Kosmet, ferragosto di sangue

2: Articoli in lingua italiana sul terrorismo pan-albanese, attivo non
solo in Kosmet

Ulteriore materiale, in lingua inglese, sulla carneficina in atto in
Kosovo con la copertura NATO, sara' inviato nei prossimi messaggi.
I dispacci ANSA sono stati ripresi dal sito
http://www.ansa.it/balcani/kosovo/kosovo.shtml
al solo scopo di segnalazione e commento.
Si raccomandano i quotidiani della sinistra di non parlare del problema
e, se proprio devono parlarne, di cercare di dare sempre la colpa a
Milosevic.
(a cura di I. Slavo)

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KOSOVO: PEC; VIOLENTA SPARATORIA, TRE MORTI E QUATTRO FERITI

(ANSA) - PRISTINA, 3 AGO - Una violenta sparatoria ha provocato nella
tarda serata di ieri tre morti e quattro feriti nel centro di Pec,
nel Kosovo occidentale, zona sotto il controllo dei militari italiani
della Kfor (Forza di pace a guida NATO): lo ha detto all' ANSA il
portavoce dell' Unmik (Amministrazione ONU in Kosovo) Andrea Angeli.
La sparatoria durata alcuni minuti e' avvenuta verso le 22,30, a
poca distanza dal comando dei carabinieri della polizia militare. Le
vittime erano sedute sul terrazzo di un bar quando si sono trovate in
mezzo all'intenso fuoco partito da mitragliatrici e pistole. I
tre morti sono due ragazze di 14 e 24 anni e un uomo di 30. Non si
hanno ancora particolari sui 4 feriti che sono stati portati
d'urgenza all'ospedale di Pristina. Al momento si dubita che la
grave vicenda sia stata provocata da uno scontro fra bande rivali.
(ANSA). COR/ML 03/08/2003 01:31

KOSOVO: AGGUATO A POLIZIA UNMIK, UCCISO UN AGENTE

(ANSA) - PRISTINA, 4 AGO - Un agente internazionale della polizia
Unmik (amministrazione Onu in Kosovo) e' rimasto ucciso poco prima
della mezzanotte di ieri in un agguato nelle vicinanze del villaggio
serbo di Slatina, nella zona di Mitrovica, nell' estremo nord del
Kosovo, mentre un altro poliziotto e' rimasto ferito: lo ha detto
all'Ansa il portavoce Unmik, Andrea Angeli. I due agenti stavano
viaggiando a bordo di una macchina della polizia da Leposavic (vicino
al confine con la Serbia) in direzione di Mitrovica, quando la loro
auto e' stata presa di mira da colpi di arma da fuoco. Un agente e'
morto sul posto. La macchina si e' rovesciata e l'altro poliziotto e'
rimasto ferito. L'Unmik non da' particolari sulla nazionalita'
degli agenti ma da altre fonti si apprende che il morto e' un
asiatico, mentre l'agente ferito e' europeo. (ANSA).
COR-LG/MEA 04/08/2003 11:47

KOSOVO: POLIZIOTTO ONU UCCISO DA CECCHINI

(ANSA-AFP) - PRISTINA (SERBIA-MONTENEGRO), 4 AGO - Un poliziotto
dell'Onu di nazionalita' indiana, Satish Menon, e' stato ucciso
domenica sera da proiettili che hanno colpito il suo veicolo su una
strada del nord del Kosovo, provincia serba a maggioranza albanese.
Lo annuncia oggi l'Onu in un comunicato. Il maggiore Menon, di 43
anni, sposato e con due figli di 6 e 8 anni, e' il primo poliziotto
Onu ucciso durante il servizio in questa provincia, amministrata
dalle Nazioni Unite dal giugno 1999. L'attacco si e' svolto sulla
strada che collega le citta' di Leposavic e di Kosovska Mitrovica, a
55 km a nord di Pristina, il capoluogo della provincia kosovara.
Il capo della polizia Onu in Kosovo, Stefan Faller, ha dichiarato che
l'attacco e' stata opera di un cecchino, ma il movente dell'omicidio
e' ancora sconosciuto. ''E' un crimine brutale e impensabile. La
ragione e' ancora sconosciuta ma e' chiaro che si tratta di un
attacco contro la polizia internazionale, perpetrato da criminali
intenzionati ad uccidere'', ha dichiarato Faller. La polizia Onu
ha bloccato la strada dove il maggiore e' stato ucciso e il capo ad
interim della missione Onu in Kosovo, Charles Brayshaw, ha dichiarato
l'omicidio ''un atto ignobile''. Circa 4.000 poliziotti Onu
collaborano con le forze di polizia locali in Kosovo. (ANSA). NOE
04/08/2003 19:04

KOSOVO: UNMIK, RICOMPENSA PER RINTRACCIARE ASSASSINI AGENTE

(ANSA-AFP) - PRISTINA (KOSOVO), 5 AGO - La missione dell'Onu in
Kosovo (Unmik) ha offerto una ricompensa di 50 mila euro per
qualsiasi informazione che possa portare alla cattura degli assassini
di uno dei suoi agenti, avvenuto domenica notte nel nord della
provincia. Lo ha annunciato oggi un responsabile dell'Onu a Pristina.
Il capo della polizia dell'Onu in Kosovo, Stefan Feller, ha
indicato che la ricompensa sara' assegnata per ogni informazione che
portera' ''alla cattura e all'incriminazione degli assalitori''.
Il maggiore indiano Satish Menon, 43 anni, e' rimasto ucciso domenica
notte in un agguato mentre si trovava insieme ad un altro agente a
bordo di un'auto della polizia sulla strada che collega le citta' di
Leposavic e Kosovska Mitrovica, a 55 chilometri a nord di Pristina.
Menon e' il primo poliziotto dell'Onu ucciso in servizio in
Kosovo, amministrato dalle Nazioni Unite dal giugno 1999.(ANSA-AFP).
GGI
05/08/2003 17:02

SERBIA/MONTENEGRO: COLPI MORTAIO CONTRO BASE MILITARE

(ANSA) - BELGRADO, 12 AGO - Una base militare dell'esercito della
Serbia-Montenegro nei pressi di Bujanovac, nella Serbia meridionale,
e' stata attaccata a colpi di mortaio, ha riferito il ministero della
difesa precisando che l'attacco ha causato solo lievi danni
materiali. I colpi di mortaio, da 40 millimetri, di fabbricazione
statunitense, sono stati lanciati da un punto nei pressi del
villaggio di Dobrosin, popolato solo da persone di etnia albanese.
L'azione e' stata rivendicata in un comunicato da un gruppo
estremista albanese, l'Esercito di liberazione nazionale (Ana o Aksh
in albanese) che opera sia in Kosovo che in Macedonia, riferisce
l'agenzia Beta. Poco conosciuta, l'Ana e' stata dichiarata
''organizzazione terrorista'' dalla Missione dell'Onu in Kosovo
(Minuk) che amministra la provincia dal giugno 1999. L'Ana dichiara
di lottare per la creazione di una grande Albania che comprenda il
Kosovo, il sud della Serbia e l'ovest della Macedonia. Durante la
guerra, il villaggio di Dobrosin e' stato una sorta di avamposto per
i guerriglieri separatisti albanesi nella Serbia meridionale. Il
ministro della difesa della Serbia-Montenegro Boris Tadic ha
affermato che l'attacco contro la base ''e' un classico atto di
terrorismo compiuto con lo scopo di destabilizzare''. Si tratta dal
primo attacco da un anno a questa parte contro l'esercito in questa
regione della Serbia a maggioranza albense. La stessa regione era
stata teatro tra il 2000 e il 2001 di scontri tra le forze di
Belgrado e una guerriglia locale albanese. (ANSA).
COR-KIP 12/08/2003 18:24

KOSOVO: NUOVE TENSIONI ETNICHE, SERBO FERITO

(ANSA) - PRISTINA, 12 AGO - Un contadino serbo e' stato gravemente
ferito da colpi di arma da fuoco ieri sera, nel villaggio di
Skuranevo, nella zona di Lipjan, nel Kosovo settentrionale: lo ha
detto all'Ansa Andrea Angeli, il portavoce dell'Unmik
(amministrazione Onu in Kosovo). Angeli, pero' non ha dato
spiegazioni sui possibili motivi dell'accaduto. Ma fonti locali hanno
spiegato all'Ansa che Dragan Tomic, 44 anni, stava pescando, quando
e' stato colpito in faccia con colpi di pistola, da distanza
ravvicinata. A sparare sono state due persone, che si sospetta siano
albanesi. Tomic e' stato trasportato nell'ospedale di Mitrovica, dove
si trova in condizioni critiche. L'agguato al contadino serbo
segue l'ondata di violenza scoppiata in Kosovo nelle ultime
settimane, e avviene in un contesto politico di forti tensioni fra
Pristina e Belgrado. Le nuove polemiche sul progetto della nuova
costituzione dell'Unione Serbia-Montengro, in cui la provincia a
maggioranza albanese viene considerata parte della Serbia, hanno
riacceso il dibattito sul futuro status del Kosovo, finora
amministrato in base alla risoluzione 1244 dell'Onu. (ANSA).
COR-LG 12/08/2003 11:51

KOSOVO: ATTACCATA PATTUGLIA ESERCITO SERBO

(ANSA-AFP) - BELGRADO, 13 AGO - Una pattuglia dell'esercito di Serbia
e Montenegro e' stata attaccata da un gruppo di estremisti albanesi
in una regione presso il confine tra il Kosovo e il resto della
Serbia. Lo ha annunciato in serata un comunicato del ministero della
Difesa. Una pattuglia di ricognizione - afferma il comunicato - e'
stata attaccata alle 15:45 di ieri con armi da fanteria da un gruppo
di 15 estremisti albanesi nella regione dove si trova la basa
militare di Susnjak, sulla strada che collega Kursumlija (Serbia) a
Podujevo (Kosovo). La pattuglia - aggiunge il comunicato - ha
respinto l' attacco e catturato uno degli aggressori, Bajazit
Podvorica di Podujevo, consegnandolo alla polizia serba. Secondo
il ministero, non vi sono state vittime tra i militari. L'attacco
di ieri segue un bombardamento di mortaio due giorni prima - che ha
causato solo danni materiali - contro una base militare dell'esercito
presso Bujanovac, nella Serbia del sud, rivendicato da un gruppo
estremista albanese, l'Esercito nazionale albanese (Ana), attivo in
Kosovo e in Macedonia. (ANSA-AFP). DIG 13/08/2003 01:57

KOSOVO: SPARI SU ADOLESCENTI SERBI, 1 MORTO E 6 FERITI

(ANSA) - PRISTINA, 13 AGO - Un ragazzo serbo di 15 anni e' rimasto
ucciso e altri sei feriti, due dei quali in modo grave, oggi quando
un gruppo di adolescenti serbi intenti a fare il bagno in un fiume
nei pressi dell'enclave di Gorazdevac (nella parte occidentale della
provincia), e' stato attaccato oggi pomeriggio da sconosciuti,
probabilmente albanesi, a raffiche di mitra. Lo ha detto all'Ansa
Andrea Angeli, portavoce della missione Onu (Unmik). La nuova
esplosione di violenza interetnica in Kosovo e' avvenuta in
coincidenza con l'arrivo a Pristina del nuovo governatore Onu, Harri
Holkeri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell'Unita'
specializzata multinazionale (Msu) e la polizia internazionale. Gli
investigatori ritengono che ad aprire il fuoco siano stati estremisti
albanesi. L'attacco e' avvenuto a meno di un'ora dall'arrivo a
Pristina di Holkeri, il governatore Onu della provincia che proprio
oggi assume l'incarico ricoperto fino allo scorso mese di luglio da
Michail Steiner. (ANSA). COR-BLL 13/08/2003 15:46

KOSOVO: SI AGGRAVA BILANCIO ATTACCO, MORTO SECONDO SERBO

(VEDI 'KOSOVO: SPARI SU ADOLESCENTI ...' DELLE 15:46) (ANSA) -
PRISTINA, 13 AGO - Si aggrava il bilancio dell' attacco armato
lanciato nel primo pomeriggio contro un gruppo di giovani serbi che
facevano il bagno in un fiume nel Kosovo occidentale: in ospedale e'
morto anche un ragazzo serbo di 19 anni, dopo il quindicenne deceduto
sul posto. Il numero dei feriti resta invece fermo a sei, due dei
quali in gravi condizioni: la polizia ha infatti accertato che oltre
agli adolescenti serbi raggiunti dai colpi di mitragliatore, c'e'
anche una bambina di etnia albanese. Il comandante generale della
Kfor, l'italiano Fabio Mini, al termine del suo primo incontro con il
nuovo governatore Onu della provincia, il finlandese Harri Holkeri,
ha condannato con forza l'attentato. ''Io ed Hokeri lavoreremo
insieme affinche' questi tipo di crimini sia eliminato per sempre -
ha dichiararto il generale - noi abbiamo bisogno dell'aiuto di
ognuno, e penso che la condanna verso questo tipo di azioni non sara'
mai abbastanza''. ''Questo - ha concluso - non e' il Kosovo che
noi vogliamo''. (ANSA). BLL 13/08/2003 17:05

KOSOVO: TENSIONE TORNA ALTA, FUOCO SU RAGAZZINI SERBI / ANSA

(ANSA) - PRISTINA, 13 AGO - Riesplode la violenza interetnica in
Kosovo, in coincidenza con l'arrivo a Pristina del nuovo governatore
Onu che, a partire dalle prossime settimane, dovra' partecipare ai
negoziati fra serbi e albanesi sul futuro status della provincia.
Un gruppo di adolescenti serbi intenti a fare il bagno in un fiume
nel villaggio di Zahaq, nei pressi dell'enclave di Gorazdevac (nella
parte occidentale della provincia), e' stato attaccato nel pomeriggio
di oggi da sconosciuti armati di fucili mitragliatori Kalashnikov: un
ragazzo di 15 anni e uno di 19 sono rimasti uccisi e altri sei
feriti, due dei quali in modo grave. Andrea Angeli, portavoce della
missione Onu (Unmik), ha detto all'Ansa che gli attentatori, ancora
sconosciuti, hanno aperto il fuoco contro il gruppo di ragazzini dal
riparo di un cespuglio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri
italiani dell'Unita' specializzata multinazionale (Msu) e agenti
della polizia di Stato inquadrati nelle forze dell'Onu. Elicotteri
italiani della Kfor (missione di pace a guida Nato) hanno trasportato
i due feriti piu' gravi, inizialmente ricoverati nell'ospedale di
Peja, presso il centro sanitario militare tedesco a Prizren. I
serbi dell'enclave di Gorazdevac hanno detto che ad aprire il fuoco
sono stati estremisti albanesi, che gia' ieri avevano colpito nella
provincia, ferendo gravemente un uomo serbo intento a pescare.
L'attacco odierno e' avvenuto a meno di un'ora dall'arrivo a Pristina
di Harri Holkeri, il governatore Onu della provincia che da settembre
assumera' l'incarico ricoperto fino allo scorso mese di luglio da
Michail Steiner. Holkeri, che ha appreso la notizia mentre stava
incontrando per la prima volta il comandante della Kfor, il generale
italiano Fabio Mini, aveva gia' fatto sapere che nel fine settimana
si rechera' per colloqui anche a Belgrado. L'attentato di oggi
potrebbe essere stata la prima, tragica, risposta degli estremisti al
suo atteggiamento di apertura. Il generale Mini ha condannato
duramente l attacco: ''Non e questo il Kosovo che vogliamo'' ha
detto. La tensione fra serbi e albanesi negli ultimi giorni e'
cresciuta anche sul piano politico. Il governo di Belgrado ieri, per
la prima volta dalla fine della guerra, ha approvato una
dichiarazione con la quale esclude l'indipendenza del Kosovo (che e'
formalmente parte della Serbia), accettando invece di concedere solo
una ''autonomia sostanziale''. Soluzione ritenuta del tutto
insufficiente dalla leadership albanese a Pristina, che ha gia'
minacciato di boicottare i primi colloqui con Belgrado previsti per
la fine del mese. Ma vi sono tensioni diplomatiche anche con
Tirana. Nei giorni scorsi il ministro della difesa albanese, Pandeli
Majko, ha rifiutato un invito ad una tavola rotonda sulla sicurezza
regionale organizzata a Podgorica dall'Unione Serbia-Montenegro.
Majko ha detto apertamente di non poter sedere allo stesso tavolo con
i rappresentati di Belgrado, che si preparano ad approvare la nuova
Costitituzione dell'Unione che considera il Kosovo come parte
integrante della Serbia. Belgrado ha gia inviato una nota di
protesta. Il clima tornato infuocato rischia di prestare il fianco
anche ai movimenti di guerriglia albanesi che continuano ad essere
attivi nella zona. Ieri pomeriggio una pattuglia dell' esercito di
Serbia e Montenegro e' stata attaccata da guerriglieri albanesi a
ridosso della linea del confine amministrativo. Non si ha notizia di
vittime. Appena 48 ore prima colpi di mortaio erano stati sparati
contro una base militare nella Serbia del sud. (ANSA). BLL
13/08/2003 18:37

KOSOVO: SERBIA DICHIARA LUTTO PER UCCISIONE RAGAZZI

(ANSA) - BELGRADO, 14 AGO - Il governo serbo ha dichiarato quella di
domani giornata di lutto per ricordare i due adolescenti serbi,
uccisi ieri a Gorazdevac nel Kosovo occidentale da sconosciuti armati
mentre stavano facendo il bagno nel fiume Bistrica. In un
comunicato, il governo serbo ha dichiarato di voler incrementare le
misure di sicurezza per proteggere la popolazione. Anche il consiglio
supremo di difesa, guidato dal presidente di Serbia-Montenegro,
Svetozar Marovic, ha condannato l'uccisione dei due ragazzi e il
ferimento di altri sei, due dei quali in maniera grave. I
responsabili militari serbi hanno chiesto un'energica azione della
Kfor (missione di pace a guida Nato) e all'Unmik, la missione
dell'Onu, affinche' vengano trovati e puniti gli autori dell'agguato.
''Punire i colpevoli e' una precondizione indispensabile per
restaurare condizioni di pace, fiducia e stabilita' in Kosovo'', si
legge in un comunicato. Il patriarca serbo ortodosso Pavle ha
lanciato un appello agli albanesi del Kosovo e alle autorita' della
provincia perche' cessino immediatamente le violenze e i crimini.
''La violenza non ha mai portato del bene a nessuno'', si legge nel
messaggio del patriarca. (ANSA) COR-KIP 14/08/2003 18:14

KOSOVO: DOPO UCCISIONE SERBI INIZIANO PROTESTE PIAZZA/ ANSA

(ANSA) - PRISTINA, 14 AGO - Migliaia di serbi sono scesi in piazza
oggi in Kosovo per protestare contro la nuova ondata di violenza
etnica che ieri ha provocato la morte di due ragazzi serbi e il
ferimento di altri cinque. Manifestazioni sono avvenute nelle
citta' settentrionali di Kosovska Mitrovica e di Zvecan e intorno
all' 'enclave' di Gracanica. I dimostranti, pur senza provocare
incidenti, hanno accusato con durezza la missione delle Nazioni Unite
(Unmik), la Nato e la comunita' internazionale di non essere in grado
di garantire la sicurezza delle minoranze. Fra i serbi molti hanno
persino chiesto al governo di Belgrado di inviare ''con la forza''
unita' della polizia e dell'esercito per difendere i civili serbi che
vivono in Kosovo. Le forze di sicurezza serbe hanno lasciato la
provincia dal giugno 1999, subito dopo la fine della guerra con la
Nato. Mentre la Kfor, forza di pace a guida Nato, ha annunciato di
aver rafforzato i controlli per prevenire nuovi attacchi, la polizia
delle Nazioni Unite ha iniziato un vasto rastrellamento nel villaggio
occidentale di Zahaq, dove nel primo pomeriggio di ieri attentatori
tuttora sconosciuti hanno aperto il fuoco contro un gruppo di ragazzi
serbi che faceva il bagno in un fiume. Secondo gli abitanti della
vicina 'enclave' serba di Gorazdevac, dalla quale provenivano le
vittime dell'attacco armato, a sparare sarebbero stati estremisti
albanesi. La notte scorsa una bomba e' stata fatta esplodere contro
la sede del comando regionale della polizia nella citta'
meridionale di Prizren, mentre un secondo ordigno e' stato lanciato
contro una casa in costruzione a Kosovska Mitrovica, in un quartiere
abitato da albanesi e dalla minoranza bosniaca. Nessuno dei due
attentati ha provocato vittime, ma gli episodi bastano a testimoniare
come la tensione nella provincia non accenni a calare. ''Una
delle mie sfide sara' quella di ripristinare in Kosovo il dominio
della legge'', ha detto oggi Harri Holkeri, l'ex primo ministro
finlandese che da settembre assumera' l'incarico di nuovo governatore
Onu, succedendo al tedesco Michael Steiner. Holkeri e' giunto ieri a
Pristina per la sua prima visita, e appena sbarcato ha dovuto
apprendere la notizia dell'attacco di Zahaq. Domani si trasferira' a
Belgrado per un incontro con le autorita' serbe, che hanno gia'
chiesto la convocazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Unite. Il governo serbo ha inoltre proclamato una giornata di lutto
per domani e annunciato di voler incrementare le misure di sicurezza
per proteggere la popolazione serba. Nel condannare l'uccisione dei
ragazzi, il Consiglio supremo di Difesa, guidato dal presidente di
Serbia- Montenegro Svetozar Marovic, chiede a Kfor e Unmik di trovare
e punire gli autori dell'agguato, come ''precondizione
indispensabile per ripristinare condizioni di pace, fiducia e
stabilita' in Kosovo''. La tensione nella provincia sta crescendo
con l'approssimarsi dei negoziati fra serbi e albanesi, che
potrebbero iniziare alla fine del mese e che dovrebbero servire a
porre le basi per la definizione del futuro status del Kosovo. Due
giorni fa il governo di Belgrado ha approvato per la prima volta
dalla fine della guerra una dichiarazione con la quale afferma di
voler concedere al Kosovo solo una ''autonomia sostanziale'' negando
qualunque spazio per l'indipendenza, pretesa invece dagli albanesi.
(ANSA). BLL 14/08/2003 19:19

UE: KOSOVO, PRODI COSTERNATO PER UCCISIONE RAGAZZI

(ANSA) - BRUXELLES, 14 AGO - Il presidente della Commissione europea,
Romano Prodi, ha detto di essere ''costernato'' per l' attacco armato
che ieri e' costato la vita a due giovani serbi che nuotavano in un
fiume nei pressi di Gorazdevac, nel Kosovo occidentale, condotto
probabilmente da un gruppo di albanesi. Prodi ha dichiarato di
sentirsi ''vicino alle famiglie delle vittime'', inviando ''le piu'
sentite condoglianze''. ''La Commissione europea - ha precisato il
presidente dell' esecutivo Ue in una nota diffusa oggi - continuera'
i suoi sforzi assieme alla gente del Kosovo per aiutarla a liberarsi
definitivamente dall'eredita' del passato recente''. Inoltre, ha
concluso Prodi, ''ci auguriamo che questa terribile tragedia non
porti a un rallentamento del processo in corso verso la creazione di
un clima pacifico e sicuro per tutta la popolazione del Kosovo''.
Le nuove violenze interetniche in Kosovo sono sorte in coincidenza
dell'arrivo nella capitale, Pristina, del nuovo governatore Onu,
Harri Holkeri. (ANSA). RED*KSO 14/08/2003 19:39

KOSOVO:FUNERALI SENZA INCIDENTI PER DUE GIOVANI SERBI UCCISI

(ANSA) - PRISTINA, 15 AGO - Si sono svolti oggi senza incidenti
nell'enclave serba di Gorazdevac, nel Kosovo occidentale, i funerali
dei due ragazzi serbi di 11 e 19 anni uccisi due giorni fa in un
attacco armato che ha provocato anche cinque feriti: alla cerimonia
funebre, svolta in tempi successivi, sono intervenuti il primo
ministro serbo Zoran Zivkovic (per la prima volta giunto in questa
zona del Kosovo) e il suo vice Nebojsa Covic. La missione delle
Nazioni Unite (Unmik) era rappresentata dal vice governatore Charles
Brayshaw mentre per la Kfor (forza di pace a guida Nato) e'
intervenuto il vice comandante della brigata multinazionale sud-ovest
il colonnello italiano Antonello Vitale. Le esequie sono state
seguite da circa 1.500 civili serbi, in pratica tutti gli abitanti
dell'enclave dalla quale provenivano i sette giovani, colpiti nel
corso di un attacco armato mentre facevano il bagno in un fiume.
Il portavoce dell'Unmik, Andrea Angeli, ha detto all'Ansa che fino a
questo momento ''si ignorano i responsabili dell'attacco e la loro
appartenenza etnica''. In un primo momento, per un errore nella
elaborazione della notizia, era stata attribuita dall'Ansa allo
stesso Angeli una dichiarazione secondo cui l'Unmik sospettava il
coinvolgimento nell'attacco di estremisti albanesi, fatto invece del
quale non c'e' al momento alcuna prova e sospetto che l'Unmik non ha
mai avanzato. [ S I C ] E' stata invece la popolazione serba di
Gorazdevac ad accusare del grave attentato estremisti albanesi.
La polizia dell'Unmik sta continuando a compiere rastrellamenti ed
interrogatori nel tentativo di identificare e catturare i
responsabili del gesto, che e' stato duramente condannato dalla
leadership albanese del Kosovo e anche dal governo di Tirana.
BLL 15/08/2003 18:34


> http://www.repubblica.it/2003/h/sezioni/cronaca/evasi/evasi/evasi.html

Un albanese e un kosovaro sono fuggiti durante l'ora d'aria
Ma quasi tutte le forze dell'ordine erano impegnate nella festa

Fermo, evadono due detenuti
Ma il Palio complica le ricerche

Polizia e Carabinieri stanno pattugliando strade e stazioni
Non c'è ancora nessuna ipotesi sulle modalità della fuga

FERMO (ASCOLI PICENO) - Hanno approfittato dell'ora d'aria, ma ancora
di più del Ferragosto, una "giornata particolare" a Fermo, per evadere
dal carcere. Due detenuti hanno beffato i sistemi di sicurezza e sono
scappati dall'istituto di pena. Si tratta di un albanese, P.S., che
avrebbe dovuto restare in carcere fino al 2009 per omicidio volontario
(e che avrebbe altri due processi in corso), e di un kosovaro, B.R.,
condannato fino al 2011 per sequestro di persona, rapina, associazione
per delinquere e spaccio di stupefacenti.
Intorno alle tre di questo pomeriggio è stato dato l'allarme: i due
reclusi non sono tornati in cella al termine dell'ora d'aria. In un
primo momento si è pensato che avessero scavalcato il muro che cinge
tutt'attorno il carcere. Ma dagli accertamenti non risulta nessun segno
che possa portare a questa conclusione: il muro è alto 7-8 metri e i
due evasi avrebbero certamente utilizzato delle corde per poterlo
superare. Si era anche ipotizzato che all'esterno ci fosse stato un
complice ad aspettarli, ma neanche questa congettura ha trovato
riscontri.
La squadra mobile di Ascoli Piceno sta pattugliando tutta la zona, ma
non c'è traccia dei due malviventi. Sono state controllate stazioni
ferroviarie e strade; alcune abitazioni che avrebbero potuto offrire
asilo agli evasi sono state perquisite, oltre che i numerosi campi
nomadi.
Le ricerche, nel pomeriggio, sono state rese più difficili dalla festa
cittadina in corso a Fermo. Al Palio dell'Assunta, una delle principali
manifestazioni della città, c'erano sono moltissimi spettatori e
turisti e gran parte della forze di polizia era impegnata proprio
nell'ordine pubblico. Nel Palio si rievoca la quattrocentesca cavalcata
in onore dell'Assunta, santa patrona della città marchigiana.
Quella di oggi è la terza evasione-beffa in una settimana: la prima dal
carcere di San Vittore domenica scorsa. Un detenuto albanese per
fuggire ha utilizzato il classico sistema delle lenzuola, dopo aver
ricavato un buco nella cella con le posate. La terza sempre a Milano:
un uomo di 34 anni, marocchino, malato di tubercolosi, ieri è riuscito
a evadere dall'ospedale Sacco, in cui era ricoverato. Anche lui,
eludendo le guardie, si è calato dalla finestra del bagno.
Sull'evasione di questo pomeriggio il Dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria (Dap) di Fermo ha aperto un'inchiesta: per domani mattina
è prevista un'accurata perquisizione nel penitenziario. Lo stesso Dap
ha dichiarato che il carcere di media sicurezza di Fermo, che può
ospitare fuino a 70 detenuti, non presenta particolari carenze di
organico rispetto ad altri istituti della regione.
(La Repubblica online, 15 agosto 2003)


KOSOVO: ANCORA SPARI CONTRO BAMBINI SERBI GORAZDEVAC

(ANSA) - BELGRADO, 18 AGO - I`bambini dell'enclave serba di Gorazdevac
(zona di Pec, Kosovo occidentale) sono stati nuovamente bersaglio
ieri di un attacco, per fortuna senza conseguenze, dopo la strage che
mercoledi' scorso ha provocato la morte di due ragazzi e il ferimento
di altri quattro. Lo riferiscono i mezzi di informazione serbi.
Una dozzina di colpi di arma da fuoco, hanno detto testimoni agli
organi di informazione, sono stati sparati contro un gruppo di bambini
di Gorazdevac da una zona vicina al villaggio di Grabovac, abitato da
albanesi kosovari. Nessuno e' stato colpito. Il nuovo attacco e'
stato duramente stigmatizzato a Belgrado dal primo ministro Zoran
Zivkovic, che ha accusato la comunita' internazionale di non fare
abbastanza nel combattere il terrorismo etnico nella provincia. Nella
capitale serbomontenegrina, c'e' attesa per la riunione odierna del
consiglio di sicurezza dell'Onu dedicata al Kosovo: a New York e'
andato il vicepremier serbo incaricato della questione kosovara,
Nebojsa Covic, che premera' per una forte risoluzione contro
l'estremismo albanese. La violenza etnica si e' riaccesa d'altro
canto non solo nel Kosovo, ma anche nella Serbia del sud - abitata da
una consistente maggioranza albanese - dove si moltiplicano gli
attacchi ai posti di polizia. Sotto accusa e' una controversa sigla
estremista, l'Ana (Armata di liberazione elbanese), che secondo
Belgrado sarebbe una copertura usata da personaggi collegati con le
istituzioni albanesi kosovare - in particolare il corpo di protezione
civile - per sabotare i prossimi negoziati sul futuro della provincia.
Nel clima di tensione serbo-albanese si inserisce, secondo
Belgrado, anche l'attacco avvenuto ieri contro un posto di polizia del
Sangiaccato (regione al confine fra Serbia e Montenegro abitata da una
comunita' musulmana), nel quale e' stato ferito un agente. Secondo il
ministro serbomontenegrino per i diritti umani e delle minoranze Rasim
Ljajic - peraltro originario del Sangiaccato - sarebbe in atto ''un
tentativo di 'kosovizzare' anche quella regione''. (ANSA).
OT 18/08/2003 12:14

KOSOVO: MORTO SERBO FERITO UNA SETTIMANA FA

(ANSA-REUTERS-AFP) - BELGRADO, 18 AGO - Un serbo che era stato ferito
con un colpo d'arma da fuoco una settimana fa mentre pescava nel
fiume Sitnica, in una zona del Kosovo a maggioranza serba, e' morto
oggi in un ospedale di Belgrado dove era stato ricoverato. Lo ha reso
noto l'agenzia Beta. Dragan Tonic, 45 anni, era stato colpito alla
gola nei pressi del villaggio di Skulanovo, nel Kosovo centrale.
Aveva fatto capire a gesti ai suoi soccorritori di essere stato
aggredito da due persone. La morte dell'uomo segue di cinque
giorni l'uccisione, presumibilmente a opera di estremisti albanesi,
di due ragazzi serbi che nuotavano in un fiume nelle vicinanze di
Gorazdevac. In un comunicato diffuso stasera, il Consiglio di
sicurezza serbo afferma che la situazione della sicurezza in Kosovo
si e' ''drammaticamente deteriorata, minacciando di aggravarsi
ulteriormente e di mettere in pericolo le vite dei cittadini della
Repubblica (Serbia/Montenegro)''. Il Consiglio - aggiunge il
comunicato - ha concordato di adottare misure urgenti per
incrementare lo scambio di informazioni con le forze internazionali
(in Kosovo) per aiutarle a prevenire ''azioni terroristiche'', come
pure a identificare e catturare i loro autori. Il viceprimo
ministro serbo Nebojsa Covic - di cui e' atteso nelle prossime ore un
intervento al Consiglio di sicurezza dell' Onu per chiedere alle
forze in Kosovo di intervenire con vigore per far cessare tali
attacchi - ha affermato che, se la comunita' internazionale non
mostrera' i denti, i militanti albanesi cominceranno a puntare le
loro armi contro il personale dell'Onu e della Nato.
(ANSA-REUTERS-AFP). DIG 18/08/2003 22:48

KOSOVO: ESCE DAL COMA ADOLESCENTE FERITO IN STRAGE GORAZDEVAC

(ANSA) - BELGRADO, 19 AGO - E' uscito stamane dal coma in cui versava
da circa una settimana Bogdan Bukumiric, il quindicenne gravemente
ferito mercoledi' scorso nell'enclave serba di Gorazdevac (zona di Pec,
Kosovo occidentale) in un attentato costato la vita a due ragazzi e nel
quale altri cinque adolescenti erano rimasti feriti.
Tutta la Serbia aveva seguito in questi giorni col fiato sospeso la
vicenda di Bogdan, ricoverato all'ospedale militare di Belgrado in
condizioni quasi disperate e sottoposto a piu' operazioni. Il ragazzo
e' cosciente, respira senza l'aiuto di apparecchi e ha potuto scambiare
qualche parola con i genitori e con i medici.
La strage, sulla quale le forze internazionali della Kfor hanno aperto
una indagine, e' stata discussa ieri in Consiglio di sicurezza
dell'Onu, che ha adottato una dura risoluzione di condanna contro la
violenza etnica nella provincia. Dalla fine della guerra kosovara, nel
giugno del 1999, sono stati registrati, secondo il vicepremier serbo
Nebojsa Covic, 6.013 attacchi contro serbi, con 1.021 vittime.
La tensione interetnica sale, con l'approssimarsi dei primi negoziati
diretti fra Pristina e Belgrado, non solo nel Kosovo. Oggi nella
Serbia del sud, nel villaggio di Lucani (abitato esclusivamente da
albanesi), due bombe a mano sono state lanciate contro l'abitazione di
un albanese tacciato, secondo alcune fonti, di 'collaborazionismo' con
le forze serbe. Un ospite dell'uomo e' rimasto ferito.
Il ministro degli esteri serbomontenegrino Goran Svilanovic,
commentando la condanna dell'Onu per la strage di Gorazdevac, ha
sottolineato con apprezzamento ''la svolta nel linguaggio adoperato: si
e' finalmente parlato con chiarezza di 'classici atti di terrorismo',
il che significa che i responsabili e le loro organizzazioni, quando
verranno individuati, saranno processati come terroristi''.
A Skulanovo (Kosovo centrale) si svolgono intanto oggi i funerali di
un'altra vittima delle violenze etniche di questi giorni, il serbo
Dragan Tonic, 44 anni, ucciso l'11 agosto mentre pescava in un torrente
vicino al suo villaggio. La cerimonia e' occasione per una
manifestazione di protesta, ma i responsabili hanno sottolineato che
non ci saranno violenze, per ''non cadere nella provocazione'' degli
estremisti albanesi. (ANSA). OT 19-AGO-03 13:15 NNNN
19/08/2003 15:02

KOSOVO: KFOR,ATTACCO A GIOVANI SERBI FU DEL TUTTO IMPREVISTO

(ANSA) - PRISTINA, 20 AGO - L'attacco armato al gruppo di giovani
serbi avvenuto la scorsa settimana nei pressi dell'enclave di
Gorazdevac, nel Kosovo occidentale, e costato la vita a due ragazzi
mentre altri cinque sono rimasti feriti, fu del tutto inaspettato: lo
afferma il comando della Kfor (forza di pace a guida Nato in Kosovo),
intervenuto per puntualizzare il ruolo svolto in questa drammatica
vicenda dopo che alcuni rappresentati serbi avevano rivolto pesanti
critiche al loro operato. ''La Kfor non ricevette nessuna
informazione preventiva sull'imminenza di un attacco contro i bambini
o alcun altro obiettivo a Gorazdevac - afferma il portavoce del
comando, colonnello Stefano Schiappacasse - ne' ricevette alcuna
richiesta di scorta per i ragazzi che intendevano fare il bagno nel
fiume'', luogo esterno all'enclave in cui e' poi avvenuto l'agguato.
Il portavoce ricorda che nel corso della missione ogni volta che
fonti di intelligence segnalano la possibilita' di un attacco,
vengono adottate immediatamente adeguate misure di prevenzione e di
controllo. L'attacco a Gorazdevac fu invece ''totalmente
inaspettato'', afferma la Kfor, tanto piu' che nelle settimane
precedenti si era svolto un incontro fra i rappresentanti delle
comunita' locali che lasciava ben sperare sull'avvio di una possibile
riconciliazione fra serbi e albanesi. Immediatamente dopo la
notizia dell'attacco, la Kfor e' intervenuta sul posto insieme alla
polizia delle Nazioni Unite mettendo anche a disposizione gli
elicotteri per il trasporto dei feriti, alcuni dei quali sono stati
curati nell'ospedale militare. I rappresentanti serbi di
Gorazdevac nei giorni scorsi avevano chiesto l'allontanamento dei
comandanti locali della Kfor e della polizia dell'Unmik (oltre al
sindaco albanese di Pec) perche' a loro parere non avrebbero fatto
nulla per impedire la strage. Nel frattempo i carabinieri
dell'Unita' specializzata multinazionale (Msu) insieme ad agenti
dell'Unmik e ai militari della Kfor hanno proseguito anche oggi i
rastrellamenti nei villaggi albanesi intorno a Gorazdevac alla
ricerca degli autori dell'attentato. (ANSA) BLL 20/08/2003
12:34

SERBIA: ALZATO LIVELLO ALLARME PER TENSIONI ETNICHE NEL SUD

(ANSA) - BELGRADO, 22 AGO - Il premier serbo Zoran Zivkovic ha
ordinato oggi di innalzare i livelli di sicurezza dopo una serie di
attacchi contro le forze serbe da parte di estremisti albanesi nel sud
del Paese, abitato da una maggioranza etnica albanese. L'ultimo
episodio, denunciato oggi, riguarda una sparatoria contro una
pattuglia della polizia nei boschi al confine amministrativo col
Kosovo, nella zona di Presevo, Bujanovac e Medvedja gia' teatro in
passato di violenti scontri. Non ci sono stati feriti, ma il nuovo
attacco e' un ennesimo segnale di una possibile destabilizzazione
dell'area. L'estremismo albanese, accusa Belgrado, ha ripreso
vigore con l'approssimarsi dei primi negoziati diretti fra Pristina e
la Serbia dalla fine del conflitto kosovaro, nel giugno del 1999.
Negoziati che avrebbero dovuto iniziare gia' in luglio, ma che poi
erano stati rimandati all'autunno, e la cui data e' ancora in forse
dopo l'attacco che il 13 agosto a Gracanica, nell'ovest del Kosovo,
e' costato la vita a due ragazzi serbi di 11 e 19 anni e ha provocato
il ferimento di altri sei. (ANSA). OT 22/08/2003 14:53

SERBIA/MONTENEGRO: TRE ESPLOSIONI NELLA NOTTE A PRESEVO

(ANSA-AFP) - BELGRADO, 24 AGO - Tre esplosioni sono avvenute stanotte
nella citta' meridionale serba di Presevo, causando il ferimento di
un uomo. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Beta, citando testimoni.
Presevo e' vicina al Kosovo e la maggioranza degli abitanti sono
albanesi. Le esplosioni sono avvenute alle 21:30 nel cortile della
Casa della Cultura. Sull'episodio e' stata aperta un'inchiesta.
La Serbia meridionale limitrofa al Kosovo e' stata in queste ultime
settimane teatro di un'ondata di violenze. In particolare, un gruppo
estremista albanese (l'Esercito nazionale albanese) ha rivendicato
due attacchi contro polizia e esercito della Serbia/Montenegro.
(ANSA-AFP). BA 24/08/2003 00:15

KOSOVO: FINLANDESE HOLKERI NUOVO CAPO UNMIK

(ANSA) - BELGRADO, 25 AGO - L'ex primo ministro finlandese Harri
Holkeri ha iniziato oggi il suo mandato come capo dell'Unmik,
l'amministrazione delle Nazioni unite in Kosovo. Holkeri prende il
posto di Michael Steiner, la cui gestione era stata duramente
criticata da Belgrado. Il diplomatico finlandese non ha voluto
rilasciare dichiarazioni al suo arrivo all'aeroporto di Pristina,
dove era atteso dai soli membri del suo staff. Si e' limitato a
ricordare la figura del piu' illustre dei suoi predecessori, Sergio
Vieira De Mello, ucciso la settimana scorsa in un attentato a
Baghdad. De Mello era stato per tre mesi il primo amministratore
della provincia, dopo l'ingresso in Kosovo, nel giugno del 1999,
delle forze internazionali. (ANSA). OT 25/08/2003 19:47

KOSOVO: PARLAMENTO SERBO RIBADISCE SOVRANITA' BELGRADO (2)

(ANSA-REUTERS) - BELGRADO, 27 AGO - ''La sovranita' statale e
l'integrita' territoriale della Repubblica di Serbia come membro
dello Stato di Serbia e Montenegro include il Kosovo, nonostante
l'amministrazione internazionale provvisoria'', afferma la mozione
votata dal Parlamento serbo. Il documento, gia' approvato dal
governo serbo nelle scorse settimane, precisa che Belgrado
continuera' a rispettare la risoluzione 1244 del Consiglio di
sicurezza dell'Onu, che ha definito lo 'status' della provincia dopo
la campagna di bombardamenti della Nato (primavera 1999). La mozione
accusa altresi' le forze dell'Onu e della Nato di non aver fatto
applicare appieno tale risoluzione, non garantendo in particolare la
sicurezza della popolazione non albanese ne' il ritorno dei profughi.
La risoluzione 1244 definisce il Kosovo formalmente parte della
Serbia/Montenegro, ma lascia impregiudicato il suo 'status'
definitivo, sul quale l'Onu avra' l'ultima parola. In una prima
reazione all'iniziativa del Parlamento serbo, Bajram Kosumi. membro
dell'Assemblea del Kosovo, ha accusato Belgrado di continuare la
politica del suo ex 'uomo forte' Slobodan Milosevic. ''Penso che
dovremmo dichiarare l' indipendenza e dire alla Serbia che non
abbiamo piu' bisogno di parlare di nulla se non del riconoscimento di
un Kosovo indipendente'', ha detto Kosumi all'agenzia Reuters a
Pristina. (ANSA-REUTERS).
DIG 27/08/2003 23:58

ALBANIA: NANO, KOSOVO NON SARA' MAI PARTE DELLA SERBIA

(ANSA) - TIRANA, 30 AGO - ''Il Kosovo non sara' mai parte della
Serbia'': il premier albanese Fatos Nano si e' opposto senza mezzi
termini alla dichiarazione del governo serbo, approvata pochi giorni
fa anche dal parlamento, che ribadisce ''la sovranita' di Belgrado
sul Kosovo e l'indivisibilita' della provincia dal territorio
serbo''. ''I serbi devono rientrare in Kosovo - ha aggiunto Nano - ma
non il Kosovo in Serbia. Queste sono due cose diverse''. La
dichiarazione del primo ministro albanese e' stata fatta nel corso di
un incontro a Tirana con tutti gli ambasciatori dell'Albania nel
mondo. ''Nessuna unione, nessuna regione dai confini ormai aperti
come quelli dei Balcani, ha futuro se non viene rispettata la
volonta' di tutte le comunita' nelle capitali dove funzionano
istituzioni scelte democraticamnte'', ha detto Nano, secondo cui ''il
futuro sia di Pristina che di Podgorica e' nell'Unione Europea''.
''Ne' Covic, ne' un parlamento transitorio come quello serbo - ha poi
aggiunto Nano - possono rovesciare gli sviluppi regionali, la
risoluzione 1244 dell'Onu ed il processo di integrazione europea dei
nostri paesi''. Due giorni fa anche il presidente della Repubblica,
Alfred Moisiu si era detto contrario alla dichiarazione adottata dal
parlamento di Belgrado, duramente criticata anche dalla leadership
albanese del Kosovo. (ANSA). COR
30/08/2003 19:10