Presentazione de "Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba"
Martedì 14 febbraio , alle ore 18,00 al teatro Vittoria (Piazza Santa Maria Liberatrice- Roma) inizierà il giro di presentazioni che Gianni Minà farà per il libro Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba (una storia inquietante censurata dai media), insieme al numero 93 della rivista Latinoamerica (www.giannimina-latinoamerica.it ).
Alla presentazione parteciperanno Gianni Minà e Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde Diplomatique
Il libro, edito da Sperling & Kupfer, nella collana Continente desaparecido, è una raccolta di saggi di alcuni dei più prestigiosi intellettuali nordamericani e non, sull'attività eversiva portata avanti negli anni da gruppi di cubano-americani della Florida contro l'Isola della Revolución. Un'attività criminosa che ha causato più di tremilacinquecento morti. In particolare il libro documenta la storia di cinque agenti dell'intelligence cubana infiltrati a metà degli anni Novanta nella società nordamericana per cercare di smascherare le centrali di queste azioni dinamitarde. I cinque riuscirono a reperire le prove delle azioni criminose e il governo dell'Avana le segnalò all'allora presidente Clinton. Ma l'Fbi, invece di neutralizzare i terroristi, arrestò per spionaggio i cinque cubani che da sette anni sono in carcere, che hanno avuto un processo farsa a Miami solo dopo tre anni di sofferenze in prigioni "speciali" (per un periodo addirittura in completo isolamento) e che ora affrontano con qualche speranza un nuovo processo, dopo che l'estate scorsa la Corte d'appello di Atlanta ha riconosciuto il pregiudizio che ha viziato l'intero processo e le omissioni commesse riguardo al diritto degli imputati e alla valutazione delle prove. Tutto questo mentre i protagonisti di questa feroce attività terroristica sono liberi negli Stati Uniti, o come Luis Posada Carriles sono in un centro di detenzione migratorio e hanno richiesto asilo politico invocando addirittura, con un messaggio esplicito, "il segreto di stato" per il loro caso. Una patata bollente per il presidente Bush che afferma di voler combattere il terrorismo.
Gli autori dei saggi sono docenti insigni come Noam Chomsky (semiologo e sociologo del Mit di Boston), Howard Zinn o Michael Parenti, Piero Gleijeses o funzionari dell'amministrazione nordamericana e diplomatici delusi dalla realtà politica del loro paese, come William Blum, Wayne Smith, Saul Landau o vecchi combattenti per i diritti civili come Michael S. Smith, James Petras, o l'avvocato Leonard Weinglass e inoltre il direttore di Le Monde Diplomatique Ignacio Ramonet, Jitendra Sharma, presidente dell'Associazione internazionale dei giuristi democratici, Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano e, oltre a Gianni Minà, Nadine Gordimer, Premio Nobel per la Letteratura 1991.
L'opera è stata curata da Salim Lamrani, ricercatore della Sorbona di Parigi e ha una testimonianza iniziale di Gabriel García Márquez, protagonista su invito del governo cubano di una iniziativa per fermare questo terrorismo presso il presidente nordamericano Clinton, iniziativa che purtroppo non ebbe successo.
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Dopo la presentazione al Teatro Vittoria, alla quale sarà presente il direttore di Le Monde Diplomatique Ignacio Ramonet, le altre tappe per far conoscere il libro saranno:
lunedì 20 febbraio a Torino, ore 18.00 megastore Feltrinelli (Piazzetta Cln) con la partecipazione del Procuratore generale Giancarlo Caselli
martedì 21 febbraio a Milano, ore 20.30 Camera del Lavoro (C.so di Porta Vittoria 43) con la partecipazione degli avv. Fabio Marcelli e Tecla Faranda dell'Associazione Giuristi democratici
martedì 28 febbraio a Napoli, ore 18.00 megastore Feltrinelli (Piazza dei Martiri) con la partecipazione di Alex Zanotelli, dell'avv. Vincenzo Siniscalchi, presidente della Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera e Alessandra Riccio, direttrice di Latinoamerica
martedì 7 marzo a Milano, ore 18.00 libreria Feltrinelli (piazza Duomo) con la partecipazione dello scrittore guatemalteco Dante Liano
mercoledì 8 marzo a Firenze, ore 18.00 Libreria Feltrinelli, via Ceretani 30 rosso, con la partecipazione di Giulietto Chiesa
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È NATA L'ENCICLOPEDIA
LIBERA MONDIALE CONTRO IL TERRORISMO USA
FONTE: www.granma.cu/italiano/2006/enero/vier20/caminos.html
Tutte le strade del terrorismo conducono a Washington
L'Avana. 20 Gennaio 2006
JAVIER RODRIGUEZ
L'Avana. (PL) - Cuba ha posto nel servizio di Internet un'Enciclopedia sul terrorismo, un prodotto del lavoro congiunto di giornalisti, intellettuali, investigatori latinoamericani, specialisti internazionali e organismi statali.
L'opera è una novità nel suo genere ed è stata presentata alla stampa nazionale e straniera, segnalando il numero dei dati che offre e la sua utilità come strumento d'informazione e di denuncia.
L'Enciclopedia conta anche con l'apporto delle vittime, dei testimoni e degli investigatori di numerose nazioni ed è stata presentata nella stessa giornata anche a Bamako, nel Foro Sociale Mondiale che si è inaugurato in Mali; successivamente verrà presentata in Venezuela nello stesso Foro.
I dettagli delle organizzazioni vincolate al terrorismo che hanno operato non solo contro Cuba, ma anche in numerosi paesi del mondo, i fatti segreti come l'Operazione Condor e gli aspetti del Plan Colombia si possono contattare come le fotografe, i video e più di 800 articoli che appaiono nel sito.
L'elenco dei giornalisti assassinati nel continente americano, i capitoli con le relazioni di molte vittime della repressione, una galleria di foto di torturatori e terroristi si incontrano in questa Enciclopedia.
Oltre alla presentazione in due lingue (spagnolo e inglese), offre la facilità di trovare i vincoli e i collegamenti con 56 nazioni.
Tutti i materiali sono esenti dal pagamento per i diritti d'autore e si possono utilizzare liberamente come aiuto nella promozione della lotta contro il terrorismo.
La collocazione di questo lavoro in Internet risponde a una promessa fatta al termine dell'Incontro Mondiale di Lotta contro il Terrorismo effettato all'Avana nel mese di giugno del 2005.
L'enciclopedia si alimenterà gradualmente con tutti gli apporti validi di ogni interessato a questi temi.
Per accedere all'Enciclopedia si offrono tre direzioni elettroniche:
www.terrorfileonline.org
www.terrorfileonline.com
www.terrorfileonline.net
Alpidio Alonso presidente dell'Associazione Culturale Hermanos Saiz, ha spiegato che non si tratta di un'opera basata solo sul terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba, ma di quanto è stato commesso contro tutti i paesi e anche a danno dello stesso popolo nordamericano.
È praticamente impossibile incontrare in America Latina un'azione di questo genere dietro alla quale non ci sia la mano di Washington e dei suoi pedoni, come nel caso di Posada Carriles con la cui annunciata libertà si commetterà un'autentica infamia.
Ireol Sánchez, presidente dell'Istituto Cubano del Libro ha detto che Cuba vuole giustizia, non solo per sè ma per tutte le vittime e i popoli danneggiati, includendo anche i fatti accaduti negli anni precedenti al Trionfo della Rivoluzione Cubana.
In una dichiarazione a PL, Betina Palenzuela Corcho, figlia di Adriana Corcho funzionaria dell'ambasciata cubana in Portogallo, morta per l'esplosione d'una bomba nella sede diplomatica, ha detto che tutto quello che si fa per denunciare casi come quello sarà sempre insufficiente.
"Chi ha vissuto sulla propria pelle il terrorismo deve usare qualsiasi opportunità per denunciarlo!" ha affermato.
Betina, che allora aveva 12 anni, ha partecipato come specialista nel gruppo di disegno grafico e del servitore per il sito inaugurato ed ha partecipato anche all'Incontro del 2005 all'Avana.
"Anche se non si può cancellare il dolore, tutto quello che dobbiamo fare per aiutare a far diminuire i crimini come questi", ha detto ancora.
Margarita Morales, figlia di Luis Alfredo Morales, morto nell'esplosione di un aereo sopra Barbados nel 1976, ha segnalato che è molto importante conoscere tutto sul terrorismo praticato contro Cuba e contro qualsiasi altro popolo.
Sentiamo dolore per le vittime come per i morti dell'11 settembre a New York e per questo è molto importante il riflesso della verità per questo sito.
Margarita ha ricordato che nell'Enciclopedia si dimostra chiaramente, di fronte alla prossima possibile liberazione di Posada Carriles, chi sono coloro che usano questi metodi per colpire i popoli.
La brasiliana Marita Guimaraes, vittima della repressione durante l'applicazione del Plan Condor, ha dichiarato che chi la interrogò e la torturò allora era uno statunitense.
"Ancora oggi ci controllano, vogliono sapere dove andiamo e quello che stiamo facendo...io sono una protagonista di questa storia e per fortuna sono qui viva e la posso raccontare!"