Convegno internazionale 

LA FRONTIERA ORIENTALE Conflitti - Relazioni - Memorie

Ancona 10 febbraio 2007 
Aula Magna Facoltà di Economia 

Organizzazione: Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e ioniche "G. Fuà"

 


I territori al confine orientale d'Italia costituiscono una sorta di laboratorio in cui si trovano condensati su di una scala geograficamente circoscritta alcuni dei grandi processi della contemporaneità: contrasti nazionali intrecciati a conflitti sociali, effetti devastanti della dissoluzione degli imperi plurinazionali che per secoli avevano occupato l'area centro-europea, regimi autoritari impegnati ad imporre le loro pretese totalitarie su di una società locale profondamente divisa, scatenamento delle persecuzioni razziali e creazione dell'universo concentrazionario nazista simboleggiato dalla Risiera di San Sabba, spostamenti forzati di popolazione secondo la logica della semplificazione etnica, conflittualità est-ovest lungo una delle frontiere della guerra fredda.
Analizzare questi processi nella loro complessità è il modo più degno di celebrare il giorno del ricordo, sapendo che il riferimento ai valori della Resistenza costituisce una bussola indispensabile per affrontare un tema che spesso è stato usato, e viene ancora usato, come arma per celare conflitti di interessi e di potere.



Programma

9,00 Saluti delle Autorità

9.30 Jože Pirjevec, Università Trieste e Koper
Sloveni e italiani sul confine mobile nel periodo 1918-1943

10,00 Costantino Di Sante, Irsml Marche
Gli italiani nei campi di concentramento jugoslavi

10,30 Franco Cecotti, presidente Irsml Trieste
La storia del confine orientale nei testi scolastici

11,00 Sandi Volk, storico biblioteca slovena Trieste
L’esodo dall’Istria, ragioni e cronologie

11,30 Carla Marcellini, Irsml Marche
“Tornerà l’Imperatore” letteratura e ricordi degli esuli

Gli studenti presentano i lavori realizzati *

Buffet

15,30 Claudia Cernigoi, storica e giornalista, Trieste
Le foibe tra storia e mito

16,00 Gorazd Bajc, Università del litorale Koper
L’inchiesta angloamericana del 1945, nuove fonti dall’archivio di Londra

16,30 Nevenka Troha, Istituto Storia Lubiana
La relazione della commissione paritetica storico-culturale italo-slovena

17,00 Stefano Lusa, storico e giornalista Pirano Slovenia
La comunità italiana in Istria dopo il secondo conflitto mondiale

17,30 Chiara Tedaldi, Università di Dublino
Vittime della storia, ostaggi della memoria

Intervento conclusivo di
Emilio Ferretti 
presidente del Forum permanente

 

* Gli studenti presenteranno i lavori realizzati sulla base del progetto “nei luoghi della memoria è scritta la nostra storia, è indicato il nostro futuro”, promosso dal Forum permanente e dall’ANPI Marche e sostenuto dalla Regione Marche con fondi comunitari.
Le loro ricerche, durate più di un anno, sono consistite nella referenziazione sulle carte geografiche delle province marchigiane dei più significativi “luoghi della memoria” siano essi luoghi di azioni partigiane, campi di internamento, luoghi di eccidi nazifascisti ecc. Il loro lavoro darà vita ad una vera e propria “guida ai luoghi della memoria nelle Marche”...


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DA CLAUDIA CERNIGOI RICEVIAMO E VOLENTIERI GIRIAMO:
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Cari compagni, l'associazione ADES (Amici e Discendenti Esuli Istriani, uno dei gruppi più neoirredentisti ed "antislavocomunisti" d'Italia, presidente Pietro Luigi Crasti) ha lanciato una petizione riguardo la mia presenza al convegno del 10 febbraio ad Ancona.
Di seguito il testo che hanno diffuso:

 

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Noi sottoscrittori della presente petizione
considerato
che il giorno 10 febbraio 2007- GIORNO DEL RICORDO degli Istriani, Fiumani e Dalmati, sancito con una legge del Parlamento italiano (L.92-2004) - presso l ’Università degli studi di Ancona è stato previsto il convegno “La frontiera Orientale –Conflitti, Relazioni, memorie”, con il patrocinio dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che vede tra i relatori Claudia Cernigoi,

la quale afferma che la Foiba di Basovizza non contiene i poveri resti di tanti Istriani, Fiumani e Dalmati al suo interno fatti precipitare, bensì sostiene che essa è un’immondezzaio e quindi và riaperta e verificato il contenuto.
Considerato

che tale convegno offende la memoria di quanti uomini, donne, bambini furono vittime della feroce “pulizia etnica” risultato dell’ideologia totalitaria comunista del maresciallo Tito,
considerato
che i familiari, i discendenti delle vittime Istriane, Fiumane, Dalmate e gli Amici con essi solidali, sentono gravemente ferita la loro dignità personale ed infine i cittadini di Ancona unitamente a quanti desiderano che non venga squalificato il prestigio della Università degli Studi di Ancona

CHIEDONO AL MAGNIFICO RETTORE
dell’Università degli Studi di Ancona di sospendere con un atto proprio e CON URGENZA detto Convegno, in modo non si realizzi nella data prevista così IMPORTANTE per i significati che riveste e per le ragioni citate.

Seguono firme,


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le firme raccolte sono già più di 400, tra le quali spicca quella di Paolo Signorelli, che potrebbe anche essere quel Paolo Signorelli, detto il "professore", che al Fuan di Roma formò intere generazioni di militanti di estrema destra, come scriveva Petrucci su "Avvenimenti" nel 1992 a proposito della formazione politica di Maurizio Boccaccio, passato attraverso il "FUAN di via Siena, la scuola di Paolo Signorelli dove sono cresciuti anche il giovane Alibrandi, Francesca Mambro e Giusva Fioravanti".

 

Da parte mia propongo questo al Rettore dell'Università di Ancona: se i firmatari della petizione portano pubblicamente le prove (prove, non chiacchiere) che a Basovizza sono stati "infoibati uomini donne bambini giuliani dalmati fiumani e istriani", io rinuncio a partecipare al convegno. Ma se non hanno (come non hanno) le prove, sono intenzionata a portarli in giudizio, e che decidano i tribunali chi scrive falsità e chi fa ricerca storica.

 

Saluti resistenti
Claudia Cernigoi