Gravissimo incidente ferroviario in Montenegro


Davvero vergognoso l'atteggiamento dei media nostrani sul gravissimo
incidente ferroviario avvenuto due sere fa in Montenegro, che ha
causato UNA CINQUANTINA DI MORTI (vedi i dispacci riportati di
seguito). Molti dei giovanissimi ritornavano da una vacanza invernale.
Nessuno dei tre canali RAI ha dato rilievo alla notizia, al contrario
della morte del signor Rugova, per il quale sono stati spesi
tantissimi minuti nei notiziari.

Il professorucolo kosovaro-albanese, ideologo dell'indipendenza del
Kosovo, è stato dipinto coma un Ghandi ed un combattente per la
libertà del popolo oppresso. Naturalmente è stato raccontato che i
suoi genitori sono stati ammazzati dalle truppe titine; furono
giustiziati infatti per avere partecipato alla ribellione fascista
contro i partigiani tra il 1944 ed il 1945 a Vucitrn. Nonostante il
collaborazionismo dei suoi famigliari, benestanti proprietari
terrieri, Rugova potè studiare a Belgrado con le borse di studio
jugoslave, e poi alla Sorbona, con le stesse borse, conseguì il
dottorato. Di queste cose naturalmente non si è detta una parola, per
lasciare spazio piuttosto alla falsificazione ed all'elogio ipocrita.

Invece, nonostante tutto, per Clemente Mimun e i suoi redattori, i
montenegrini e le loro sciagure non sono degne di nota. D'altronde, i
montenegrini sono sempre quelli che il 13 maggio nel 1941 si
ribellarono all'occupazione italiana, mentre i kosovari albanesi erano
alleati fedeli della canaglia nazifascista. "On reviens toujours a ses
premiers amours", dicono i francesi.

(a cura di JT ed AM)


MONTENEGRO: TRENO PRECIPITA IN CANYON, MORTI E FERITI / ANSA

(ANSA) - BELGRADO, 23 GEN - Ha preso velocita' come fosse impazzito,
poi e' deragliato ed e' precipitato per decine di metri fra le strette
pareti rocciose del suggestivo canyon formato dal fiume Moraca. E'
finita cosi', oggi, nella repubblica ex jugoslava del Montenegro, la
corsa di un treno carico di passeggeri, incluse decine di studenti. Un
incidente che ha provocato almeno tre morti e piu' 100 feriti, secondo
gli ultimi dati, sullo sfondo in un bilancio che resta peraltro
provvisorio e seguita ad aggravarsi di ora in ora. Il convoglio era
partito da Bjelo Polje, nelle impervie regioni interne del piccolo
Paese balcanico, ed era diretto a Bar, sull'Adriatico, dopo una tappa
nella capitale Podgorica. Ma a non molta distanza dalla stazione di
partenza i macchinisti ne hanno perso il controllo, forse per un
guasto ai freni. Quattro carrozze sono deragliate proprio all'altezza
del canyon e si sono ribaltate piu' volte prima di concludere il loro
volo al fondo di un ripido precipizio. I soccorsi sono stati
abbastanza rapidi, come hanno testimoniato le drammatiche immagini
della tv montenegrina. Ma la natura del terreno, estremamente
accidentata, hanno ostacolato le squadre dei vigili del fuoco,
assistiti da polizia, reparti dell'esercito e volontari. Dall'alto
sono intervenuti anche alcuni elicotteri, ma per le operazioni di
salvataggio e' stato necessario l'uso di rampini e cavi, come per le
scalate in parete. Molti superstiti, feriti compresi, sono stati
imbracati uno per volta, mentre calava rapidamente il buio e un forte
vento sferzava la zona. I primi bilanci hanno fatto riferimento a un
numero compreso fra 100 e 110 feriti o contusi. Piu' tardi il ministro
dell' interno montenegrino, Jusuf Kalamperovic, ha diffuso una stima
aggiornata che comprende tre morti accertati e 106 feriti, tra cui
almeno 10 ragazzi, ma non ha escluso un bilancio finale assai piu'
grave. Alcuni reporter locali che sono riusciti ad arrivare a fondo
valle hanno parlato in effetti di diverse salme composte vicino ai
vagoni semidistrutti e si sono detti convinti che altri morti possano
essere ancora tra le lamiere contorte. Tragedia nella tragedia la
presenza a bordo di numerosi giovani e giovanissimi, reduci da una
settimana bianca sui campi di sci di Kolasin, la piu' nota stazione
invernale del Paese, e attesi domani nelle citta' di origine (Bar,
Podgorica) per la ripresa delle scuole. Sul posto sono giunti a
seguire personalmente gli interventi di soccorso il popolare premier
montenegrino Milo Djukanovic, il presidente Filip Vujanovic e il
ministro dei trasporti Andrja Lompar, mentre la notte e' stata
convocata una riunione straordinaria del governo locale. La Serbia,
che con il Montenegro forma tuttora un'unica entita' statale - almeno
fino al previsto referendum indipendentista montenegrino dell'aprile
prossimo -, ha offerto stasera per bocca del premier Vojislav
Kostunica aiuti alla piccola repubblica sorella e assistenza medica
per i feriti piu' gravi. (ANSA). LR
23/01/2006 20:33

MONTENEGRO: TRENO IN BURRONE PER GUASTO FRENI, STRAGE / ANSA

(AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO ANSA DELLE 22:59 DI IERI) (ANSA) -
BELGRADO, 24 GEN - Ha preso velocita' come fosse impazzito, poi e'
deragliato ed e' precipitato per decine di metri fra le strette pareti
rocciose del suggestivo canyon formato dal fiume Moraca. E' finita in
una strage, ieri, nella Repubblica ex jugoslava del Montenegro, la
corsa di un treno carico di passeggeri, incluse decine di studenti -
bambini e ragazzi - che rientravano da una settimana bianca. Un
incidente ferroviario - il piu' grave nella storia del Paese e per il
quale il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale - che ha
provocato almeno 39 morti e circa 135 feriti (una settantina dei quali
ragazzi), secondo un ultimo bilancio, che potrebbe essere definitivo o
quasi, fornito in tarda serata dal governo. ''Una terribile tragedia
e' accaduta a Bioce e si sta facendo di tutto per ridurre il numero
delle vittime'', ha dichiarato ai giornalisti il presidente
montenegrino Filip Vujanovic, recatosi sul luogo del disastro assieme
al primo ministro Milo Djukanovic e ad altre autorita'. Il convoglio
era partito da Bjelo Polje, nelle impervie regioni interne del piccolo
Paese balcanico, ed era diretto a Bar (Antivari), sull'Adriatico, dopo
una tappa nella capitale Podgorica. Ma a non molta distanza dalla
stazione di partenza i macchinisti ne hanno perso il controllo, per un
guasto ai freni. Quattro carrozze sono deragliate proprio all'altezza
del canyon e si sono ribaltate piu' volte prima di concludere il loro
volo al fondo di un ripido precipizio. I soccorsi sono stati
abbastanza rapidi, come hanno testimoniato le drammatiche immagini
della tv montenegrina. Ma la natura del terreno, estremamente
accidentata, ha ostacolato le squadre dei vigili del fuoco, assistiti
da polizia, reparti dell'esercito e volontari. Dall'alto sono
intervenuti anche alcuni elicotteri, ma per le operazioni di
salvataggio e' stato necessario l'uso di rampini e cavi. Molti
superstiti, feriti compresi, sono stati imbragati uno per volta,
mentre calava rapidamente il buio e un forte vento sferzava la zona.
Alcuni reporter locali che sono riusciti ad arrivare a fondo valle
hanno parlato di diverse salme composte vicino ai vagoni
semidistrutti. Con il passare delle ore, la sciagura ha assunto le
dimensioni di una vera strage: almeno 39 morti, appunto, e circa 135
feriti. Tragedia nella tragedia, la presenza a bordo di numerosi
giovani e giovanissimi, reduci da una settimana bianca sui campi di
sci di Kolasin, la piu' nota stazione invernale del Paese, e attesi
oggi (martedi') nelle citta' di origine (Bar, Podgorica) per la
ripresa delle scuole. ''L'incidente e' accaduto a causa di un guasto
del sistema frenante del treno'', ha dichiarato il ministro
dell'Interno montenegrino Jusuf Kalamperovic, confermando i primi
sospetti. Nel corso di una riunione straordinaria del governo
montenegrino convocata in nottata, il ministro dei Traporti Andrija
Lompar ha offerto le dimissioni. Lo stesso ha fatto il capo delle
Ferrovie nazionali, Ranko Medenica. Un superstite ha raccontato che si
trovava a bordo di una carrozza che non e' deragliata e si e' fermata
all'interno di una galleria. ''Siamo stati fortunati a causa del
tunnel. Ero nell'ultimo vagone, per quelli avanti e' stata critica'',
ha detto Ivan Stanic, aggiungendo che molti gridavano in preda al
panico e che corpi senza vita giacevano tra le rocce. Un fotografo
dell'agenzia Reuters giunto sul posto ha riferito un particolare
straziante: ''Sul luogo del disastro, tra la boscaglia e le rocce,
c'erano telefonini che squillavano in continuazione'', ha detto. La
Serbia, che con il Montenegro forma tuttora un'unica entita' statale -
almeno fino al previsto referendum indipendentista montenegrino
dell'aprile prossimo -, ha offerto in serata per bocca del premier
Vojislav Kostunica aiuti alla piccola Repubblica sorella e assistenza
medica per i feriti piu' gravi. (ANSA). LR-DIG
24/01/2006 01:28

MONTENEGRO: TRENO DERAGLIATO, 47 MORTI PER ULTIMO BILANCIO

(ANSA) - BELGRADO, 24 GEN - E' salito a 47 morti e quasi 200 feriti,
14 dei quali in pericolo di vita, il bilancio della catastrofe
ferroviaria avvenuta ieri tra le montagne della repubblica ex
jugoslava del Montenegro, dove un treno e' precipitato in una gola non
lontano dal villaggio di Bioce. Lo riferisce la tv locale, citando gli
ultimi dati ufficiali disponibili. Secondo i medici, 45 corpi sono
stati gia' recuperati, mentre almeno altri due sono stati individuati
sotto una delle quattro carrozze precipitate nel canyon sul fondo del
quale scorre il fiume Moraca. Tra le vittime ci sono cinque ragazzi
morti e oltre 100 feriti, tutti reduci da una settimana bianca nella
localita' sciistica di Kolasin. In salvo invece una donna incinta che
ha partorito nella notte senza compliocazioni. Il treno, partito da
Bjelo Polje, nell'interno, e diretto a Bar, sull'Adriatico, attraverso
la capitale Podgorica, e' deragliato in circostanze in via di
accertamento. Sembra confermata la versione iniziale di un problema ai
freni, che tuttavia non sarebbe l'unica causa. Stando all'ultima
ricostruzione, pare che un macchinista fosse riuscito infatti a
rallentare il convoglio in extremis, ma abbia poi commesso un errore
di manovra non inserendo il freno di stazionamento e lasciando le
carrozze alla merce' della forza d'inerzia su un ripido tratto di
discesa. Lo stesso macchinista, che e' tra i feriti, e' stato
sottoposto a un provvedimento di fermo per strage colposa ed e' ora
piantonato in ospedale. Confermate inoltre le dimissioni del ministro
dei trasporti montenegrino, Andrja Lompar, e del direttore delle
ferrovie locali. Le autorita' avevano diffuso nella tarda serata di
ieri un bilancio di 39 morti, ma alle prime luci dell'alba e' stato
possibile ai soccorritori - impegnati nel gelo in una zona
estremamente impervia - l'individuazione di altri cadaveri. Il
Montenegro ha poclamato tre giorni di lutto e cosi' pure la Serbia,
che con la piccola repubblica vicina forma tuttora un'unica entita'
statale, almeno fino al referendum per l' indipendenza annunciato da
Podgorica per aprile. (ANSA). LR
24/01/2006 12:33

MONTENEGRO: TRENO DERAGLIATO, CELEBRATI PRIMI FUNERALI

(ANSA) - BELGRADO, 25 GEN - In un clima di lutto nazionale,
accompagnato anche dal gelo meteorologico, la piccola repubblica ex
jugoslava del Montenegro ha celebrato oggi i primi funerali di alcune
delle vittime della sciagura ferroviaria di lunedi' scorso. Sciagura
costata la vita a oltre 40 persone, tra le quali diversi bambini e
ragazzi reduci da una settimana bianca. Una cerimonia pubblica si e'
svolta nella capitale Podgorica dove il presidente Filip Vujanovic ha
definito l'accaduto ''una catastrofe fra le piu' gravi avvenute in
tempo di pace, tanto piu' tragica poiche' ha falciato giovani vite''.
Le polemiche sulle cause dell'incidente - attribuito a un'avaria ai
freni, ma anche all'errore umano di un macchinista e alle cattive
condizioni della linea ferroviaria - hanno lasciato il posto per
qualche ora al dolore: molto sentito da tutti, riferiscono i media
locali, in un Paese di appena 650.000 abitanti. Il lutto ufficiale di
tre giorni, proclamato anche dalla vicina Serbia, con cui il
Montenegro forma tuttora una precaria unione interstatale, proseguira'
fino a domani. Riguardo al bilancio della sciagura, i portavoce del
governo di Podgorica ripetono per ora la cifra di 44 morti confermati,
tra cui sei bambini, e di 198 feriti, ma fonti sanitarie e delle
squadre di soccorso ripetono fin da ieri che ci sarebbero almeno altri
tre cadaveri tuttora incastrati sotto i rottami dei vagoni finiti in
fondo a un dirupo. Tredici dei feriti, inclusi due bimbi, restano
inoltre in condizioni critiche. L'incidente e' avvenuto lunedi'
pomeriggio in una delle zone piu' impervie del Paese balcanico, quando
quattro carrozze di un convoglio in viaggio tra Bijelo Polje,
nell'interno, e Bar, sull'Adriatico, sono deragliate e volate per
alcune decine di metri in uno stretto canyon formato dal fiume Moraca.
(ANSA). LR
25/01/2006 18:17