[Invitiamo tutti coloro i quali condividono l'indignazione per le
parole pronunciate da Rugova a Terni a scrivere lettere di protesta al
Sindaco di quella citta'. CNJ]


Subject: Rugova dal Sindaco di Terni
Date: Thu, 20 Feb 2003 19:06:41 +0100
From: Jugoistrijan
To: aldo.bernocco@..., Jugocoord@...



Sig. Paolo Raffaelli, Sindaco di Terni

Ho provato un disgusto nell'apprendere
che Lei Sindaco, ha conferito
l'onoreficenza di cittadinanza onoraria
e il premio "San Valentino un anno
d'amore" al tale Ibrahim Rugova. E' un
indecenza e per i credenti cristiani
di buona volontà dovrebbe rappresentare
un vero affronto, una blasfemia:
Ringraziare dio per i bombardamenti
NATO! (Ma non è uno dei comandamenti:
"Non invocare Dio invano"?). Mai un popolo
avevano fatto cadere tanto in basso
da applaudire quelli che gli hanno
bombardato il proprio paese. Lo hanno
fatto si, coi "bei grappolini di bombe
colorate, per il piacere di grandi e
piccini", arrichite di uranio impoverito,
avvelenando tutto, distruggendo
il bene più grande, la vita!
"Finalmente" questo individuo con la sua
camarilla, l'UCK, sostenuti coi
dollari, hanno ottenuto quel tanto
agognato Kosovo (e Metohija) "libero" ed
etnicamente pulito - dai rom, dai gorani,
dai turchi, dagli slavi-musulmani ed
in primis dai serbi cattivi e
"occupatori" delle proprie terre.
Allietando ora il tempo libero dei soldati
occupatori americani (e non solo
americani) nella loro bella, la più grande
base in Europa, la "Bondsteel", con
"bulli e pupe", cioé: prostituzione,
droga e contrabando.
Come non bastasse l'onorificenza, lo fate
parlare con gli studenti delle superiori
in un incontro in cui invoca le guerre
giuste e "sante". Non basta la
disapprovazione di questo suo intervento,
che credo sia stata espressa da Lei
Sindaco e dal vescovo. Non ci sono
meriti di questa persona tali da
giustificare una onorificenza.
Sa quanto gliene può fregare della vostra
disapprovazione, intanto ha la sua bella
"medaglietta"... Sarebbe stato meglio avergliela
tolta subito.
Dite che ha avuto meriti antecedenti
dei bombardamenti NATO!
Rispolvero allora un po' nel tempo, tra le
dichiarazioni del Rugova:

- A Pristina, 1992: "Gli albanesi
(prima si dichiaravano shipetari per
distinguersi dai loro coetnici in
Albania) non accetteranno la divisione
del Kosovo" (La divisione proposta in
base alla demografia - dunque lo
volevano tutto!)

- A "Danas" settimanale di Zagabria,
1992: "Per gli albanesi del Kosovo,
la migliore soluzione è ottenere una
propria repubblica per poi unirsi
all'Albania" (E così arrivare ai fasti e
nefasti della "Grande Albania"
mussoliniana!)

- A Pristina, dopo l'incontro con Milan
Panic (premier jugoslavo venuto
dall'America): "Per noi il minimo è un
Kosovo neutrale e indipendente, e
questo significa che esso sarà aperto
sia alla Serbia che all'Albania".

- A "Le Monde", Parigi 1993: "La Lega
Democratica del Kosovo ha definito
tre possibili soluzioni per il Kosovo:
1. Kosovo neutrale e indipendente,
2. se cambiano le frontiere interne
della Jugoslavia, formazione di uno
Stato albanese comprendente anche gli
albanesi della Macedonia, 3. se
cambiano le frontiere esterne,
annessione all'Albania."

- A Pristina nel 1994: "Presso le
istituzioni legittime della Repubblica
(!) di Kosovo, la parte serba non
troverà interlocutori per l'autonomia."

- A "Der Spiegel", 1996: "Ogni
confronto armato sarebbe un suicidio. Una
soluzione provvisoria, il protettorato
internazionale. Obiettivo finale:
Stato sovrano."

Ecco questo sarebbe il "Gandhi kosovaro",
appoggiato da chi?! Non è difficle
da indovinare: dai camerati radicali,
cioé dal tandem Pannella-Bonino.

Saluti,
Ivan, nato in Istria

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IRAQ: RUGOVA, SE A FAVORE PACE GUERRA PUO' ESSERE MORALE

(ANSA) - TERNI, 13 FEB - ''La guerra e' sempre il mezzo estremo, ma
quando e' a favore della pace e non della distruzione, allora puo'
essere considerata morale'': lo ha detto il presidente del Kosovo,
Ibrahim Rugova, che e' in visita ufficiale a Terni, dove gli sono
stati conferiti oggi il premio ''San Valentino un anno d' amore'' e la
cittadinanza onoraria. Stamani Rugova ha incontrato un centinaio di
studenti delle scuole superiori della citta'. Presenti il vescovo,
mons. Vincenzo Paglia, e il sindaco, Paolo Raffaelli. Rispondendo alle
domande dei ragazzi, il presidente del Kosovo ha aggiunto che ''oggi
per quel che riguarda l' Iraq, il mondo civile sta facendo tutti gli
sforzi per evitare la guerra, ma purtroppo questa puo' essere un
impegno per evitare che armi pericolose per tutta l' umanita' vengano
lasciate nelle mani di persone irresponsabili''. E ha anche paragonato
Milosevic e Saddam Hussein: ''Hussein e Milosevic - ha detto - in
quanto dittatori si assomigliano. Il problema che si pone il mondo
civile e' quello di annullare le potenzialita' dei dittatori, per
andare sempre piu' verso la democrazia''. Ad un' altra domanda, Rugova
ha risposto: ''Noi kosovari dobbiamo ringraziare Dio per l'intervento
della Nato che e' servito a salvare un popolo e una civilta'''.
(ANSA). YMT-PE
13/02/2003 15:00

http://www.ansa.it/balcani/kosovo/20030213150032473255.html