-------- Original Message --------
Oggetto: Da Coordinamento Rsu - solidarietà Zastava
Data: Tue, 16 Jan 2001 23:35:26 +0100
Da: "Rossi Alma" <alma@...>
A: "0 - coordinamento" <coord.naz.rsu@...>
Oltre un'anno fa, subito dopo la fine dei bombardamenti sulla
jugoslavia,
partiva da diverse rsu, Luoghi di lavoro, strutture sindacali ed
associazioni un progetto di solidarietà nei confronti dei lavoratori
della
zastava di kragujevac.
I 36.000 lavoratori della fabbrica di automobili e camion, per colpa dei
bombardamenti Nato (almeno 40 missili Cruise in una sola notte hanno
praticamente raso al suolo tutte le strutture produttive, la centrale
termoelettrica, gli uffici della progettazione, e danneggiato gravemente
il
presidio sanitario della fabbrica) sono da allora senza lavoro e senza
reddito.
Abbiamo lottato contro questa guerra ma anche contro le gravi
responsabilità
del Governo Italiano e dello stesso sindacato che si è dimostrato
incapace
di autonomia arrivando a sostenere le assurde e strumentali ragioni di
questa guerra.
Se dal sindacato non è partita una forte iniziativa di solidarietà nei
confronti dei lavoratori della Jugoslavia (centinaia sono le fabbriche
distrutte dai bombardamenti) un forte segnale in questo senso è invece
partito dai lavoratori, da tante fabbriche Italiane col sostegno di
quella
pur piccola parte del sindacato che si è opposto a questa guerra.
Ad oltre un anno di distanza proviamo a farne un consuntivo.
1.
Con l'ultimo convoglio partito a gennaio 2001 da Torino, sono almeno 7 i
TIR
di aiuti consegnati alla zastava.
In particolare: 1 impianto di mammografia - 1 impianto di radiologia -
Strumenti per analisi di laboratorio (urine e sangue) - Attrezzature
ospedaliere - Medicinali di ogni tipo (sopratutto medicine salva-vita
per
cardiopatici e antibiotici) - generi di conforto (detersivi, dentifrici,
materiale per l'igiene) - materiale scolastico per i figli dei
lavoratori
zastava - perfino tele per dipingere, colori e pennelli per tenere
attiva
l'attività del dopolvotro Zastava che vede molti lavoratori dmostrare
anche
una spiccata capacità in questa attività.
Il valore stimato del materiale consegnato supera abbondantemente i 4
miliardi di lire.
Il materiale sanitario è stato consegnato al presidio sanitario della
Zastava che ha così potuto far fronte alle immediate urgenze mediche e
sanitarie - il resto del materiale è stato distribuito alle famiglie dei
lavoratori della zastava.
E' in fase di organizzazione un'altro carico di medicinali che dovrebbe
partire entro febbraio.
2.
Adozioni a distanza. Sono ad oggi oltre 1.400 per un valore complessivo
che
supera i 780.000.000 di lire.
Ultimamente sono state consegnate le quote delle adozioni di Torino. Nel
prossimo viaggio sono già pronte da consegnare le quote delle adozioni
dei
lavoratori di brescia ed una prima trance di adozioni dal veneto.
Ma il lavoro è ancora enorme. Le adozioni sino ad ora realizzate coprono
purtroppo solo una minima parte dei bisogni dei 36.000 lavoratori della
zastava che, ripetiamo sono ancora senza lavoro e senza reddito, per di
piu'
in un contesto sociale estremamente degradato a causa della guerra
(basti
pensare alla assoluta assenza di assistenza ed alla perdita di qualsiasi
aspettativa sul piano previdenziale a cui lo stato non può ad oggi
pensare
di far fronte).
Per far fronte a questa necessità è stato prodotto, dal concerto tenuto
a
Marghera il 15 luglio scorso, un CD musicale messo in vendita a 12.000
lire
il cui intero ricavato andrà a sostenere lo sviluppo dell'iniziativa di
adozioni a distanza.
Il materiale sul CD e sulle adozioni lo trovate sul sito del
coordinamento
RSU (in home page).
Tutti possono contribuire alla vendita (in occasione di inizative
pubbliche
o altro) contattando alma@...
Come vedete, molti lavoratori, Rsu, singoli ed associazioni hanno
realizzato
un importante sforzo di solidarietà, che può e deve però continuare e
svilupparsi.
Una solidarietà che non è carità, ma è anche e sopratutto lotta contro
la
guerra e solidarietà tra lavoratori.
Il nostro aiuto ai lavoratori della Jugoslavia non è solo un piccolo
tentativo per far fronte ai loro bisogni immediati ma è anche e
sopratutto
un aiuto per permettere loro di continuare a lottare per il diritto al
lavor
o ed al salario.
Alma Rossi - email - alma@...
indirizzo email del coordinamento RSU - coord.naz.rsu@...
indirizzo internet del Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/
---
Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
Sito WEB : http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono il Coordinamento, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only")
Archivio di JUGOINFO:
> http://www.ecircle.it/an_ecircle/articles?ecircleid%c2%91979 oppure
> http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
Per iscriversi al bollettino: <jugoinfo-subscribe@...>
Per cancellarsi: <jugoinfo-unsubscribe@...>
Contributi e segnalazioni: <jugocoord@...>
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Il meglio di eCircle!!!
http://www.ecircle.it/ad808603/www.listparade.it
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Oltre un'anno fa, subito dopo la fine dei bombardamenti sulla
jugoslavia,
partiva da diverse rsu, Luoghi di lavoro, strutture sindacali ed
associazioni un progetto di solidarietà nei confronti dei lavoratori
della
zastava di kragujevac.
I 36.000 lavoratori della fabbrica di automobili e camion, per colpa dei
bombardamenti Nato (almeno 40 missili Cruise in una sola notte hanno
praticamente raso al suolo tutte le strutture produttive, la centrale
termoelettrica, gli uffici della progettazione, e danneggiato gravemente
il
presidio sanitario della fabbrica) sono da allora senza lavoro e senza
reddito.
Abbiamo lottato contro questa guerra ma anche contro le gravi
responsabilità
del Governo Italiano e dello stesso sindacato che si è dimostrato
incapace
di autonomia arrivando a sostenere le assurde e strumentali ragioni di
questa guerra.
Se dal sindacato non è partita una forte iniziativa di solidarietà nei
confronti dei lavoratori della Jugoslavia (centinaia sono le fabbriche
distrutte dai bombardamenti) un forte segnale in questo senso è invece
partito dai lavoratori, da tante fabbriche Italiane col sostegno di
quella
pur piccola parte del sindacato che si è opposto a questa guerra.
Ad oltre un anno di distanza proviamo a farne un consuntivo.
1.
Con l'ultimo convoglio partito a gennaio 2001 da Torino, sono almeno 7 i
TIR
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In particolare: 1 impianto di mammografia - 1 impianto di radiologia -
Strumenti per analisi di laboratorio (urine e sangue) - Attrezzature
ospedaliere - Medicinali di ogni tipo (sopratutto medicine salva-vita
per
cardiopatici e antibiotici) - generi di conforto (detersivi, dentifrici,
materiale per l'igiene) - materiale scolastico per i figli dei
lavoratori
zastava - perfino tele per dipingere, colori e pennelli per tenere
attiva
l'attività del dopolvotro Zastava che vede molti lavoratori dmostrare
anche
una spiccata capacità in questa attività.
Il valore stimato del materiale consegnato supera abbondantemente i 4
miliardi di lire.
Il materiale sanitario è stato consegnato al presidio sanitario della
Zastava che ha così potuto far fronte alle immediate urgenze mediche e
sanitarie - il resto del materiale è stato distribuito alle famiglie dei
lavoratori della zastava.
E' in fase di organizzazione un'altro carico di medicinali che dovrebbe
partire entro febbraio.
2.
Adozioni a distanza. Sono ad oggi oltre 1.400 per un valore complessivo
che
supera i 780.000.000 di lire.
Ultimamente sono state consegnate le quote delle adozioni di Torino. Nel
prossimo viaggio sono già pronte da consegnare le quote delle adozioni
dei
lavoratori di brescia ed una prima trance di adozioni dal veneto.
Ma il lavoro è ancora enorme. Le adozioni sino ad ora realizzate coprono
purtroppo solo una minima parte dei bisogni dei 36.000 lavoratori della
zastava che, ripetiamo sono ancora senza lavoro e senza reddito, per di
piu'
in un contesto sociale estremamente degradato a causa della guerra
(basti
pensare alla assoluta assenza di assistenza ed alla perdita di qualsiasi
aspettativa sul piano previdenziale a cui lo stato non può ad oggi
pensare
di far fronte).
Per far fronte a questa necessità è stato prodotto, dal concerto tenuto
a
Marghera il 15 luglio scorso, un CD musicale messo in vendita a 12.000
lire
il cui intero ricavato andrà a sostenere lo sviluppo dell'iniziativa di
adozioni a distanza.
Il materiale sul CD e sulle adozioni lo trovate sul sito del
coordinamento
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Tutti possono contribuire alla vendita (in occasione di inizative
pubbliche
o altro) contattando alma@...
Come vedete, molti lavoratori, Rsu, singoli ed associazioni hanno
realizzato
un importante sforzo di solidarietà, che può e deve però continuare e
svilupparsi.
Una solidarietà che non è carità, ma è anche e sopratutto lotta contro
la
guerra e solidarietà tra lavoratori.
Il nostro aiuto ai lavoratori della Jugoslavia non è solo un piccolo
tentativo per far fronte ai loro bisogni immediati ma è anche e
sopratutto
un aiuto per permettere loro di continuare a lottare per il diritto al
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