LA VETRINA MIGLIORE
Di seguito alcune delle dichiarazioni rese dal Presidente della
Camera Fausto Bertinotti nel corso del suo viaggio in Libano/
Palestina/Israele, inizio di maggio 2007:
"E’ straordinario vedere un esercito che lavora per la pace, che crea
una cultura di pace e non fa solo la sua attività di interposizione"
"Parlare con i militari è una scuola che andrebbe fatta"
"Credo che tutti i politici, me compreso, prima di parlare dovrebbero
ascoltare i nostri militari perché capirebbero come si possono
portare la pace e la comprensione nel dialogo e nel rispetto di
situazioni e culture diverse" (in compagnia del Generale Graziano)
"Questa è la vetrina migliore del nostro Paese e il Paese dovrebbe
mettersi all’altezza di questa vetrina"
"E' importante ascoltare come questi militari siano capaci di parlare
di pace e di comprendere la situazione"
"Questo spiega come l'attività umanitaria sia intrecciata con la
presenza militare, che è una presenza di pace"
"Dopo Auschwitz l’esistenza di Israele è una realtà, ma anche un
luogo dello spirito" (davanti al Parlamento Palestinese)
"Il mondo ha bisogno di ponti su cui incontrarsi e non di muri che
impediscono di vedersi, ma non mi permetto di entrare nelle questioni
interne" (all’uscita dalla Chiesa della Natività di Betlemme)
---
Afghanistan - 15.5.2007
Spese distruzione
Altri 25 milioni di euro per la guerra in Afghanistan.
Quanto i tagli alla scuola fatti da Prodi
Circa 25 milioni di euro. La stessa cifra che il governo Prodi ha
tagliato dai finanziamenti alla scuola pubblica per il corrente anno
scolastico, ora li investe per finanziare i rinforzi al contingente
militare italiano schierato in l’Afghanistan.
Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha annunciato davanti alle
commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato l’invio di otto carri
armati ‘Dardo’, cinque elicotteri da attacco A-129 ‘Mangusta’, dieci
blindati ‘Lince’ e 145 militari di equipaggio e supporto tecnico e
logistico. Costo complessivo, calcolato solo fino a fine anno: 25,9
milioni di euro. “La relativa copertura finanziaria – ha spiegato
Parisi – d’intesa con la Presidenza del Consiglio e con il ministero
dell’Economia e delle Finanze verrà apprestata in sede di adozione
del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’anno 2007”.
I soldi per l’istruzione non ci sono, ma per la guerra si trovano.
Nonostante l’incontestabile natura bellica dei mezzi militari in
questione, Parisi ha rassicurato coloro che temono una deriva
belligerante della “missione di pace” italiana. “Gli equipaggiamenti
aggiuntivi – ha spiegato il ministro – non potrebbero consentire un
genere di missione differente da quella già adottata dal nostro
contingente in accordo con gli alleati della Nato. I nuovi mezzi
permetteranno però di migliorare le capacità di esplorazione, la
mobilità e la protezione, quindi la sicurezza attiva e passiva, delle
nostre truppe”.
Chi si ostina a pensare che carri armati, elicotteri da attacco e
blindati siano strumenti di guerra, si sbaglia. Parola di ministro.
Maso Notarianni
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=7950
Di seguito alcune delle dichiarazioni rese dal Presidente della
Camera Fausto Bertinotti nel corso del suo viaggio in Libano/
Palestina/Israele, inizio di maggio 2007:
"E’ straordinario vedere un esercito che lavora per la pace, che crea
una cultura di pace e non fa solo la sua attività di interposizione"
"Parlare con i militari è una scuola che andrebbe fatta"
"Credo che tutti i politici, me compreso, prima di parlare dovrebbero
ascoltare i nostri militari perché capirebbero come si possono
portare la pace e la comprensione nel dialogo e nel rispetto di
situazioni e culture diverse" (in compagnia del Generale Graziano)
"Questa è la vetrina migliore del nostro Paese e il Paese dovrebbe
mettersi all’altezza di questa vetrina"
"E' importante ascoltare come questi militari siano capaci di parlare
di pace e di comprendere la situazione"
"Questo spiega come l'attività umanitaria sia intrecciata con la
presenza militare, che è una presenza di pace"
"Dopo Auschwitz l’esistenza di Israele è una realtà, ma anche un
luogo dello spirito" (davanti al Parlamento Palestinese)
"Il mondo ha bisogno di ponti su cui incontrarsi e non di muri che
impediscono di vedersi, ma non mi permetto di entrare nelle questioni
interne" (all’uscita dalla Chiesa della Natività di Betlemme)
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Afghanistan - 15.5.2007
Spese distruzione
Altri 25 milioni di euro per la guerra in Afghanistan.
Quanto i tagli alla scuola fatti da Prodi
Circa 25 milioni di euro. La stessa cifra che il governo Prodi ha
tagliato dai finanziamenti alla scuola pubblica per il corrente anno
scolastico, ora li investe per finanziare i rinforzi al contingente
militare italiano schierato in l’Afghanistan.
Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha annunciato davanti alle
commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato l’invio di otto carri
armati ‘Dardo’, cinque elicotteri da attacco A-129 ‘Mangusta’, dieci
blindati ‘Lince’ e 145 militari di equipaggio e supporto tecnico e
logistico. Costo complessivo, calcolato solo fino a fine anno: 25,9
milioni di euro. “La relativa copertura finanziaria – ha spiegato
Parisi – d’intesa con la Presidenza del Consiglio e con il ministero
dell’Economia e delle Finanze verrà apprestata in sede di adozione
del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’anno 2007”.
I soldi per l’istruzione non ci sono, ma per la guerra si trovano.
Nonostante l’incontestabile natura bellica dei mezzi militari in
questione, Parisi ha rassicurato coloro che temono una deriva
belligerante della “missione di pace” italiana. “Gli equipaggiamenti
aggiuntivi – ha spiegato il ministro – non potrebbero consentire un
genere di missione differente da quella già adottata dal nostro
contingente in accordo con gli alleati della Nato. I nuovi mezzi
permetteranno però di migliorare le capacità di esplorazione, la
mobilità e la protezione, quindi la sicurezza attiva e passiva, delle
nostre truppe”.
Chi si ostina a pensare che carri armati, elicotteri da attacco e
blindati siano strumenti di guerra, si sbaglia. Parola di ministro.
Maso Notarianni
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=7950