(NOTA: dopo la censura di "Liberazione", la rubrica la "Mondocane fuoriline=
a" di Fulvio
Grimaldi continua via internet... alla pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html
vedi la nota in fondo)
===
DA FULVIO GRIMALDI
MONDOCANE FUORI LINEA 14/6/3
Errata corrige
Per un deplorabile disguido tecnico, alcune domande a Massimo D'Alema, form=
ulate
nel corso di un'ampia intervista a Liberazione nei giorni scorsi, sono anda=
te perse
negli intestini del computer. Lo stesso vale per le risposte. Rimediamo all=
'incidente.
Domanda: Illustrissimo, valentissimo e carissimo compagno Massimo, ti sei m=
olto
risentito del fatto che il nostro partito ti abbia denunciato alla magistra=
tura italiana
per i crimini di guerra che hai commesso nell'assalto e successivo squartam=
ento della
Jugoslavia?
D'Alema: Ma per carità, scuradammoce o' passato, chi ha avuto, ha avuto, ha=
avuto,
chi ha dato, ha dato, ha dato. Vi ho ampiamente perdonato, anche perché la =
vostra
linea del né-né è stata utilissima nell'agevolare quello che, come ho ribad=
ito nel mio
libro e in innumerevoli discorsi, è stato un intervento umanitario che ci h=
a finalmente
reinserito a pieno titolo e con grandi meriti, dopo anni di imbelle pacifis=
mo, nel
consesso della comunità internazionale, delle Grandi Democrazie (attenta al=
le
maiuscole iniziali!).
Domanda: Grazie. Ti abbiamo visto, fiero, sorridente e compiaciuto, sul pal=
co d'onore
delle celebrazioni in Piazza San Pietro per il fondatore dell'Opus Dei, Esc=
rivà de
Balaguer. Qual è la lezione che dobbiamo trarre da questo tuo gesto?
D'Alema: Sono sempre stato favorevole a un antico e glorioso slogan: "Unità=
, grande
unità". Perché questa felice intuizione, che emargina estremisti comunisti,=
terroristi
palestinesi e iracheni, integralisti iraniani e violatori cubani dei diritt=
i umani,
antiblairiani e rottami realsocialisti, pacifisti e bassotti, non dovrebbe =
valere per
l'illuminato arcipelago delle massonerie, la cui capacità di guidare le Mol=
titudini
(maiuscola, per favore) si è confermata nei millenni? E poi, come dissentir=
e da un
pontefice coraggioso e innovatore che ci ha indicato valori imperituri nell=
'elevare a
modelli di santità eccelse figure come i missionari che hanno liquidato il =
cancro
pagano in Messico, o come i vescovi che hanno sostenuto in Croazia la resis=
tenza ai
divoratori di bambini comunisti condotta da Ante Pavelic?
Incorreggibili e fanatici fondamentalisti del conflitto di classe (e poi si=
definiscono
"pacifisti"!) si sono permessi di darmi dell'inciucista, solo perché ho off=
erto al mio
amico-rivale Berlusconi un civile tavolo di briscola per decidere chi tra n=
oi due
avrebbe fatto il futuro viceré d'Italia nel nome del Sacro Romano Democrati=
co Impero
(maiuscole!!!) di Washington. Erano faziose e intolleranti cattiverie, alim=
entate da
sordida inimicizia alla libertà d'espressione e del pluralismo, vero?
Domanda: A me lo dici! Però Furio Colombo, sull'Unità, ha infilato la tua t=
estata "Il
Riformista" nella lista delle pubblicazioni di destra, tra Foglio e Giornal=
e, Libero e
Padania. Come ha potuto?
D'Alema: Non capisco il problema.
Domanda: In effetti. Passiamo, sempre che tu gradisca, alla politica intern=
azionale. I
tuoi viaggi a Gerusalemme, alla Casa Bianca e alla City hanno rivelato orig=
inalità di
vedute e profonde capacità di analisi e giudizio sulla situazione mondiale.=
Abbiamo
un problema. Un po'di passatisti del nostro giro reclamano solidarietà con=
la
resistenza irachena. Ma quella è capeggiata nientemeno che da Saddam Hussei=
n. Mica
possiamo sostenere un movimento di liberazione nazionale guidato dal dittat=
ore!
D'Alema: Ma scusa, non eravate voi quelli dell'azzecatissimo "né-né"? Né co=
n la Nato,
né con Milosevic? Né con Sharon, né con i kamikaze? Basta che insistiate: n=
é con gli
USA, né con i terroristi iracheni. Certo che se venisse l'ONU a pacificare =
l'Iraq, magari
con Kouchner (quello dei CIAfili Medicins sans Frontieres) come in Kosovo, =
allora sì
che potremmo tutti schierarci univocamente contro quella marmaglia
antidemocratica.
Domanda: Grazie. C'è un problemino anche in Iran. Lì ci sono dei contestato=
ri dei
mullah che vengono repressi. Alle donne non sono permessi i jeans al pube e=
ai
bambini negano l'hamburger. Noi, tra conservatori e riformatori opteremmo p=
er i
secondi, se sei d'accordo.
D'Alema: Ma certo, come ai tempi gloriosi del riformatore Eltsin che bombar=
dava i
biechi conservatori parlamentari di Ligaciov. Questi giovani iraniani, al p=
ari dei
giovani riformisti di Belgrado che ascoltavano la radio del compagno George=
Soros,
B92, e manifestavano contro il despota Milosevic insieme ai nostri Disobbed=
ienti e ai
consiglieri USA, hanno ascoltato l'appello di Colin Powell, una colomba se =
ce n'è una,
a rivoltarsi contro l'oscurantismo integralista e subito sono scesi in piaz=
za. Tra
bandiere a stelle e striscie che sventolano sui missili puntati su Teheran =
e bandiere a
stelle e striscie che fioriscono nei cuori dei ragazzi iraniani, presto la =
faremo finita
con questi ayatollah.
Domanda: Grazie. Per finire, una questione un po' intima. Comprendiamo
perfettamente la tua avversione radicale e anche un po' disgustata verso il=
sì al
referendum per l'art.18. Ma, sotto il conciliante effetto dei morbidi raggi=
di una luna
malandrina, che ci colgono stretti sulla terrazza in riva al mare, tra gli =
afrori di
gelsomini annuncianti una nuova primavera, inebriati da questa spumeggiante=
coppa
di champagne della riconciliazione, non potresti almeno condividere il nost=
ro
cammino fino alla cabina elettorale, per poi votare secondo quanto ti sugge=
risce la
tua infallibile intelligenza politica?
D'Alema: Ma vaffanculo....
In Iraq, come anticipato dai dirigenti del precedente governo, alcuni sband=
ati
terroristi, probabilmente riesumati da Osama Bin Laden, hanno bucato le gom=
me a un
paio di blindati angloamericani. Subito ne sono stati rastrellati 400, tra =
venditori di
musicassette taroccate e piccoli bastardi delle elementari, per ricevere la=
rieducazione
Guantanamo. Altri cento sono stati processati da un magistrato sulla torret=
ta di un
carro armato, condannati e seduta stante giustiziati. Altro che le lungaggi=
ni della
giustizia italiana!
Alcuni organi di stampa, come Il Manifesto e qualche sito telematico di poc=
hissimo
conto e di grande tendenziosità antipacifista e anti-noviolenza, coltiva il=
risibile e
indecente sospetto, contro ogni monumentale evidenza, che gli attentati in =
giro per il
mondo siano farina del sacco Mossad-CIA. Poi gonfiano all'inverosimile ques=
ti ridicoli
episodi di insofferenza alla rinascita democratica dell'Iraq liberato dalla=
belva
sanguinaria, fino a parlare, sulla base di poche centinaia di velleitari at=
tacchi e
imboscate e di alcune mini-manifestazioni di preti sciti, con il presunto b=
ilancio di
una cinquantina di caduti americani, di "attacchi ininterrotti in tutto il =
paese, con
pioggia di Apache abbattuti e falò di tank bazookati". Parlano nientemeno -=
e gli da
man forte addirittura il Washington Post - di resistenza armata altamente o=
rganizzata
e guidata nientemeno che da Saddam Hussein, come dimostrerebbero bollettin=
i
autografi del Rais (falsamente giudicati autentici da grafologi corrotti). =
Tutti
sappiamo, invece, che gli iracheni, compreso il Partito Comunista Iracheno,=
subito
riabilitato dagli occupanti a Baghdad (diversamente da quei finti comunisti=
della
Coalizione Nazionale e di quegli altri del Partito Comunista dei Lavoratori=
che
cianciano della necessità di lottare con le armi contro "l'invasore imperia=
lista" - ma
quale imperialismo, sono decenni che non c'è più ! Che fissati quei latinoa=
mericani,
africani, arabi, afgani, jugoslavi che insistono su questa chimera!) hanno =
riconosciuto
che "per ora è meglio che gli occupanti restino e governino, per un governo=
iracheno
c'è sempre tempo e noialtri del PCI siamo dispostissimi a farlo con tutti i=
settori della
Società Civile, pur capeggiata da un mafioso ricuperato come Ahmed Chalabi.=
Non va
data a tutti una seconda chance?" (vedi Il Manifesto 6/6/3).
In conclusione, raccomandiamo di abbeverarsi alla fonte di colui che Repubb=
lica,
Porta a Porta, Excalibur e il capostazione CIA a Roma hanno consacrato com=
e
massimo esperto di Saddam, palestinesi, islamici e imam dell'universo mondo=
: Magdi
Allam. Avessimo solo dato retta a lui, quando ci ammoniva, con rivelazioni =
da fonti
assolutamente attendibili come Ariel Sharon, che Saddam, figlio di un briga=
nte di
strada e di una zoccola, già a 4 anni guardava torvo i compagni d'asilo e a=
10
lapidava gli amichetti! Ci saremmo risparmiati certe sbadataggini come le a=
rmi di
distruzioni di massa (chi ne aveva bisogno poi! Saddam strangolava con le=
proprie
mani milionate di concittadini), o i curdi gassati a Halabia (li avevano ga=
ssati gli
iraniani, vedi Il New York Times del 31/1/3, ma che fa), o il dissidente ch=
e faceva
pubblicare su Liberazione che i comunisti in Iraq avevano dovuto vegetare i=
n
clandestinità per 45 anni, dalla rivoluzione del '58 (sorvolando sul fatto =
che fino a
quando, nel '79, Brezhnev gli ordinò di schierarsi con il democratico laico=
Khomeini
contro il proprio paese, erano stati al governo insieme a curdi e Baath. Sì=
, ma sempre
in minoranza, porca miseria!).
Comunque, il pericolo delle mistificazioni è elevatissimo. E c'è già chi ne=
approfitta
per dar fiato a un oscuro e indistinto rumoreggiare che alcuni provocatori =
fanno
correre per i continenti e che a Cuba suona "Hasta la victoria sempre", men=
tre altrove
bercia "Intifada fino alla vittoria!". Tutto per depistare dai bombaroli di=
Al Qaida che,
come quel segugio di Allam ha ben documentato a Scajola, affollano non solo=
le
moschee, ma anche asili, elementari e incroci stradali. In guardia!
I redattori del TG1 hanno comunicato:
"Non ci sembra un caso che in un grande e autorevole quotidiano nazionale..=
. siano in
pericolo l'indipendenza e l'autonomia professionale, schiacciate da interes=
si più o
meno dichiarati dal governo, da tentativi di ridurre la verità a verità di =
parte, la notizia
a non notizia e l'informazione politica a propaganda".
Copioni!
=== NOTA ===
Ciao a tutti,
mi permetto di segnalarvi sul sito dei Giovani Comunisti di Savona ( http:/=
/
www.giovanicomunisti.it/savona ) la pubblicazione della rubrica Mondocane d=
i Fulvio
Grimaldi un tempo su Liberazione e oggi (grazie ad un accordo con l'autore)=
anche
sulle nostre pagine. Il tutto è raggiunbile alla pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html .
Indipendentemente dal vostro orientamento politico a dalla vostra valutazio=
ne sulla
vicenda, la prosecuzione di Mondocane sulle nostre pagine rappresenta una g=
hiotta
occasione per non perdere nemmeno una virgola scritta dal noto giornalista =
(nella
speranza di leggerlo nuovamente sulle pagine di Liberazione). Quindi aggiun=
gete la
pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html
ai vostri bookmarks (o ai vostri segnalibri o ai vostri preferiti a seconda=
del browser
che usate) e tornate a trovarci.
Grazie dell'attenzione.
Marco - Savona
a" di Fulvio
Grimaldi continua via internet... alla pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html
vedi la nota in fondo)
===
DA FULVIO GRIMALDI
MONDOCANE FUORI LINEA 14/6/3
Errata corrige
Per un deplorabile disguido tecnico, alcune domande a Massimo D'Alema, form=
ulate
nel corso di un'ampia intervista a Liberazione nei giorni scorsi, sono anda=
te perse
negli intestini del computer. Lo stesso vale per le risposte. Rimediamo all=
'incidente.
Domanda: Illustrissimo, valentissimo e carissimo compagno Massimo, ti sei m=
olto
risentito del fatto che il nostro partito ti abbia denunciato alla magistra=
tura italiana
per i crimini di guerra che hai commesso nell'assalto e successivo squartam=
ento della
Jugoslavia?
D'Alema: Ma per carità, scuradammoce o' passato, chi ha avuto, ha avuto, ha=
avuto,
chi ha dato, ha dato, ha dato. Vi ho ampiamente perdonato, anche perché la =
vostra
linea del né-né è stata utilissima nell'agevolare quello che, come ho ribad=
ito nel mio
libro e in innumerevoli discorsi, è stato un intervento umanitario che ci h=
a finalmente
reinserito a pieno titolo e con grandi meriti, dopo anni di imbelle pacifis=
mo, nel
consesso della comunità internazionale, delle Grandi Democrazie (attenta al=
le
maiuscole iniziali!).
Domanda: Grazie. Ti abbiamo visto, fiero, sorridente e compiaciuto, sul pal=
co d'onore
delle celebrazioni in Piazza San Pietro per il fondatore dell'Opus Dei, Esc=
rivà de
Balaguer. Qual è la lezione che dobbiamo trarre da questo tuo gesto?
D'Alema: Sono sempre stato favorevole a un antico e glorioso slogan: "Unità=
, grande
unità". Perché questa felice intuizione, che emargina estremisti comunisti,=
terroristi
palestinesi e iracheni, integralisti iraniani e violatori cubani dei diritt=
i umani,
antiblairiani e rottami realsocialisti, pacifisti e bassotti, non dovrebbe =
valere per
l'illuminato arcipelago delle massonerie, la cui capacità di guidare le Mol=
titudini
(maiuscola, per favore) si è confermata nei millenni? E poi, come dissentir=
e da un
pontefice coraggioso e innovatore che ci ha indicato valori imperituri nell=
'elevare a
modelli di santità eccelse figure come i missionari che hanno liquidato il =
cancro
pagano in Messico, o come i vescovi che hanno sostenuto in Croazia la resis=
tenza ai
divoratori di bambini comunisti condotta da Ante Pavelic?
Incorreggibili e fanatici fondamentalisti del conflitto di classe (e poi si=
definiscono
"pacifisti"!) si sono permessi di darmi dell'inciucista, solo perché ho off=
erto al mio
amico-rivale Berlusconi un civile tavolo di briscola per decidere chi tra n=
oi due
avrebbe fatto il futuro viceré d'Italia nel nome del Sacro Romano Democrati=
co Impero
(maiuscole!!!) di Washington. Erano faziose e intolleranti cattiverie, alim=
entate da
sordida inimicizia alla libertà d'espressione e del pluralismo, vero?
Domanda: A me lo dici! Però Furio Colombo, sull'Unità, ha infilato la tua t=
estata "Il
Riformista" nella lista delle pubblicazioni di destra, tra Foglio e Giornal=
e, Libero e
Padania. Come ha potuto?
D'Alema: Non capisco il problema.
Domanda: In effetti. Passiamo, sempre che tu gradisca, alla politica intern=
azionale. I
tuoi viaggi a Gerusalemme, alla Casa Bianca e alla City hanno rivelato orig=
inalità di
vedute e profonde capacità di analisi e giudizio sulla situazione mondiale.=
Abbiamo
un problema. Un po'di passatisti del nostro giro reclamano solidarietà con=
la
resistenza irachena. Ma quella è capeggiata nientemeno che da Saddam Hussei=
n. Mica
possiamo sostenere un movimento di liberazione nazionale guidato dal dittat=
ore!
D'Alema: Ma scusa, non eravate voi quelli dell'azzecatissimo "né-né"? Né co=
n la Nato,
né con Milosevic? Né con Sharon, né con i kamikaze? Basta che insistiate: n=
é con gli
USA, né con i terroristi iracheni. Certo che se venisse l'ONU a pacificare =
l'Iraq, magari
con Kouchner (quello dei CIAfili Medicins sans Frontieres) come in Kosovo, =
allora sì
che potremmo tutti schierarci univocamente contro quella marmaglia
antidemocratica.
Domanda: Grazie. C'è un problemino anche in Iran. Lì ci sono dei contestato=
ri dei
mullah che vengono repressi. Alle donne non sono permessi i jeans al pube e=
ai
bambini negano l'hamburger. Noi, tra conservatori e riformatori opteremmo p=
er i
secondi, se sei d'accordo.
D'Alema: Ma certo, come ai tempi gloriosi del riformatore Eltsin che bombar=
dava i
biechi conservatori parlamentari di Ligaciov. Questi giovani iraniani, al p=
ari dei
giovani riformisti di Belgrado che ascoltavano la radio del compagno George=
Soros,
B92, e manifestavano contro il despota Milosevic insieme ai nostri Disobbed=
ienti e ai
consiglieri USA, hanno ascoltato l'appello di Colin Powell, una colomba se =
ce n'è una,
a rivoltarsi contro l'oscurantismo integralista e subito sono scesi in piaz=
za. Tra
bandiere a stelle e striscie che sventolano sui missili puntati su Teheran =
e bandiere a
stelle e striscie che fioriscono nei cuori dei ragazzi iraniani, presto la =
faremo finita
con questi ayatollah.
Domanda: Grazie. Per finire, una questione un po' intima. Comprendiamo
perfettamente la tua avversione radicale e anche un po' disgustata verso il=
sì al
referendum per l'art.18. Ma, sotto il conciliante effetto dei morbidi raggi=
di una luna
malandrina, che ci colgono stretti sulla terrazza in riva al mare, tra gli =
afrori di
gelsomini annuncianti una nuova primavera, inebriati da questa spumeggiante=
coppa
di champagne della riconciliazione, non potresti almeno condividere il nost=
ro
cammino fino alla cabina elettorale, per poi votare secondo quanto ti sugge=
risce la
tua infallibile intelligenza politica?
D'Alema: Ma vaffanculo....
In Iraq, come anticipato dai dirigenti del precedente governo, alcuni sband=
ati
terroristi, probabilmente riesumati da Osama Bin Laden, hanno bucato le gom=
me a un
paio di blindati angloamericani. Subito ne sono stati rastrellati 400, tra =
venditori di
musicassette taroccate e piccoli bastardi delle elementari, per ricevere la=
rieducazione
Guantanamo. Altri cento sono stati processati da un magistrato sulla torret=
ta di un
carro armato, condannati e seduta stante giustiziati. Altro che le lungaggi=
ni della
giustizia italiana!
Alcuni organi di stampa, come Il Manifesto e qualche sito telematico di poc=
hissimo
conto e di grande tendenziosità antipacifista e anti-noviolenza, coltiva il=
risibile e
indecente sospetto, contro ogni monumentale evidenza, che gli attentati in =
giro per il
mondo siano farina del sacco Mossad-CIA. Poi gonfiano all'inverosimile ques=
ti ridicoli
episodi di insofferenza alla rinascita democratica dell'Iraq liberato dalla=
belva
sanguinaria, fino a parlare, sulla base di poche centinaia di velleitari at=
tacchi e
imboscate e di alcune mini-manifestazioni di preti sciti, con il presunto b=
ilancio di
una cinquantina di caduti americani, di "attacchi ininterrotti in tutto il =
paese, con
pioggia di Apache abbattuti e falò di tank bazookati". Parlano nientemeno -=
e gli da
man forte addirittura il Washington Post - di resistenza armata altamente o=
rganizzata
e guidata nientemeno che da Saddam Hussein, come dimostrerebbero bollettin=
i
autografi del Rais (falsamente giudicati autentici da grafologi corrotti). =
Tutti
sappiamo, invece, che gli iracheni, compreso il Partito Comunista Iracheno,=
subito
riabilitato dagli occupanti a Baghdad (diversamente da quei finti comunisti=
della
Coalizione Nazionale e di quegli altri del Partito Comunista dei Lavoratori=
che
cianciano della necessità di lottare con le armi contro "l'invasore imperia=
lista" - ma
quale imperialismo, sono decenni che non c'è più ! Che fissati quei latinoa=
mericani,
africani, arabi, afgani, jugoslavi che insistono su questa chimera!) hanno =
riconosciuto
che "per ora è meglio che gli occupanti restino e governino, per un governo=
iracheno
c'è sempre tempo e noialtri del PCI siamo dispostissimi a farlo con tutti i=
settori della
Società Civile, pur capeggiata da un mafioso ricuperato come Ahmed Chalabi.=
Non va
data a tutti una seconda chance?" (vedi Il Manifesto 6/6/3).
In conclusione, raccomandiamo di abbeverarsi alla fonte di colui che Repubb=
lica,
Porta a Porta, Excalibur e il capostazione CIA a Roma hanno consacrato com=
e
massimo esperto di Saddam, palestinesi, islamici e imam dell'universo mondo=
: Magdi
Allam. Avessimo solo dato retta a lui, quando ci ammoniva, con rivelazioni =
da fonti
assolutamente attendibili come Ariel Sharon, che Saddam, figlio di un briga=
nte di
strada e di una zoccola, già a 4 anni guardava torvo i compagni d'asilo e a=
10
lapidava gli amichetti! Ci saremmo risparmiati certe sbadataggini come le a=
rmi di
distruzioni di massa (chi ne aveva bisogno poi! Saddam strangolava con le=
proprie
mani milionate di concittadini), o i curdi gassati a Halabia (li avevano ga=
ssati gli
iraniani, vedi Il New York Times del 31/1/3, ma che fa), o il dissidente ch=
e faceva
pubblicare su Liberazione che i comunisti in Iraq avevano dovuto vegetare i=
n
clandestinità per 45 anni, dalla rivoluzione del '58 (sorvolando sul fatto =
che fino a
quando, nel '79, Brezhnev gli ordinò di schierarsi con il democratico laico=
Khomeini
contro il proprio paese, erano stati al governo insieme a curdi e Baath. Sì=
, ma sempre
in minoranza, porca miseria!).
Comunque, il pericolo delle mistificazioni è elevatissimo. E c'è già chi ne=
approfitta
per dar fiato a un oscuro e indistinto rumoreggiare che alcuni provocatori =
fanno
correre per i continenti e che a Cuba suona "Hasta la victoria sempre", men=
tre altrove
bercia "Intifada fino alla vittoria!". Tutto per depistare dai bombaroli di=
Al Qaida che,
come quel segugio di Allam ha ben documentato a Scajola, affollano non solo=
le
moschee, ma anche asili, elementari e incroci stradali. In guardia!
I redattori del TG1 hanno comunicato:
"Non ci sembra un caso che in un grande e autorevole quotidiano nazionale..=
. siano in
pericolo l'indipendenza e l'autonomia professionale, schiacciate da interes=
si più o
meno dichiarati dal governo, da tentativi di ridurre la verità a verità di =
parte, la notizia
a non notizia e l'informazione politica a propaganda".
Copioni!
=== NOTA ===
Ciao a tutti,
mi permetto di segnalarvi sul sito dei Giovani Comunisti di Savona ( http:/=
/
www.giovanicomunisti.it/savona ) la pubblicazione della rubrica Mondocane d=
i Fulvio
Grimaldi un tempo su Liberazione e oggi (grazie ad un accordo con l'autore)=
anche
sulle nostre pagine. Il tutto è raggiunbile alla pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html .
Indipendentemente dal vostro orientamento politico a dalla vostra valutazio=
ne sulla
vicenda, la prosecuzione di Mondocane sulle nostre pagine rappresenta una g=
hiotta
occasione per non perdere nemmeno una virgola scritta dal noto giornalista =
(nella
speranza di leggerlo nuovamente sulle pagine di Liberazione). Quindi aggiun=
gete la
pagina
http://www.rifondazione.it/savona/giovani/mondo00.html
ai vostri bookmarks (o ai vostri segnalibri o ai vostri preferiti a seconda=
del browser
che usate) e tornate a trovarci.
Grazie dell'attenzione.
Marco - Savona