(deutsch / italiano)

Sta finalmente per uscire anche in lingua italiana l'ultima fatica 
di Juergen Elsaesser

L'ASSALTO DELLE LOCUSTE

(Zambon Editore - Frankfurt 2007)


1) Naechste Lesungen und Termine in Berlin

2) Una scheda del libro

3) Jürgen Elsässer: Angriff der Heuschrecken. 
Zerstörung der Nationen und globaler Krieg. (Verlag Pahl-Rugenstein, 2007)


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NAECHSTE LESUNGEN U. TERMINE MIT JUERGEN ELSAESSER IN BERLIN

Von: J.E.

Die Thesen meines aktuellen Buches "Angriff der Heuschrecken. Zerstörung der Nationen und globaler Krieg" werde ich am Sonntag bei zwei Streitgesprächen verteidigen:

Sonntag, 30.09., 

11.45 Uhr, "Die Linke und die Nation"; Diskussion Winfried Wolf und J.E., 
Franz-Mehring-Platz 1 (ehem. ND-Gebäude),
Willi-Münzenberg-Saal 
(Im Rahmen des gleichnamigen Kongresses, der schon Samstag Mittag beginnt und wo hochrangige Referenten - Domenico Losurdo, Sabine Kebir, Ludwig Elm u.a. - auftreten werden.)

Sonntag, 30.9.07, 

19 Uhr, "Wieviel Populismus verträgt die Linke?",
Diskussion J.E. mit Bernard Schmid, 
Haus der Demokratie, Greifswalder Straße 4, 10405 Berlin

Weitere Auftritte in nächster Zeit:

10.10.07, 

Berlin, 19 Uhr Hotel Hilton (im Saal "Durieux"), Gendarmenmarkt
(zu "Angriff der Heuschrecken")

26.10.07, 

Braunschweig, 20 Uhr
im Jugoslawischen Verein "Sloboda" e.V., 
Petzvalstraße 50 (2. Obergeschoß, links) ab 19.00 Uhr
(zum Kosovothema)


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Juergen Elsaesser

L’assalto delle locuste

Distruzione delle nazioni e guerra globale 

Casa editrice Pahl-Rugenstein, 230 pp., € 17,90, gennaio 2007

Richiedere in libreria (ISBN 3-89144-376-5) oppure direttamente dall’autore (info@...).

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All’inizio degli anni novanta, il Presidente George Bush (padre) annunciò l’arrivo del  Nuovo Ordine Mondiale. Non passarono due decenni ed ecco il nostro pianeta avvolto da scenari che fanno pensare ad un assalto globale da parte di alieni: apertura di sempre nuovi fronti di belligeranza, centinaia di migliaia uccisi, milioni in fuga, oltre un miliardo che non riescono più a sfamarsi.

L’unica superpotenza sopravissuta, non tollera alcun’ altra nazione sovrana al suo fianco. Le locuste del capitalismo ingoiano e svuotano tutto, devastando anche economie notoriamente fiorenti. Chi osa ribellarsi, viene dichiarato fuori-legge, per potere essere eliminato militarmente. Chi si sottomette, deve supportare basi militari offrendo la propria sovranità all’Impero. Come cento anni fa, si stanno creando colonie e semi-colonie tutt’intorno al pianeta – attrezzate di prigioni e centri di tortura per gli indigeni recalcitranti.

Questo libro non fa bene alla salute. La sua lettura stressa i nervi e potrebbe causare insonnia. Qui non si presenteranno analisi secche e sterili, ma invece, emerge un quadro di battaglie sanguinose che accompagnano l’avanzata di un armada apparentemente invincibile, così come i primi contraccolpi della resistenza, andati a segno.


Indice

Capitolo 1: L’impero degli alieni

Come il capitalismo divora le sue basi produttive espellendo la forza lavoro umana e facendo nascere un ultra-imperialismo denazionalizzato. 
L’esordio di un’epoca anti-nazionale rimanda a profonde fratture nelle fondamenta economiche del sistema mondiale. Nel primo capitolo, l’autore mette in evidenza che il fenomeno della globalizzazione non sottintende affatto un progetto di ottimizzazione dell’allocazione, bensì di suicidio del capitalismo. Le fondamenta della relazione merce-denaro sono andate in frantumi. Dal 11 settembre 2001, la Federal Riserve – banca nazionale USA – ha messo in circolazione più dollari che non nei duecento anni precedenti. Il valore del biglietto verde è coperto solamente dal ricatto militare – finché non andrà in frantumi la baracca intera.

Capitolo 2: I collaboratori

Qualcosa su Michel Foucault e Toni Negri, ma anche su Britney Spears: come i sessantottini impararono ad amare l’Impero:

Viaggiatori senza bussola – fantasmi post-nazionali – un tour d’horizon dal 1968 ai giorni d’oggi – con una critica esauriente del bestseller pseudo-sinistro, “Empire”, e commenti provocatori sulla strategia capitalista del multiculturalismo.

Capitolo 3: La saggezza dei samurai

La globalizzazione come “processo irreversibile” ? Lo negherebbe la teoria di Carlo Marx – ma anche la saggezza dell’Estremo Oriente.

Il filosofo giapponese Toyota ha messo a punto una teoria dell’economia che non dista più di tanto da quella di Carlo Marx. Entrambe smentiscono il mantra di una globalizzazione “senza alternativa” che attualmente viene recitato fino al lavaggio dei cervelli, da compagnie multinazionali, passando per la sinistra moderata, per raggiungere perfino qualche ambiente di autonomi.

Capitolo 4: Topolino incontra Adolfo Hitler

Il fascismo nazionalista è superato – il suo figlio bastardo è globalista. 

Questo capitolo chiave mette a nudo le maschere caratteriali del nuovo ultracapitalismo in azione: per i neoconservatori americani negli USA, la fazione dominante nel Pentagono, il 11 settembre 2001 ha dato l’avvio per una campagna che punta dritto e con tenacia ad una guerra mondiale. In Germania, questi interessi trovano sostegno pubblicitario anche dalla parte di determinati gruppi della sinistra (i cosiddetti “anti-tedeschi”). Negli USA, la democrazia viene smantellata pezzo per pezzo – vi è in agguato un golpe sferrato dal governo-ombra che fa capo a Dick Cheney. A differenza dal fascismo storico, la nuova barbarie non ha un aspetto nazionalista, bensì globalista. Ed ancora: l’anti-islamismo che sta dilagando, costituisce oggi la più importante ideologia foriera d’odio – mentre l’antisemitismo è roba d’altri tempi. Questo avrà necessariamente le sue conseguenze per la lotta antifascista.

Capitolo 5: Tutto il potere al popolo

Bisogna farla finita con il realismo di comodo, ma ugualmente con il dogmatismo fondamentalista. 

Il capitolo 5 mette a confronto le varie strategie adoperate da governi progressisti, tra Pechino, Basilea e Caracas, per difendersi contro l’assalto neoliberista. 

Anche in Germania i socialisti potrebbero tornare ad essere una forza della storia, a condizione che smettano di amoreggiare con il dogmatismo fondamentalista da una parte, con il pseudo-realismo di comodo dall’altra, per decidersi di rivolgersi, finalmente, alla maggioranza della popolazione anziché farsi risucchiare dai problemi di gruppi emarginati. Infatti, con una strategia basata sull’azione diretta, potrebbero reclutare l’esercito degli sfiduciati dalla politica, abbandonati da tempo dagli altri partiti politici: Tutto il potere al popolo, fuori le locuste, fine all’ubbidienza nei confronti delle politiche USA – questa è la musica che farà tornare a ballare.

Capitolo 6: Cosa fare ?

Nell’epoca della globalizzazione, la  questione nazionale si ripropone con forza – anche in Germania. Chi non si lascia spaventare da questo pensiero, sarà ricompensato con escursioni a Marx e Lenin, incontri con Peter Hacks ed Oskar Lafontaine – e con valide proposte per la messa in pratica. “La banda va colta di sorpresa”, raccomanda Peter Hacks.

Allegato:

Il meglio di Elsaesser 2001-2006
Testi per confrontare gli anti-nazionali.


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Jürgen Elsässer

Angriff der Heuschrecken. 
Zerstörung der Nationen und globaler Krieg. 

Verlag Pahl-Rugenstein, 230 Seiten, 17,90 Euro (ISBN 3-89144-376-5)


Zu Beginn der neunziger Jahre verkündete Präsident George Bush der Ältere die Neue Weltordnung. Keine zwei Jahrzehnte später herrschen auf dem Planeten Zustände, als ob ein Angriff von Aliens stattgefunden hätte: Eröffnung immer neuer Fronten, Hunderttausende getötet, Millionen auf der Flucht, über eine Milliarde hungert. 

Die einzig verbliebene Supermacht duldet neben sich keine andere Nation. Wer sich nicht fügt, wird zum Schurkenstaat erklärt und militärisch zerschlagen. Wer sich fügt, muß Militärbasen dulden und seine Souveränität dem Imperium abtreten. Wie vor hundert Jahren entstehen rund um den Globus Kolonien und Halbkolonien – und Folterlager für die renitenten Eingeborenen.

Gegen diesen Weltkrieg, so fordert der Autor, muß die nationale Souveränität verteidigt werden: in Libanon und Iran wie in Frankreich und Deutschland.


(Inhaltsübersicht)


Kapitel 1: Angriff der Aliens

Wie der Kapitalismus seine Produktionsgrundlagen vertilgt und die menschliche Arbeitskraft ausspuckt – und einen denationalisierten Ultra-Imperialismus zeugt

Der Anbruch einer antinationalen Epoche verweist auf tiefe Brüche in den wirtschaftlichen Grundlagen des Weltsystems. Im ersten Kapitel wird aufgezeigt, daß es sich bei der Globalisierung nicht um ein Optimierungs-, sondern um ein Selbstmordprogramm des Kapitalismus handelt. Die Fundamente des Ware-Geld-Verhältnis sind zerrüttet. Seit dem 11. September 2001 hat die US-Notenbank Federal Reserve mehr Dollars in den Umlauf gepumpt als in den über 200 Jahren zuvor. Der Wert des Greenback ist nur noch durch militärische Erpressung gedeckt – bis alles in Scherben fällt. 

Kapitel 2: Im Imperium der Minderheiten

Über Michel Foucault und Toni Negri und ein bißchen über Britney Spears: Wie die Achtundsechziger lernten, das Imperium zu lieben

Postnationalen Geisterfahrer – ein Tor d'horizon von 1968 bis heute mit einer ausführlichen Kritik des pseudo-linken Bestsellers "Empire" und einen Provokationen über die Multikulti-Strategie des Großkapitals. 

Kapitel 3: Die Klugheit der Samurai

Die Globalisierung als "nicht umkehrbarer Prozeß"?  Dagegen steht die Theorie von Karl Marx – und fernöstliche Weisheit

Der japanische Philosoph Toyota hat eine Ökonomik entwickelt, die gar nicht so weit von der Ökonomie Karl Marx' entfernt ist. Beide dementieren das Gerede von der "alternativlosen" Globalisierung, das derzeit von den Großkonzernen über die linke Mitte bis hin zu manchen Autonomen nachgebetet wird. 

Kapitel 4: Micky Mouse trifft Adolf Hitler

Der nationalistische Faschismus ist passé – sein postmoderner Bastard ist globalistisch 

Dieses Schlüsselkapitel zeigt die Charaktermasken des neuen Ultraimperialismus in Aktion: Die US-amerikanischen Neokonservativen, die tonangebende Fraktion im Pentagon, arbeiten seit 9/11 gezielt auf einen Weltkrieg hin. In Deutschland werden sie publizistisch auch durch ehemalige Linke (sogenannte "Antideutsche") unterstützt. Im Innern der USA wird Demokratie Zug um Zug abgeschafft – ein Putsch der Schattenregierung um Vizepräsident Dick Cheney droht. Im Unterschied zum klassischen Faschismus hat die neue Barbarei kein nationalistisches, sondern ein globalistisches Profil. Und: Antiislamismus ist heute die wichtigste Haßideologie – nicht mehr Antisemitismus. Dies muß Auswirkungen haben auf den antifaschistischen Kampf.

Kapitel 5: Alle Macht dem Volke

Die Linke muß die Regierung übernehmen – aber nicht als Anhängsel von Sozialdemokraten und Grünen 

Das Kapitel vergleicht verschiedene Möglichkeiten, wie sich progressive Regierungen zwischen Peking, Brasilia und Caracas gegen den Neoliberalismus wehren. Auch in Deutschland könnten die Sozialisten wieder eine geschichtsmächtige Kraft werden, wenn sie mit Fundi-Dogmatismus ebenso brächen wie mit Realo-Spielereien und sich endlich der Mehrheit der Bevölkerung zuwendeten, statt sich auf die Probleme von Randgruppen zu kaprizieren. Mit einer populistischen Strategie könnten sie die Politikverdrossenen ansprechen, die die anderen Parteien längst aufgegeben haben: Alle Macht dem Volke, verjagt die Heuschrecken, Schluß mit dem Gehorsam gegenüber Washington – das ist die Melodie, die die Verhältnisse zum Tanzen bringen wird.   


Kapitel 6: Was tun?

Im Zeitalter der Globalisierung muß sowohl der internationalistische Gedanke als auch die nationale Frage neu formuliert werden. Völkerverständigung und Frieden entstehen nicht aus dem Abbau nationaler Souveränität, sondern aus ihrer Stärkung. Die Organisationen des Imperiums – NATO, EU, WTO, IWF – müssen aufgelöst werden. Vielleicht könnte man eine gute alte Losung etwas abwandeln: "Proletarier aller Länder und bedrohte Staaten – vereinigt Euch!"