Riceviamo e volentieri giriamo, scusandoci per il ritardo nella comunicazione. CNJ

------------

comunicato stampa da Ufficio Stampa Teatro di Roma

IL TEATRO DI ROMA PRESENTA:

PER L’EUROPA

dal 25 Settembre al 16 Ottobre 2006

POST JUGOSLAVIA, rassegna di teatro danza e musica

9 spettacoli nei teatri Argentina, India e Valle

ALBERTAZZI: "LA EX JUGOSLAVIA: NATURALE LABORATORIO DI INNOVAZIONE VERSO L’EUROPA DEL TERZO MILLENNIO".............

Un intreccio di culture. Un luogo di stimolante creatività, che può scaturire anche da forti contrapposizioni., dove l’arte e la cultura sono antitesi e antidoto alla guerra. Un naturale laboratorio di innovazione verso l’Europa del terzo millennio.

Da questi presupposti, nasce Post Jugoslavia, rassegna di teatro, danza e musica organizzata dal Teatro di Roma e curata da Giorgio Ursini Ursic: dal 25 Settembre al 16 Ottobre 2006 si alterneranno sui palcoscenici dei teatri Argentina, India e Valle nove spettacoli proposti dai paesi della ex Jugoslavia.

La ex-Jugoslavia, infatti, ci appare oggi come il territorio culturale, sociale e poetico di un’esperienza condivisa: l’ultima eredità della mitteleuropa, delle sue utopie, delle sue disillusioni. Ecco perché questo ultimo, sontuoso strascico di Mitteleuropa nel Terzo Millennio va conosciuto e analizzato come un laboratorio naturale. Come il punto di incontro fra quello che siamo stati e quello che possiamo diventare: un sobrio richiamo al nostro passato, filtrato dagli strappi della guerra e proiettato verso l’intreccio di culture che dovremo accettare come peculiarità dell’Europa del futuro a cura di Giorgio Ursini Ursic.


Aprirà la rassegna il TEATRO NAZIONALE CROATO "IVAN ZAJC " di FIUME con 

Casimiro e Carolina (teatro Argentina, 25 e 26 Settembre 2006, prima assoluta) 

di Ödön von Horváth, autore di spicco della cultura in lingua tedesca degli anni Trenta, tragico cantore di un’Europa avviata ormai verso la catastrofe del nazismo. In questa commedia, viene ritratta un’umanità piccolo borghese egoista e asservita al denaro, schiava delle convenzioni sociali, dove la storia di due fidanzati di diversa estrazione sociale è assunta a pretesto per raccontare un paesaggio di disoccupazione, piccola delinquenza, prostituzione. Firma la regia Paolo Magelli, artista di origine italiana, allievo di Strehler ed esperto di von Horváth, che sottolinea la straordinaria attualità dei temi trattati.

DUE SPETTACOLI DELLA SERBIA. Ancora un amore negato per il denaro sarà al centro de 

Il valzer dei cani (teatro Valle, 30 Settembre e 1 Ottobre 2006), di Leonid Andrejev (nato ad Orel nel 1871 e morto in Finlandia nel 1919), definito "l’Amleto della letteratura russa", proposto dallo Jugoslovensko Dramsko Pozori te di Belgrado, per la regia di Dejan Mijac .

KO TO TAMO PEVA (Who is singing over there) (teatro India, 4 e 5 Ottobre 2006), 

proposto dal TEATRO NAZIONALE DI BELGRADO, è uno spettacolo di danza tratto dall’omonimo film antologico dello scrittore Dusan Kovacevic e del regista Slobodan Sijan, riletto da Stasa Zurovac, coreografo e primo ballerino del Teatro. Il film è la storia dei passeggeri di un bus che stanno tentando di raggiungere Belgrado nel corso dell’invasione nazista del paese nel 1941, trasfigurata da Zurovac in "archetipo, una storia che può essere trasportata in qualsiasi tempo, spazio, posto o contesto".

Due le proposte del DRAMSKI TEATR DI SKOPJE, Macedonia: un testo contemporaneo e un classico, entrambi messi in scena dal giovane, promettente regista Aleksandar Popovski. Di "bruciante attualità" 

Divo meso (Carne Selvaggia) (teatro India, 7 Ottobre 2006), 

testo profetico scritto nel 1980 da Goran Stefanovski, drammaturgo tra i più interessanti dell’area balcanica. Il capolavoro di Molière, 

Don Giovanni (teatro India, 8 Ottobre 2006), 

viene riletto da Popovski come "un viaggio, un’opera su un uomo che viaggia".

Il KAMERNI TEATAR DI SARAJEVO, in Bosnia e Erzegovina, punto di riferimento insostituibile che persino negli anni del conflitto è rimasto fedele alla sua "missione teatrale", propone 

La notte di Helver, (teatro India, 10 e 11 Ottobre 2006) 

spettacolo pluripremiato che mostra come sia facile manipolare le persone in tempi di isterismo colettivo.

La SLOVENIA, presenta due spettacoli. Il SLOVENSKO MALDINSKO GLEDALISCE di Lubiana, presenta 

Fragile! (teatro India, 12 e 13 Ottobre 2006), 

capolavoro di Tena Stivicic per la regia di Matja Pograjc: movimentata storia di novelli emigranti a Londra in cui tutto è al limite, caratterizzata dal continuo gioco tra reale e virtuale, tra vita vera e Grande Fratello, creando una perfetta fusione tra la teconolgia e l’essere umano.

La compagnia En-Knap, sempre di Lubiana, propone uno spettacolo di teatro danza, 

S.K.I.N., dei due coreografi-ballerini-registi Iztok Kovac e Julyen Hamilton

Lo spettacolo - che trae ispirazione, tra l’altro, dal romanzo La pelle di Curzio Malaparte -

Concluderà la rassegna 

un grande concerto, al teatro Argentina il 16 Ottobre 2006, 

proposto da Ljiljana Buttler e MOSTAR SEVDAH REUNION, dalla Bosnia e Erzegovina. La Sevdah è la musica tradizionale bosniaca, una musica che – alle note di fisarmonica, violino, chitarra, clarinetto e voce - evoca forti emozioni (il termine stesso significa amore, desiderio, estasi). Una musica che veniva suonata durante la guerra, alla luce delle candele, perché la musica unisce e "occorre stare insieme in occasione delle tragedie". Proprio durante la guerra si è formato il Mostar Sevdah Reunion, oggi uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale bosniaca.

Durante Post Jugoslavia, dal primo al 16 Ottobre 2006, il teatro India ospiterà una mostra dedicata al poliedricoartista croato Kadele, drammaturgo, regista, pittore le cui opere sono caratterizzate dall’interazione tra pittura e video installazioni...