TOH, IN KOSOVO C\'È IL SEPARATISMO ETNICO. NON LO SAPEVAMO!

Ci voleva \"una ricerca ... supportata dalla Kosovo Foundation for Open Society [di Soros] come parte del progetto \'Building Knowledge of New Statehood in bla bla bla\' \" firmata nientedimeno che da una \"Senior Associate Fellow presso l’Istituto Albanese di Studi Internazionali\" perché scoprissimo che in Kosovo \"l\'università rafforza la divisione etnica\":


In realtà, solo degli squallidi buffoni possono cascare dalle nuvole. La situazione descritta nell\'articolo non è altro che l\'esito logico ed estremo della campagna dl boicottaggio delle scuole di ogni ordine e grado, avviata sin dalla alla fine degli anni Ottanta dal movimento panalbanese e fomentata in particolare dall\'allora suo leader Ibrahim Rugova – il cui nome è giustamente caduto nel dimenticatoio qui da noi, in quanto primo ispiratore dell\'attuale regime di apartheid kosovaro.
La guerra di secessione del 1998-1999, appoggiata dalla aviazione della NATO, era precisamente mirata a realizzare in pieno tale apartheid. 

Con la creazione di una loro università a Mitrovica (\"Università di Pristina temporaneamente in esilio\" o anche \"Università di Pristina in Kosovska Mitrovica\", UPKM), i serbi del Kosovo non hanno fatto altro che cercare di preservare il loro diritto a una formazione accademica nella loro lingua e con programmi in linea con gli standard internazionali.

Il sistema universitario jugoslavo, che aveva concesso alta formazione e valorizzazione delle specificità culturali di tutte le componenti nazionali o \"etniche\" (momento topico fu proprio la fondazione della Università di Priština nel 1969), era l\'unico nel quale tali componenti potessero convivere e integrarsi virtuosamente. A distruggere tutto in Kosovo sono stati il separatismo razzista panalbanese ed i suoi alleati, da Schröder a Clinton passando per D\'Alema.

(a cura di Italo Slavo)



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