PRIMI FRUTTI DEL GENEROSO IMPEGNO DELLA NATO PER LA MACEDONIA

La lungimirante politica della NATO di sostegno al terrorismo
separatista grande-albanese, oltre a causare morte e distruzione
ed a consentire lo stanziamento di truppe occidentali su quel
territorio, incomincia gia' a dare i suoi frutti dal punto di
vista della trasformazione della societa' macedone.

Dopo decenni di pacifica convivenza, finalmente prendono piede
atteggiamenti separatisti-segregazionisti e la nota politica
del "boicottaggio" delle istituzioni dello Stato multinazionale,
analoga alla politica di auto-apartheid adottata dal partito e
dalle famiglie legate a Rugova in Kosovo - ed appoggiata
dall'arcipelago "pacifista" italiano - a partire dal 1990.
(I. Slavo)

MACEDONIA: MACEDONI E ALBANESI CHIEDONO CLASSI SEPARATE

(ANSA) - SKOPJE, 10 SET - Primo giorno di scuola oggi in Macedonia dove,
a dispetto dei piani di pace, l'odio etnico resta ancora molto forte. In
alcune scuole a Kumanovo e a Tetovo, zone maggiormente coinvolte nel
conflitto, gli studenti albanesi e macedoni hanno chiesto aule separate.
''Vorrebbero classi etnicamente pulite'' ha commentato sconsolato un
insegnante elementare. I 220 studenti albanesi dell'istituto superiore
''Goce Dolcev'' di Kumanovo, oggi hanno disertato le lezioni: ''Non
vogliamo iniziare l'anno scolatisco al fianco dei macedoni'' hanno
annunciato. Gli studenti minacciano di disertare la scuola fino a quando
la loro richiesta non verra' accolta. Situazione uguale e contraria a
Tetovo (nella zona nord-occidentale del paese), area a maggioranza
albanese: qui, nella scuola media ''Bratstvo Migjeni'', sono stati gli
alunni macedoni a non voler partecipare alle lezioni perche' non hanno
ottenuto ''classi separate dagli albanesi''. I genitori degli studenti
macedoni hanno detto di aver avviato contatti con il ministro
dell'Istruzione, Nenad Novkovski, al quale hanno formalizzato la
richiesta. Migliaia di altri studenti di entrambe le etnie non hanno
invece potuto presentarsi a scuola a causa delle condizioni di sicurezza
non ancora del tutto ristabilite. Le scuole sono rimaste chiuse in
gran parte dei villaggi montani della zona di Tetovo, aree tuttora sotto
il controllo della guerriglia albanese e nelle quali le lezioni sono
sospese sin da marzo dello scorso anno, quando inizio' il conflitto
armato. Nei villaggi della regione settentrionale di Kumanovo molte
scuole sono rimaste distrutte nel corso dei bombardamenti e non si sa
quando l'anno scolastico potra' cominciare. Assenti dalle aule anche le
migliaia di ragazzini (albanesi e macedoni) costretti a fuggire dalle
zone del conflitto, e che tuttora vivono come profughi in altre citta'
del paese o in Kosovo. (ANSA). BLL 10/09/2001 18:37

> http://wwww.ansa.it/balcani/macedonia/20010910183731970725.html

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