Data: 21/06/2001 17:43
Da: Olgica Andric
A: jugocoord@...
Oggetto: La privatizzazione dell'Universit�
La privatizzazione dell�Universit� in Serbia
di Olgica Andric
Sia nella vecchia Jugoslavia socialista, sia in tempi pi� recenti, era
rispettato un principio fondamentale: il diritto all�educazione
gratuita per tutti. Cos�, le scuole principali sono obbligatorie e
durano otto anni, e chi non rispetta questa regola viene processato
secondo la legge.
Le scuole medie e i licei, che coincidono alle scuole superiori in
Italia, non sono obbligatorie, ma anch'esse sono gratuite e in questo
modo si offre la possibilit� di studiare a tutti quelli che lo
vogliano. Anche l�Universit� dovrebbe essere gratuita, ma come
si �rispetta� questa regola lo vedremo in seguito.
Negli ultimi anni, dopo il crollo del Muro di Berlino e col isfacimento
dei sistemi un tempo socialisti, in Jugoslavia ha inizio un graduale
processo di privatizzazione degli enti pubblici, innescato dai diktat
del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Sorgono le
prime scuole private, ma lo Stato riesce, in qualche modo, a mantenere
il primato della pubblica istruzione: cos�, le strutture
per 'educazione di base e obbligatoria restano statali, mentre le
scuole private sono prevalentemente specifiche: istituti per lo studio
di lingue straniere, corsi di specializzazione, scuole di musica,
scuole artistiche.
L�Universit� era aperta a tutti quelli che erano in grado di seguirla e
superare gli esami. La classificazione veniva stabilita valutando i
risultati ottenuti nella scuola media e nel test d�iscrizione. Agli
studenti lo Stato garantiva numerose tutele: l�alloggio presso le Case
dello studente, l�uso delle mense e, soprattutto, la frequenza gratuita
dei corsi universitari.
Ma, visto che le iscrizioni alle Universit� aumentavano anno dopo anno
e lo Stato � indebolito dal pesante debito estero e dalle pressioni
internazionali (divenute anche embargo) - non poteva garantire un
contributo a tutti gli studenti. E� stata, quindi, inventata una nuova
categoria di studenti, soggetta al pagamento parziale dei costi di
frequenza. Attraverso un meccanismo fondato sulla meritocrazia, veniva
individuata questa categoria sulla base dei risultati conseguiti nel
test d�ingresso. I costi erano, in qualche modo, adeguati al costo
della vita e al reddito annuale.
L�ultima generazione di studenti che � iscritta all�Universit� con
queste regole � quella del �98. Un anno dopo, subito dopo l�aggressione
della Nato contro la Federazione Jugoslava, lo Stato decide di abolire
i test d�ingresso e di permettere a tutti di iscriversi all�Universit�
desiderata, ma si inventa ancora una nuova categoria degli studenti:
quelli che finanziano da soli i loro studi. Questo per� andava a
scontrarsi con una pubblica amministrazione in via di disfacimento: i
gruppi e i dipartimenti diventano numerosi, le classi richiedono pi�
insegnanti, ma il personale a volte viene scelto con criteri
clientelari, non riuscendo cos� a soddisfare i programmi di lavoro
previsti dalle cattedre e dipartimenti. I passi fatti negli ultimi
quattro anni ci fanno comprendere come l�educazione pubblica in
Jugoslavia si stia incamminando sulla strada della privatizzazione
selvaggia. Le Universit� statali, da un po� di tempo a questa parte,
hanno trovato come concorrenti diverse Universit� private: a Belgrado,
ad esempio, c�� una nota struttura privata diretta dai fratelli Karic,
magnati dell�emittenza televisiva (una sorta di Berlusconi serbi) e
bancari. Quest' universit� offre corsi di formazione che prendono a
modello quelli delle pi� noti Atenei mondiali. Per iscriversi basta
avere soldi e la volont� di conseguire una laurea senza sforzarsi
troppo negli studi. Un'altra istituzione scolastica privata �
l�Accademia dello sport, creata apposta per i futuri allenatori delle
varie discipline.
Nel 1998 appare una nuova legge sull�Universit�, proposta e votata dai
deputati del Partito radicale serbo. La legge prevedeva una serie di
benefici agli studenti che ottengono buoni risultati, ma la legge non
fu applicata nel suo complesso, trovando numerosi ostacoli
nelle �baronie� universitarie. Tra l�altro, quella legge prevedeva la
possibilit� di disputare gli esami ogni mese, facilitando la
pianificazione degli studi.
Da quest�anno, invece, chi vuole iscriversi all�Universit� e non � cos�
bravo da poter occupare un posto alto nella graduatoria d�accesso,
dovr� rimboccarsi le maniche. Anche se non diretta, la privatizzazione
dell�Universit� in Serbia tende a seguire gli modelli europei,
fortemente condizionati dall�ingresso nell�UE e dalla globalizzazione
neoliberista. La categoria degli studenti che pagano parzialmente gli
studi non esiste pi�. Quelli meno bravi devono pagare la somma
stabilita dall�Universit�. E, a partire da questo mese, alle Universit�
serbe � stato chiesto di assorbire 35.000 dei nuovi studenti e,
assurdamente, di elevare il costo degli studi ad un a cifra che va da
1.500.000 fino ai 3.000.000 l�anno. Un prezzo improponibile, dato che
lo stipendio medio mensile di un cittadino serbo si aggira sulle
150.000 lire!
Queste somme hanno sorpreso, naturalmente, sia i futuri studenti che le
loro famiglie, oltre a provocare tantissime proteste. Il Ministero
dell�educazione, saldamente in mano alla destra del DOS, ha dato la via
libera al processo di �autonomia� delle Universit� (un po� come avviene
anche in Italia), permettendo loro stabilire i prezzi dello studio.
Gli studenti scontenti hanno reagito subito, mobilitandosi per
difendere i propri diritti.
Hanno dovuto prendere posizione contro questo provvedimento, inviso
alla stragrande maggioranza della popolazione serba, anche quei gruppi
che avevano assicurato il loro appoggio al DOS contro il governo
socialista di Milosevic. La presidentessa dell� �Unione degli studenti�
(organizzazione legata al potere attuale e considerata vicina al
movimento �Otpor�) di Belgrado, Kristina Vujicic, ha commentato in
questo modo l�attuale situazione: <<Le facolt� si sono trovate in un
circolo vizioso; il Ministero ha permesso loro stabilire i prezzi dello
studio, senza affermare quanti soldi servano per finanziare le
istituzioni scolastiche dalla cassa statale. Cos� si � creata questa
situazione.
Perch� dovremo pagare i prezzi alti dello studio se sappiamo bene che
la qualit� delle lezioni � molto bassa, le facolt� sono organizzate
male senza le condizioni per svolgere i processi didattici e le riviste
specialistiche e i computer sono un sogno. Tutto � stato stabilito in
un modo poco serio e quelli che soffrono alla fine sono studenti>>.
Ma questa affermazione bisogna essere analizzata dal punto di vista
critico, visto che la Vujicic � stata colei che prometteva agli
studenti, in caso di vittoria dei suoi alleati, la modernizzazione
delle Facolt�, biblioteche multimediali e altre promesse. Con quali
mezzi finanziari? Adesso sembra che gli sponsor dell�Otpor provenienti
dall�Usa abbiano dimenticato le loro creature, pensando ad priorit� pi�
importanti.
Gli studenti commentano queste nuove regole e sono convinti che d�ora
in poi potranno iscriversi all�Universit� soltanto i figli dei nuovi
ricchi. L�insoddisfazione � presente in tutte le facolt� e tutti
pensano di essere coinvolti in una grande congiura, ordita dalle
potenze straniere. Quest'umore si � notato anche alla riunione del
Comitato dell�Universit� di Belgrado, dove � stato presente anche il
Ministro Ga�o Kne�evic.
Un�occasione nella quale la rettrice dell�Universit� di Belgrado ha
dichiarato: <<L�Universit� � trascurata, non se ne rende conto n� il
Governo n� i Ministeri, non abbiamo i mezzi finanziari per un normale
processo formativo, per la pubblicazione del materiale scolastico e per
la collaborazione internazionale, dobbiamo trovare da soli i modi per
sopravvivere>>.
Questi problemi non si ponevano prima, ma la voglia dell�integrazione
nell�Europa e la necessit� di privatizzare gli enti pubblici ha creato
le difficolt� insuperabili. La regola �scuola gratuita per tutti� non
esiste pi�. Chi vuole studiare deve pagare il prezzo pi� alto rispetto
anche alle Universit� in Italia e, considerando la bassa qualit� della
didattica, � logico che i giovani scelgano di iscriversi alle
Universit� estere, a parit� di costo. La forte Universit� jugoslava dei
decenni precedenti si � persa nel vento dell�integrazione europea.
Purtroppo, gli effetti negativi sono tantissimi, e il prezzo non
coincide con la qualit�. E si pone una domanda logica: vale la pena
sprecare tanti anni e tanti soldi per lo studio all�Universit� quando
n� le Universit� n� lo Stato garantiscono ai futuri laureati il lavoro
sicuro e l�assunzione agli enti pubblici?
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
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opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
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Da: Olgica Andric
A: jugocoord@...
Oggetto: La privatizzazione dell'Universit�
La privatizzazione dell�Universit� in Serbia
di Olgica Andric
Sia nella vecchia Jugoslavia socialista, sia in tempi pi� recenti, era
rispettato un principio fondamentale: il diritto all�educazione
gratuita per tutti. Cos�, le scuole principali sono obbligatorie e
durano otto anni, e chi non rispetta questa regola viene processato
secondo la legge.
Le scuole medie e i licei, che coincidono alle scuole superiori in
Italia, non sono obbligatorie, ma anch'esse sono gratuite e in questo
modo si offre la possibilit� di studiare a tutti quelli che lo
vogliano. Anche l�Universit� dovrebbe essere gratuita, ma come
si �rispetta� questa regola lo vedremo in seguito.
Negli ultimi anni, dopo il crollo del Muro di Berlino e col isfacimento
dei sistemi un tempo socialisti, in Jugoslavia ha inizio un graduale
processo di privatizzazione degli enti pubblici, innescato dai diktat
del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Sorgono le
prime scuole private, ma lo Stato riesce, in qualche modo, a mantenere
il primato della pubblica istruzione: cos�, le strutture
per 'educazione di base e obbligatoria restano statali, mentre le
scuole private sono prevalentemente specifiche: istituti per lo studio
di lingue straniere, corsi di specializzazione, scuole di musica,
scuole artistiche.
L�Universit� era aperta a tutti quelli che erano in grado di seguirla e
superare gli esami. La classificazione veniva stabilita valutando i
risultati ottenuti nella scuola media e nel test d�iscrizione. Agli
studenti lo Stato garantiva numerose tutele: l�alloggio presso le Case
dello studente, l�uso delle mense e, soprattutto, la frequenza gratuita
dei corsi universitari.
Ma, visto che le iscrizioni alle Universit� aumentavano anno dopo anno
e lo Stato � indebolito dal pesante debito estero e dalle pressioni
internazionali (divenute anche embargo) - non poteva garantire un
contributo a tutti gli studenti. E� stata, quindi, inventata una nuova
categoria di studenti, soggetta al pagamento parziale dei costi di
frequenza. Attraverso un meccanismo fondato sulla meritocrazia, veniva
individuata questa categoria sulla base dei risultati conseguiti nel
test d�ingresso. I costi erano, in qualche modo, adeguati al costo
della vita e al reddito annuale.
L�ultima generazione di studenti che � iscritta all�Universit� con
queste regole � quella del �98. Un anno dopo, subito dopo l�aggressione
della Nato contro la Federazione Jugoslava, lo Stato decide di abolire
i test d�ingresso e di permettere a tutti di iscriversi all�Universit�
desiderata, ma si inventa ancora una nuova categoria degli studenti:
quelli che finanziano da soli i loro studi. Questo per� andava a
scontrarsi con una pubblica amministrazione in via di disfacimento: i
gruppi e i dipartimenti diventano numerosi, le classi richiedono pi�
insegnanti, ma il personale a volte viene scelto con criteri
clientelari, non riuscendo cos� a soddisfare i programmi di lavoro
previsti dalle cattedre e dipartimenti. I passi fatti negli ultimi
quattro anni ci fanno comprendere come l�educazione pubblica in
Jugoslavia si stia incamminando sulla strada della privatizzazione
selvaggia. Le Universit� statali, da un po� di tempo a questa parte,
hanno trovato come concorrenti diverse Universit� private: a Belgrado,
ad esempio, c�� una nota struttura privata diretta dai fratelli Karic,
magnati dell�emittenza televisiva (una sorta di Berlusconi serbi) e
bancari. Quest' universit� offre corsi di formazione che prendono a
modello quelli delle pi� noti Atenei mondiali. Per iscriversi basta
avere soldi e la volont� di conseguire una laurea senza sforzarsi
troppo negli studi. Un'altra istituzione scolastica privata �
l�Accademia dello sport, creata apposta per i futuri allenatori delle
varie discipline.
Nel 1998 appare una nuova legge sull�Universit�, proposta e votata dai
deputati del Partito radicale serbo. La legge prevedeva una serie di
benefici agli studenti che ottengono buoni risultati, ma la legge non
fu applicata nel suo complesso, trovando numerosi ostacoli
nelle �baronie� universitarie. Tra l�altro, quella legge prevedeva la
possibilit� di disputare gli esami ogni mese, facilitando la
pianificazione degli studi.
Da quest�anno, invece, chi vuole iscriversi all�Universit� e non � cos�
bravo da poter occupare un posto alto nella graduatoria d�accesso,
dovr� rimboccarsi le maniche. Anche se non diretta, la privatizzazione
dell�Universit� in Serbia tende a seguire gli modelli europei,
fortemente condizionati dall�ingresso nell�UE e dalla globalizzazione
neoliberista. La categoria degli studenti che pagano parzialmente gli
studi non esiste pi�. Quelli meno bravi devono pagare la somma
stabilita dall�Universit�. E, a partire da questo mese, alle Universit�
serbe � stato chiesto di assorbire 35.000 dei nuovi studenti e,
assurdamente, di elevare il costo degli studi ad un a cifra che va da
1.500.000 fino ai 3.000.000 l�anno. Un prezzo improponibile, dato che
lo stipendio medio mensile di un cittadino serbo si aggira sulle
150.000 lire!
Queste somme hanno sorpreso, naturalmente, sia i futuri studenti che le
loro famiglie, oltre a provocare tantissime proteste. Il Ministero
dell�educazione, saldamente in mano alla destra del DOS, ha dato la via
libera al processo di �autonomia� delle Universit� (un po� come avviene
anche in Italia), permettendo loro stabilire i prezzi dello studio.
Gli studenti scontenti hanno reagito subito, mobilitandosi per
difendere i propri diritti.
Hanno dovuto prendere posizione contro questo provvedimento, inviso
alla stragrande maggioranza della popolazione serba, anche quei gruppi
che avevano assicurato il loro appoggio al DOS contro il governo
socialista di Milosevic. La presidentessa dell� �Unione degli studenti�
(organizzazione legata al potere attuale e considerata vicina al
movimento �Otpor�) di Belgrado, Kristina Vujicic, ha commentato in
questo modo l�attuale situazione: <<Le facolt� si sono trovate in un
circolo vizioso; il Ministero ha permesso loro stabilire i prezzi dello
studio, senza affermare quanti soldi servano per finanziare le
istituzioni scolastiche dalla cassa statale. Cos� si � creata questa
situazione.
Perch� dovremo pagare i prezzi alti dello studio se sappiamo bene che
la qualit� delle lezioni � molto bassa, le facolt� sono organizzate
male senza le condizioni per svolgere i processi didattici e le riviste
specialistiche e i computer sono un sogno. Tutto � stato stabilito in
un modo poco serio e quelli che soffrono alla fine sono studenti>>.
Ma questa affermazione bisogna essere analizzata dal punto di vista
critico, visto che la Vujicic � stata colei che prometteva agli
studenti, in caso di vittoria dei suoi alleati, la modernizzazione
delle Facolt�, biblioteche multimediali e altre promesse. Con quali
mezzi finanziari? Adesso sembra che gli sponsor dell�Otpor provenienti
dall�Usa abbiano dimenticato le loro creature, pensando ad priorit� pi�
importanti.
Gli studenti commentano queste nuove regole e sono convinti che d�ora
in poi potranno iscriversi all�Universit� soltanto i figli dei nuovi
ricchi. L�insoddisfazione � presente in tutte le facolt� e tutti
pensano di essere coinvolti in una grande congiura, ordita dalle
potenze straniere. Quest'umore si � notato anche alla riunione del
Comitato dell�Universit� di Belgrado, dove � stato presente anche il
Ministro Ga�o Kne�evic.
Un�occasione nella quale la rettrice dell�Universit� di Belgrado ha
dichiarato: <<L�Universit� � trascurata, non se ne rende conto n� il
Governo n� i Ministeri, non abbiamo i mezzi finanziari per un normale
processo formativo, per la pubblicazione del materiale scolastico e per
la collaborazione internazionale, dobbiamo trovare da soli i modi per
sopravvivere>>.
Questi problemi non si ponevano prima, ma la voglia dell�integrazione
nell�Europa e la necessit� di privatizzare gli enti pubblici ha creato
le difficolt� insuperabili. La regola �scuola gratuita per tutti� non
esiste pi�. Chi vuole studiare deve pagare il prezzo pi� alto rispetto
anche alle Universit� in Italia e, considerando la bassa qualit� della
didattica, � logico che i giovani scelgano di iscriversi alle
Universit� estere, a parit� di costo. La forte Universit� jugoslava dei
decenni precedenti si � persa nel vento dell�integrazione europea.
Purtroppo, gli effetti negativi sono tantissimi, e il prezzo non
coincide con la qualit�. E si pone una domanda logica: vale la pena
sprecare tanti anni e tanti soldi per lo studio all�Universit� quando
n� le Universit� n� lo Stato garantiscono ai futuri laureati il lavoro
sicuro e l�assunzione agli enti pubblici?
---
Questa lista e' provvisoriamente curata da componenti della
ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
> http://www.tuttinlotta.org
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono questa struttura, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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