Elezioni in Serbia, contrasti tra i socialisti

1) Marija Milosevic sul congresso dell' SPS (da Vesti)

2) Dacic primo, Bata terzo (da Vesti)

3) L'interpretazione dell'agenzia di Stato italiana ANSA, portavoce
ufficiale di chi da noi ha voluto la distruzione dello Stato con noi
confinante ed è ancora carico di livore slavofobo ed antisocialista

(traduzioni di Ivan Istrijan per il CNJ)


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www.vesti.de

<< MARIJA MILOSEVIC, CERKA SLOBODANA MILOSEVICA, O KONGRESU SPS;
OTERANI SVI TATINI PRIJATELJI >>

"Vesti!" è il quotidiano della diaspora serba, stampato a Francoforte.
I testi tradotti e qui riportati sono apparsi sulla edizione del 16
dicembre 2006,
reperibile in lingua originale (solo su abbonamento) alla URL:

http://www.vesti.de/rubrika.asp?r=101179&s=dnevnik.gif

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Vesti (Frankfurt), 16/12/2006

Marija Milosevic sul congresso dell' SPS

HANNO SCACCIATO TUTTI GLI AMICI DI MIO PADRE

Hanno preso in mano il partito quelli che da due e piu' anni si sono
lavati le mani di mio padre

Mrkonjic accoglie quelli che una volta manifestavano contro Milosevic

All'ultimo congresso del Partito Socialista hanno vinto quelli che
"onestamente e democraticamente", oppure in qualche altro modo, gia'
piu' di due anni fa si lavavano le mani di mio padre Slobodan
Milosevic, dice per Vesti Marija Milosevic, figlia del defunto
presidente della RF di Jugoslavia e della Serbia.
Essa aggiunge che a "lavarsi le mani" hanno iniziato "subito dopo che
ha lasciato il potere ed in particolare da quando si e' trovato
all'Aia".

Oltre a Dacic, ci sono anche Ruzic, Bajatovic, Mrkonjic ed alcuni
altri. E' molto significativo che in questa votazione per il nuovo
leader, si dice, c'erano 200 schede non valide, e che nella dirigenza
piu' stretta non ci sia stato nessuno di quelli che hanno portato la
bara di Slobodan Milosevic fino alla sua dimora eterna - dice Marija.

Essa, secondo le sue parole, e tutti in famiglia, esprimono grande
stupore per il fatto che nella cerchia dei vincitori dell'ultimo
congresso si sia ritrovato anche Milutin Mrkonjic, a suo tempo uomo
di grande fiducia di Slobodan Milosevic.

"Tutti sappiamo quanto mio padre lo stimasse, e che lui meglio di
tutti in questo partito conosceva il suo pensiero, anche sulla
Associazione Sloboda e su tutte le altre questioni politiche e di
partito. Adesso sento che lui e' la persona principale ad accogliere
alcuni sportivi, nuovi aderenti all'SPS, dalle fila di quelli che a
suo tempo fischiavano e manifestavano contro Milosevic."
Sulle voci secondo cui la Associazione Sloboda avrebbe in programma
di fondare un partito politico e di uscire cosi' alle elezioni, come
se questo fosse nelle intenzioni dei famigliari di Milosevic, Marija
smentisce risolutamente: "E' una bugia assoluta ed un inganno, una
disonesta' sporca ed in malafede abusare del nome di mio padre e
volerne approfittare politicamente. Ne' io, ne' mia madre ne' mio
fratello abbiamo mai dato a nessuno il consenso e rispetto a questo
siamo assolutamente d'accordo, perche' sappiamo quanto lui fosse
contrario a questo, visto che anche durante la sua vita c'erano
alcune avvisaglie e tentativi in questo senso. Mio padre si oppose
energicamente e con fermezza a che nessuno di loro osasse accennarvi
mentre lui era vivo."

Essa ricorda come "Sloboda", come molti altri comitati
internazionali, si e' formata per la difesa di Slobodan Milosevic,
come organizzazione apolitica e politicamente neutra: "Se davvero
volessero bene e stimassero Slobodan Milosevic dovrebbero rimanere
sulle posizioni ed i principi di fondo, come hanno fatto anche tutti
gli altri comitati internazionali che adesso lottano per affermare la
verita' sulla sua morte. Invece di questo, qualcuno abusando del nome
del mio defunto padre vuole realizzare anche alcuni altri suoi
obiettivi affaristici."


LE TESSERE VENGONO RESTITUITE IN MASSA

"Il presidente di Sloboda, Bogoljub Bjelica, frequentava mio padre
all'Aia e godeva della sua piena fiducia. Sono sicura che anche a lui
abbia proibito espressamente qualunque politicizzazione della
associazione. Adesso sono veramente perplessa: se questo uomo ha
dimenticato tutto all'improvviso oppure e' in qualche modo ricattato
da alcuni, che a tutti i costi vorrebbero infangare il nome di
Slobodan defunto. Sento che gli estimatori di Milosevic adesso, dopo
la vittoria di Dacic, restituiscono in massa le tessere del partito.
Ritengo che qualcuno di nascosto stia spingendo abilmente perche'
questo nuovo partito con il nome di Slobodan Milosevic resti a mani
vuote nelle elezioni, e perche' in questo modo si riesca a dimostrare
che il suo nome in Serbia non significherebbe piu' niente."


BJELICA: SLOBODA NON SCENDERA' IN POLITICA

La Associazione Sloboda per ora non si trasformera' in un partito
politico e non apparira' alle elezioni, ha dichiarato il presidente
della dirigenza di questa organizzazione, Bogoljub Bjelica. Egli ha
affermato che alla assemblea della associazione, che si svolgera'
oggi, non si trattera' e non si prenderanno decisioni sull'impegno
politico, ne' tantomeno su alcuna sortita per le elezioni
parlamentari del 21 gennaio. "Queste sono mistificazioni con le quali
si adoperano quelli che vogliono danneggiare Sloboda", ha detto
Bjelica, aggiungendo che molti simpatizzanti di questa associazione
hanno riflettuto sulla possibilita' di trasformare questa
associazione in un partito politico, ma che ha prevalso la posizione
secondo cui come prima cosa "bisogna difendere i valori che in Serbia
sono ancora minacciati."

(B. Simonovic)


=== 2 ===

Vesti (Frankfurt), 16/12/2006

I socialisti hanno presentato la lista per le elezioni del 21 gennaio

DACIC PRIMO, BATA TERZO

Il Partito socialista della Serbia (SPS) ha consegnato ieri alla
commissione elettorale della Repubblica una lista con 250 candidati a
deputati per il Parlamento della Serbia, che, se sara' accettata,
sara' la undicesima lista nell'elenco generale dei partiti per le
elezioni parlamentari in programma per il 21 gennaio dell'anno
prossimo. Primo sulla lista figura il presidente dell'SPS Ivica
Dacic, secondo e' il vicepresidente Zarko Obradovic, terzo e'
l'attore Velimir "Bata" Zivojinovic.
"Tra i primi 25 candidati sulla lista si trovano due accademici,
sette scienziati, e personalita' indipendenti, simpatizzanti
dell'SPS", dice Dacic. Sulla lista si trovano anche i rappresentanti
del Partito dei Pensionati e del Movimento dei Veterani, che hanno
tre candidati ciascuno. Oltre a Bata Zivojinovic, sulla lista si
trova anche Svetlana Kitic, giocatrice di pallamano, e l'ex banchiera
Borka Vucic. Tra i funzionari di partito figurano Milutin Mrkonjic,
Dusan Bajatovic, Branko Ruzic, Zoran Andjelkovic, Milomir Minic,
Zivodarka Dacin e Rajko Baralic.
"L'SPS si presenta a queste elezioni per dire chiaramente a tutti che
noi siamo l'unico serio partito politico di sinistra su questi
territori ad impegnarsi per la difesa degli interessi nazionali e
statali, e nello stesso tempo ritiene che la Serbia non puo' essere
uno Stato di diritto se in essa non c'e' giustizia sociale", ha
dichiarato Dacic.
Con la loro firma hanno sostenuto la lista socialista 14649
cittadini; lo slogan elettorale dell'SPS sara': "Srbijo glavu
gore" (Serbia, alza la testa!)

(I. Petrovic)


=== 3 ===

SERBIA: ELEZIONI, NIENTE NOME MILOSEVIC PER LISTA SOCIALISTI

(ANSA) - BELGRADO, 29 NOV - Non ci sara' alcun riferimento a Slobodan
Milosevic nella denominazione della lista del Partito socialista
serbo (Sps, ex Lega dei comunisti) in corsa nelle elezioni per il
rinnovo del Parlamento di Belgrado fissate per il 21 gennaio 2007. Lo
ha annunciato oggi il segretario del partito, Zoran Andjelkovic,
attribuendo la decisione alla volonta' espressa in questo senso dalla
famiglia dell'ex uomo forte di Belgrado: deposto nel 2000 e morto nel
marzo scorso in una cella del carcere olandese di Scheveningen,
laddove si trovava in attesa di giudizio nell'ambito del processo
avviato contro di lui dinanzi al tribunale internazionale dell'Aja
(Tpi) per i crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia degli anni
'90. Andjelkovic ha ringraziato la famiglia Milosevic per aver
manifestato il suo desiderio in una lettera riservata indirizzata ai
vertici dello Sps. E ha assicurato che il partito - di cui Milosevic
e' rimasto nominalmente presidente anche da detenuto e fino alla
morte - rispettera' scrupolosamente la volonta' della vedova di
tenere il nome del defunto fuori da ogni ulteriore battaglia
politica. Lo Sps - incapace di contendere il grosso del voto
revanscista e di protesta, tuttora consistente in Serbia, agli
ultranazionalisti del Partito radicale - e' accreditato dai sondaggi
di un livello di consensi non superiore al 7-8% al quale e'
precipitato dopo la caduta del vecchio regime. E questo malgrado i
segnali di rinnovato entusiasmo registrati fra le residue schiere
nostalgiche nei giorni del funerale dell'ex leader. Domenica
prossima, per cercare di darsi una scossa, i socialisti eleggeranno
un nuovo presidente in sostituzione di Milosevic. Il favorito appare
proprio Andjelkovic, considerato vicino al pragmatico capogruppo
parlamentare uscente Ivica Dacic (alfiere di un graduale superamento
delle ipoteche nostalgiche sul partito), ma capace di dialogare anche
con l'ala passatista guidata da Milorad Vucelic. (ANSA). LR
29/11/2006 18:40

SERBIA: RINNOVAMENTO A META' PER EX PARTITO DI MILOSEVIC

(ANSA) - BELGRADO, 4 DIC - Il partito socialista serbo (Sps), gia'
forza cardine del regime (deposto nel 2000) del defunto Slobodan
Milosevic, ha eletto il pragmatico Ivica Dacic come suo nuovo
presidente. Lo ha reso noto l'agenzia Tanjug al termine di un
contrastato congresso pre-elettorale svoltosi a Belgrado e conclusosi
nella notte. Dacic, 40 anni, capogruppo uscente in Parlamento e
considerato capofila dell'ala moderata dei socialisti, e' stato
eletto al ballottaggio con 1.287 voti contro i 792 del suo avversario
principale, Milorad Vucelic, leader dello zoccolo duro piu'
nostalgico. Egli succede direttamente a Milosevic, rimasto
nominalmente presidente dello Sps anche dopo l'arresto e deceduto
l'11 marzo scorso in attesa di giudizio nella prigione del tribunale
penale internazionale (Tpi) dell'Aja per i crimini di guerra commessi
nella ex Jugoslavia degli anni '90 Il congresso e' stato aperto ieri
con l'adozione di un documento sul ''ruolo storico'' di Slobodan
Milosevic. Un tributo postumo cui anche Dacic e i suoi non si sono
sottratti, al di la' delle intenzioni di graduale rinnovamento del
partito e di alleggerimento delle ipoteche nostalgiche attribuite
loro dalla stampa. Non e' mancato neppure un proclama in salsa
patriottica, ribadita dal neoleader dopo la designazione, a favore
dell'intangibilita' della provincia separatista a maggioranza
albanese del Kosovo. Nel nome degli ''eroi - ha detto - che hanno
difeso la Serbia negli anni 90''. L'elezione del nuovo presidente
segna l'avvio della campagna elettorale dello Sps in vista del
prossimo voto politico anticipato indetto in Serbia per il 21
gennaio. Voto al quale il partito socialista si presenta con speranze
limitate (i sondaggi non gli accreditano piu' del 7% a cui e'
precipitato dopo la caduta del vecchio regime), cercando di
contendere parte dei consensi legati al revanscismo, ma soprattutto
al malcontento sociale, all'attuale forza dominante dell'opposizione
serba: il Partito Radicale (ultranazionalista). Contro le pretese di
rappresentare l'opposizione gioca peraltro l'appoggio esterno
garantito negli ultimi anni dallo stesso Sps all'attuale governo
moderato del premier Vojislav Kostunica.(ANSA). LR
04/12/2006 16:12