Sullo stesso argomento si veda anche:
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1622
* YUGOSLAV PRESIDENT ASKS KOFI ANNAN TO EXERT HIS INFLUENCE
ON KFOR AND UNMIK
* MACEDONIAN GOVERNMENT STUNNED, WILL SEND DEMARCHE TO UNITED NATIONS
* AGREEMENT ON BORDER UNCONTESTABLE FOR STATE DEPARTMENT
* STATE DEPARTMENT SPOKESMAN AGREES WITH US GENERAL ON
YUGOSLAV-MACEDONIAN BORDER
* YUGOSLAV-MACEDONIAN BORDER TREATY NOT REGISTERED WITH UN
* CASULE: PERMANENT MEMBERS OF UN SECURITY COUNCIL RECOGNIZE BORDER
AGREEMENT
* UNMIK, KFOR TO RESPECT YUGOSLAV - MACEDONIAN BORDER TREATY
* General's comments about disputed Balkans border area
set off diplomatic furor
> http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1622

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MACEDONIA: CRESCE SCONTRO SU DISACCORDO PER NUOVI CONFINI

(ANSA) - SKOPJE, 21 FEB - Cresce lo scontro politico a Skopje
sul mancato riconoscimento da parte delle Nazioni Unite
dell'accordo che fissa i nuovi confini tra Macedonia e
Jugoslavia firmato lo scorso anno con Belgrado. Il capogruppo
parlamentare della Vmro-Dpmne, il partito nazionalista del premier
Ljubco Georgevski, ha denunciato oggi il pericolo che ''qualcuno
voglia preparare il terreno per una nuova guerra''. L'esponente
politico, Cedomir Kraljevski, ha ricordato che ''un anno fa i
terroristi albanesi iniziarono il conflitto nello stesso periodo
in cui fu firmato l'accordo sui confini e adesso queste dichiarazioni
giungono mentre viene annunciata una nuova offensiva di primavera''.
Ieri in un'intervista all'Ansa l'amministratore regionale Onu di
Gnjilane, Pino Verdecchia, ha spiegato che l'accordo non ha valore
per le Nazioni Unite, poiche' e' stato raggiunto dopo negoziati
bilaterali che non hanno coinvolto l'Onu, responsabile per le
decisioni sui confini del Kosovo. Poche ore prima il generale
americano della Kfor, Keith Huber, aveva definito l'intesa addirittura
''illegale''. I partiti albanesi oggi si sono schierati apertamente
contro l'intesa, e in distinte dichiarazioni hanno affermato apertamente
che ''la Jugoslavia non puo' avere nessun titolo a negoziare accordi
sui confini del Kosovo''. Una posizione che infiamma lo scontro
col fronte politico macedone: ieri sera e' interventuo lo stesso Capo
dello Stato, Boris Trajkovski, per ricordare che l'accordo sui confini
''e' perfettamente valido e riconosciuto anche dal segretario
generale delle Nazioni Unite''. Affermazione quest'ultima rettificata
da un portavoce delle Nazioni Unite, Perhan Haak: intervistato
dall'emittente radiofononica 'Voice of America'', Haak ha infatti
confermato che ''l'accordo bilaterale sui confini non e' stato mai
ratificato dal Consiglio di sicurezza, e quindi per noi restano in
vigore le linee di frontiera del Kosovo indicate nella risoluzione
1244, quella che pose fine alla guerra del 1999 con la Nato. La zona
contesa riguarda formalmente una fascia di 400 ettari appartenenti al
Kosovo e secondo il nuovo accordo assegnati invece alla Macedonia,
ma in realta' il conflitto e' molto piu' profondo: accettare
quell'intesa, appare infatti agli albanesi del Kosovo come
l'ammissione pubblica (e internazionale) che la loro provincia continua
ad essere parte della Serbia. Un principio che nessuno a Pristina
intende avallare poiche' nega l'aspirazione all'indipendenza. Lo
scontro insomma e' aperto e rischia di accendere ulteriormente la
tensione in Macedonia, dove l'accordo di pace tarda ad essere
applicato e il partito della guerra (finora largamente minoritario
ma ancora presente), e' alla continua ricerca di nuovi argomenti per
rafforzarsi. (ANSA). BLL
21/02/2002 18:52


BALCANI: CONFINI SERBO-MACEDONI, KOSTUNICA PROTESTA CON ONU

(ANSA) - BELGRADO, 22 FEB - Il presidente jugoslavo Vojislav
Kostunica ha inviato al segretario generale della Nato Kofi
Hannan una dura lettera di protesta per il mancato rispetto da
parte di Kfor e Unmik (la forza di pace e l'amministrazione Onu in
Kosovo) dell'accordo ratificato lo scorso giugno sulle frontiere
fra Serbia e Macedonia. ''Ho appreso con mia grande sorpresa e
inquietudine delle dichiarazioni di alti rappresentanti della Kfor
e dell'Unmik che contestano la legittimita' di questo accordo - ha
scritto Kostunica a Hannan in una missiva integralmente pubblicata
dal quotidiano 'Politika' - e le chiedo di usare tutta la sua
influenza perche' esso venga rispettato e questi personaggi non
facciano simili esternazioni. Dichiarazioni tali ostacolano gli sforzi
della comunita' internazionale per riportare la stabilita' nella
regione''. Kostunica si riferiva in particolare alle dichiarazioni
del generale americano della Kfor Keith Huber, che aveva definito
''illegale'' il trattato fra Belgrado e Skopje, in quanto coinvolgeva
un tratto di confine kosovaro-macedone e il Kosovo e' sottoposto alle
decisioni dell'Onu. Il presidente jugoslavo ha sottolineato che
''in base alla risoluzione 1244 adottata dallo stesso consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite, il Kosovo resta parte integrante della
Jugoslavia''. Kostunica ha ricordato che quando nel marzo 2001 il
testo dell'accordo fu presentato all'Onu e al consiglio di sicurezza,
ricevette il plauso di tutti, inclusi Ue, Usa e i leader dei paesi
balcanici. (ANSA). OT
22/02/2002 17:49

KOSOVO PREMIER'S STATEMENT ON NONRECOGNITION OF BORDER DANGEROUS,
MACEDONIAN FOREIGN MINISTER

SKOPJE, March 6 (Tanjug) - The statement of Kosovo Premier Bairan
Rexhepi
that he does not recognize the interstate accord on the border, signed
by
Macedonia and Yugoslavia, was assessed by Macedonian Foreign Minister
Slobodan Casule as very dangerous.
Casule said that Macedonia, as a sovereign state, will not, and cannot,
accept any revision of the border accord signed with sovereign
Yugoslavia.
Kosovo is a protectorate of the United Nations and Rexhepi cannot uphold
stands that are outside his competencies, Casule said.
The Macedonian foreign minister recalled that the recent statement of US
Gen. Keith Huber with KFOR, which was identical in its contents with
that
of Rexhepi, was rejected by the international community, clearly
pointing
out that the document on the border signed by Macedonia with Yugoslavia
was fully valid.

> http://www.thenewsmexico.com/noticia.asp?id=20740

Macedonia protests Kosovo PM's refusal to accept
border accord
AFP - 3/7/2002

SKOPJE - Macedonia warned Wednesday that the refusal
by Kosovo's newly-elected Prime Minister Bajram
Rexhepi to recognize a border accord between Belgrade
and Skopje could mean a "declaration of war."
"Such claims are extremely dangerous... unilaterally
breaking borders means a declaration of war," Foreign
Minister Slobodan Casule told reporters here, adding
that his ministry had sent a message of protest to the
five permanent members of the UN Security Council.
Rexhepi said on Tuesday that the new Kosovo government
would "not recognize this agreement and will probably
adopt a resolution in the assembly that will be
forwarded to the UN Security Council."
"For the time being, we must find a joint solution
that the villagers can work their land without
problems. The agreement must be revised," said
Rexhepi.
Belgrade and Skopje signed a border agreement last
February, settling a 10-year-old dispute after the
break-up of the former Yugoslav federation. The accord
was ratified by the parliaments of the two countries,
and approved by the UN Security council.
But ethnic Albanians, in the majority in the
UN-administrated Yugoslav province of Kosovo,
bordering Macedonia, have refused to accept the
accord, insisting that inhabitants of villages in
Kosovo along the boundary would have their land in
another country.
Kosovo legally remains part of Yugoslavia, but has
been administered by UN and NATO peacekeepers since
the end of a NATO-led air campaign against Belgrade in
1999.
Its multiethnic assembly elected a government on
Monday after a power-sharing agreement between rival
ethnic Albanian parties was brokered by UN
administrator for the province, Michael Steiner, last
week.
But the legislature has limited decision making
powers, as the most sensitive decisions are made by
the UN mission in Kosovo (UNMIK) which remains the
ultimate authority in the province.
Steiner will retain the power to block any moves he
deems are contrary to UN Security Council Resolution
1244 of June 1999, which ended the war in Kosovo and
which governs all actions of UNMIK and the NATO force
in Kosovo.