Venezuela: da dove vengono le "fake news" e perché

1) Da "La Stampa" al "Fatto Quotidiano", ecco a voi il letame della stampa italiana (LINKS)
2) Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti finanzia media e giornalisti stranieri in funzione dei suoi piani d'intervento (Misión Verdad)
3) Amnesty International e il Venezuela: una lettera critica al portavoce italiano Riccardo Noury (di Adolfo Perez Esquivel e altri firmatari)
4) Venezuela. I consiglieri di Soros indicano la strada per il rovesciamento di Maduro (di Sergio Cararo)
5) COME FUNZIONANO LE “RIVOLUZIONI COLORATE”, DALL’EGITTO AL VENEZUELA. Gli inizi in Serbia... (Natalia Viana, 2012)


Si vedano anche:

Tutti gli articoli de L'ANTIDIPLOMATICO sul Venezuela
http://www.lantidiplomatico.it/argnews-Venezuela/58/

Chi c’è dietro il colpo di Stato contro il Venezuela? (Misión Verdad, TeleSUR 27 aprile 2017 – Global Research)
Creare un’immagine distorta della crisi umanitaria è il punto di partenza. Tracciare l’immagine di un Paese sull’orlo del collasso è l’alibi
https://aurorasito.wordpress.com/2017/05/07/chi-ce-dietro-il-colpo-di-stato-contro-il-venezuela/

Premio Nobel della Pace Esquivel: "i grandi mezzi di comunicazione producono notizie false per il deterioramento del Venezuela" (Telesur / L'Antidiplomatico, 1/5/2017)
... Per Esquivel, il Venezuela soffre una crisi imposta dagli Stati Uniti, che non vuole perdere il controllo continentale e cerca di impedire l'autodeterminazione dei popoli attraverso golpe morbidi...

Violenza e incitazione all’odio: così i siti dell'opposizione venezuelana preparno uno "scenario Ruanda" (di Geraldina Colotti, il Manifesto, 5 maggio 2017)
... non si tratta di manifestazioni pacifiche, come vorrebbe il racconto a senso unico dei media internazionali. Diversi leader di opposizione, mentre si fanno vedere in piazza a incitare gli incappucciati (Freddy Guevara)... basta farsi un giro tra i siti di opposizione per imbattersi nella rivendicazione piena di quel che sta avvenendo, con una cifra di violenza e di incitazione all’odio che ricorda in modo preoccupante quel che accadde in Ruanda nel 1994 e che portò al genocidio. Digitate per esempio su google «resistencia venezolana por la sexta Republica»...

Venezuela. Ex Generale dell'Aviazione: "Le violenze si sono trasformate in insurrezione armata su ordine del Comando del Sur (Usa)" (RT / L'Antidiplomatico, 05/05/2017)
... Per Izarra, l'azione di questi gruppi armati persegue "un piano del Comando Sur (degli Stati Uniti, ndr), che è quello che dirige le operazioni destabilizzatrici contro il Venezuela"...

"Purtroppo non ho avuto le risposte che mi aspettavo". Il video che prova la faziosità dei media contro il Venezuela (L'Antidiplomatico, 06/05/2017)
Javier Couso... euro-deputato di Izquierda Unida... ha letteralmente umiliato la faziosità e l'ignoranza dei media europei... E' il caso di questa giornalista di Deutsche Welle che si accanisce ai limiti dell'isteria per difendere le ragioni dell'estrema destra golpista venezuelana, come se ad essere minacciata fosse la sua stessa incolumità a Berlino...
QUI IL VIDEO: Eurodiputado de Izquierda Unida, Javier Couso Permuy, coloca en su lugar a periodista de DW TV (YVKE Radio Mundial Margarita, 4 mag 2017)

"Invitiamo a rispettare la nostra sovranità". Comunicato dell'Ambasciata del Venezuela in Italia (8/5/2017)

Venezuela: ONG finanziate da Washington per destabilizzare (Fabrizio Verde / L'Antidiplomatico, 11/05/2017)
... Già nel 2014, allorquando fu sviluppato il piano golpista ‘La Salida’ per cui Leopoldo Lopez sta scontando 13 anni di reclusione, la sola NED ha fornito alle ONG venezuelane ben 2 milioni 381 mila 824 dollari; mentre nel 2015, 1 milione 908 mila 087 dollari ; e nel 2016, 1 milione 611 mila 637 dollari...

Le sole due alternative per il Venezuela (Atilio Boron / marx21.it, 14/05/2017)
... Tutte queste proteste e i loro istigatori hanno un unico obiettivo: garantire la vittoria della controrivoluzione e restaurare il vecchio ordine pre-chavista attraverso il caos scientificamente programmato da gente come Eugene Sharp e altri consulenti della CIA che hanno scritto vari manuali di istruzione su come destabilizzare governi...

EE.UU. envía 5,5 mdd a Venezuela para financiar "democracia" (TeleSUR, 17 mayo 2017)
... El informe fiscal estadounidense de 2017 revela que Estados Unidos continúa financiando organizaciones en Venezuela, lo ha que sido denunciado por el Gobierno Bolivariano como un acto injerencista...
Venezuela. Ecco come gli Usa preparano l'invasione tramite la Colombia (di Geraldina Colotti / il Manifesto / L'Antidiplomatico, 19/05/2017)
... Il bilancio fiscale degli Stati uniti rivela che per “difendere le pratiche democratiche, istituzioni e valori che appoggiano i diritti umani”, gruppi e ong di opposizione (e giornalisti) hanno ricevuto 5,5 milioni di dollari nel 2017. Cifre che risultano alla pagina 96 del rapporto sul bilancio degl Congresso, Dipartimento di Stato, Operazioni straniere e Programmi annessi degli Stati uniti. Finanziamenti essenziali per acquistare e distribuire armi e il costosissimo equipaggiamento dei “guarimberos”. Per attrezzare un “pacifico manifestante” serve una cifra pari a oltre 20 salari operai...
Gli Usa inviano 5,5 milioni di dollari per "la democrazia" in Venezuela (L'Antidiplomatico, 19/05/2017)
... La cifra esatta emerge a pagina 96 del rapporto [ https://www.state.gov/documents/organization/252179.pdf ], come riporta Telesur....

Venezuela: il chavismo inonda le strade di Caracas (L'Antidiplomatico, 21/05/2017)
... Il popolo chavista in questo momento delicato scende in campo in massa per difendere le conquiste della Rivoluzione e impedire che l’opposizione possa imporre al paese un ritorno al nefasto neoliberismo che mise in ginocchio il paese...
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-venezuela_il_chavismo_inonda_le_strade_di_caracas/5694_20193/

Documento USA trapelato. La lista dei politici e artisti venezuelani pagati per attaccare il governo sulle reti sociali (L'Antidiplomatico, 22/05/2017)
Un documento trapelato del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti mette in evidenza il finanziamento che avrebbero ricevuto alcuni personaggi pubblici e politici venezuelani da parte del paese nord-americano...
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-documento_usa_trapelato_la_lista_dei_politici_e_artisti_venezuelani_pagati_per_attaccare_il_governo_sulle_reti_sociali/82_20207/

Venezuela. Perché è un vostro diritto pretendere che i fake media vi mostrino questo video (L'Antidiplomatico, 22/05/2017)
... Nel video potete osservare come paghino  i mercenari terroristi che durante la giornata incendiano ospedali, assediano edifici pubblici, danno fuoco a bus, tengono in ostaggio interi quartieri...
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-venezuela_perch__un_vostro_diritto_pretendere_che_i_fake_media_vi_mostrino_questo_video/82_20208/

Il rapporto che smonta tutte le fake news dei media mainstream sulle morti in Venezuela (L'Antidiplomatico, 24/05/2017)
Il ministro del Potere Popolare per la Comunicazione e l’Informazione Ernesto Villegas; Il ministro degli Esteri del Venezuela Delcy Rodríguez e il Segretario Esecutivo del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani, Larry Devoe, hanno tenuto una conferenza stampa con i mezzi d’informazione nazionali e internazionali, presentando un rapporto sui 51 giorni di violenza provocati dai partiti estremisti dell’opposizione, che hanno causato la morte di 60 persone...

Fronte popolare antimperialista e antifascista (PCV / Resistenze.org, 25/05/2017)
... Si richiede urgentemente un'azione congiunta e il coordinamento tra le organizzazioni rivoluzionarie, le forze del movimento operaio e popolare e degli ufficiali patriottici delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB). E' necessario un Piano Unitario Patriottico e Popolare per sconfiggere la destra terrorista e l'imperialismo. Il contrario significherebbe agire irresponsabilmente. Il contrario, nella pratica, corrisponderebbe a una resa. Le vere e i veri rivoluzionari non si arrendono, ma combattono uniti fino alla vittoria...

Il Venezuela accusa il Parlamento europeo di alimentare la violenza (30/5/2017)

Venezuela: terrorista confessa di ricevere vestiti e denaro per gli atti vandalici (Fabrizio Verde / L'Antidiplomatico, 30/05/2017)
... Attraverso un video che circola sulle reti sociali, viene mostrato uno dei terroristi che tiene sotto scacco gli abitanti di Altamira e Bello Monte (Caracas) che riconosce di essere remunerato dall’estrema destra venezuelana...

Venezuela: la Russia «estremamente preoccupata» per gli attacchi degli oppositori a scuole ed ospedali (Fabrizio Verde / L'Antidiplomatico, 31/05/2017)
... questa la denuncia forte della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che in una conferenza stampa ha anche segnalato come Mosca sia «estremamente preoccupata perché scuole, ospedali e mezzi di trasporto sono bersaglio di attacchi». La portavoce del ministero russo ha inoltre denunciato i «casi di linciaggio» sofferti da sostenitori del governo Maduro per mano dei terroristi dell’opposizione...

Rapporto Nazioni Unite. Venezuela migliore in termini di uguaglianza sociale in America Latina, Colombia ultima (L'Antidiplomatico / TeleSUR, 31/05/2017)
Secondo i dati forniti da un nuovo rapporto della Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (CEPAL, commissione regionale delle Nazioni Unite con sede a Santiago del Cile), il Venezuela e l'Uruguay hanno le migliori percentuali in termini di distribuzione della ricchezza. Colombia e Guatemale sono le peggiori...


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Da "La Stampa" al "Fatto Quotidiano", ecco a voi il letame della stampa italiana (LINKS)

Più realisti del Re. La Stampa di Torino sul Venezuela rilancia perfino le fake news smentite dall'opposizione (di Fabrizio Verde, L'Antidiplomatico, 30/04/2017)
... Il giornalista del quotidiano torinese afferma che il giovane studente è stato colpito da una bomba lacrimogena al petto. Una menzogna colossale smentita dal quotidiano di opposizione ‘El Nacional’ e dal sindaco del municipio di Chacao...

Il Fatto Quotidiano e il Venezuela: il giornale di Travaglio si conferma la migliore "sponda dell'interventismo"
(L'Antidiplomatico, 01/05/2017)
... La disinformazione parte gia dal titolo: «Venezuela, ingiusto Maduro: il dittatore senza qualità con la paranoia di Chavez»...

Travaglio e il Fatto Quotidiano: Cavallini dell'Impero (L'Antidiplomatico, 04/05/2017)
... L’ennesima ‘perla’ del quotidiano diretto da Marco Travaglio, è regalata dal blogger Massimo Cavallini. Al pari di quei 'corrispondenti' dei vari quotidiani italiani che vengono spacciati per inviati a Caracas mentre scrivono i loro articoli comodamente dagli Stati Uniti. ...

Venezuela. Quella visione di Washington che trapela da La Repubblica (Sergio Cararo, Contropiano, 5/5/2017)
... Uno speciale di ben otto pagine che sui rivela però una sorta di monologo del corrispondente del giornale: Omero Ciai. Nessuna intervista, nessun documento, nessun altro contributo. Insomma è totalmente assente quella articolazione informativa che, di solito, dà sostanza e interesse ad uno speciale coerente con questo il senso comune che si dà a queste forme di approfondimento. E’ solo un monologo di un corrispondente con una visione ben precisa di come si debba raccontare una realtà...

L'ultima incredibile "fake news" di Repubblica. Senza rispetto neanche dei morti (di Alessandro Bianchi, L'Antidiplomatico 5/5/2017)
Laura Boldrini in un recente Convegno alla Camera ha chiesto impegni concreti, non solo parole, contro le fake news che inquinano un nostro diritto fondamentale. Dobbiamo agire, dichiara la Boldrini. Bene agiamo...

Venezuela, l'incredibile foto bufala de la Stampa: le fake news non sono sul web, le pagate 1,50 in edicola! (L'Antidiplomatico, 25/05/2017)
... la persona ritratta nella foto si chiama Orlando Figuera, ambulante di Caracas. Registra ustioni per l'80% del suo corpo e la sua vita è salva solo per l'intervento della polizia. La sua unica colpa è quella di aver confermato di essere chavista a questi terroristi, fascisti e mercenari...


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ORIG.: El Departamento de Estado financia las noticias falsas en Venezuela (investigación) (MAYO 3 DE 2017)
El establishment de los Estados Unidos financia permanentemente a medios de noticias y periodistas extranjeros en función de sus planes de intervención en países esenciales para su control político global, como el caso de Venezuela...
http://misionverdad.com/columnistas/el-departamento-de-estado-financia-las-noticias-falsas-en-venezuela-investigacion

EN FRANCAIS: Le Département d’Etat USA finance les fausses informations contre le Venezuela
L’establishment des Etats-Unis finance constamment des médias de presse et des journalistes étrangers en fonction de leurs plans d’intervention dans des pays essentiels pour leur contrôle politique mondial, comme le Venezuela...



Ecco da dove arrivano le fake news sul Venezuela

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti finanzia media e giornalisti stranieri in funzione dei suoi piani d'intervento


da Mision Verdad

Organi di governo come il Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Difesa, la USAID e la NED finanziano lo «sviluppo dei media» in oltre 70 paesi, specificamente organizzazioni non governative straniere (ONG), associazioni di giornalisti, mezzi d’informazione e spazi accademici di giornalismo. 

 

Le corporation e i governi vogliono che l’esercizio della propaganda sia coperto con l’estetica e linguaggi apparentemente neutrali con elementi di rapidità e reattività, così il ricevitore dell’informazione può giudicare come ragionevole la viralizzazione del messaggio senza valutare l’interesse o l’intenzione che c’è dietro i dati forniti, lasciando come unico fattore di mediazione tra la ‘verità’ e il suo consumo le proprie emozioni e i sentimenti. 

 

Dollari per un difficile contesto operativo 

 

L’obiettivo di finanziare la destabilizzazione per favorire un contesto di guerra non convenzionale è portato avanti dal Dipartimento di Stato, come dimostra il Congressional Budget Justification o CBJ, presentazione annuale che l’organizzazione tiene davanti al Congresso degli Stati Uniti sulle operazioni che realizza all’estero.

 

Finanziando i mezzi di comunicazione venezuelani, gli Stati Uniti rafforzano una delle armi più potenti contro il chavismo. Mark Weisbrot, economista del Center for Economic and Policy Research, un think thank di Washington, ha affermato che «in un certo numero di paesi, tra cui Venezuela e Bolivia, l’USAID sta operando come un’agenzia coinvolta in operazioni segrete, come la CIA, piuttosto che un’agenzia per lo sviluppo», i nomi delle organizzazioni straniere che ricevono fondi non vengono rivelati in quanto segreti di Stato, esattamente come nel caso della CIA. 

 

Nei casi in cui vengono richieste informazioni sulle organizzazioni beneficiarie, l’USAID risponde che non può «confermare o negare l’esistenza di documenti».

 

Canali incrociati, finanziamento efficiente e diretto

 

Tra il 2007 e il 2009, il Dipartimento di Stato ha versato almeno 4 milioni di dollari (US$4MM) a giornalisti in Bolivia, Nicaragua e Venezuela attraverso la Fondazione Panamericana per lo Sviluppo (PADF) con sede a Washington, creata dal Dipartimento di Stato nel 1962 e affiliata all’OSA. 

 

Secondo il giornalista Jeremy Bigwood questo importo è stato destinato al finanziamento dei migliori mezzi di comunicazione venezuelani e al reclutamento di giovani giornalisti. I risultati di Bigwood si evincono da un documento del Dipartimento di Stato denominato ‘requisiti’ che attualmente non è disponibile online, dove vengono nominate le ONG Espacio Público e Instituto Prensa y Sociedad.

 

Un rapporto pubblicato nel maggio del 2014 dal think thank europeo di centrodestra FRIDE (rimosso dal sito web poco dopo la pubblicazione) ha rivelato il finanziamento statunitense al giornalismo venezuelano, dal 2002 gli Stati Uniti hanno investito tra 3 e 6 milioni di dollari ogni anno in «piccoli progetti con partiti politici e ONG». 

 

Secondo un rapporto ancora non completato dall’USAID, il finanziamento alle ONG, partiti e media venezuelani è calato dai 14 milioni del 2009 ai 5 del 2016. Questo importo rappresenta poco più della metà di quanto investito negli ultimi 15 anni. Quei fondi, che sicuramente sono stati dilapidati dall’opposizione, sono stati concentrati sull’attacco mediatico, che ha generato i maggiori risultati.

 

Menzogne potenziate e ampliate

 

Uno degli obiettivi nel 2016, secondo il CBJ, è stato potenziare « i media indipendenti, liberi e professionali». Durante quest’anno (2016) e il precedente è stato notevole l’emergere di nuovi media digitali così come il rafforzamento di altri già esistenti il cui dispiegamento nelle reti sociali continua a essere massiccio e crescente. Media come EL Pitazo, Caraota Digital, Efecto Cocuyo ed El Estimulo, tutti che in misura maggiore o minore, cercano di accreditarsi come «media indipendenti». 

 

Il Dipartimento di Stato afferma che le sue attività in Venezuela «non di parte», cercano di promuovere i valori della democrazia rappresentativa e i diritti umani, oltre a migliorare l’accesso del pubblico all’informazione.
Come vedremo in seguito questi media producono notizie false (o fake news). 

 

 Il circuito di elaborazione della notizia falsa comincia con la deformazione di un fatto che immediatamente viene ripreso dai media internazionali, il pezzo viene cancellato in un lasso di tempo che va da 1 a 4 ore ma l’informazione continua a circolare sui social network, quando emerge la versione reale nessun media internazionale corregge la notizia, o quantomeno viene utilizzata la stessa veemenza. Così è accaduto in occasione di varie morti verificatesi durante le guarimbas in corso e attribuite ai collettivi chavisti (definiti paramilitari dagli operatori politici). 

 

La linea editoriale delle fake news viene definita dal Dipartimento di Stato: accusare di terrorismo di Stato e crimini contro l’umanità il governo venezuelano (sfruttando la matrice dei ‘collettivi paramilitari’) per formare un assedio diplomatico e finanziario nei suoi confronti. Come già accaduto in Nicaragua, Haiti, Siria e Libia.
In merito a questo caso il Ministero degli Interni e Giustizia ha stabilito che il responsabile della morte è un militante di Vente Venezuela, Iván Alexis Pernía Pérez. Vente Venezuela è un partito di opposizione guidato da Maria Corina Machado. La giovane non partecipava alle proteste, come insinuato da Efecto Cocuyo. 

 

El Pitazo non si è tirato indietro ed essendo parte integrante dell’operazione di propaganda ha diffuso la falsa notizia.
Sulla stessa linea c’è El Estimulo che ha generato disinformazione, assicurando senza alcuna prova o testimoni credibili, che queste organizzazioni «reprimono» le manifestazioni pacifiche dell’opposizione. In questo caso cercando di sfruttare il fattore di sensibilità che suscita una donna. Sino a questo momento El Estimulo non ha presentato alcuna prova.
Altro aspetto non meno ingannevole è rappresentato dalla pubblicazione di immagini di altri luoghi per spaventare i cittadini e generare nevrosi mediatiche. Per Esempio Caraota Digital, che per documentare la repressione a El Paraiso…
Utilizza la stessa fotografia pubblicata dal portale Dolar Today per accusare «i collettivi» di provocare il caos in prados del Este, dove gruppi violenti dell’opposizione erano appostati dal pomeriggio. 

 

L’utilizzo di notizie false come arma di guerra psicologica e mediatica, è servito per forzare scenari di intervento contro Libia e Siria, come il presunto bombardamento della Piazza Verde a Tripoli nel 2011 o l’attacco chimico del governo siriano nello stesso anno. In Venezuela utilizzano lo stesso copione per ottenere lo stesso risultato.

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)



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Amnesty International e il Venezuela: una lettera critica al portavoce italiano Riccardo Noury

di Adolfo Perez Esquivel E Altri Firmatari

Signor Riccardo Noury,
Portavoce e responsabile della comunicazione di Amnesty International Italia

con grande rammarico e preoccupazione apprendiamo come la sua organizzazione sia tornata a prestare il fianco all’offensiva delle destre contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela. In un nuovo rapporto intitolato ‘Ridotti al silenzio con la forza: detenzioni arbitrarie e motivate politicamente in Venezuela’, Amnesty accusa le autorità venezuelane «di aver intensificato la persecuzione e le punizioni nei confronti di chi la pensa diversamente, in un contesto di crisi politica in cui le proteste che si susseguono in tutto il paese hanno dato luogo a diverse morti e a centinaia di ferimenti e arresti».
Si tratta di una ricostruzione falsa, tendenziosa e che getta ulteriore benzina sul fuoco delle violenze provocate da chi cerca, per la terza volta (2002 e 2014 i precedenti), di esautorare un governo legittimo con la violenza e con il terrorismo sulle strade.
I dirigenti dell’opposizione venezuelana hanno innescato una spirale di odio ormai sfuggito anche al loro stesso controllo. Gruppi di violenti – fascisti e mercenari con un tariffario preciso perlopiù – applicano con un’organizzazione paramilitare omicidi (che poi i media trasformano in “morti per la brutale repressione del regime”), rapine e devastazioni, oltre a veri e propri atti di terrorismo contro ospedali infantili, linciaggi in piazza, blocco di strade e distruzioni di edifici pubblici.

Se la situazione non fosse così grave per il futuro del Venezuela, suonerebbero quasi comiche le parole di Erika Guevara Rosas, direttrice per le Americhe della sua organizzazione, che arriva a parlare di una «campagna diffamatoria sui mezzi d’informazione nei confronti di oppositori politici». Siamo oltre il farsesco.

Quale sarebbe, signor Noury, secondo Lei la reazione di un qualunque governo occidentale se i dirigenti dell’estrema destra del paese scendessero in piazza a coordinare le azioni dei violenti, spesso armati, come fatto da Freddy Guevara di Voluntad Popular? Il Partito estremista e violento di Gilbert Caro e Stelcy Escalona, che citate nel vostro rapporto. Il dirigente e la militante del partito guidato dal golpista Leopoldo Lopez, sono stati fermati di ritorno dalla Colombia e trovati in possesso di un fucile FAL calibro 7,62 mm, di proprietà della Forza Armata Nazionale Bolivariana con il numero di serie cancellato; un caricatore con 20 cartucce; 3 stecche di esplosivo C4. Ci sembra quanto meno arduo prendere le difese di chi viene trovato in possesso di un vero e proprio arsenale.

Quale sarebbe, signor Noury, secondo Lei la reazione di un qualunque governo occidentale se uno dei leader dell’estrema destra del paese in un’intervista alla BBC, certamente non un organo che può essere additato di simpatie con l’attuale governo venezuelano, invitasse testualmente l’esercito e la polizia del paese a compiere un colpo di stato non obbedendo più agli ordini dello Stato? E’ quello che ha fatto recentemente Julio Borges, altro leader della destra venezuelana.

Come nel caso di Honduras, Haiti, Paraguay e Brasile, in Venezuela è in corso un nuovo tentativo di “golpe morbido”. E i mezzi di comunicazione, purtroppo, si sono posti al servizio dei grandi interessi economici e politici, con l’intento di screditare il governo venenzuelano attraverso notizie false che servono a provocare il deterioramento generale del paese. “Quello che mi spaventa di più del Venezuela è l’opposizione, o una gran parte di essa. Credo che ci sia un clima di radicalizzazione che si è trasformata in irrazionale e che nel lungo periodo finisca per favorire la destra. Questo è molto pericoloso dato che c’è Trump negli Stati Uniti. Siamo ormai abituati alla retorica della difesa della democrazia, dei diritti umani, contro le armi di distruzione di massa. E dopo arriva sempre il terribile intervento armato degli Stati Uniti. Il peggio che possiamo fare come latinoamericani è fare da sponda all’interventismo. La radicalizzazione e quello che sta facendo Almagro nell’OSA è un pericolo, non solo per il Venezuela, ma per tutto il continente”. Sono le parole illuminanti di Pepe Mujica, ex Presidente dell’Uruguay.

Ecco, signor Noury, perché la sua organizzazione ha deciso di fare da “sponda all’interventismo”? Prevenire le guerre di aggressione, come le tante che l’Occidente ha condotto in questi decenni, è un modo sicuro per evitare oceani di dolore e il disfacimento di interi paesi, che poi costringe a moltiplicare le organizzazioni addette all’emergenza umanitaria, bellica e post-bellica. Per prevenire le guerre occorre anche combattere le menzogne che le favoriscono, perché creano il pretesto. Quando – e solo ogni tanto – le menzogne sono smascherate, è troppo tardi e un paese è già distrutto.

Le ripetiamo, signor Noury: perché la sua organizzazione ha deciso di fare da sponda all’interventismo contro il Venezuela aiutando a creare il “pretesto”? Dopo ex Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Ucraina, Siria… la sua organizzazione non ha già visto troppi morti e sofferenza nel mondo prodotti dalla furia cieca dell’ingerenza occidentale?

E, per concludere, Signor Noury, non provate rimorso nei confronti delle famiglie delle vittime riunite nel ‘Comitato vittime delle Guarimbas e del Golpe Continuato’ che Lei, adducendo come motivazione la mancanza di tempo, ha rifiutato di incontrare l’anno scorso quando erano in visita in Italia? Sa signor Noury, quelle persone erano la testimonianza viva di quella violenza terrorista che oggi, come nel 2014, si ripete in Venezuela con gli stessi strumenti e protagonisti.

23 maggio 2017

Primi firmatari:

Adolfo Pérez Esquivel – Premio Nobel per la pace 1980. Carcerato e torturato dalla dittatura argentina.
Gianni Vattimo – Filosofo
Frei Betto – Teologo della liberazione brasiliano
Pino Cacucci – Scrittore
Gianni Minà – Giornalista e scrittore
Alessandra Riccio – Docente universitario e giornalista
Maïté Pinero – Giornalista 
Giorgio Cremaschi – Ex leader del sindacato Fiom 
Luciano Vasapollo – Docente universitario. Capitolo Italiano della Rete di Intellettuali in difesa dell’umanità



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Venezuela. I consiglieri di Soros indicano la strada per il rovesciamento di Maduro

di Sergio Cararo, 31 maggio 2017

L’International Crisis Group, organizzazione creata e finanziata da Soros al tempo della disgregazione forzata della Jugoslavia, ha pubblicato una lunga analisi di un suo esperto, Phil Gunson, nella quale vengono delineati i passaggi del progetto di regime change in corso (un modo elegante per non pronunciare la parola gole, ndr).

Secondo l’ICS: “La pressione internazionale è fondamentale, ma deve essere attentamente calibrata con carote e bastoni, per fornire uno sbocco ai membri del regime che possono essere inclini a negoziare un ritorno alla democrazia. A questo proposito, l’Assemblea Nazionale dovrebbe prendere in considerazione le leggi che prevedono l’amnistia parziale e condizionale per i membri militari e civili del regime, segnalando l’intenzione di cercare la riconciliazione e di evitare una caccia alle streghe, nel caso di una transizione. Anche se la Corte Suprema quasi certamente porrà il veto, la legge avrebbe mandato un messaggio che potrebbe isolare i relativamente pochi seguaci del regime che non potrebbero beneficiare di un’amnistia, a causa del loro coinvolgimento in attività come il traffico di droga o di gravi violazioni dei diritti umani. Sanzioni individuali, come quelli già imposte dagli Stati Uniti contro alcuni dirigenti del regime potrebbero essere estese e avere come bersaglio individui associati con flagranti violazioni dei diritti umani, così come proposto da un progetto bipartisan in Senato (Usa,ndr) la scorsa settimana”.

In coerenza con scenari realizzati in altri paesi, il documento dell’International Crisi Group, prosegue indicando quasi praticamente le tappe da percorrere per l’abbattimento del governo Maduro. “Veri negoziati – a differenza dei “dialoghi” senza fine che predilige il governo – sono essenziali, e dovrebbero idealmente portare ad elezioni e ad un governo ad interim di unità nazionale in cui alcuni funzionari attuali (forse anche il procuratore generale Ortega) possono essere parte . Un risultato di questo genere dovrebbe includere a breve termine il riconoscimento dell’Assemblea Nazionale, e il rispetto per i suoi poteri. Non c’è più futuro per lo sforzo di mediazione guidato dall’ex primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, anche se alcuni dei suoi elementi possono essere incorporati in una struttura più stretta di negoziazione efficace. Questo dovrebbe essere un obiettivo primario dell’iniziativa dell’Organizzazione degli Stati Americani, che richiederà la creazione di un “gruppo di amici”, tra cui almeno un governo di un paese sostenitore di Maduro”.

Esaminiamo bene questo progetto. In primo luogo si dice no a qualsiasi mediazione che non sia finalizzata a buttare giù il governo Maduro (viene infatti dato il benservito al tentativo negoziale di Zapatero); in secondo luogo la creazione di un club di paesi – così come fatto con la Siria – per legittimare il dualismo di potere nel paese, con la perfidia di voler cercare di coinvolgere anche “un paese sostenitore di Maduro” per non dare l’idea di un patto sovranazional

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