Dagli addosso alla Bielorussia (2)


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ALCUNI TESTI SELEZIONATI - IN ORDINE CRONOLOGICO:
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LA BIELORUSSIA NON CEDERA' LA SUA INDUSTRIA

Le vere ragioni dei forsennati attacchi delle "democrazie" occidentali
a Lukashenko

a cura del C.C.D.P.

Nei giorni scorsi, alcuni giornali della CSI hanno diffuso la notizia
(noi lo abbiamo letto su "Krimskaja Pravda", http://www.kp.crimea.ua),
secondo cui il presidente bielorusso Lukashenko ha escluso qualsiasi
possibilità che si possa procedere alla privatizzazione delle imprese
strategiche nazionali.
"Dobbiamo difendere i nostri giganti, preoccupandoci che funzionino e
prosperino. La Bielorussia sostiene questa posizione di fronte alle
ripetute richieste che ci vengono dall'estero di procedere a
ristrutturazioni, liberalizzazioni, privatizzazioni riguardanti MAZ,
BelAZ e le altre grandi imprese, su cui si basa tutta la nostra economia".
Lukashenko ha voluto anche sottolineare che è proprio grazie al
rifiuto della Bielorussia di obbedire a queste raccomandazioni, che il
popolo bielorusso è riuscito a sottrarsi al flagello della disoccupazione.

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www.resistenze.org - popoli resistenti - bielorussia - 28-03-05

Bielorussia: Gli industriali privati, "Avanguardia" della
"rivoluzione" anti-Lukashenko

Nel momento in cui al Parlamento Europeo, con un proprio documento (7
marzo 2005, primo firmatario Vittorio Agnoletto, eletto nelle liste di
"Rifondazione comunista"), anche parte della sinistra "alternativa"
occidentale si unisce al coro degli aggressori della Bielorussia, gli
imprenditori privati della repubblica ex sovietica coltivano la
speranza di prendere presto il potere, assumendo la direzione del
"movimento" (300 persone) che intende rovesciare il legittimo
presidente Lukashenko. La cosa non è sfuggita al quotidiano della
Confindustria italiana.

"BIELORUSSIA, L'OPPOSIZIONE SPERA"

"Il Sole-24 Ore", 26 marzo 2005

Minsk. Prende coraggio l'opposizione in Bielorussia, repubblica ex
sovietica che normalmente non è neppure considerata tra le possibili
candidate al contagio da febbre democratica. E tuttavia nella capitale
Minsk, il partito del dissenso ha come base politica la classe
imprenditoriale, innervosita dalle tasse imposte dal regime di
Aleksander Lukashenko. "Noi cambieremo la forma della lotta – ha
annunciato Viktor Gorbaciov, rappresentante degli industriali
bielorussi -. Abbiamo deciso di creare un nostro partito per
proteggere gli interessi civili ed economici degli imprenditori. La
manifestazione di Minsk, cui hanno preso parte 300 persone, è stata
presto dispersa dalla polizia che ha arrestato 30 persone. "La
rivoluzione non è che all'inizio. Faremo il possibile perché le
prossime elezioni del 2006 si svolgano senza la partecipazione del
dittatore", aveva affermato uno degli organizzatori.

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www.resistenze.org - popoli resistenti - bielorussia - 16-05-05

Dall'Ambasciata della Repubblica di Belaraus - www.belembassy.it
http://www.belembassy.it/news.aspx?lang=it

Il testo della lettera dell'Ambasciatore della Bielorussia Aleksei
Skripko al Direttore del quotidiano La Stampa Marcello Sorgi

29/04/2005


Gentile signor Direttore,

Sono costretto a rivolgermi al Suo quotidiano a causa dell'avvenuta
pubblicazione sulle pagine de "La Stampa" in data 24 aprile 2005 di un
materiale, firmato da Francesca Sforza, in cui veniva esplicitamente
travisata ed oscurata la situazione in Bielorussia.
Per alimentare, dunque, una sana polemica sul tema in oggetto ed
essere possibilmente obbiettivi, vorrei ribadire quanto segue.

Facendo riferimento a Condoleezza Rice ed ignorando i fatti ben
evidenti, l'autore dell'articolo citato sta reiterando i cliché sulla
Bielorussia e il suo Presidente, del quali se ne ha già fin sopra i
capelli, in quanto essi stanno continuamente migrando tra un giornale
e l'altro. Si trascura di ricordare, allo stesso tempo, che secondo i
dati dell'ONU, la Bielorussia rimane tra i primi nella CSI per
l'indice di sviluppo umano, che la crescita economica nel paese nel
2004 ha superato il 10 %, mentre i guadagni della popolazione – il
12,5 %. Forse alla giornalista valeva la pena analizzare anche le
ragioni dell'ampia popolarità del Presidente presso la popolazione del
paese?

Per ciò che riguarda i dubbi dell'autore sulla legittimità delle
scorse elezioni politiche e del referendum in Bielorussia, vorrei
sottolineare che a monitorare il loro svolgimento sono stati
accreditati circa 700 osservatori internazionali di 53 paesi del
mondo, nonché una missione dell'OSCE, la quale, malgrado la loro
valutazione generalmente negativa, non è riuscita comunque ad
evidenziare nemmeno un singolo caso di manipolazioni.

Con riferimento alla libertà della stampa vorrei ricordare che su 1300
testate della stampa bielorussa più di 900 sono private. I
rappresentanti dell'opposizione hanno, quindi, tutte le possibilità
per esprimere il loro punto di vista.
Senza dubbi, in un paese che abbia un'ancor breve esperienza di
indipendenza si possono verificare anche le carenze di libertà e
democrazia. Non intendiamo occultarli. Bisogna, però, tenere conto del
fatto che in Bielorussia non ci sono dei problemi politici, militari,
sociali ed umanitari che sono tipici per alcuni paesi europei ed altri
stati della CSI.

Purtroppo, l'articolo è privo di un'analisi obbiettiva della
situazione nel nostro paese, mentre sta calcando la mano
sull'accentuare dei fatti negativi, alcuni dei quali non hanno niente
a che fare con la realtà. Riferisco agli spettabili lettori che
secondo i dati della CIA a cui fa cenno l'autore, la mortalità
infantile in Bielorussia è pari al 1,3 %, e non invece al 13 % come si
sostiene nell'articolo. È triste che ai fini di rinforzare con degli
"argomenti" una tonalità già precondizionata si lasciano apparire
nella pubblicazione tali "errori".

Le sarò riconoscente, signor Direttore, se volesse pubblicare questa
mia lettera in uno dei prossimi numeri del Suo quotidiano.

Con stima,

Aleksei Skripko

Roma, 27 aprile 2005

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Polonia. 29 luglio 2005. Il governo polacco ha ritirato ieri il suo
ambasciatore a Minsk in risposta alle misure di pressione della
Bielorussia contro la minoranza polacca. Questa è accusata dal
presidente Aleksander Lukashenko di cospirare contro il suo governo.
Minsk teme che l'Unione dei Polacchi giochi un ruolo destabilizzatore
nel paese, vista l'esperienza dell'Ucraina.

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http://www.contropiano.org/doc_europa&russia.asp
23.09.2005 - Bielorussia: esplosione bomba, 40 feriti

Bielorussia: esplosione bomba, 40 feriti

MINSK - È di 40 feriti il bilancio dell'esplosione di una bomba ieri
sera presso un ristorante (non un negozio come detto precedetemente)
del centro di Vitebsk, nella parte orientale della Bielorussia: lo ha
reso noto oggi il ministero per le situazioni di emergenza. L'ordigno
è esploso presso il ristorante Eridan e molte delle persone ferite -
36 delle quali hanno dovuto essere ricoverate - sono state colpite da
oggetti metallici e vetri. Quello di ieri sera è il secondo attentato
di questo genere nel giro di pochi giorni a Vitebsk: una settimana fa
l'esplosione di una bomba aveva causato due feriti. E' cominciata
l'escalation per "l'esportazione della democrazia USA" in Bielorussia?

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http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6c07.htm
www.resistenze.org - popoli resistenti - bielorussia - 07-03-06

da
http://www.belta.by/EngNews.nsf/LastNews/97E2FC51321EFC1842257129005A493B?OpenDocument

Belarusian Telegraph Agency, 6 marzo 2006

Lukashenko: vincere le elezioni non è l'obiettivo principale
dell'opposizione


"Cosa c'è di sbagliato in Bielorussia? È solo che i paesi occidentali
non sono contenti della politica che Lukashenko sta perseguendo.
Lukashenko ha rovinato tutti i piani di un nuovo ordine europeo ed ha
favorito un'unione con la Russia. Queste sono le cose che distinguono
il modello bielorusso da quello della grande democrazia che esiste nei
paesi occidentali."

Il 6 marzo il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha
rilasciato a Gleb Pavlovskiy un'intervista nel programma "Real
Politics" (canale NTV ).

Il noto politologo Gleb Pavlovskiy è un eminente consulente
dell'amministrazione presidenziale della Federazione Russa, presidente
della Fondazione Politica Attiva.

L'intervista si concentrata sulle caratteristiche particolari del
modello di governo bielorusso, la forte politica sociale, lo sviluppo
socio-economico del paese nei prossimi cinque anni, il sostengo
all'imprenditorialità, le prospettive dell'Unione Statale, le
imminenti elezioni presidenziali e l'attività della così detta
opposizione.

Come ha sottolineato Alexander Lukashenko, la caratteristica
particolare principale del modello di sviluppo bielorusso è l'elevata
sicurezza sociale dei cittadini. "Noi non abbiamo mai trascurato le
necessità della popolazione. Il fatto principale che attesta ciò è che
65% del bilancio è speso per i bisogni sociali", ha detto il presidente.

Il capo di stato ha aggiunto "Difendo un'equa politica economica. Noi
non vorremmo assistere al verificarsi in Bielorussia di una grande
estensione dell'ineguaglianza di reddito. Ciò non significa che non
vorremmo avere tante persone ricche. Sarei felice se ci fossero tante
famiglie benestanti. Intendo dire che noi non vorremmo che alcune
persone facessero delle fortune con la vendita di proprietà di stato,
come raffinerie di petrolio, fertilizzante di potassa e produzioni
metallurgiche."

Alesxander Lukashenko ha sottolineato di essere venuto al potere
dall'opposizione e che, quelli che una volta erano con il presidente,
oggi stanno lottando contro il governo della repubblica.
"L'opposizione dovrebbe maturare e proporre alla società qualche cosa
di positivo piuttosto che limitarsi ad `urlare' di imporre sanzioni
contro Lukashenko. Quali sanzioni economiche possono essere imposte
contro Lukashenko? Contro il paese e la nazione?"

Secondo il leader della Bielorussia, vincere le elezioni presidenziali
non è il principale obiettivo dell'opposizione. "Loro non pensano a
sconfiggere Lukashenko. L'opposizione bielorussa considera la politica
come un affare. Un grosso affare."

"Oggi in Bielorussia non c'è nessun dissenso nazionale e
inter-confessionale. Nessuno sta combattendo. Cose c'è che non va in
Bielorussia? È solo che i paesi occidentali non sono contenti della
politica che Lukashenko sta perseguendo. Lukashenko ha rovinato tutti
i piani di un nuovo ordine europeo ed è favorevole ad un'unione con la
Russia. Queste sono le cose che distinguono il modello bielorusso da
quello della grande democrazia che esiste nei paesi occidentali", ha
aggiunto il capo di stato.

(BelTA è stata informata dal servizio stampa presidenziale che
l'intervista di Gleb Pavlovskiy al leader della Bielorussia sarà
diffusa nel prossimo programma "Real Politics").

Traduzione dall'inglese Bf

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Da: Giuseppe Catapano, 10/3/2006

Mercoledì scorso il Congresso USA ha approvato la risoluzione H. Res.
673 con 419 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti (quando si dice il
dibattito democratico!) "in supporto allo sforzo del popolo bielorusso
nello stabilire una piena democrazia, il rispetto dei diritti umani,
eccetera".

Nella risoluzione si auspica la collaborazione del governo con l'OSCE
e le ONG finanziate dalla NED (la versione politically correct della
CIA) per condurre "delle elezioni giuste e libere" (dal punto di vista
occidentale ovviamente). Si auspica anche la creazione in Bielorussia
di un "sistema democratico completamente libero e aperto" (alle
multinazionali), la "creazione di una prospera economia di mercato"
(sic!), uniche condizioni che permetterebbero al paese di entrare
nella "comunità delle democrazie occidentali".

Fonte: http://www.jbanc.org/bella8.html (lobby baltica anticomunista
americana)


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LINK:
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La Russia collabora alla difesa contraerea della Bielorussia
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ru/poru5i15.htm

L'atmosfera si sta scaldando, i contorni sono pressochè definiti
(Minsk 01/07/2005)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi5g18.htm

Il dibattito tra i marxisti russi sull'esperienza della Bielorussia:
Il giudizio di Aleksey Prigarin
http://www.resistenze.org/sito/te/po/ru/poru5l07.htm

I partiti comunisti dell'ex URSS a fianco della Repubblica di Belarus
(ottobre 2005)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi5l15.htm

Siria e Bielorussia, sostegno reciproco
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi5l18.htm

Gryzlov: i risultati dell'integrazione tra Russia e Bielorussia sono
evidenti (20 ottobre 2005)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi5l24.htm

Incontro tra il presidente bielorusso e il ministro degli esteri
venezuelano, 22 ottobre 2005
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi5l25.htm

Boris Gryzlov: "Respingeremo gli attacchi contro la Bielorussia e la
Russia"
Dichiarazione dello speaker della Duma russa in merito alle imminenti
elezioni in Bielorussia (gennaio 2006)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6a25.htm

Resoconto visita di Alexander Lukashenko in Cina (gennaio 2006)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6a24.htm

Dure critiche dei comunisti russi all'Assemblea Parlamentare del
Consiglio d'Europa (31 gennaio 2006)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6b06.htm

Lettera dell'Ambasciatore Skripko al Direttore del Sole 24 Ore
(31.01.2006)
http://www.belembassy.it/news.aspx?lang=it&news_id=63
http://www.sardegnabelarus.it/notizie.asp?n=166

Gli USA spendono milioni in Bielorussia (W.C. Mann, Associated Press
9/2/2006)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6b15.htm

La Bielorussia denuncia ancora una volta un piano di destabilizzazione
Chiamate in causa le ambasciate occidentali (2 marzo 2006)
http://www.resistenze.org/sito/te/po/bi/pobi6c05.htm