(english / italiano)

Aggiornamenti da Ucraina e Donbass / 4: Diventare colonia

1) Considerazioni giuridiche sulla situazione dell'Ucraina (Aldo Bernardini, settembre 2014)
2) Brevi
Censura contro le trasmissioni delle tv russe / Draft coalition agreement stipulates annulment of Ukraine's non-aligned status
3) Le riserve auree dell'Ucraina sono state saccheggiate / The Spoils of War and Regime Change (By Prof Michel Chossudovsky)
4) Biden e Nuland a Kiev / CyberBerkut Hackers Leak US Document Scans With Plans to Supply Weapons to Kiev 
5) La Nato si prende l'Ucraina: al governo banchieri stranieri e marionette Usa (Marco Santopadre, 3 Dicembre 2014)
6) Per i comunisti, l'Ucraina si sta trasformando in una colonia (KPU, 3 Dicembre 2014)


Vedi anche:

Ucraina: è scontro tra Usa e Ue sull’ingresso di Kiev nella Nato (di Marco Santopadre, 1 Dicembre 2014)
http://contropiano.org/internazionale/item/27842-ucraina-e-scontro-tra-usa-e-ue-sull-ingresso-di-kiev-nella-nato 

L’Ucraina vara un governo con ministri stranieri (selezionati da cacciatori di teste) (Il Sole24Ore, 3/12/2014)

Slava Ucraina (di Giulietto Chiesa, mercoledì 3 dicembre 2014)
Kiev dà la cittadinanza ucraina ai soldati stranieri e a tre ministri chiave. Ormai è un paese commissariato dagli USA. Ma non era Mosca a invadere?


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www.resistenze.org - popoli resistenti - ucraina - 05-10-14 - n. 514

Considerazioni giuridiche sulla situazione dell'Ucraina

Aldo Bernardini *

settembre 2014

Il colpo di stato di Kiev e i fatti concomitanti o immediatamente successivi in altra parte dell'Ucraina sono gli elementi decisivi per una corretta impostazione del problema giuridico.

Le circostanze della presa del potere a Kiev con la "deposizione" costituzionalmente illegittima del capo dello Stato Janukovic (mutamento dell'orientamento e della collocazione internazionale del nuovo regime e, all'interno, dei rapporti fra le principali componenti della popolazione; partecipazione attiva di forze dell'estrema destra e sostegno multiforme e concreto dai Paesi occidentali) suggeriscono in prima battuta non essersi trattato di un semplice cambio di governo, sia pure incostituzionale, bensì di un mutamento di regime con possibili conseguenze sull'identità del soggetto statale. Ciò non avrebbe compromesso in principio, in forza di successione, la posizione dell'Ucraina quale Stato costituito dal punto di vista del diritto internazionale, se il regime si fosse affermato come governo (di fatto) su tutta l'Ucraina. Ma questo non è stato.

Il regime illegittimo (tale ancor oggi, pur dopo le elezioni presidenziali, che fra l'altro non si sono svolte in tutta l'Ucraina) non ha mai esercitato il controllo effettivo su tutto il territorio nazionale. E nulla conta che si sia insediato nella capitale e sulle preesistenti strutture statali centrali, comunque al di fuori della legittimità costituzionale. In vaste zone del Paese (Crimea e regioni orientali russofone: Repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk) si sono stabiliti da subito poteri di fatto locali nell'alveo sostanziale della legalità preesistente, con il rifiuto degli indicati mutamenti di orientamento internazionale e interno. Se tali poteri locali si fossero posti anche formalmente nel quadro della preesistente legalità, imperniata sulla presidenza Janukovic, si sarebbe anzi qui potuta riconoscere la continuità dello Stato ucraino costituito, con un potere (legale) centrale, sia pure decurtato (di fatto) della parte controllata dal regime di Kiev, declassato pertanto questo chiaramente a potere di fatto locale (insorti).  Si è invece formata ad Est una costellazione di poteri locali che non si presentano come governo centrale mirante alla soppressione del regime di Kiev, bensì si costituiscono in forma autonoma per il mantenimento, se non altro nelle parti controllate, di quegli orientamenti e collocazioni che il regime di Kiev rovescia. Non certo dunque insorti o ribelli (tanto meno "terroristi"), ma poteri di fatto "autonomisti", la cui compresenza con il regime (di fatto) di Kiev (e per i caratteri sopradetti di questo) comporta che lo Stato Ucraina ha perduto il carattere di Stato unito costituito. I poteri di fatto dell'Est sono espressione –nel vacuum dunque dell'assenza di Stato costituito- di autocostituzione di nuovi soggetti e quindi di autodeterminazione. Stando così le cose, non v'è insomma potere centrale, e certo non lo è Kiev, che sia titolato a reprimere una pretesa insurrezione e a non subire in ciò ingerenze esterne. Il conflitto armato in corso in Ucraina è, giuridicamente, conflitto internazionale tra poteri di fatto indipendenti, che si verifica nel contesto di un processo de-costituente dello Stato unico e costituente dei nuovi poteri, non giunto tuttora ad un definitivo consolidamento ella nuova situazione proprio in ragione del perdurante conflitto.

L'esito di quella autodeterminazione può essere molteplice (salvo l'ipotesi della soccombenza): proclamazione di indipendenza (e poi eventuale confluenza in altro Stato: così la Crimea con la Federazione russa); ma anche partecipazione paritaria alla ricostituzione di uno Stato Ucraina integrale con, ad es., garanzia di autonomia (federale) per le diverse parti.

In sintesi: assenza di uno Stato centrale unico costituito; esistenza di due costellazioni di poteri di fatto concomitanti. Essendo accertato che il regime di Kiev è sorto con ampio sostegno (da ritenersi illecito) da parte di Stati esteri, l'ausilio eventuale di una potenza esterna ai poteri di fatto dell'Est, è –tanto più se essi vengono collocati nel solco dell'autodeterminazione - legittimo. Siffatto aiuto non richiede in alcun modo un consenso del regime di Kiev qualora avvenga nel territorio controllato dai poteri dell'Est, e non può certo parlarsi di "invasione" o "aggressione". Impropriamente infatti il regime di Kiev si presenta e viene considerato da taluni Paesi (in particolare da quelli occidentali) come governo centrale dell'Ucraina: si tratta, va ripetuto, di potere di fatto nella parte, e solo in quella, che esso fattualmente controlla.

* Aldo Bernardini, Professore emerito di diritto internazionale dell'Università di Teramo.


=== 2: BREVI  ===

Fonte: pagina FB "Con l'Ucraina antifascista", 13/11/2014 - https://www.facebook.com/ucrainaantifascista/posts/724319194316004

Oltre ai giornali accusati di "separatismo" e alla stampa comunista, la censura della giunta si è abbattuta contro le trasmissioni delle tv russe che raggiungevano l'Ucraina. I servizi golpisti hanno, dal loro insediamento, lavorato anche contro i siti web, decretando la chiusura di alcuni portali e l'arresto dei redattori.
Ora, il Ministero degli Interni sta elaborando un salto di qualità: bloccare l'accesso di informazioni dalla Russia anche via web, contando sull'aiuto degli Stati Uniti. Lo ha annunciato mercoledì 12 novembre durante una tavola rotonda dal titolo "Sicurezza delle informazioni su Internet" il consulente di Avakov, Anton Gerashchenko.

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Draft coalition agreement stipulates annulment of Ukraine's non-aligned status (Interfax-Ukraine, November 15, 2014)

Participants in negotiations on setting up a coalition at the Ukrainian parliament are considering the annulment of Ukraine's non-aligned status and the country's membership of NATO in a draft coalition agreement.
The Petro Poroshenko Bloc's website reported that the draft coalition agreement envisions the development and adoption of new versions of the Ukrainian National Security Strategy and Military Doctrine.
The draft agreement says that, among other things, "the Military Doctrine should contain the term 'potential enemy' and clearly determine criteria for recognizing a certain state or a group of states as a potential enemy."
In addition, the draft coalition agreement suggests amending the laws on the foundations of domestic and foreign policy and on the foundations of national security, including "the annulment of Ukraine's non-aligned status, the resumption of a political course toward integration into the Euro-Atlantic security space and membership of the North Atlantic Treaty Organization, and also the restoration of Ukraine's national sovereignty over the territory of Crimea as one of the strategic goals."
The draft coalition agreement stipulates that Ukraine's defense expenses must amount to at least 3% of its GDP.


=== 3 ===

Fonte: pagina FB "Fort Rus", 18/11/2014
https://www.facebook.com/725233754212794/photos/a.725414737528029.1073741828.725233754212794/731802110222625/?type=1&fref=nf 

Le riserve auree dell'Ucraina sono state saccheggiate 

La responsabile della Banca Nazionale Ucraina, la Signora Valeria Gontareva, ha dichiarato che una grande quantità delle riserve auree ucraine è "scomparsa". 
Secondo i dati della Banca Centrale Ucraina, le riserve in oro avrebbero dovuto essere superiori di 8 volte rispetto a quanto sia realmente presente.
Ovviamente nessuno funzionario del regime di Kiev ha idea di dove sia finito l'oro "scomparso". All'inizio di questo mese, la quantità di oro presente nelle riserve era pari ad appena 1 miliardo di dollari. 

La stessa responsabile della Banca Centrale ha ricordato che durante la presidenza di Yanukovych, le riserve auree erano cresciute. Questa quantità di oro è quindi scomparsa dopo il golpe di Febbraio. 

http://ukraina.ru/news/20141116/1011178918.html

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L'Ucraina ammette la "scomparsa" del suo oro (19/11/2014)

Riserve in oro Ucraina volate in aereo segretamente verso Fed di New York? (Fabia Scanisich, 17/03/2014)
Alcune segnalazioni rivelerebbero che le riserve in oro dell'Ucraina sarebbero state frettolosamente e segretamente trasferite in aereo verso gli Stati Uniti, dirette presumibilmente alla Federal Reserve di New York. Sul presunto trasporto aereo e la confisca delle riserve auree dell'Ucraina non c'è ancora nessuna conferma…
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http://www.globalresearch.ca/ukraines-gold-reserves-secretely-flown-out-and-confiscated-by-the-new-york-federal-reserve/5373446

Ukraine’s Gold Reserves Secretely Flown Out and Confiscated by the New York Federal Reserve?

The Spoils of War and Regime Change

By Prof Michel Chossudovsky

Global Research, April 19, 2014

A Russian Internet news site Iskra (“Spark”) based in Zaporozhye, eastern Ukraine,  reported on March 7, that  “Ukraine’s gold reserves had been hastily airlifted to the United States from Borispol Airport east of Kiev”.

This alleged airlift and confiscation of Ukraine’s gold reserves by the New York Federal Reserve has not been confirmed by the Western media. 

According to Iskra News:

At 2 a.m. this morning [March 7] an unmarked transport plane was on the runway at Borispol Airport (right) [east of Kiev]. According to airport staff, before the plane came to the airport, four trucks and two Volkswagen minibuses arrived, all the truck license plates missing.

Fifteen people in black uniforms, masks, and body armor stepped out, some armed with machine guns. They loaded the plane with more than 40 heavy boxes.

After that a mysterious man arrived and entered the plane.

All loading was done in a hurry.

The plane took off on an emergency basis.

Those who saw this mysterious special operation immediately notified the airport officials, who told the callers not to meddle in other people’s affairs.

Later a returned call from a senior official of the former Ministry of Revenue reported that tonight, on the orders of one of the new leaders of Ukraine, the United States had taken custody of all the gold reserves in Ukraine.” Сегодня ночью из “Борисполя” в США страртовал самолёт с золотым запасом Украины,  iskra-news.info. Zaporozhye, Ukraine, March 7, 2014, translated from Russian by the Gold Anti-Trust Action Committee Inc (GATA), emphasis added)

Following this disclosure, GATA’s Secretary Treasurer Chris Powell requested the New Federal Reserve and the US State Department to indicate whether the NY Fed had “taken custody” of Ukraine’s Gold.

A spokesman for the New York Fed said simply: “Any inquiry regarding gold accounts should be directed to the account holder. You may want to contact the National Bank of Ukraine to discuss this report.”

GATA’s similar inquiry of last night to the U.S. State Department has not yet prompted any reply.

Last night GATA called this issue to the attention of about 30 mainstream financial journalists and newsletter writers in the admittedly bizarre hope that they might pose the question as well.

1) The first rule of mainstream financial journalism and particularly financial journalism about gold is never to put a specific critical question about the monetary metal to any of the primary participants in the gold market, central banks. That is, nearly all gold market reporting is, by design, irrelevant distraction at best, disinformation at worst.

2) The true location and disposition of national gold reserves are secrets far more sensitive than the location and disposition of nuclear weapons. Chris Powell, Secretary/Treasurer
Gold Anti-Trust Action Committee Inc.

While the unconfirmed report regarding Ukraine’s gold reserves has not been the object of coverage by the mainstream financial news, the story was nonetheless picked up by the Shanghai Metals Market at  Metal.com. which states, quoting a report from the Ukrainian government, that Ukraine’s gold reserves had been “moved on an aircraft from … Kiev to the United States… in 40 sealed boxes” loaded on an unidentified aircraft.

The unconfirmed source quoted by Metal.com, says that the operation to airlift Ukraine’s gold had been ordered by the acting Prime Minister Arseny Yatsenyuk with a view to safe-keeping Ukraine’s gold reserves at the NY Fed, against a possible Russian invasion which could lead to the confiscation of Ukraine’s gold reserves.

On March 10, kingworldnews, a prominent online financial blog site published an incisive interview with William Kaye, a Hong Kong based hedge fund manager at Pacific Group Ltd. who had previously worked for Goldman Sachs in mergers and acquisitions.  ‎

The Spoils of War and Regime Change

Of significance in this interview with William Kaye is the analogy between Ukraine, Iraq and Libya. Lest we forget, both Iraq and Libya had their gold reserves confiscated by the US. According to Kaye,  the destination was the New York Fed.

The National Bank of Ukraine (Central Bank) estimated Ukraine’s gold reserves in February to be worth 1.8 billion dollars. According to William Kaye: “That would amount to a very nice down payment to the $5 billion that Assistant Secretary of State Victoria Nuland boasted that the United States has already spent in their efforts to destabilize Ukraine, and put in place their own unelected  government.” (KingsWorldNews  emphasis added). Kaye also confirmed in the interview that Washington was behind the appointment of the new head of the National  Bank of Ukraine (NBU) Stepan Kubiv:

“This would have been his first major decision to transport that gold out of Ukraine to the United States. …Ukraine will … very likely never see that gold again.” (Read Complete interview at KingsWorldNews, March 10, 2014, emphasis added)

Acting prime Minister Arseniy Yatsenyuk accused the Yanukovych government of having stolen Ukraine’s gold reserves.  This statement was made on February 27th, less than week prior to the report on the alleged airlifting of Ukraine’s gold to the  New York, which is yet to be confirmed.



=== 4 ===

Fonte: pagina FB "Con l'Ucraina antifascista", 21/11/2014 - https://www.facebook.com/ucrainaantifascista

<< Sono arrivati questa mattina a Kiev, a un anno dall'inizio delle violenze sul Majdan che portarono al golpe di febbraio, il vice presidente USA Biden e V. Nuland, consigliere del segretario di Stato per l'Europa e l'Eurasia. 
Tra gli incontri di Biden: quelli con il presidente golpista e il premier (Poroshenko e Yatsenjuk) per discutere di "riforme" e della "situazione nel Donbass". Previsto anche un incontro con le organizzazioni americane cosiddette "non governative". Mentre la visita di Biden durerà solo oggi, la Nuland resterà a Kiev ospite dei golpisti fino al 23 novembre. 
Si tratta di una visita che non lascia presagire niente di buono, né per il Donbass né per il resto del paese, dove "riforme" significa privatizzare, aumento delle tariffe, svendita del patrimonio e asservimento ai dettami del FMI: riforme che assieme alla guerra hanno messo in ginocchio l'Ucraina. >>


Coca e petrolio (Oct. 17th, 2014)

Dopo il golpe di Kiev, il rampollo di casa Biden è entrato a far parte del consiglio d'amministrazione della Burisma, la maggiore compagnia energetica ucraina. 
Il curriculum del figlio di Joe Biden (vice presidente degli USA, uno degli architetti del majdan) ce lo racconta il Corriere della Sera: cacciato dalla marina USA perché cocainomane.
Forse la Burisma ha intenzione di passare dal gas e dal petrolio alla produzione di stupefacenti?

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Hackers Leak US Document Scans With Plans to Supply Weapons to Kiev (25.11.2014)
Despite earlier claims that US had no intention of supplying Ukraine with weapons, a recent leak of government documents has revealed plans to supply weapons to Kiev. The leak was published online by Ukrainian hackers group CyberBerkut…

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Fonte: pagina FB "Con l'Ucraina antifascista", 24/11/2014
https://www.facebook.com/ucrainaantifascista/posts/730116527069604

Durante la recente missione ucraina di Biden, il gruppo Cyber Berkut ha violato pc e dispositivi mobili di membri della delegazione statunitense svelando nomi e beneficiari di parte dei finanziamenti USA agli uomini della giunta.
Estremamente "singolare" la richiesta ufficiale da parte ucraina di far arrivare denaro su conti personali dei gerarchi…


25.11.2014 г. CyberBerkut gained access to the documents of Joseph Biden’s delegation officials

We, CyberBerkut, have already warned against inadmissibility of the Washington's interference in internal affairs of our country. Moreover, we repeatedly claimed our rejection of Kiev authorities’ antinational policy which had put Ukraine in dependence from the USA.

During two-day visit of Joseph Biden to Kiev on November 20-21 we gained access to confidential files of the State Department that had been stored on American delegation member’s mobile device.

Today we are ready to acquaint Ukrainian citizens, the USA and the world community with the documents that uncover the real volume and direction of American aid to “settle” the Ukrainian crisis.

After examination of just a several files there is the impression that the Ukrainian army is the branch of US Armed Forces. The volume of US financial assistance amazes with its scale. They also show the highest level of degradation of the Ukrainian Armed Forces. Besides, thousands of dollars go on personal accounts of military personnel and used by certain officers in personal needs. What will the American taxpayers say?  

Documents signed by Kiev and foreign authorities speak for themselves:

One of the most surprising documents. The Naval Command begs it's foreign masters to sponsor Ukrainian officers during military exercises headed by the Pentagon on the Ukraine territory. And what about national pride?
Besides, what's the point of transferring more than a half million UAH on a card account of LCDR Denis Stupak? It cannot be explained. Except for uncontrolled spending and enriching without paying taxes. Perhaps it would be very interesting for Ukrainian and American journalists to find this officer and ask him a couple of questions.
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Here's another document concerning military exercises. This time the Army Academy Named After Hetman Petro Sagaydachnyi begs to recover exercise expenditure for meals and incidentals of its eleven officers and one civilian. They want up to 53,000 UAH.
And now attention! Why does the assignment allowance of Naval Forces officers come up to 1310 UAH per day, and assignment allowance of the Army Academy officers – 500 UAH per day? Are sailors hungrier? Or is it just blind cupidity?
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This is one of the documents confirming that the Ukrainian army becomes a branch of US Armed Forces. The amount of expenses is amazing. What is much astonishing, almost one million dollars is assigned for opening "linguistic laboratories" and purchasing text-books for them. Undoubtedly, it is what Ukrainian Armed Forces need today. They all need English to understand Washington's orders more quickly.
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This document contains signatures of Barak Obama and John Kerry. The USA will provide Ukrainian Armed Forces with counter-mortar radars. It is what Mr. Poroshenko proudly talked about. So it happened. Three radars worth a total of $400 000. It's a penny in comparison with what Ukrainian army will receive from Washington. From these documents it's not difficult to understand that US military assistance calculates in millions of dollars. And as we all know, he who pays the piper calls the tune.
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The United States of America continue to assert that they are ready to provide Ukraine only with non-lethal commodities. But for some reasons members of Joseph Biden’s delegation have been given the document with the mark “for the Congress, final”. After reading of this document it’s getting clear that the junta is not going to comply with the Minsk agreements and observe the truce. They are ready to kill again!
400 sniper-rifles, 2000 assault-rifles, 720 hand-held grenade launchers, 200 mortars with more than 70 000 mines, 150 stingers, 420 antitank missiles and so on. That’s the plan of a peaceful settlement of the conflict in the South-East by Petro Poroshenko.
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For some reason, special attention is paid to Ukraine’s Naval Forces. On one hand it’s clear that there are no Naval Forces in Ukraine. On the other hand it points at aggressive plans of the USA and Kiev to prepare subversive operations not only in the South-East, but in Crimea. It’s hard to find another explanation. Otherwise, for what purpose does Ukraine need 150 combat divers?
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These are folks of the State Department working and having fun. They are feeling great.
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Archives with these and other documents are available for download by the links below:
best: http://www.mediafire.com/download/butobc70nzbp47g/best.7z
other: http://www.mediafire.com/download/pdx7fic7z3fe41g/other.7z

We are CyberBerkut! We will not forget! We will not forgive!


=== 5 ===

http://contropiano.org/internazionale/item/27877-la-nato-si-prende-l-ucraina-al-governo-banchieri-stranieri-e-marionette-usa

La Nato si prende l'Ucraina: al governo banchieri stranieri e marionette Usa

Marco Santopadre, 3 Dicembre 2014

Scrivevano ieri agenzie di stampa e quotidiani vari che il nuovo governo ucraino, la cui formazione era questione di ore, sarebbe stato filo-occidentale. Ma in realtà sarà occidentale e basta, visto che a governare gli ucraini – almeno quelli che non si sono ribellati armi alla mano dopo il golpe di febbraio – saranno direttamente esponenti stranieri. Alcuni espressione diretta delle potenze occidentali che hanno sostenuto EuroMaidan prima e il regime change poi, altri provenienti da vari paesi dell’ex Urss e marionette di Usa e Nato.
A guardare la nuova lista dei ministri e dei responsabili frutto dell’accordo raggiunto dai cinque partiti di destra ed estrema destra entrati alla Rada grazie alle elezioni del 26 ottobre sembra di trovarsi di fronte una squadra di calcio tanti sono gli stranieri. Alcuni dei quali sono stati scelti per dirigere settori chiave, esplicitando così senza infingimenti la natura eterodiretta di quella che in tanti, in troppi, si ostinano ancora a definire una ‘rivoluzione’. 
Ad esempio a capo del ministero delle Finanze ci sarà la statunitense Natalia Jaresko, che ha il ‘pregio’ di essere di origini ucraine, e che è anche amministratore delegato di un fondo di investimenti del gruppo Horizon Capital. 
Il Ministero dell'Economia andrà invece a un lituano, il banchiere Aivaras Abromavicius, partner della società di investimenti East Capital, che conosce bene l’Ucraina avendoci lavorato negli ultimi 20 anni dopo aver ricoperto incarichi al Dipartimento di Stato americano. C’è da chiedersi quale sia stato il suo ruolo nel porre le condizioni per il sovvertimento del presidente Yanukovich, a febbraio.
A guidare il dicastero della Sanità andrà invece il georgiano Alexander Kvitashvili, di ferrea osservanza Nato, ex ministro della Salute e del Lavoro nel governo di Tbilisi ai tempi del presidente Mikhail Saakhasvili (oggi sotto processo in patria e rifugiato negli Usa).
Ai tre il presidente Poroshenko, che ha giustificato la novità con la necessità di combattere la corruzione, rimettere in sesto l'economia e difendere il paese "dall'aggressione russa", ha seduta stante concesso la cittadinanza ucraina, visto che legalmente non è possibile farsi governare da cittadini di un altro paese. Il miliardario ha anche promesso in parlamento un decreto “per concedere la cittadinanza ucraina agli stranieri che combattono” nel sud-est al fianco delle truppe di Kiev contro i miliziani separatisti e “gli aggressori russi”.

Avevamo già fatto notare la stranezza di un panorama politico di destra e presuntamente nazionalista che si fa dettare le condizioni dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea, dall’Alleanza Atlantica e dal Fondo Monetario Internazionale. Ma ora si è andati ben oltre l’immaginabile, con l’Ucraina ridotta a colonia amministrata non più attraverso delle “teste di legno” locali, ma direttamente dagli sponsor e dai padrini stranieri del nuovo regime. Banchieri e tecnocrati con un legame evidente con l’Alleanza Atlantica e il dipartimento di Stato di Washington. Non c’è che dire per quella che anche organizzazioni e media di sinistra hanno entusiasticamente descritto come una ‘rivoluzione antioligarchica’.

Incredibilmente, poi, la scelta dei “candidati stranieri” per il nuovo esecutivo ucraino è stata gestita da due società di selezione del personale, naturalmente straniere, la Pedersen & Partners e la Korn Ferry, che hanno trovato 185 potenziali candidati tra gli stranieri presenti a Kiev e tra i membri della comunità ucraina che lavorano all’Estero, in Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Dopo i colloqui, i professionisti della selezione hanno ben 24 candidati, alcuni dei quali destinati a guidare alcuni ministeri, altri a gestire il governo come funzionari altamente qualificati (e influenti). Un lavoro di casting da far invidia a ‘X Factor’! Dietro il quale, ci informa un sarcastico Sole 24 Ore, c’è la mano e la supervisione della Fondazione Renaissence, “network globale di consulenza politica” al servizio del miliardario statunitense di origini ungheresi George Soros che avrebbe sborsato, secondo il quotidiano KyvPost, circa 80 mila dollari per finanziare le due società. 
Un personaggio che si è spesso vantato di aver alacremente lavorato per buttare giù il precedente governo ucraino che si opponeva alla firma del trattato di associazione con l’Ue e all’avvicinamento alla Nato e che ora esce allo scoperto.

Il passaggio parlamentare non ha rappresentato alcun problema. La Verkhovna Rada ha infatti detto si al nuovo esecutivo con ben 288 voti a favore, 62 più di quelli necessari. Vladymir Groisman, ex ministro dello sviluppo regionale e delfino di Poroshenko è stato nominato presidente del parlamento, terza carica dello Stato. Sono stati anche confermati al loro posto il ministro degli Esteri, Pavlo Klimkin, e il titolare della Difesa, Stepan Poltorakv, entrambi in quota Poroshenko e più vicini agli interessi dell’Unione Europea, che però esce con le ossa rotte da una tale ‘evoluzione’ dell’esecutivo di Kiev, di fatto quasi totalmente in mano al falco filo statunitense Arseni Iatseniuk che ora potrà contare sui nuovi ministri stranieri e sui funzionari che di fatto avranno il ruolo di orientare le scelte di settori e ministeri controllati nominalmente da esponenti di non stretta osservanza Usa.

Yatseniuk verrà sostenuto da un maggioranza parlamentare molto ampia, pari ai due terzi dei seggi necessari per le modifiche costituzionali che il nuovo regime vuole imporre, formata da una coalizione di cinque partiti di destra ed estrema destra: il Blocco Poroshenko, il Fronte Nazionale di Iatseniuk, Samopomich di Andrei Sadovy, il Partito radicale di Oleg Lyashko e Patria di Yulia Tymoshenko. Quanto questa maggioranza sarà solida e quanto gli interessi spesso opposti degli oligarchi e dei capi militari dei battaglioni punitivi di estrema destra riusciranno a convivere lo vedremo nelle prossime settimane.


=== 6 ===

http://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/24842-per-i-comunisti-lucraina-si-sta-trasformando-in-una-colonia.html

Per i comunisti, l'Ucraina si sta trasformando in una colonia

3 Dicembre 2014
da www.kpu.ua 

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Dichiarazione di Petro Simonenko in merito alla designazione di ministri stranieri

La nomina di stranieri come ministri del governo rappresenta un'aperta violazione del principio di responsabilità politica. Poiché è assolutamente incomprensibile in che cosa consisteranno i rapporti tra la coalizione parlamentare e gli stranieri, sebbene abbiano acquisito la cittadinanza ucraina.

E' l'opinione espressa dal leader del Partito Comunista di Ucraina, Petro Simonenko.

Va notato che nel preambolo dell'accordo di coalizione sono scritte parole gravi: “Abbiamo la responsabilità politica di rispondere alle minacce che deve affrontare il nostro paese”.

“Lo hanno scritto per passare la responsabilità direttamente ai “cacciatori di teste”?! Rileva il leader comunista. “E allora perché ci si è così dati da fare per indire elezioni anticipate se poi i partiti entrati in parlamento non dispongono di candidati preparati e in grado di attuare riforme e assolvere alle funzioni del potere?! E' un comportamento che si presta ad un unico giudizio: è stato un inganno intenzionale degli elettori”.

In secondo luogo, ha continuato Petro Simonenko, l'attribuzione della cittadinanza ucraina non rimuove una serie di questioni giuridiche. “In Ucraina, la doppia cittadinanza è fuori legge. La legge rifiuta ministri stranieri come Natalya Jaresko cittadina degli Stati Uniti. Ciò significa che chi è al potere programma la palese violazione delle norme della legislazione ucraina”.

Inoltre, come ha ricordato il leader dei comunisti ucraini, la legge richiede l'obbligo per i funzionari ucraini della conoscenza e la padronanza della lingua ufficiale. “In quale lingua il ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio interverrà di fronte alla Rada Suprema? In russo o in inglese? Sono curioso di vedere la reazione di quegli ultra-nazionalisti che si precipitavano sul podio mostrando i pugni, quando si parlava russo”.

Tuttavia, sebbene il lato formale della questione potrebbe essere arrangiato attraverso una semplificazione della procedura, rimane aperto il problema di come vengano tutelati gli interessi nazionali.

“Con il denaro dei contribuenti ucraini al governo ci sarà un ex dipendente del Dipartimento di Stato USA, Natalya Jaresko. Non stiamo forse permettendo l'accesso illimitato a informazioni sottoposte al segreto di Stato? Chi risponderà nel caso in cui questa persona, appena registrata come cittadina ucraina, dovesse trasferire ad altri le informazioni segrete? E a proposito, la cittadinanza concessa ha carattere temporaneo o permanente?”

E' vero, come ha osservato il leader del KPU, che la designazione di stranieri per la definizione delle riforme rientra in un ambito di liceità, ma tale pratica viene utilizzata solo nel caso essi siano impegnati in qualità di esperti, consulenti, consiglieri, ma non come membri del governo, vale a dire come persone che decidono direttamente la politica dello Stato: “E oltretutto in modo così massiccio. Per questa ragione, se vogliamo esprimere un giudizio sulle decisioni assunte dalle autorità, da un lato, siamo di fronte a una vera e propria manifestazione di impotenza, dall'altro alla consegna del controllo del potere direttamente all'estero”.

“Perché al governo sono stati invitati gli stranieri? Si chiede Petro Simonenko, dando questa risposta: “In realtà non stiamo parlando di quali riforme si intenda attuare. Qui stiamo parlando della legalizzazione del controllo straniero del paese”.

Va inteso che i centri di pressione straniera sull'Ucraina sono stanchi di “lavorare attraverso intermediari”, che si sono dimostrati inefficienti nella risoluzione dei compiti geopolitici che sono stati affidati loro: la loro corruzione costa troppo caro. Di qui l'idea di introdurre nell'apparato statale direttamente i propri agenti per assicurare il controllo esterno”.

Secondo il leader del Partito Comunista di Ucraina, non ci si deve stupire se dopo questo tipo di innovazione, verranno avanzate nuove “idee progressiste”. Ad esempio, l'idea dell'amministrazione coloniale.

“E anche la logica delle autorità ucraine è comprensibile. Non avendo la minima idea di come affrontare i problemi che si sono accumulati nel paese, semplicemente non intendono assumere le proprie responsabilità”.

Esattamente come è avvenuto con il precedente governo, si risponde semplicemente imprimendo un'accelerazione alla crisi politica, aumentando a dismisura la possibilità di un'esplosione sociale”, - ha dichiarato Petro Simonenko, aggiungendo che la legalizzazione del controllo esterno porterà a far si che un grande movimento sociale acquisirà un altro fondamentale aspetto: quello della lotta anticoloniale.

Ufficio stampa del Partito Comunista di Ucraina