Kosovo: 80 (OTTANTA) per cento di disoccupati

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http://en.rian.ru/rian/index.cfm?prd_id=160
&msg_id=2925239&startrow=51&date=2002-12-18&do_alert=0

Novosti News Agency

KOSOVO HAS THE HIGHEST UNEMPLOYMENT RATE IN EUROPE

BELGRADE, December 18, 2002. /from RIA Novosti
correspondent Sergei Ryabikin/. - Yugoslavian
territory Kosovo has the highest unemployment rate in
Europe. According to data by the local ministry of
labor and social affairs, of one million people able
to work, over 57 percent are unemployed.
As Minister Muhamed Gocaj said, 50 percent of people
living in the region barely make both ends meet with
more 12 percent living below the poverty line. Out of
180,000 families in Kosovo who are in need of social
help, only the third of them gets it. The budget lacks
funds to help the others. Twenty-two percent of the
Kosovo population live rather well and 12 percent are
considered to be wealthy.

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KOSOVO'S OFFICIAL UNEMPLOYMENT RATE 47 PERCENT, HIGHER IN REALITY

PRISTINA,Dec23 (Beta)-According to official statistics 47 percent
of Kosovo's work force is unemployed, but independent estimates put
this number at between 60 and 70 percent, said Kosovo Economy and
Finance Minister Ali Sandria on Dec. 23.
Presenting next year's budget, Sandria said there had been real
economic growth compared with 2001, adding that most of the budget
would be used for social welfare, education, and healthcare.
According to a proposal, the 2003 budget will be worth EUR489
million, of which only five percent will be covered by foreign
donations.
However, the Kosovo Assembly rejected the budget on grounds that
it should not be divided in three parts and that EUR140 million should
not be earmarked for the UNMIK.
Assembly members are demanding that the cabinet and Finance Ministry
have sole jurisdiction over public spending since 95 percent of
budget revenues are procured domestically.
Members from the Serb Return coalition are still boycotting the
Assembly because of what they see as discrimination on the part of the
ethnic Albanian majority.

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KOSOVO: RUGOVA A GALAN, APERTI A INVESTIMENTI DAL MONDO

(ANSA) - PRISTINA, 28 FEB - Un Kosovo ''il prima possibile
indipendente, integrato nella Nato e nell'Unione Europea'', oltre che
capace di garantire stabilita' e sicurezza per ''rendere possibili
investimenti da parte di tutto il mondo''. E' questo il progetto per
il Kosovo a cui pensa Ibrahim Rugova, e di cui il presidente della
regione balcanica ha parlato in un incontro a Pristina con il
governatore veneto Giancarlo Galan.
Un Kosovo di cui si stanno ricostruendo le istituzioni con l' aiuto
dell'Unmik, l'amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite che
opera a stretto contatto la classe dirigente locale, e che vede
proprio nel ritorno alla stabilita' politica e sociale la premessa
indispensabile per una rinascita dell'economia.
''La situazione e' cambiata e la tranquillita' in Kosovo sta tornando
- ha assicurato Rugova -; guardiamo ad un futuro di sviluppo in
collaborazione con il Veneto e con l'Italia, e appena potro' verro' da
voi e cerchero' di salutare anche il presidente Berlusconi''.
Rugova ha incontrato Galan e una delegazione di funzionari della
Regione Veneto nella propria abitazione di Pristina, dove svolge buona
parte della propria attivita' istituzionale pur disponendo degli
uffici della presidenza in un altro stabile della citta'. Una
residenza arredata con sobria eleganza in uno dei quartieri migliori
della citta', ma non per questo immuni dalle tracce della recente
guerra che ancora si mostrano ovunque, tra la polvere onnipresente per
i tanti cantieri aperti per la ricostruzione. Attorniato dai militari
che vigilano sulla sua sicurezza, il caratteristico foulard al collo,
Rugova si e' mostrato ospitale con la delegazione veneta e anche con
il drappello di giornalisti locali giunti per il briefing successivo.
Anche sul piano della sicurezza si sta lavorando, ha assicurato Rugova
ricordando fra l'altro la specializzazione della polizia locale cui
sta collaborando anche l'Unmik: i veneti sono stati fra i primi giunti
in Kosovo per collaborare alla ricostruzione, ha ricordato, ma anche i
kosovari sono dinamici e intraprendenti, e la cooperazione con
l'Italia e l'Europa non sara' difficile.
''So che lei conosce bene il nostro paese - ha risposto da parte sua
Galan, annunciando l'ipotesi di iniziative comuni per la formazione di
funzionari della pubblica amministrazione e per il personale sanitario
- e siamo lieti di potervi dare una mano per favorire il vostro
sviluppo. La possibilita' di una collaborazione passa attraverso la
stabilita', occorrono leggi che diano la garanzia del diritto e il
raggiungimento di standard europei che possano portarvi ad aspirare di
entrare nella grande casa della Ue''.
Di un futuro di collaborazione tra Veneto e Kosovo ha parlato anche il
comandante della Kfor, la forza internazionale di Pace a guida Nato,
gen. Fabio Mini, che ha incontrato la delegazione nella base militare
di Film City. ''Il Veneto puo' essere un modello di sviluppo per il
Kosovo - ha detto il generale, ricordando con Galan lo spirito
imprenditoriale che ha sempre caratterizzato i kosovari -: ci sono in
questa regione molte opportunita' di investimento e questo e' il
momento per coglierle''. E' vero che permangono ancora ostacoli all'
iniziativa privata sul piano giuridico, ha proseguito Mini, ''ma ci
sono anche molte occasioni da cogliere proprio su misura della piccola
e media impresa. Basti pensare che finora sono state ricostruite 36
mila abitazioni, ma che mancano spesso adeguati impianti idrici e
fognari''. In tali campi si puo' lavorare con finanziamenti
internazionali, ha proseguito Mini, ma si possono anche avviare
iniziative da trasferire poi all'imprenditoria locale, e investire nel
settore immobiliare. ''Non dimentichiamo poi che che il Kosovo e'
ricco di risorse minerarie - ha concluso - non solo lignite ma anche
minerali nobili''. Ma e' in particolare su una ricchezza che il Kosovo
puo' contare: quella di manodopera, visto che circa l' 80% della
popolazione attiva risulta disoccupata.
Ad intraprendere con decisione la strada degli investimenti in Kosovo
sono state finora due imprese nel settore delle infrastrutture viarie,
tra cui la Carta Isnardo di Montecchio Precalcino (Vicenza) e un
gruppo della grande distribuzione che con questa scelta ha voluto
puntare, piu' che sui ridotti salari locali (di circa 150 euro lo
stipendio medio di un kosovaro) sul piu' alto potere d'acquisto sulle
decine di migliaia di stranieri che operano nella regione. (ANSA). BOR
28-FEB-03 16:56 NNNN 28/02/2003 18:52

http://www.ansa.it/balcani/kosovo/20030228185232487898.html