sul testo "Foibe - Revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica", e sulle imminenti iniziative di presentazione in molte città italiane, si veda:

CONTRO LA CENSURA DEI LIBRI DI STORIA A PISA - CONTRO IL REVISIONISMO STORICO BIPARTISAN

L’Amministrazione comunale di Pisa ci nega la Biblioteca Comunale di Pisa per un libro sulle foibe.

Assessorato alla Cultura o alla Censura?

Comunicato stampa della Rete dei Comunisti di Pisa

cpianopisa@...  cell 3296947952

Convocazione di un incontro pubblico di tutte le forze democratiche ed antifasciste 
lunedì 19 gennaio alle ore 17,30 presso il saloncino Concetto Marchesi al II Liceo


Lo scorso 5 gennaio La Rete dei Comunisti di Pisa ha richiesto la Biblioteca Comunale per presentare gli atti del convegno "Foibe - Revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica" (Kappa Vu edizioni), svoltosi il 9.1.08 a Sesto San Giovanni. La richiesta è stata fatta per svolgere la presentazione il prossimo 5 febbraio.

Convinti che la battaglia contro il revisionismo storico sia patrimonio comune di tutte le forze antifasciste, in questi giorni abbiamo chiesto ed ottenuto da varie forze politiche e sociali la compartecipazione alla presentazione.

L’Assessora alla Cultura del Comune di Pisa, Silvia Panichi, a nome dell’Amministrazione Comunale, con lettera protocollata 1751/0111 ci comunica il diniego della sala scrivendoci che:

 “ ...Si tratta di un argomento particolarmente doloroso e ancora in via di elaborazione storiografica per cui un analisi troppo netta e orientata rischierebbe di offendere la sensibilità di alcuni, soprattutto in prossimità della data del 10 febbraio, scelta in modo ufficiale come giorno del ricordo”. l’Assessora parla evidentemente della Giornata della memoria istituita con legge n. 92 del 30.4.04. Se, come dice l’Amministrazione, l’argomento foibe è ancora in via di elaborazione storiografica, perché è stata promulgata una legge che ricorda quella tragedia? Qual è l’approfondimento storiografico lecito che ha indotto il Parlamento a promulgarla?

Ci auspichiamo che tutta la Pisa democratica ed antifascista colga la gravità della negazione di uno spazio pubblico per la presentazione degli atti di un convegno al quale hanno aderito storici del calibro di Angelo del Boca, Mario Coglitore, Sandi Volk, scienziati come Margherita Hack, partigiani come Miriam Pellegrini Ferri ed Ezio Scavazzini, insieme a decine di altri esponenti del mondo della politica e della cultura italiana e istriana. Il lungo elenco delle  adesioni al convegno di cui presenteremo gli atti si può leggere a pag. 19 del testo stesso.

La presentazione degli atti del convegno sulle foibe cade, tra l’altro, in un momento particolare della vita politica della città e della provincia di Pisa, caratterizzata dalla ripresa dello squadrismo di destra e dal tentativo fascista di infiltrazione sociale e culturale.

Di questi pericolosi tentativi di rilegittimazione del fascismo annoveriamo la presentazione nel luglio scorso del libro sui “ragazzi di Salò” nella sala consiliare di San Giuliano terme, quando l’amministrazione di centro sinistra della cittadina termale non si fece scrupoli a cedere una sala dedicata al Partigiano Uliano Martini per presentare un libro apologetico di quella repubblica sociale formata da massacratori che del 1943 - 45 insanguinarono la Toscana fianco a fianco con gli occupanti nazisti. I fatti parlano chiaro: anche le amministrazioni di centro sinistra censurano i libri della sinistra e si concedono spazi pubblici, piazze e strade all’estremismo di destra. È questa la democrazia proposta dagli amministratori del PD?


Chiediamo all’Assessore alla Cultura, alla Giunta ed al Sindaco del Comune di Pisa un repentino passo indietro, con la concessione della sala per la presentazione del libro, a garanzia di un elementare diritto di espressione, garantito dalla Costituzione italiana.

In attesa di una conferma della sala convochiamo un INCONTRO PUBBLICO DI TUTTE LE FORZE DEMOCRATICHE ED ANTIFASCISTE per condividere questa che si configura come una battaglia antifascista e di libertà, da intraprendere con la massima determinazione.