Buon Anno internazionalista!


1) Il 1° gennaio 2009 la Rivoluzione cubana compie 50 anni

2) Due poesie attualissime
dedicata alla Palestina: Pensa agli altri (Mahmoud Darwish)
dedicata a tutti noi: Lode della dialettica (Bertold Brecht)


LINK: L'Internationale (Eugène Pottier) in 86 different languages


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Ci associamo pienamente all'augurio pervenuto da Claudia Cernigoi:

Quanti oggi (anche chi ha pensato all'illustrazione per la tessera dei Giovani comunisti) pensano al 2009 come al ventennale della caduta del muro di Berlino, e vi pensano non in maniera critica ma in maniera elegiaca. Eppure nel 2009 ricorre un ben altro anniversario, molto più importante per chi ancora si dice comunista e crede nei valori di solidarietà, giustizia, internazionalismo, diritti umani e sociali.
Il 1° gennaio 2009 la Rivoluzione cubana compie 50 anni. E' questo l'anniversario che io voglio festeggiare, celebrare, l'esempio che voglio presentare in questi tempi di crisi, di ingiustizie, guerre e sfruttamento..
Viva la Rivoluzione cubana e l'augurio che pongo è che i suoi 50 anni ci siano di sprone e di esempio per ricominciare a lottare per quelle idee che non sono mai morte, nonostante tutti coloro che cercano di convincerci del contrario.
Auguri a tutti di un felice 2009 di lotta e possibilmente di qualche vittoria.

p.s. una foto dei vecchi tempi: https://www.cnj.it/immagini/tito-in-castro2.jpg


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Pensa agli altri 

Mahmoud Darwish


Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì : magari fossi una candela in mezzo al buio.

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Lode della dialettica

Bertold Brecht


L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.
La violenza garantisce: Com'è, così resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda
e sui mercati lo sfruttamento dice alto: solo ora io comincio.
Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo, non verrà mai.
 
Chi ancora è vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.
Quando chi comanda avrà parlato,
parleranno i comandati.
 
Chi osa dire: mai?
A chi si deve, se dura l'oppressione? A noi.
A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a noi.
Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuto la sua condizione, come lo si potrà fermare?
 
Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
e il mai diventa: oggi!