Dal "Corriere della Sera" di domenica, 10 giugno 2001

�Prodi non aveva i voti per rispettare gli impegni Nato'
Cossiga Francesco

LA LETTERA / Il presidente Cossiga interviene nel dibattito
sulla caduta del governo dell' Ulivo �Prodi non aveva i voti
per rispettare gli impegni Nato'

Caro Direttore, ho letto con molta attenzione le lettere scritte al Suo
giornale dall' on. Prodi, presidente della Commissione Europea, e dall'
ex ministro della Difesa del governo D' Alema I, l' amico Carlo
Scognamiglio.
Solo per precisare i fatti da un punto di vista tecnico e politico,
e quindi non per sollevare polemiche - per carita' di patria - ma per
amore della verita', debbo dire che a coloro i quali, come certamente
Carlo Scognamiglio ed io, anche contattati con preoccupazione e premura
dai rappresentanti dei governi alleati, seguivano con apprensione
l' avvicinarsi dell' inizio dell' intervento umanitario nel Kosovo e
quindi le operazioni militari contro la Serbia, era ben noto che il
governo Prodi non aveva nel suo complesso ne' la volonta' politica ne'
la forza parlamentare per poter prendere decisioni all'altezza del
nostro ruolo nella Nato. E questo anche per la presenza, in esso e
nella sua base parlamentare, di forti componenti pacifiste comuniste
e cattoliche. La prudenza di tutti stese in quel momento un pietoso
velo sui profondi dissensi affiorati nel governo a proposito della
nostra disponibilita' ad affrontare le nostre responsabilita'.
La decisione, la cui responsabilita' l' on. Prodi rivendica al suo
governo, fu quella di mettere le basi nazionali e Nato a disposizione
delle forze aeree dei Paesi alleati per le operazioni aeree contro
obiettivi jugoslavi, la cui partecipazione noi peraltro avevamo
declinato. Ci sarebbe mancato altro di non dichiarare la disponibilita'
dell' Italia all' uso delle basi nazionali Nato per le operazioni
militari da altri Paesi - e non da noi - condotte escludendo un nostro
diretto intervento! Non fu facile per il governo D' Alema passare dalla
sola messa a disposizione delle basi al trasferimento sotto comando
Nato delle nostre forze aeree, che anche solo sulla base del concetto
di difesa integrata, intervennero con missioni di attacco contro
obiettivi militari jugoslavi nel Kosovo. Questa e' la verita'.

* Senatore a vita

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Il senatore a vita ed ex presidente della Repubblica Italiana
Cossiga con la lettera sopra riportata rivendica anche un poco per
se il "merito" di aver reso possibile l'"intervento umanitario"
nel "Kosovo". Tra i "meriti" di Cossiga, rispetto a dieci anni di
guerra fratricida ed imperialista nei Balcani, e' bene annoverare
anche il suo appoggio ai secessionismi ed alle classi dirigenti
reazionarie ed ultranazionaliste. In particolare, Cossiga e' stato,
secondo quanto ha affermato lui stesso, amico personale di Franjo
Tudjman. (CRJ)

La foto: Cossiga bacia ed abbraccia Tudjman:
> http://members.nbci.com/_XMCM/crjmail/IM/k.jpg

Il seguente articolo e' apparso su "Glas Istre" di venerdi' 16 gennaio
1998:
> http://members.nbci.com/crjmail/DOCS/cossiga.html

Il Presidente dott. Franjo Tudjman ha incontrato Francesco Cossiga

IL RICONOSCIMENTO DELLA CROAZIA, UNA DELLE PIU' GIUSTE DECISIONI DI
COSSIGA

ZAGABRIA (Hina) - Il Presidente della Repubblica di Croazia
dott. Franjo Tudjman ha incontrato giovedi' Francesco Cossiga, ex
Presidente della Repubblica Italiana e senatore a vita, il primo uomo
di Stato straniero ad aver ufficialmente visitato lo Stato croato -
esattamente il giorno dopo [16/1/1992] il suo riconoscimento
internazionale [15/1/1992]. Di questo ha dato notizia l'ufficio
presidenziale. Il Presidente Tudjman ha sottolineato che quella visita
del signor Cossiga, vero amico della Croazia, significo'
incoraggiamento per il popolo croato e rafforzo' la convinzione che la
Croazia, in parte ancora occupata in quel periodo [ci si riferisce
alla presenza degli abitanti di religione ortodossa, contrari a
diventare minoranza di uno Stato considerato per ragioni storiche e
politiche straniero ed ostile; n.d.CRJ], avrebbe raggiunto la sua
completa sovranita'. Il signor Cossiga vede la decisione italiana di
riconoscere la Croazia e di instaurare rapporti diplomatici come una
delle sue piu' giuste decisioni di politica estera statale. Durante
il colloquio e' stata espressa soddisfazione per il fatto che oggi,
esattamente 6 anni dopo il riconoscimento internazionale, la Croazia
[con la "reintegrazione" della Slavonia Orientale, cioe' della zona di
Vukovar; n.d.CRJ] assume il potere sul suo intero territorio e con
questo sugella la sua integrita'. Cosi', secondo l'opinione del signor
Cossiga, sono stati sgombrati dal campo anche gli ultimi ostacoli alla
integrazione euro-atlantica della Croazia. Il signor Cossiga ha in
particolare affermato che impieghera' tutta la sua influenza per
sostenere la Croazia nel raggiungimento di questi scopi. Rimarcando
di avere accettato l'invito del Presidente Tudjman con grande piacere,
il signor Cossiga ha portato al Presidente della Repubblica Franjo
Tudjman i saluti del Presidente della Repubblica Italiana Scalfaro e
del Presidente del governo Prodi, con la convinzione che l'Italia
sviluppera' ulteriori rapporti di amicizia con la Repubblica di
Croazia.

Vlatko Pavletic ha incontrato Francesco Cossiga nel club del Sabor

UN PROGRAMMA RICCO PER IL SENATORE A VITA

Il Presidente del Parlamento di Stato della Croazia, l'accademico
Vlatko Pavletic, ha ricevuto giovedi' l'ex Presidente italiano e
senatore a vita Francesco Cossiga, che si trattiene in visita per
alcuni giorni in Croazia. Con il Presidente del Sabor [Parlamento] ed
il senatore italiano ha partecipato ad un pranzo d'onore nel club del
Sabor anche il vice-Ministro degli Esteri Ivo Sanader e l'ambasciatore
italiano nella Repubblica Croata Francesco Olivieri. Cossiga visitera'
giovedi' la Facolta' di Filosofia a Zagabria, e la sera dovrebbe
essere presente al concerto d'onore nell'HNK [Teatro Nazionale
Croato]. Il senatore italiano partecipera' venerdi' alla cerimonia di
consegna dell'Ordine della Gratitudine dell'ONU nel Castello
Presidenziale. Per sabato e' prevista una visita di Cossiga a Spalato,
Trogir e Solin, per domenica la visita alla Nunziatura Apostolica e a
Vukovar ed Osijek. [Possibile che Cossiga non sia stato decorato anche
con l'Ordine di Re Tomislav?! n.d.CRJ]

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