Subject: Contro le politiche neoliberiste del
governo Djindjic
Date: Mon, 11 Mar 2002 00:11:32 +0100
From: "most za Beograd"
Ordine del giorno approvato dal V Congresso
provinciale del PRC - Federazione di Bari -
10 marzo 2002
A tre anni dall'inizio dei bombardamenti della NATO
contro la Repubblica Federativa Jugoslava, che hanno
provocato migliaia di vittime civili e distrutto un intero
paese, l'aggressione continua sotto altre forme:
1. Il nuovo governo, andato al potere
nell'autunno 2000 grazie al ricatto dell'embargo e al
massiccio sostegno dei paesi del blocco NATO ai partiti
della DOS, sta attuando le politiche economiche imposte
dal FMI, che portano al massacro sociale dei lavoratori
e della popolazione, con massicci licenziamenti nelle
grandi fabbriche (oltre 15.000 alla sola Zastava),
aumento dei prezzi dei generi di prima necessità (luce,
gas, telefono, affitti, trasporti, beni alimentari),
assenza di qualsiasi prospettiva di ripresa e
miglioramento delle insopportabili condizioni di vita.
2. L'aggressione continua attraverso il Tribunale
dell'Aja, un tribunale ad hoc, al soldo degli USA, per
assolvere la NATO dai suoi crimini e additare
all'opinione pubblica mondiale quale unico responsabile
del massacro dei Balcani la dirigenza serba sotto la
guida di Slobodan Milosevic. Tale tribunale è totalmente
privo di credibilità - dal momento in cui il suo
procuratore, Carla del Ponte, ha deciso, nel giugno
2000, il non luogo a procedere per i crimini della NATO
nell'aggressione alla Jugoslavia (dal bombardamento di
obiettivi civili, a quello della televisione, alla distruzione
ambientale con le bombe sulle industrie chimiche e
l'uranio impoverito).
Contro le politiche
neoliberiste e di asservimento ai governi
della NATO del governo Djindjic, ha
iniziato a svilupparsi con scioperi,
manifestazioni e altre forme di lotta, la
resistenza dei lavoratori e delle masse
popolari jugoslave.
Il Congresso provinciale del
PRC di Bari invita il partito a sostenere -
in primo luogo attraverso una corretta
informazione - tutte le forme di resistenza
alle politiche di asservimento alla NATO e
di massacro sociale che il governo serbo
sta conducendo.
Invita altresì a continuare a
sostenere la campagna di solidarietà nei
confronti dei lavoratori della Zastava
avviata dal coordinamento nazionale RSU e
da diverse associazioni sul territorio
nazionale ("adozioni a distanza"), alla
quale diversi compagni del circolo e del
PRC della provincia di Bari hanno già
aderito.
Propone di invitare al
Congresso Nazionale del PRC una delegazione
dei lavoratori della Zastava di Kragujevac,
impegnati nell'opposizione alle politiche
neoliberiste e nel progetto di solidarietà,
dando così adeguato rilievo alla loro
resistenza e lotta in difficilissime
condizioni.
governo Djindjic
Date: Mon, 11 Mar 2002 00:11:32 +0100
From: "most za Beograd"
Ordine del giorno approvato dal V Congresso
provinciale del PRC - Federazione di Bari -
10 marzo 2002
A tre anni dall'inizio dei bombardamenti della NATO
contro la Repubblica Federativa Jugoslava, che hanno
provocato migliaia di vittime civili e distrutto un intero
paese, l'aggressione continua sotto altre forme:
1. Il nuovo governo, andato al potere
nell'autunno 2000 grazie al ricatto dell'embargo e al
massiccio sostegno dei paesi del blocco NATO ai partiti
della DOS, sta attuando le politiche economiche imposte
dal FMI, che portano al massacro sociale dei lavoratori
e della popolazione, con massicci licenziamenti nelle
grandi fabbriche (oltre 15.000 alla sola Zastava),
aumento dei prezzi dei generi di prima necessità (luce,
gas, telefono, affitti, trasporti, beni alimentari),
assenza di qualsiasi prospettiva di ripresa e
miglioramento delle insopportabili condizioni di vita.
2. L'aggressione continua attraverso il Tribunale
dell'Aja, un tribunale ad hoc, al soldo degli USA, per
assolvere la NATO dai suoi crimini e additare
all'opinione pubblica mondiale quale unico responsabile
del massacro dei Balcani la dirigenza serba sotto la
guida di Slobodan Milosevic. Tale tribunale è totalmente
privo di credibilità - dal momento in cui il suo
procuratore, Carla del Ponte, ha deciso, nel giugno
2000, il non luogo a procedere per i crimini della NATO
nell'aggressione alla Jugoslavia (dal bombardamento di
obiettivi civili, a quello della televisione, alla distruzione
ambientale con le bombe sulle industrie chimiche e
l'uranio impoverito).
Contro le politiche
neoliberiste e di asservimento ai governi
della NATO del governo Djindjic, ha
iniziato a svilupparsi con scioperi,
manifestazioni e altre forme di lotta, la
resistenza dei lavoratori e delle masse
popolari jugoslave.
Il Congresso provinciale del
PRC di Bari invita il partito a sostenere -
in primo luogo attraverso una corretta
informazione - tutte le forme di resistenza
alle politiche di asservimento alla NATO e
di massacro sociale che il governo serbo
sta conducendo.
Invita altresì a continuare a
sostenere la campagna di solidarietà nei
confronti dei lavoratori della Zastava
avviata dal coordinamento nazionale RSU e
da diverse associazioni sul territorio
nazionale ("adozioni a distanza"), alla
quale diversi compagni del circolo e del
PRC della provincia di Bari hanno già
aderito.
Propone di invitare al
Congresso Nazionale del PRC una delegazione
dei lavoratori della Zastava di Kragujevac,
impegnati nell'opposizione alle politiche
neoliberiste e nel progetto di solidarietà,
dando così adeguato rilievo alla loro
resistenza e lotta in difficilissime
condizioni.