Sedìcipersone
Le parole negate del bombardamento della Tv di Belgrado. Un
documentario ideato e diretto da Corrado Veneziano consulenza
giuridica di Domenico Gallo
martedì 25 marzo 2003 alle ore 16,30
Associazione della Stampa estera
via dell'Umiltà 83/c Roma
Alle due e sei minuti del 23 aprile del 1999 il palazzo della tv
nazionale di Belgrado "Rts", la Radio Televizija Srbije, viene colpito
dai missili Cruise della Nato. 16 persone che stavano lavorando
all'interno dello stabile vengono uccise. Si tratta di una
giornalista, tecnici dell'audio e cameramen. Un errore fatale? No. Si
sapeva, infatti, che l'edificio situato sulla (via) Ulica Aberdareva
era stato incluso fra gli obiettivi di quelle operazioni di guerra in
quanto la tv nazionale era considerata il megafono della propaganda di
Slobodan Milosevic e, come conseguenza, ritenuti "voci e braccia
armate" i giornalisti e i dipendenti radiotelevisivi di quel governo.
Il documentario di Corrado Veneziano pone al centro della
riflessione, in occasione del quarto anniversario dell'accaduto, una
domanda centrale: i chiarimenti dati allora, come oggi, da alcune
Istituzioni e organismi internazionali esauriscono per sempre
l'argomento?
Oggi, il palazzo della tv nazionale serba è stato ricostruito attorno
a quello sventrato, le cui macerie sono ancora chiaramente visibili a
testimoniare la tragedia. Una lapide, in lingua serba, ricorda i
sedici nomi di quelle "Sedìcipersone".
Il filmato mostra sedici inviati, conduttori e operatori della RAI
mentre commentano quell'atto di guerra. Inoltre, in questi ultimi
giorni, sono stati intervistati a Belgrado altrettanti giornalisti
serbi, insieme ad alcuni parenti delle vittime. Le immagini girate fra
le macerie della tv serba, pochi minuti dopo l'attacco, completano la
visione. Sono le immagini di un massacro, mentre con la voce di
Paola Ricci ci vengono ricordati i princìpi della libertà di stampa e
dei diritti umani, tratti dalle Convenzioni internazionali.
Rispetto all'attualità, ci sono o ci saranno altre bombe per la stampa
"broadcaster"? Ne discutono con Corrado Veneziano (regista e
autore del documentario) e Domenico Gallo (giudice): on. Rosi
Bindi (parlamentare), sen. Tana de Zulueta (parlamentare), Lucio
Caracciolo (direttore della rivista di geopolitica Limes). Introduce
Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della
Stampa italiana. Sarà presente l'ambasciatore di Serbia e
Montenegro Miodrag Lekic.
Nel corso della Conferenza Stampa si assisterà alla proiezione del
documentario.
Si ringraziano per la collaborazione: FNSI, Articolo 21.Liberi di,
ARCI nazionale, P. di Florio, L. Gennaro, A. Martino. Per la grafica:
G. Servadio.
Ufficio stampa: Immagini:
Daniela Binello Sono disponibili alcuni frame e
mob 335 461844 immagini tratti dal documentario. Per
tel/fax 06 3208348 richiederli contattare l'ufficio stampa.
email blusole.db@... www.sedicipersone.it
Le parole negate del bombardamento della Tv di Belgrado. Un
documentario ideato e diretto da Corrado Veneziano consulenza
giuridica di Domenico Gallo
martedì 25 marzo 2003 alle ore 16,30
Associazione della Stampa estera
via dell'Umiltà 83/c Roma
Alle due e sei minuti del 23 aprile del 1999 il palazzo della tv
nazionale di Belgrado "Rts", la Radio Televizija Srbije, viene colpito
dai missili Cruise della Nato. 16 persone che stavano lavorando
all'interno dello stabile vengono uccise. Si tratta di una
giornalista, tecnici dell'audio e cameramen. Un errore fatale? No. Si
sapeva, infatti, che l'edificio situato sulla (via) Ulica Aberdareva
era stato incluso fra gli obiettivi di quelle operazioni di guerra in
quanto la tv nazionale era considerata il megafono della propaganda di
Slobodan Milosevic e, come conseguenza, ritenuti "voci e braccia
armate" i giornalisti e i dipendenti radiotelevisivi di quel governo.
Il documentario di Corrado Veneziano pone al centro della
riflessione, in occasione del quarto anniversario dell'accaduto, una
domanda centrale: i chiarimenti dati allora, come oggi, da alcune
Istituzioni e organismi internazionali esauriscono per sempre
l'argomento?
Oggi, il palazzo della tv nazionale serba è stato ricostruito attorno
a quello sventrato, le cui macerie sono ancora chiaramente visibili a
testimoniare la tragedia. Una lapide, in lingua serba, ricorda i
sedici nomi di quelle "Sedìcipersone".
Il filmato mostra sedici inviati, conduttori e operatori della RAI
mentre commentano quell'atto di guerra. Inoltre, in questi ultimi
giorni, sono stati intervistati a Belgrado altrettanti giornalisti
serbi, insieme ad alcuni parenti delle vittime. Le immagini girate fra
le macerie della tv serba, pochi minuti dopo l'attacco, completano la
visione. Sono le immagini di un massacro, mentre con la voce di
Paola Ricci ci vengono ricordati i princìpi della libertà di stampa e
dei diritti umani, tratti dalle Convenzioni internazionali.
Rispetto all'attualità, ci sono o ci saranno altre bombe per la stampa
"broadcaster"? Ne discutono con Corrado Veneziano (regista e
autore del documentario) e Domenico Gallo (giudice): on. Rosi
Bindi (parlamentare), sen. Tana de Zulueta (parlamentare), Lucio
Caracciolo (direttore della rivista di geopolitica Limes). Introduce
Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della
Stampa italiana. Sarà presente l'ambasciatore di Serbia e
Montenegro Miodrag Lekic.
Nel corso della Conferenza Stampa si assisterà alla proiezione del
documentario.
Si ringraziano per la collaborazione: FNSI, Articolo 21.Liberi di,
ARCI nazionale, P. di Florio, L. Gennaro, A. Martino. Per la grafica:
G. Servadio.
Ufficio stampa: Immagini:
Daniela Binello Sono disponibili alcuni frame e
mob 335 461844 immagini tratti dal documentario. Per
tel/fax 06 3208348 richiederli contattare l'ufficio stampa.
email blusole.db@... www.sedicipersone.it