IL FIERO BANDITO DELL'UCK, CON IL PESANTE BAZOOKA SOTTO
AL BRACCIO, AVENDO PRESO POSTO SUL COMODO PULLMAN
MESSO A DISPOSIZIONE DALLA NATO, FU REDISLOCATO PER
NUOVE UMANITARIE MISSIONI TERRORISTICHE E DI DESTABILIZZAZIONE
DELL'AREA...


MACEDONIA: UCK LASCIA ARACINOVO, ORA SI COMBATTE A TETOVO/AN
(ANSA) - SKOPJE, 25 GIU - La guerriglia albanese annuncia l'avvio di
incontri ufficiali ''con rappresentanti della Nato e dell'Unione
Europea'', e promette che ''i negoziati proseguiranno''. Smentendo
quella parte della comunita' internazionale che aveva escluso qualsiasi
dialogo con gli estremisti armati, oggi il leader politico
dell'Esercito di liberazione nazionale (Uck), Ali Ahmeti, ha
pubblicamente attribuito a una trattativa con i rappresentanti
internazionali l'accordo ''raggiunto il 24 giugno nella zona di
Tetovo'' sul ritiro della guerriglia dalla cittadina di Aracinovo,
ormai ex roccaforte della guerriglia alle porte di Skopje. Accompagnati
con pulmann della Kfor -la forza di pace a guida Nato- e garantiti da
ooservatori internazionali, i guerriglieri hanno iniziato nel
pomeriggio il ritiro verso il comune settentrionale di Lipkovo
ottenendo di poterlo fare portandosi dietro anche le armi pesanti. La
polizia macedone e' stata costretta a liberare i posti di blocco lungo
la strada che avrebbe dovuto percorrere il convoglio. Il comandante
locale dell'Uck, conosciuto col nome di battaglia di 'Hoxha', ha
riferito che l'accordo prevede che le forze di sicurezza di Skopje non
potranno rientrare ad Aracinovo, per evitare rappresaglie nei confronti
dei civili albanesi rimasti: ''Se lo faranno - ha avvertito - noi
torneremo ad occupare il villaggio''. Il ritiro onorevole concesso ai
guerriglieri con l'avallo del capo dello Stato Boris Trajkovski rischia
ora di infiammare l'opinione pubblica macedone che vede in quell'intesa
una vergognosa capitolazione. Questa sera una manifestazione di
protesta e' iniziata davanti alla sede del parlamento, dove erano da
poco ripresi i colloqui tra partiti macedoni e albanesi per tentare di
porre fine alla crisi armata. Alle proteste stanno partecipando anche
un centinaio di uomini delle forze di sicurezza impegnati fino a ieri
nell'offensiva su Aracinovo. I manifestanti, che urlano 'Macedonia,
Macedonia'', pretendono spiegazioni dal capo dello Stato sul perche'
abbia accettato un accordo ''con i terroristi albanesi''. Trajkovski ha
temporaneamente interrotto i colloqui con i partiti per incontrare una
rappresentanza dei dimostranti. Nelle fasi del ritiro dei ribelli due
osservatori dell'Unione europera sono rimasti feriti: secondo notizie
non ancora confermate sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da
fuoco partiti da un vicino villaggio abitato da macedoni. La tregua
strappata ad Aracinovo e' stata seguita dalla ripresa di violenti
combattimenti sulle alture intorno a Tetovo, circa 80 chilometri piu' a
ovest. Questa sera un agente delle forze speciali macedoni e' rimasto
ucciso e almeno altri quattro sono stati feriti nel corso di un attacco
compiuto dalla guerriglia. Fonti locali hanno detto che dal villaggio
di Gajre e dal quartiere di Drenovec (a est di Tetovo) si vedono levare
colonne di fumo. I combattimenti sono ancora in corso. (ANSA) BLL
25/06/2001 20:54

MACEDONIA: NATO, NON ABBIAMO AIUTATO ALBANESI A FUGGIRE
(ANSA) - BRUXELLES, 26 GIU - La Nato ha smentito oggi a Bruxelles di
avere imposto alle autorita' macedoni l'accordo intervenuto ieri per
l'evacuazione senza consegna delle armi dei guerriglieri albanesi dal
villaggio di Aracinovo. ''Non e' vero che abbiamo aiutato gli albanesi
a fuggire: la Nato ha agito su richiesta delle autorita' macedoni e con
l'appoggio di tutto il governo di unita' nazionale'' ha precisato il
portavoce della Nato Yves Brodeur. Le condizioni dell'evacuazione dei
600 guerriglieri albanesi asserragliati ad Aracinovo (localita'
prossima alla capitale) trasportati in autobus forniti dalla Nato senza
avere dovuto prima deporre le armi in altri villaggi piu' a nord sono
state all'origine dei disordini della notte scorsa a Skopje. Il
ministro degli interni macedone Ljube Boskovski ieri ha affermato
che ''la Nato ha costretto il governo ad autorizzare i terroristi a
lasciare Aracinovo''. Il portavoce Nato ha detto invece che l'alleanza
e' intervenuta solo ''per facilitare una soluzione''. Secondo Brodeur
gli incidenti della notte scorsa a Skopje ''sembrano dovuti ad una
minoranza manipolata da agitatori che hanno interesse ad esacerbare le
tensioni fra le due comunita'''. (ANSA). CEF
26/06/2001 15:57

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