(Diese Interview auf deutscher Sprache: 
http://www.jungewelt.de/2010/10-05/051.php 




Intervista a Krsljanin: ‘La Serbia è un paese occupato’


24/10/2010

By sitoaurora

Workers World 17 ottobre 2010


Il 5 ottobre, 2000, un colpo di stato progettato da agenzie imperialiste USA e sostenuto da governi imperialisti europei occidentali rovesciò il partito socialista al governo in Jugoslavia, guidato da Slobodan Milosevic. Al momento – solo 16 mesi dopo una esiziale  guerra aerea di 79 giorni guidata darli Usa e dalla NATO contro il popolo della Jugoslavia – vi era molta confusione anche tra i progressisti e le forze pacifiste dei paesi imperialisti, a causa della schiacciante propaganda anti-Milosevic nei media corporativi. La seguente intervista di Cathrin Schütz all’ex assistente di Milosevic, Vladimir Krsljanin getta luce su tali avvenimenti e gli sviluppi in Serbia degli ultimi 10 anni.


Dieci anni fa, il 5 ottobre, il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic fu  rovesciato. Cosa si nasconde dietro questa “rivoluzione democratica per la libertà” celebrata dai media e dai politici occidentali?

Per 10 anni la Serbia aveva resistito con successo alla guerra contro la Jugoslavia, che ha avuto inizio nei primi anni ‘90. Dopo che la guerra di aggressione della NATO contro il nostro paese si concluso nel 1999 senza una chiara vittoria, Londra e Washington effettuarono una vasta operazione speciale per rovesciare Milosevic, la madre di tutte le successive “rivoluzioni colorate“.
Attraverso un decreto presidenziale, Bill Clinton  diede carta bianca alla CIA per effettuare un colpo di stato in Jugoslavia. Somme enormi furono investite nei partiti politici, organizzazioni non governative e nei media. L’opposizione frammentata [a Milosevic e al Partito socialista di Serbia], fu unificata sotto la guida straniera. Una coalizione di 18 partiti sotto l’ombrello chiamato “opposizione democratica“, o DOS, fu formato con un unico obiettivo: rovesciare Milosevic.
William Montgomery, la persona che più tardi fu nominato ambasciatore USA a Belgrado, istituì un ufficio appositamente attrezzato a Budapest [nella vicina Ungheria]. Gli attivisti dell’opposizione frequentarono corsi che erano tenuti da agenti della CIA. Il cosiddetto gruppo studentesco  conosciuto come “Otpor” (Resistenza), usava lo slogan “Gotov je” (E’ finito) per condurre le elezioni – tutto questo fu un progetto delle agenzie di intelligence occidentali.


Come ebbe luogo il golpe?

Nelle elezioni presidenziali jugoslave del 24 settembre l’uscente Milosevic ottenne il quindici per cento in meno, dei voti ottenuti dal candidato filo-occidentale Vojislav Kostunica. Tuttavia, poiché nessuno di questi due candidati aveva ottenuto la maggioranza assoluta, si sarebbe dovuto giungere ad un ballottaggio elettorale. I partiti del DOS affermarono che Milosevic aveva falsificato le elezioni e Kostunica aveva vinto al primo turno. Otpor guidò le violente proteste di piazza.
Il DOS voleva impedire il secondo turno, anche se avesse vinto di sicuro. Milosevic rifiutò di dimettersi senza il secondo turno di votazione.
Al culmine della lite, la Corte Suprema emise una decisione strana: a causa delle voci di irregolarità nel primo scrutinio, la votazione dalla provincia meridionale serba del Kosovo, fu semplicemente cancellata. Certo, il voto in quei distretti avrebbe dovuto essere ripetuto.
Con i voti annullati del Kosovo, il voto a Kostunica aumentò di oltre il 50 per cento. Milosevic riconobbe la decisione e il 5 ottobre si congratulò per la vittoria di Kostunica. Questo passaggio, che era stato appena riferito, fu sepolto in quello che i media presentarono come “sollevazione popolare“. Otpor incendiò  il parlamento, e le forze Kostunica occuparono l’apparato di governo immediatamente e completamente. Con questo colpo di Stato fu evitato un passaggio controllato di potere.


Non fu dunque semplicemente una vittoria elettorale per l’opposizione?

L’immagine di Milosevic come “dittatore“, nei media occidentali, sarebbe apparsa assurdo se fosse stati semplicemente rimosso con un voto democratico. L’Occidente non voleva rischiare  questa perdita di credibilità. Principalmente, però, la “rivoluzione” doveva essere effettuata con violenza, per accorciare i tempi, fino a quando il nuovo regime potesse consentire l’intervento occidentale nello stato e nell’economia, rendendo così la trasformazione irreversibile.
Dopo il 5 ottobre, uffici e imprese governativi furono occupate da cosiddette unità di crisi, e quelli precedentemente in carica furono cacciati. Dopo pochi mesi 40.000 funzionari erano stati illegalmente rimossi dagli uffici. Oggi, il ministro dell’Economia Mladjan Dinkic, ha iniziato la sua illustre carriera, utilizzando le mitragliatrici per prendere il controllo della Banca nazionale.
Il partito di Dinkic, G17 Plus, è stato originariamente creato come ONG da parte dell’Occidente. Nonostante il suo risultato elettorale marginale, negli ultimi 10 anni ha controllato le finanze pubbliche sotto governi successivi. Il primo atto di Dinkic come direttore della banca nazionale fu di sciogliere le quattro maggiori banche serbe su richiesta del Fondo monetario internazionale – con la conseguenza che il sistema bancario serbo è ormai in mani straniere, e ogni anno 6 miliardi di euro vengono esportati dal paese. Ricordo le parole di Milosevic prima delle elezioni: “Non attaccano la Serbia per catturare Milosevic, ma Milosevic per catturare la Serbia“.
Ma al di là della propaganda occidentale, vi era in realtà un grande malcontento tra la popolazione [nel 2000]… Sotto la guida di e in stretta collaborazione con i loro sponsor stranieri, l’opposizione ha capito come dare la colpa a Milosevic per la sofferenza causata dalle sanzioni occidentali e dalla guerra della NATO, e come fare grandi promesse per vincere le elezioni.
Le bombe avevano distrutto l’economia e le infrastrutture, aggravando il malcontento sociale. Quando il governo ha utilizzato i fondi rimanenti per la riparazione dei principali collegamenti stradali e ferroviari, gli elettori si sentiva ancor più addolorati e furono sensibili anche alla propaganda dell’opposizione, che dichiarava che votando contro Milosevic si sarebbe fermato la pressione estera e aumentato il tenore di vita. E’ in questo senso che si dovrebbe capire il portavoce della Casa Bianca, Ari Fleischer, che osservava che la guerra faceva parte della strategia del “cambio di regime” della NATO e degli Stati Uniti, perché indeboliva Milosevic e lo portava alla sua caduta.


Perché i principali paesi occidentali compirono un intervento aggressivo contro la Jugoslavia e la Serbia?

Dai primi anni ‘90 non ci sono state diverse guerre in Jugoslavia – in Slovenia, Croazia, Bosnia, Kosovo – erano tutte una sola guerra: quella dell’occidente contro la Jugoslavia. In questa affermazione sono pienamente d’accordo con Milosevic. l’ex presidente USA, George Bush Sr., parlando durante la celebrazione della riunificazione tedesca, discusse dell’eliminazione delle conseguenze del Trattato di Versailles in Europa. Un punto chiave per quanto riguarda Versailles, all’inizio del 20° secolo, fu quello di indebolire la Germania a favore dei paesi dell’est europeo, considerando la Germania come un satellite nella dottrina dell’”Europa Centrale“.
Così, a Versailles per la prima volta venne riconosciuta la Jugoslavia come stato. Fino alla dissoluzione della Jugoslavia, gruppi cattolici e musulmani in Jugoslavia erano stati usati dalle potenze occidentali per contrastare l’influenza russa, che si basava sulla vicinanza storica con i serbi. Nel 1990, tuttavia, il ruolo di un risorgente Germania, era di servire quale membro della NATO per indebolire la Russia e l’Europa orientale, che doveva essere trasformata in una “regione euro-atlantica” – ma naturalmente solo come colonia. In linea con il desiderio a lungo accarezzato dagli inglesi, di una Serbia, soprattutto, che doveva essere indebolita, in quanto potenziale alleato della Russia.
Con Milosevic non poteva mai accadere. Il Kosovo è ora sede di Camp Bondsteel, la più grande base militare USA in Europa, nella zona dei grandi progetti di oleogasdotti dal Mar Caspio.


Forse la caduta di Milosevic è stata un vantaggio per la popolazione della Serbia? 

Immediatamente dopo 5 ottobre 2000, il Parlamento serbo dominato dall’SPS di Milosevic fu reso impotente attraverso la formazione di un governo di transizione. Si tennero elezioni anticipate. Il DOS vinse con una maggioranza dei due terzi dei voti e venne nominato Zoran Djindjic, il favorito numero uno dell’occidente, a primo ministro, l’ufficio più potente della politica jugoslava. Così, il colpo di stato fu completato.
La Serbia di oggi è un paese occupato. “Consulenti” esteri siedono in governo, esercito, polizia e servizi segreti. L’economia è a terra, il sistema bancario in mani straniere. Privatizzazione e vendita di grandi imprese portano povertà e  fame alla Serbia. L’esercito è composto di soli quattro brigate, i media sono stati ridotti al silenzio, i politici sono corrotti. Il Montenegro si è separato e il Kosovo ha dichiarato la sua indipendenza.
E mentre prima del 5 ottobre 2000, la Corte distrettuale di Belgrado processò in contumacia e condannò i leader della NATO per crimini di guerra, condannandoli a 20 anni di carcere, la pena è stata abrogata poco dopo il golpe. Il capo della TV governativa fu accusato della morte del suo staff – coloro che erano morti sotto le bombe della NATO. Successivamente Milosevic e diversi alti funzionari statali e generali furono consegnati all’Inquisizione della NATO a L’Aia, in violazione della Costituzione.
Così nulla è migliorato. Al contrario, il nostro presidente telecomandato e il coro dei politici e degli “esperti” comprati, parlano di grandi vittorie sulla strada per l’adesione all’Unione europea. Ma sembra evidente che questa via non sia quella giusta.


Pubblicato il 6 ottobre dal quotidiano tedesco Junge Welt. Tradotto da Workers World, editore John Catalinotto. Copyright 1995-2010 Workers World. Copia e diffusione di questo articolo, nella sua integrità, sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – Aurora03.da.ru