico, violento ma durato una decina di minuti, ha
colpito l'isola di Murter, nell'Adriatico centrale, in particolare la
sua spiaggia piu' popolare e un campeggio. Secondo la tv, la tromba
d'aria ha distrutto una trentina di auto e altrettante barche.
''All'improvviso si e' fatto buio e i fulmini hanno solcato il cielo.
E' durato poco ma ho pensato che saremmo morti tutti'', ha detto in
inglese un turista all'emittente. (ANSA- AFP). DIG
03/08/2005 22:37
CROAZIA: SCHIANTO CESNA CON ITALIANI DOVUTO A AVARIA E VENTO
(ANSA) - ZAGABRIA, 5 AGO - La caduta del piccolo aereo che oggi
pomeriggio e' costata la vita a un italiano in vacanza sul litorale
croato e' con tutta probabilita' da attribuire a un'avaria al motore e
al forte vento che ha impedito l'atterraggio del velivolo. Secondo
fonti della polizia croata, Giovanni Pasquini, 59 anni, della
provincia di Milano, e' morto sul colpo quando il piccolo Cesna che
stava pilotando e' precipitato nel mare davanti all'isola di Unije,
nel nord Adriatico, 100km a sud di Fiume. L'aereo, immatricolato in
Italia, partito poco prima delle 16.00 dall'aeroporto di Pola, aveva
gia' tentato l'atterraggio una prima volta ma non e' riuscito a
fermarsi, probabilmente per un'avaria al motore. Vedendo finire la
pista, Pasquini ha deciso di ritornare in volo, me mentre voleva
riprovare l'atterraggio un forte colpo di vento avrebbe scosso l'aereo
che, a 50 metri dalla costa e a 200 dalla pista, e' precipitato nel
mare. L'incidente e' avvenuto verso le 16.30. A bordo c'erano anche la
moglie del pilota, Ornella Dones, 56 anni, rimasta gravemente ferita
alla testa e i loro due figli, Giacomo e Francesco Pasquini,
rispettivamente di 15 e 13 anni, che se la sono cavata con ferite
lievi. Tutti e tre sono stati trasportati in elicottero all'ospedale
di Fiume e sono fuori pericolo. (ANSA). COR
05/08/2005 23:26
selezione dispacci ANSA estivi - in ordine logico, e non cronologico:
TURISMO: CROAZIA; PIENONE SU TUTTA LA COSTA, ESTATE DA RECORD (1/8)
"E' difficile a dirsi quanti abbiano scelto la costa croata
rinunciando all'Egitto dopo l'attentato di Sharm el Sheikh, o
all'Italia traumatizzata da minacce terroristiche... La Croazia e la
Grecia, destinazioni piu' sicure in Europa."
Infatti:
CROAZIA: TURISTA OLANDESE FERITO IN ESPLOSIONE MINA ANTIUOMO (21/7)
"Secondo le autorita' croate nelle zone colpite dalla guerra sono
ancora disseminate circa 700.000 mine. Dalla fine del conflitto nel
1995, 110 civili hanno perso la vita in esplosioni di mine antiuomo,
mentre lo sminamento procede a stento anche a causa della mancanza di
fondi..."
Meno male che "arrivano i nostri":
ITALIA-CROAZIA: A SPALATO INCONTRO VERTICI MARINE MILITARI (19/7)
"...Si e' discusso del collegamento dei centri operativi delle marine
militari del Mediterraneo con quelli del Mar Nero". Non solo:
ITALIA-CROAZIA: ESERCITAZIONE MARINE MILITARI NELL'ADRIATICO (20/7)
"All'esercitazione partecipano anche un elicottero italiano e uno
yacht croato che funge da nave sospetta" (sic)
...Altro che "navi sospette":
UE: ANTONIONE, CROAZIA ATTUI COMPLETAMENTE TRATTATO ADESIONE (9/6)
"La Croazia deve impegnarsi per la completa attuazione del Trattato di
adesione e associazione all' Unione Europea, entrato in vigore lo
scorso primo marzo, compreso cio' che riguarda l' acquisizione di
proprieta' privata da parte dei cittadini comunitari (sic), il turismo
nautico (sic - vedi lo yacht di cui sopra) e le attivita' subacquee" -
sic sic sic!
E forse bisogna preoccuparsi anche di qualcosa di un po' più serio - i
nazisti:
CROAZIA: REDUCI SFIDANO PREMIER, ENORME MANIFESTO GOTOVINA (3/8)
"Dal paese furono cacciati circa 250.000 serbi. Gotovina, latitante da
quattro anni, e' da molti in patria considerato un eroe della guerra
per l'indipendenza"
BALCANI: 10 ANNI DA TEMPESTA, IN CROAZIA SI FESTEGGIA (4/8)
"Per i serbi fu una tragedia di proporzioni bibliche che significo' la
partenza di 250.000 civili dalle terre abitate da quattro secoli... Il
presidente Mesic ha ricordato ''con orgoglio'' in un messaggio alla
nazione l'operazione militare che ''e' la prova storica che il popolo
croato sia capace di creare, difendere e preservare la propria
indipendenza''..."
BALCANI: BOSNIA, PROFUGHI SERBI COMMEMORANO LA TEMPESTA (4/8)
"Secondo il centro Veritas di Banja Luka, i serbi morti o dispersi
nella Tempesta sono 1.934, di cui 1.196 civili, meta' dei quali
avevano piu' di 60 anni. Tra questi, ha detto oggi il direttore del
centro Savo Strbac, ci sono 524 donne e 14 bambini."
D'altronde, che gliene frega ai v.i.p.? Niente! Non volesse il cielo
che si rovinano l'abbronzatura:
RE E REGINA GIORDANIA IN VACANZA IN DALMAZIA (23/7)
"...dove hanno deciso di trascorrere una settimana di vacanza a bordo
del loro yacht regale... Due estati fa a Dubrovnik si e' fermato per
una settimana il sultano Qabus dell'Oman con le sue 17 mogli, questa
primavera vi hanno fatto un salto Tom Cruise e il controverso
businessman russo Roman Abramovic, proprietario del Chelsea FC
inglese, mentre in questi giorni era facile imbattersi nell'attore
hollywoodiano John Malkovich. Bernie Ecclestone, magnate della Formula
1, e la moglie Slavica, croata di nascita, sono ormai ospiti ordinari
del litorale croate, come pure la principessa Carolina di Monaco,
attesa a Dubrovnik in agosto..."
Ma attenzione, le vacanze possono anche finire male:
CROAZIA: TROMBA D'ARIA SU ISOLA, TURISTI FERITI E DANNI (3/8)
''All'improvviso si e' fatto buio e i fulmini hanno solcato il cielo.
E' durato poco ma ho pensato che saremmo morti tutti''
CROAZIA: SCHIANTO CESNA CON ITALIANI DOVUTO A AVARIA E VENTO
"La caduta del piccolo aereo che oggi pomeriggio e' costata la vita a
un italiano in vacanza sul litorale croato e' con tutta probabilita'
da attribuire a un'avaria al motore e al forte vento..."
(a cura di Italo Slavo. Riportiamo di seguito i dispacci
integralmente, senza soffermarci sulle incongruenze che spesso contengono)
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TURISMO: CROAZIA; PIENONE SU TUTTA LA COSTA, ESTATE DA RECORD
(ANSA) - ZAGABRIA, 1 AGO - Pienone in Croazia con un milione di
turisti sul litorale Adriatico, record assoluto per inizio agosto, e
le previsioni per le prossime settimane sono ancora piu' rassicuranti.
Gli operatori turistici croati, alberghieri, ristoratori e i piccoli
affittacamere si dicono piu' che soddisfatti, mentre dall'Ente
turistico statale (Htz) prospettano almeno sei miliardi di euro di
ricavi, il 10% in piu' rispetto all'anno scorso, cifra che andra' a
toccare un quinto dell'intero Pil del paese. Gia' in bassa stagione il
2005 per la Croazia si prospettava un ottimo anno per il turismo, con
quasi il 5% di visite in piu', ma ora sembra che il litorale istriano
e ancor di piu' quello della Dalmazia sia la destinazione numero uno
per i vacanzieri provenienti da tutta Europa. Il calo dei turisti
tedeschi, visibile in tutto il Mediterraneo, e' stato ricompensato
dall'arrivo, quasi inaspettato, di francesi, svedesi, olandesi e
spagnoli. Infatti lo scorso fine settimana dei circa 1,1 milione di
turisti sulle spiagge croate, in un paese che conta appena 4,4 milioni
di abitanti, 90% erano stranieri. Tradizionalmente i piu' numerosi
sono gli austriaci, sloveni, italiani, cechi e slovacchi. L' 'assalto'
degli italiani e' atteso per il prossimo weekend e le stime piu' caute
parlano di 1,2 milioni di italiani che tra luglio e agosto si
recheranno in Croazia. E' difficile a dirsi quanti abbiano scelto la
costa croata rinunciando all'Egitto dopo l'attentato di Sharm el
Sheikh, o all'Italia traumatizzata da minacce terroristiche, ma e' un
pensiero nella mente di molti. Non ha sicuramente nociuto che il
'Bild' tedesco abbia indicato la Croazia e la Grecia come le
destinazioni piu' sicure in Europa, o che il New York Times abbia
dedicato tre pagine alle ''meraviglie della Croazia che vi faranno
piangere quando le vedrete''. L'offerta e' quella di sempre, molto
sole e mare limpidissimo, ma a differenza degli scorsi anni sembra
anche piu' diversificata per soddisfare i gusti piu' disparati: dai
piccoli centri del Quarnero per le vacanze di famiglia, alle spiagge
gay di Rovigno, dai festival estivi con spettacoli di musica e teatro
all'aperto nelle citta' d'arte come Pola, Dubrovnik e Spalato, ai
party sfrenati dell'isola di Pag, 'la Ibiza croata', dai mille
isolotti dalmati per riposarsi in totale isolamento, magari in un
vecchio faro, alle isole Incoronate, paradiso per i croceristi. Le
destinazioni piu' gettonate sono Dubrovnik, e le isole della Dalmazia,
Hvar, Brac e Vis, che registrano un 20%, in alcune localita' anche il
30%, in piu' rispetto all'anno scorso. Ma l'estate da record ha fatto
riemergere anche i punti deboli del turismo croato. L'80% di tutti i
posti letto e' in camere o appartamenti privati e inizia a sentirsi
sempre di piu' la mancanza di posti letto in alberghi di alta
qualita', a quattro e cinque stelle, almeno 20.000 secondo stime
ufficiali. (ANSA). COR
01/08/2005 12:32
CROAZIA: TURISTA OLANDESE FERITO IN ESPLOSIONE MINA ANTIUOMO
(ANSA) - ZAGABRIA, 21 LUG - Un turista olandese e' rimasto gravemente
ferito ieri sera in un'esplosione di una mina antiuomo nella quale si
e' imbattuto mentre stava passeggiando in una zona collinosa
dell'isola di Vis (Lissa), nel medio Adriatico. Lo riferisce l'agenzia
di stampa croata 'Hina'. Secondo fonti mediche le condizioni di Stek
Tesse Dieder, 27 anni, sono stabili, ma al centro ospedaliero di
Spalato, dove e' stato immediatamente trasportato in elicottero, gli
e' stato amputato il piede sinistro. L'incidente e' avvenuto in una
zona collinosa di Vis quando Dieder e la sua compagna si erano
allontanati da un sentiero perche' volevano osservare da vicino un
piccolo incendio, scoppiato poche ore prima, e le operazioni dei
vigili del fuoco. La zona non era segnata come area a rischio di mine
dato che le autorita' non avevano simili indicazioni. Durante la
guerra in Croazia (1991-1995) l'isola di Vis non e' stata teatro di
combattimenti, ma e' da supporre che le mine vi fossero state piazzate
dall'esercito jugoslavo, prima del ritiro pacifico nel 1992. Durante
l'epoca socialista l'isola era una delle piu' importanti basi militari
jugoslave e l'accesso ai turisti era vietato. Secondo le autorita'
croate nelle zone colpite dalla guerra sono ancora disseminate circa
700.000 mine. Dalla fine del conflitto nel 1995 110 civili hanno perso
la vita in esplosioni di mine antiuomo, mentre lo sminamento procede a
stento anche a causa della mancanza di fondi. (ANSA). COR
21/07/2005 12:54
ITALIA-CROAZIA: A SPALATO INCONTRO VERTICI MARINE MILITARI
(ANSA) - ZAGABRIA, 19 LUG - Una delegazione della marina militare
italiana, guidata dal capo di stato maggiore, l'ammiraglio Sergio
Biraghi, ha incontrato oggi a Spalato, in Croazia, i vertici della
marina militare croata. Ne da' notizia l'agenzia di stampa 'Hina'. La
riunione dei comandanti delle due flotte militari si e' svolta a porte
chiuse nella base militare di Spalato, il porto di Lora. Secondo
l'agenzia 'Hina' si e' discusso del collegamento dei centri operativi
delle marine militari del Mediterraneo con quelli del Mar Nero. Da
parte croata alla riunione ha partecipato il capo di stato maggiore
della marina, il contrammiraglio Zdravko Kardum, mentre al seguito
dell' ammiraglio Biraghi erano presenti i suoi piu' stretti
collaboratori. (ANSA) COR
19/07/2005 15:26
ITALIA-CROAZIA: ESERCITAZIONE MARINE MILITARI NELL'ADRIATICO
(ANSA) - ZAGABRIA, 20 GIU - Nelle acque davanti all'isola croata di
Vis (Lissa), nell'Adriatico, e' iniziata oggi un'esercitazione
militare congiunta delle marine italiana e croata dal titolo 'Gardin
2005'. Ne da' notizia l'agenzia di stampa croata 'Hina'. Per entrambe
le parti all'esercitazione, che si concludera' domani, partecipano due
navi. Il comandante dell'imbarcazione italiana, il capitano di fregata
Paolo Fantoni, ha spiegato ai giornalisti che l'obiettivo e'
esercitare le operazioni di soccorso in mare. ''La collaborazione
della marina militare croata e quella italiana'' - ha detto da parte
sua il capitano di vascello Augustin Benic, comandante dell'unita'
croata - e' per noi importante anche in riferimento all'obiettivo
della Croazia di aderire alla Nato e all'Unione europea''.
All'esercitazione partecipano anche un elicottero italiano e uno yacht
croato che funge da nave sospetta.(ANSA). COR
20/06/2005 17:30
UE: ANTONIONE, CROAZIA ATTUI COMPLETAMENTE TRATTATO ADESIONE
(ANSA) - PORDENONE, 9 GIU - La Croazia deve impegnarsi per la completa
attuazione del Trattato di adesione e associazione all' Unione
Europea, entrato in vigore lo scorso primo marzo, compreso cio' che
riguarda l' acquisizione di proprieta' privata da parte dei cittadini
comunitari, il turismo nautico e le attivita' subacquee, ''settori nei
quali si registrano segnali non positivi'': lo ha detto il
sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione, oggi, a Pordenone.
''Non si tratta di problemi tremendi - ha spiegato Antonione
intervenendo ad un convegno sui rapporti fra il nord ovest della
Croazia e il nord est d' Italia - ma di segnali che, sebbene forse
determinati dalla burocrazia, non aiutano'' sulla strada dell'
integrazione europea. Antonione ha ribadito che l' Italia ''sta
lavorando affinche' la data di inizio dei negoziati per l' ingresso
della Croazia nell' Unione Europea venga definita quanto prima
possibile e la Croazia possa arrivare in Europa. Essa - ha aggiunto -
e' cruciale per la stabilita' dei Balcani e l' integrazione europea''.
''La normativa in vigore in Croazia nel settore della proprieta'
privata - ha detto il ministro dell' Economia della Repubblica di
Croazia, Tajana Kesic Sapic - e' identica per tutti gli investitori,
siano essi italiani, austriaci, tedeschi o francesi. Noi - ha aggiunto
- auspichiamo un aumento degli investimenti italiani in Croazia
perche' non ci sono validi motivi per i quali l' Italia, che e' al
primo posto nell' interscambio commerciale, debba essere al terzo
posto per quanto riguarda gli investimenti''. (ANSA). DF/SM
09/06/2005 13:43
CROAZIA: REDUCI SFIDANO PREMIER, ENORME MANIFESTO GOTOVINA
(ANSA) - ZAGABRIA, 3 AGO - Un gruppo di reduci di guerra croati ha
sfidato oggi il governo europeista del primo ministro Ivo Sanader
esponendo nel suo villaggio d'origine un enorme manifesto del generale
Ante Gotovina, ricercato dal Tribunale dell'Aja (Tpi) per crimini di
guerra. Ne da' notizia l'agenzia di stampa 'Hina'. ''Lui e' un eroe, e
tu invece?'' si legge sotto l'immagine del generale, grande 5X3 metri,
posta nel villaggio di Dugobabe, nell'entroterra di Spalato, da dove
proviene la famiglia del premier. L'iniziativa e' partita da un gruppo
di ex soldati del posto, appartenenti alla maggior organizzazione di
reduci della guerra in Croazia (1991-1995), la Hvidra, conosciuta per
forti critiche alla politica del governo che giudica poco patriottica.
Il manifesto e' stato eretto su di un suolo privato, appartenente
peraltro a dei familiari lontani del premier, e non puo' essere
rimosso dalle forze dell'ordine. Il generale Ante Gotovina e' stato
uno dei comandanti dell'offensiva dell'esercito di Zagabria,
conosciuta sotto il nome in codice 'Oluja' (Tempesta), sferrata il 4
agosto di dieci anni fa contro i secessionisti serbi della regione di
Krajina, nell'entroterra della Dalmazia, e che dopo quattro anni di
scontri pose fine ai combattimenti in Croazia. Nel 2001 il Tpi ha
incriminato Gotovina ritenendolo responsabile della persecuzione e
uccisione di civili serbi, avvenute nei giorni immediatamente dopo le
operazioni belliche quando dal paese furono cacciati circa 250.000
serbi. Gotovina, latitante da quattro anni, e' da molti in patria
considerato un eroe della guerra per l'indipendenza, mentre il suo
arresto pesa come l'ultima condizione posta da Bruxelles per
l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea. Il governo ha
sempre sostenuto di non sapere dove si trova il fuggiasco, ma di fare
tutto il possibile per catturarlo. Il manifesto eretto oggi e'
l'ultima di una serie di provocazioni e sfide della destra
nazionalista al governo di Sanader in vista della grande
manifestazione in occasione dei dieci anni della Tempesta, in
programma venerdi' a Knin, ex roccaforte dei ribelli serbi. Un gruppo
di una decina di generali in pensione che nel 1995 facevano parte del
quartier generale croato hanno annunciato che non parteciperanno alle
celebrazioni ufficiali della 'Giornata della vittoria e del
ringraziamento patriottico', come la festa viene chiamata in Croazia,
ma che prepareranno una manifestazione alternativa. (ANSA). COR
03/08/2005 16:11
BALCANI: 10 ANNI DA TEMPESTA, IN CROAZIA SI FESTEGGIA
(di Franko Dota) (ANSA) - ZAGABRIA, 4 AGO - La Croazia si appresta
domani a festeggiare il 10/o anniversario dell'operazione militare
'Oluja' (Tempesta), l'offensiva contro i secessionisti serbi che
segno' la fine della guerra serbo-croata ma che per i serbi fu una
tragedia di proporzioni bibliche che significo' la partenza di 250.000
civili dalle terre abitate da quattro secoli.
Nelle prime ore del 4 agosto di dieci anni fa 130.000 soldati croati
iniziavano la loro avanzata verso le citta' e i villaggi della regione
ribelle serba. L'obiettivo numero uno era Knin, cittadina
nell'entroterra di Spalato, roccaforte dell'autoproclamata Repubblica
serba di Krajina in Croazia.
In poche ore la difesa serba era in disfatta e in soli quattro giorni
l'intera regione, piu' di 10.000 km2, un quinto del paese, era sotto
il controllo dell'esercito di Zagabria.
Slobodan Milosevic lascio' il popolo che aveva istigato alla
ribellione in balia delle truppe croate. In poche ore l'intera Krajina
si svuoto' e un convoglio di 250.000 civili, preceduti dall'esercito
in disfatta ripiego' per la Bosnia e per la Serbia. Il presidente
croato e leader indiscusso della nazione Franjo Tudjman lo vide
probabilmente come la soluzione della questione nazionale serba in
Croazia, anche se non lo disse mai.
Dopo la vittoria i soldati croati si diedero al saccheggio delle case
abbandonate, molte poi date al fuoco, e alcune centinaia di civili
furono sommariamente uccise. Quella ''splendida vittoria'' fu
macchiata di sangue, macchia che ancor oggi pesa sulla politica
interna e sulla reputazione internazionale della Croazia.
Domani a Knin i vertici politici e militari croati guidati dal premier
Ivo Sanader e dal presidente Stipe Mesic celebreranno i dieci anni
della 'Tempesta', la 'Giornata della vittoria e del ringraziamento
patriottico', come la festa viene chiamata in Croazia. A Belgrado
invece gia' oggi ha avuto luogo una pacifica protesta davanti
all'ambasciata croata in memoria dei civili serbi uccisi e dei circa
2000 dispersi, secondo fonti serbe.
Il presidente della Serbia Boris Tadic ha invitato i paesi della
regione a condannare l'operazione militare, mentre il ministro degli
esteri serbomontenegrino Vuk Draskovic ha definito l'operazione
Tempesta ''un crimine di pulizia etnica e pertanto non esistono
ragioni di stato o umane per celebrarlo'' appellando alle autorita'
croate di scusarsi con le vittime e a incoraggiare i profughi a ritornare.
Zagabria ha respinto tutte le accuse e il presidente Mesic ha
ricordato ''con orgoglio'' in un messaggio alla nazione l'operazione
militare che ''e' la prova storica che il popolo croato sia capace di
creare, difendere e preservare la propria indipendenza''.
Pochi, anche in Europa, hanno messo in dubbio la legittimita'
dell'operazione stessa e il diritto di Zagabria a riprendere il
controllo dei territori ribelli. Quasi tutti sono d'accordo che la
Tempesta fu il preludio all'offensiva croato-musulmana che preparo' il
campo alla firma degli accordi di Dayton e la fine della guerra in
Bosnia. Ma quello che pesa ancor oggi e' l'ombra della pulizia etnica,
che la Croazia ufficialmente non riconosce considerando la fuga dei
serbi come un esodo organizzato dai loro leader dalla coscienza sporca.
Il rientro di profughi, una delle condizioni poste alla Croazia per
l'avvicinamento all'Ue, e' lento e con poche probabilita' che i
giovani che lasciarono quella regione montagnosa e povera ritornino
dopo dieci anni in cui si sono creati una nuova vita. Ci sono ancora
molte case da ricostruire, l'economia da rimettere in piedi, e - la
sfida piu' difficile - ricreare la fiducia e la convivenza tra i due
popoli.
Per i crimini commessi durante la 'Tempesta' alcuni alti ufficiali
croati dovranno rispondere davanti ai giudici del Tribunale penale
dell'Aja (Tpi). Tudjman e il suo braccio destro, l'ex ministro della
difesa Gojko Susak, sono morti prima che il Tpi avesse avuto modo di
incriminarli, e il procurato generale Carla del Ponte ha chiaramente
detto che l'avrebbe fatto. Il comandante piu' alto di grado ancora in
vita, il generale Ante Gotovina e' latitante da quattro anni e il suo
arresto e' l'ultima condizione posta da Bruxelles per l'avvio dei
negoziati di adesione della Croazia all'Unione europea. La sua figura
e' diventata negli ultimi anni il simbolo della lotta per
l'indipendenza, mentre la destra nazionalista lo considera un eroe e
liberatore della patria ingiustamente incriminato. (ANSA). COR-TF
04/08/2005 17:33
BALCANI: BOSNIA, PROFUGHI SERBI COMMEMORANO LA TEMPESTA
(ANSA) - SARAJEVO, 4 AGO Alcune centinaia di profughi serbi di
Croazia, della 'repubblica serba di Krajina', hanno commemorato oggi a
Banja Luka i connazionali morti nell'operazione Tempesta dell'agosto
1995. Alla cerimonia religiosa nella cattedrale ortodossa di Banja
Luka, secondo quanto riferisce l'agenzia Fena, ha presenziato anche il
presidente della Republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di
Bosnia) Dragan Cavic. Secondo il centro Veritas di Banja Luka, i serbi
morti o dispersi nella Tempesta sono 1.934, di cui 1.196 civili, meta'
dei quali avevano piu' di 60 anni. Tra questi, ha detto oggi il
direttore del centro Savo Strbac, ci sono 524 donne e 14 bambini.
(ANSA) COR-TF
04/08/2005 17:37
RE E REGINA GIORDANIA IN VACANZA IN DALMAZIA
(ANSA) - ZAGABRIA, 23 LUG - Il re Abdullah II di Giordania, la sua
consorte, la regina Rania, e i loro quattro figli sono arrivati ieri
sera in Croazia dove hanno deciso di trascorrere una settimana di
vacanza a bordo del loro yacht regale. Lo scrivono oggi i media
croati. Due lussuosissimi yacht, la Sarafsa lunga 54 metri che
Abdullah II usa gia' da anni per le sue crociere sul Mediterraneo e la
non meno imponente Faribana che accoglie il numerosissimo seguito
regale, erano ormeggiati gia' da una settimana nel porto di Spalato,
in attesa della famiglia reale. Scortati dall'aeroporto da ingenti
misure di sicurezza, Abdullah e Raina sono subito saliti a bordo dello
yacht che e' salpato per l'isola di Hvar, una delle perle
dell'Adriatico croato. Mentre il re era quasi irraggiungibile agli
obiettivi dei paparazzi spalatini, la bellissima Raina e' uscita piu'
volte all'aperto per osservare con un binocolo il centro storico di
Spalato. In braccio teneva l'ultimo arrivato alla corte giordana, il
principino Hashem, nato lo scorso marzo, mentre suo fratello,
l'undicenne erede al trono Hussein, le sue due sorelle minori e alcuni
cuginetti stavano giocando vicino alla madre. La famiglia reale
giordana trascorrera' in piena privacy una settimana in una piccola
baia dell'isola di Hvar, 'prenotata solo per loro', e si spostera'
solo due o tre volte per gustare la cucina mediterranea croata in
alcuni dei piu' conosciuti ristoranti della costa. Prima di ripartire
per Amman si fermeranno un giorno a Dubrovnik per la ormai
tradizionale passerella in centro storico di teste coronate, vip del
mondo del cinema, della musica e dello sport che scelgono sempre piu'
spesso l'Adriatico croato per le loro vacanze. Infatti, due esati fa a
Dubrovnik si e' fermato per una settimana il sultano Qabus dell'Oman
con le sue 17 mogli, questa primavera vi hanno fatto un salto Tom
Cruise e il controverso businessman russo Roman Abramovic,
proprietario del Chelsea FC inglese, mentre in questi giorni era
facile imbattersi nell'attore hollywoodiano John Malkovich. Bernie
Ecclestone, magnate della Formula 1, e la moglie Slavica, croata di
nascita, sono ormai ospiti ordinari del litorale croate, come pure la
principessa Carolina di Monaco, attesa a Dubrovnik in agosto. (ANSA). COR
23/07/2005 15:14
CROAZIA: TROMBA D'ARIA SU ISOLA, TURISTI FERITI E DANNI
(ANSA-REUTERS) - ZAGABRIA, 3 AGO - Una tromba d'aria ha investito oggi
una localita' balneare della Croazia, causando il ferimento di sei
turisti, sradicando alberi, rovesciando automobili e imbarcazioni e
provocando scene di panico. Lo ha reso noto la televisione statale. Il
fenomeno meteorologico, violento ma durato una decina di minuti, ha
colpito l'isola di Murter, nell'Adriatico centrale, in particolare la
sua spiaggia piu' popolare e un campeggio. Secondo la tv, la tromba
d'aria ha distrutto una trentina di auto e altrettante barche.
''All'improvviso si e' fatto buio e i fulmini hanno solcato il cielo.
E' durato poco ma ho pensato che saremmo morti tutti'', ha detto in
inglese un turista all'emittente. (ANSA- AFP). DIG
03/08/2005 22:37
CROAZIA: SCHIANTO CESNA CON ITALIANI DOVUTO A AVARIA E VENTO
(ANSA) - ZAGABRIA, 5 AGO - La caduta del piccolo aereo che oggi
pomeriggio e' costata la vita a un italiano in vacanza sul litorale
croato e' con tutta probabilita' da attribuire a un'avaria al motore e
al forte vento che ha impedito l'atterraggio del velivolo. Secondo
fonti della polizia croata, Giovanni Pasquini, 59 anni, della
provincia di Milano, e' morto sul colpo quando il piccolo Cesna che
stava pilotando e' precipitato nel mare davanti all'isola di Unije,
nel nord Adriatico, 100km a sud di Fiume. L'aereo, immatricolato in
Italia, partito poco prima delle 16.00 dall'aeroporto di Pola, aveva
gia' tentato l'atterraggio una prima volta ma non e' riuscito a
fermarsi, probabilmente per un'avaria al motore. Vedendo finire la
pista, Pasquini ha deciso di ritornare in volo, me mentre voleva
riprovare l'atterraggio un forte colpo di vento avrebbe scosso l'aereo
che, a 50 metri dalla costa e a 200 dalla pista, e' precipitato nel
mare. L'incidente e' avvenuto verso le 16.30. A bordo c'erano anche la
moglie del pilota, Ornella Dones, 56 anni, rimasta gravemente ferita
alla testa e i loro due figli, Giacomo e Francesco Pasquini,
rispettivamente di 15 e 13 anni, che se la sono cavata con ferite
lievi. Tutti e tre sono stati trasportati in elicottero all'ospedale
di Fiume e sono fuori pericolo. (ANSA). COR
05/08/2005 23:26