Come ti ridestabilizzo la FYROM

Articoli e dispacci d'agenzia in lingua italiana sulle attivita'
terroristiche nella Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia (FYROM) nel
corso dell'ultimo anno.

I materiali qui riportati in ordine cronologico non hanno alcuna
pretesa di completezza e vengono diffusi al solo scopo di segnalazione
e commento.

Nelle ultime due settimane in particolare si e' registrata una
escalation della violenza scatenata dall'"Esercito Nazionale Albanese"
(ANA), che vuole la creazione della Grande Albania dopo una fase
transitoria di protettorato NATO.
Per una analisi sulla situazione fino alla fine del 2002 si veda:
LA REPUBBLICA EX-JUGOSLAVA DI MACEDONIA DOPO LE ELEZIONI (di A.
Martocchia)
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2006
(articolo pubblicato su L'Ernesto - http://www.lernesto.it ).

Per altra documentazione in lingua italiana suggeriamo in particolare -
pur con tutte le cautele necessarie dal punto di vista
dell'interpretazione delle notizie - i siti:
http://www.osservatoriobalcani.it e
http://www.ansa.it/balcani/macedonia/macedonia.shtml
(da quest'ultimo sito sono tratti i dispacci ANSA riportati di seguito).

(a cura di Andrea)

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MACEDONIA: GUERRIGLIA ALBANESE PREPARA NUOVA GUERRA, STAMPA

(ANSA) - PRISTINA, 18 DIC - Gli estremisti dell'Armata
nazionale albanese (Ana), movimento di guerriglia basato in Kosovo e
Macedonia, si preparerebbero a scatenare un nuovo conflitto in
Macedonia per rivendicare maggiori diritti etnici: lo afferma il
quotidiano di Pristina 'Koha Ditore'. Nell'articolo si afferma che ''un
gran numero di combattenti si trova gia' nei villaggi della regione di
Likova e altri sono apparsi in pubblico sulle montagne di Sharra'',
entrambe localita' della Macedonia
nordoccidentale al confine con il Kosovo. Il giornale non fornisce in
verita' elementi di riscontro, limitandosi a citare dichiarazioni
anonime di ex combattenti del disciolto Esercito di liberazione
nazionale (Uck) che scatenarono il conflitto lo
scorso anno e nel frattempo confluiti nelle fila del nuovo movimento.
L'Ana (Aksh per gli albanesi) ha diffuso proprio oggi un comunicato nel
quale indica nel 2003 ''l'anno decisivo per raggiungere i nostri
obiettivi nazionali'', che prevedono tra l'altro l'unificazione
dell'Albania ai territori della regione abitati da albanesi e che
ricadono (oltre che in Kosovo) nella Macedonia nordoccidentale, nella
Serbia e nel Montenegro meridionali.
L'Ana contesta l'accordo di pace firmato a Ocrida (Macedonia
meridionale) il 13 agosto dello scorso anno [2001] tra albanesi e
macedoni. Tra le sue fila militerebbero ex guerriglieri dell'Uck
rimasti delusi dall'intesa politica. Molti analisti continuano a
mettere in dubbio la reale esistenza e consistenza dell'Ana anche se
appena due giorni fa una corte internazionale di Gjilane (Kosovo
orientale) ha rinviato a giudizio due albanesi del Kosovo proprio con
l'accusa di essere tra gli organizzatori del nuovo gruppo armato. Il
Dipartimento di Stato americano ha infine inserito l'Ana nella lista
dei gruppi terrostici stilata all'indomani dell'attentato dell''11
settembre.(ANSA). BLL
18/12/2002 17:52

MACEDONIA: EX CAPO UCK PER PRIMA VOLTA IN PARLAMENTO

(ANSA) - SKOPJE, 19 DIC - Per la prima volta dalla vittoria
elettorale dello scorso settembre, l'ex comandante politico della
guerriglia albanese (Uck), Ali Ahmeti, ha partecipato oggi ad una
seduta del parlamento macedone alla quale e' intervenuto anche il
presidente della repubblica, Boris Trajkovski.
Colpito da un mandato di cattura della procura di Skopje per
presunti crimini di guerra, Ahmeti aveva avuto difficolta' durante la
campagna elettorale persino a raggiungere la capitale per svolgere i
comizi. Insieme ad Ahmeti e' entrato nell'aula del parlamento anche suo
zio, Fazli Veliu, anch'egli eletto deputato e considerato l'eminenza
grigia del movimento armato che lo scorso anno dichiaro' guerra allo
Stato macedone.
Oggi Ahmeti e' a capo dell'Unione democratica per
l'integrazione, partito che siede al governo accanto all'Unione
socialdemocratica macedone del primo ministro Branko Crvenkovski. Il
premier ha tuttavia chiesto ed ottenuto che nessun ex membro della
guerriglia entrasse a far parte
dell'esecutivo, e la stessa presenza in aula degli ex leader dell'Uck
era stata in un primo momento messa in discussione.
Dubbio superato oggi dall'arrivo in parlamento di Ali Ahmeti.
Alla seduta e' intervenuto il capo dello Stato che nel corso
del suo intervento ha tra l'altro chiesto la definzione dei confini
della Macedonia, questione irrisolta sin dalla sua separazione dalla
federazione jugoslava. ''Non si deve accettare la tesi - ha detto
Trajkovski - che i confini si possano demarcare solo dopo la
definizione dello statuto del Kosovo, e in questo io mi aspetto
l'appoggio degli albanesi di Macedonia''. Proprio un accordo sui
confini raggiunto lo scorso anno tra Skopje e Belgrado (che
coinvolgeva anche il territorio del Kosovo) fu tra le cause del
conflitto armato. Trajkovski ha promesso il suo impegno nel
rafforzamento della sicurezza del Paese, nella piena integrazione delle
zone abitate da albanesi coinvolte nella crisi armata dello scorso
anno, nell'applicazione
dell'accordo di pace e nei progetti di integrazione euro-atlantici.
Assenti dall'aula i deputati del partito nazionalista Vmro-Dpmne
dell'ex primo ministro Ljubco Gerogevski, oggi principale forza
dell'opposizione. (ANSA). BLL-COR
19/12/2002 13:33

MACEDONIA: BOMBA A MANO ESPLODE IN CASSONETTO, VITTIME

(ANSA-AFP) - SKOPJE, 25 DIC - Un passante e' stato ucciso e
altri quattro sono stati feriti da un attentato compiuto vicino a
una scuola nella citta' di Kumanovo, nel nord della Macedonia. La
polizia ha riferito che un ordigno, probabilmente una bomba a mano, e'
esploso in un cassonetto nel centro citta' coinvolgendo persone che
passavano per caso. Si tratta della prima esplosione da diversi mesi in
questa regione
settentrionale della Macedonia che e' stata teatro di scontri tra le
forze governative di Skopje e gli estremisti albanesi dell'Uck
(Esercito di liberazione nazionale) tra febbraio e agosto 2001.
Kumanovo e' la citta' piu' importante della Macedonia settentrionale.
(ANSA-AFP). BA
25/12/2002 19:52

MACEDONIA: GRANATE CONTRO ABITAZIONE, TRE FERITI A SKOPJE

(ANSA) - SKOPJE, 3 FEB - Tre persone sono rimaste ferite
la notte scorsa a Skopje dopo che sconosciuti hanno lanciato alcune
granate contro la loro abitazione. Secondo Mirjana Kostevska, portavoce
del ministero dell'Interno, i feriti sono due di nazionalita' jugoslava
e uno serbo-bosniaca. L'attentato e' avvenuto nella centrale via
Kostadin Kirkov. Le indagini
vengono condotte dai nuclei anti-terrorismo della polizia. Gli
investigatori non hanno fornito al momento indicazioni sul possibile
movente. (ANSA) BLL-COR
03/02/2003 11:58

MACEDONIA: GUERRIGLIERI 'ANA' RIVENDICANO ATTENTATO STRUGA

(ANSA) - SKOPJE, 17 FEB - I guerriglieri dell' 'Ana' (armata nazionale
albanese), sedicente movimento armato che minaccia un nuovo conflitto
in Macedonia, ha rivendicato l'attentato avvenuto sabato scorso contro
la sede del tribunale di Struga, nella zona meridionale del paese.
L'ordigno aveva provocato solo danni all'edificio e nessuna vittima.
Con un comunicato diffuso via internet, l''Ana' (Aksh per gli albanesi)
afferma che l'attentato e' stato compiuto dall'''unita' Skanderbeg, in
risposta al colonialismo delle autorita' slavo-macedoni che hanno
arrestato decine di albanesi solo a causa della loro origine''. Il
movimento di guerriglia ha annunciato nuove azioni. Sull' 'Ana' si sa
pochissimo al di la' delle dichiarazioni diffuse sempre via internet e
che teorizzano la creazione della ''grande Albania''. Rinnegata da
gran parte dei partiti albanesi di Macedonia, Kosovo e Albania, l'Ana
e' stata inserita dal dipartimento di Stato americano nella lista dei
movimenti terroristici stilata all'indomani della strage dell'11
settembre. Molti osservatori nutrono dubbi persino sulla sua effettiva
struttura para-militare ritenendolo piuttosto un movimento politico
incapace di compiere azioni armate.
Nelle scorse settimane tuttavia un kosovaro-albanese e' stato
incriminato come uno dei presunti comandanti del movimento di
guerriglia.(ANSA) BLL
17/02/2003 13:14

GUERRIGLIERI IN UNIFORME SU STRADA VICINO A TETOVO

(ANSA) - SKOPJE, 18 FEB - Guerriglieri in uniforme militare sono
comparsi questa mattina per la prima volta lungo la
strada che da Tetovo conduce al posto di confine con il Kosovo di
Jazince, nella Macedonia nord-occidentale. Secondo il racconto di
testimoni oculari due gruppi di paramilitari hanno organizzato posti di
blocco all'altezza del villaggio di Drenovec fermando le vetture in
transito e chiedendo agli occupanti i documenti di identita'. Del
fatto e' stato informato il ministero dell'Interno che sta inviando sul
posto unita' antiterrorismo. Nei
giorni scorsi la sedicente Armata nazionale albanese (Ana, o Aksh per
gli albanesi) aveva rivendicato un attentato nel sud del paese
preannunciando nuove azioni. Il nuovo movimento di guerriglia sostiene
di voler combattere per la creazione della ''Grande Albania''. Nel 2001
in Macedonia esplose una guerra civile innescata dall'Esercito di
liberazione nazionale (Uck) che inizio' le sue azioni proprio con
blocchi stradali presieduti da uomini in uniforme.(ANSA) BLL-COR
18-FEB-03 12:36 NNNN
18/02/2003 18:13

MACEDONIA: ALBANESI INIZIANO GUERRA, MA VIA INTERNET

(ANSA) - SKOPJE, 21 FEB - La nuova guerriglia albanese
minaccia una ''primavera calda'' in Macedonia e nel sud della Serbia,
ma per ora la sola guerra che sta davvero combattendo e' quella via
internet. L'Armata nazionale albanese (Ana, o Aksh per gli albanesi)
sta cercando di imporsi sulla scena politico-militare della regione
balcanica rivendicando attentati (l'ultimo una settimana fa contro il
tribunale di Struga, nella
Macedonia meridionale) e lanciando un'intensa campagna di propaganda. I
colpi piu' decisi li assesta tuttavia in modo virtuale contendendosi,
con l'impiego di hacker, alcuni siti in internet sui quali di volta in
volta appaiono proclami e
comunicati di quelle che sembrano essere due frange interne al
movimento estremista albanese.
All'indirizzo ''shqiperiaebashkuar.com'' (che vuol dire ''Albania
unita'') erano apparse nei giorni scorsi le rivendicazioni per la bomba
di Struga firmate da Valdet Vardari, sedicente 'alto commissario
politico' dell'Ana. Ieri e' pero' avvenuto un primo 'blitz' e nello
stesso sito si leggeva un nuovo comunicato nel quale si affermava che
''da oggi questa pagina internet e' tornata sotto il controllo del
settore propaganda e informazione dell'Ana dopo che per lungo tempo e'
stata utilizzata da piccoli leader politicamente morti che hanno
usurpato il nome dell'Ana''. Nello stesso comunicato si avverte che
Vardari e i suoi amici ''si sono impossessati anche dell'indirizzo
www.aksh.org ma presto anche questo tornera' sotto il nostro
controllo''. A compiere il blitz informatico e' stata l'ala del
movimento che si identifica in tale Alban Berisha, a sua volta
duramente sconfessato via internet dai rivali interni.
All'indirizzo ''shqiperiaebashkuar.cjb.net'' Vardari sfida il rivale
con toni tragici e grotteschi: ''Dica Berisha, quanti slavi ha
ucciso col suo 'esercito'? E dove sono i 2.000 soldati con i quali
avrebbe dovuto cominciare la guerra il 15 gennaio del 2002 come aveva
annunciato?''. Ma l'annuncio oggi non si leggeva piu': sia questo sito,
sia l'altro, sono stati improvvisamente e misteriosamente oscurati. La
lotta virtuale intrapresa tra i due gruppi albanesi, e soprattutto le
argomentazioni utilizzate, rilanciano i sospetti sulla reale esistenza
dell'Ana come movimento armato. Eppure il
dipartimento di Stato americano l'ha inserita tra i nuovi gruppi
terroristici internazionali, e la Nato nelle scorse settimane ha
arrestato in Kosovo un giovane che e' stato incriminato proprio come
uno dei presunti comandanti dell'Ana. Sui rispettivi siti le due
formazioni mostrano uomini in uniforme, gagliardetti (peraltro
identici) e uguali progetti politici che teorizzano la
creazione di una ''grande Albania''. Oggi il ministro della difesa
macedone, Vlado Buckovski, pur escludendo il rischio di una nuova
guerra in primavera come minacciato dalla guerriglia, ha invece
riconosciuto il pericolo di imminenti ''provocazioni armate compiute
dall'Ana. Che ci siano gruppi armati in Kosovo in Macedonia e nella
Serbia meridionale e' sicuro'' ha
concluso, citando le testimonianze del vice premier serbo Nebojsa
Covic, del governatore Onu in Kosovo Michail Steiner e del comandante
generale della Kfor Fabio Mini. Da chi siano composti questi gruppi,
chi li comandi davvero e quale reale minaccia rappresentino resta
invece un mistero. (ANSA). BLL
21/02/2003 16:31

il manifesto - 05 Marzo 2003
BOMBA IN MACEDONIA

L'esplosione di un ordigno a bordo di un fuoristrada della Nato in
Macedonia ha ucciso ieri due militari della missione di pace e ha
ferito altre tre persone. Il portavoce della Nato, Craig Ratcliff, ha
confermato la morte dei due soldati che erano rimasti gravemente
feriti dalla deflagrazione che ha ferito due civili e un'interprete.
Secondo una prima ricostruzione, i militari - che secondo un'emittente
televisiva privata erano polacchi - sono incappati in un gruppo di
persone che cercava di disfarsi di una certa quantità di esplosivo e lo
hanno fatto brillare per errore.
Quello che il portavoce Ratcliff definisce «un incidente» si è
verificato nel pomeriggio sulla strada che collega Kumanovo a Sopot e
Susevo, al confine con il Kosovo.
La missione Nato, che conta 400 soldati (tra cui anche truppe
italiane), ha il compito di garantire la sicurezza degli osservatori
che devono vigilare sull'adempimento degli accordi di pace firmati
nell'agosto del 2001 tra la maggioranza slava e la minoranza albanese.

il manifesto - 22 Aprile 2003
MACEDONIA
«Morti gli accordi di pace»

Il pericolo del ritorno del conflitto inter-etnico in Macedonia è stato
ventilato dal capo del Partito democratico degli albanesi, Arben
Xhaferi, il quale chiede alla comunità internazionale di stabilire in
Macedonia un «protettorato più efficace di quello vigente nel Kosovo».
Il partito degli albanesi di Macedonia si asterrà dai lavori del
parlamento, ha annunciato Xhaferi, per protestare contro il modo in cui
si sta dando attuazione all'accordo di pacificazione della repubblica
ex jugoslava, sottoscritto dal partito stesso nell'agosto 2001 dopo
sette mesi di guerra fra la maggioranza slava e la minoranza albanese.
«L'accordo di pace è morto - ha detto il vice-presidente del partito
degli albanesi, Menduh Thaci - e l'unica soluzione praticabile è
quella di stati etnici, per la cui realizzazione lavoreremo
alacremente».

MACEDONIA: DUE BOMBE ESPLOSE NELLA CAPITALE SKOPJE

(ANSA-REUTERS) - SKOPJE, 22 GIU - Due bombe sono esplose nel tardo
pomeriggio di oggi nel centro di Skopje, la capitale della Macedonia,
provocando un ferito leggero e danni di varia entita' ad una decina
di negozi. Le due deflagrazioni, avvenute intorno alle 19, sono
state quasi simultanee: la prima nei pressi della piazza principale
della citta' e la seconda in un complesso commerciale distante poco
piu' di un chilometro. Una portavoce della polizia ha detto che
finora non vi sono state rivendicazioni. La zona e' stata circondata
da agenti dell'anti-terrorismo. Nel paese balcanico, da qualche
settimana si e' registrato un aumento della tensione in seguito ad
una serie di sporadici episodi di violenza. Il piu' grave risale
alla settimana scorsa, quando un soldato e' rimasto ucciso
dall'esplosione di una mina. L'esercito ritiene che si sia trattato
di un atto di terrorismo. Due anni fa la Macedonia e' stata a
lungo sull'orlo della guerra civile a causa dell'occupazione di vari
villaggi da parte dei guerriglieri di etnia albanese, poi
riconquisati dalle forze governative. Dopo la firma di un accordo
di pace, nella ex repubblica jugoslava venne schierato un contingente
di pace della Nato che lo scorso aprile e' stato sostituto da unita'
della Eurofor, la forza di reazione rapida della Ue. (ANSA-REUTERS).
ZU
22/06/2003 21:43

MACEDONIA: ATTENTATI A SKOPJE, PER POLIZIA ATTI TERRORISTICI

(ANSA) - SKOPJE, 23 GIU - Il ministero dell'interno macedone ha
definito oggi ''atti di terrorismo'' i due attentati avvenuti ieri
sera nel centro di Skopje, uno dei quali ha provocato un ferito. ''Si
tratta dell'azione di un piccolo gruppo terrostico - ha detto il
ministro Hari Kostov - lo stesso che ha gia' colpito in altre
citta'''. Kostyovo sembra fare riferimento alla sEdicente Armata
nazionale albanese (Ana, o Aksh per gli albanesi), gruppo estremista
albanese che ha in passato rivendicato attentati e che ha
recentemente minacciato l'inizio di un nuovo conflitto in Macedonia.
Il portavoce della Vmro-Dpmne, partito nazionalista macedone che
guida le fila dell'opposizione, ha detto che ''ormai in Macedonia e'
iniziato il terrorismo urbano'' ed ha sostenuto che le bombe di ieri
sera ''hanno un movente politico'' pur non precisando quale.
Intorno ale 19:30 di ieri due ordigni sono esplosi davanti ad un
centro commerciale e all'ingresso della sede delle Poste
macedoni.(ANSA) BLL-COR
23/06/2003 17:04

MACEDONIA: ATTENTATO IN QUARTIERE ALBANESE, VITTIME

(ANSA) - SKOPJE, 9 LUG - Un attentato e' avvenuto questa mattina in
quartiere di Skopje abitato in maggioranza da albanesi. Lo ha detto
la radio macedone secondo cui ci sono stati tre morti e alcuni
feriti. Da bordo di un'auto e' stato aperto il fuoco contro un
centro commerciale, e subito dopo e' stato lanciato un ordigno che e'
esploso nella fontana di un vicino bar. La radio della capitale
macedone ha riferito un primo bilancio di tre morti e alcuni feriti
fra cui anche un bambino. Altre fonti parlano invece di un morto
accertato e di sette feriti. (ANSA). BLL-COR 09/07/2003 13:17

MACEDONIA: ATTENTATO A SKOPJE, SALE A CINQUE NUMERO VITTIME

(ANSA) - SKOPJE, 10 LUG - Si aggrava il bilancio dell'attentato
avvenuto ieri nel quariere albanese di Cair, a Skopje: un ragazzo di
16 anni, rimasto ferito nel corso della sparatoria alla quale era
seguita l'esplosione di una bomba a mano, e' morto nelle prime ore di
questa mattina in ospedale. Sale cosi' a cinque il numero dei
morti e passa a tre quello dei feriti. Restano ancora gravi le
condizioni di una bambina di sei anni che passeggiava insieme alla
madre al momento dell'epslosione, rimasta a sua volta uccisa.
Obiettivo dell'attentato, secondo la polizia, era Ridvan Neziri, 31
anni, una delle vittime, ex esponente della guerriglia albanese
ritenuto dagli investigatori a capo di una potente gang criminale che
operava nella zona. (ANSA) COR-BLL
10/07/2003 13:57

MACEDONIA: DUE POLIZIOTTI RAPITI DA COMMANDO A KUMANOVSKO

(ANSA) - BELGRADO, 27 AGO - Due poliziotti macedoni sono stati rapiti
nella regione di Kumanovo, a ridosso della frontiera con il Kosovo, da
un commando armato. Lo riferisce l'agenzia serba Beta, precisando
che il rapimento e' stato rivendicato in una dichiarazione
all'emittente locale A1 da un gruppo dell'Armata nazionale albanese
(Ana) guidato da tal Abdula Jakupi detto 'Ccakala'. Il ministero
degli interni macedone ha inviato un ultimatum per l'immediata
liberazione degli ostaggi, sottolineando che non intende aprire
negoziati ''con criminali e terroristi come Ccakala, ne' scambiare i
poliziotti rapiti con persone sotto processo''. La dichiarazione
lascia intendere che i sequestratori abbiano proposto uno scambio con
esponenti dell'Ana in carcere. Le autorita' hanno invitato la
popolazione della zona, in grande maggioranza albanesi, alla ''calma e
alla cooperazione'', in vista di una probabile azione contro il
commando. Negli anni scorsi l'Ana e' stata molto attiva nella
regione, e in alcuni momenti lo scontro fra forze macedoni e
estremisti albanesi ha rasentato la guerra civile. Una sigla Ana
e' attiva anche nel sud della Serbia, pure abitato da una maggioranza
albanese, ma non e' chiaro se vi siano e quali possano essere i
rapporti fra le due organizzazioni. (ANSA). OT
27/08/2003 19:20

MACEDONIA: TENSIONI, IN FUGA CIVILI DA DUE VILLAGGI ALBANESI

(ANSA) - SKOPJE, 1 SET - Centinaia di civili albanesi, in gran parte
donne e bambini, stanno fuggendo da due villaggi della Macedonia
settentrionale dove sarebbe in corso una vasta operazione della
polizia e dell'esercito macedoni per catturare guerriglieri albanesi
presenti nella zona. I due villaggi, Vaksince e Lojane, si trovano
nel distretto di Kumanovo e furono tra le roccaforti della guerriglia
albanese durante il conflitto di due anni fa. Nella zona si
nasconderebbero gruppi di estremisti appartenenti alla sedicente
'Armata nazionale albanese' (Ana, o Aksh per gli albanesi) che in
questa stessa zona una settimana fa avevano preso in ostaggio due
agenti di polizia, in seguito liberati. In una dichiarazione
diffusa dall'Ana via Internet, gli stessi guerriglieri hanno lanciato
un ultimatum intimando alla polizia e all'esercito macedoni di
ritirarsi dalla zona. Non si ha notizia fino a questo momento di
scontri armati. (ANSA). BLL-COR/IMP 01/09/2003 15:52

MACEDONIA:CARRI ARMATI E ELICOTTERI CONTRO GUERRIGLIERI/ANSA

(ANSA) - SKOPJE, 1 SET - Carri armati, elicotteri e mezzi blindati
sono in azione nella Macedonia settentrionale nella piu' grossa
operazione anti-guerriglia lanciata dal governo di Skopje dalla fine
della guerra di due anni fa. Esercito e polizia hanno circondato
alcuni villaggi del distretto di Kumanovo, fra le cui case si
nascondono gli uomini del ''comandante Cakalla'', capo di un
sedicente gruppo di estremisti albanesi che sostengono di lottare per
l'unificazione delle terre albanesi. ''Non mi consegnero' vivo
agli occupatori macedoni'' ha detto ''Cakalla'' (il cui vero nome e'
Avdyl Jakupi) raggiunto telefonicamente dall'Ansa nel villaggio di
Vaksince che insieme a quello di Lojane e' da tre giorni sotto
assedio. Circa un migliaio fra donne e bambini sono fuggiti dai
centri abitati temendo l'imminenza di una battaglia. Jakupi sostiene
di essere al comando di un gruppo imprecisato di combattenti, tutti
armati e vestiti in uniforme. Il dispiegamento di forze deciso dal
governo (oltre ad una decina di carri armati e mezzi blindati vengono
impiegati anche elicotteri da combattimento), lascia intendere che le
autorita' macedoni non sottovalutano il nemico. ''Tutte le unita'
impiegate nell'operazione sono composte da agenti e militari sia
albanesi che macedoni - ha precisato il vice primo ministro Musa
Xhaferri - e la loro missione e' solo quella di catturare alcuni
individui ricercati dall'autorita' giudiziaria che si sono resi
responsabili di crimini''. In testa alla lista dei ricercati c'e'
proprio il ''comandante Cakalla'', accusato di aver preso in ostaggio
la scorsa settimana due agenti di polizia, in seguito rilasciati.
Il governo macedone si e' riunito oggi in seduta d'emergenza per
discutere la situazione. Dell'esecutivo, oltre al partito
socialdemocratico macedone del premier Branko Crvenkovski, fa parte
anche l'Unione democratica per l'integrazione guidata Ali Ahmeti, che
due anni fa era a capo della guerriglia albanese (Uck). Ahmeti
viene accusato dagli estremisti della sua stessa etnia di aver
tradito la causa nazionale e di non essere riuscito ad ottenere,
nonostante la guerra combattuta per sei mesi nel 2001 e
sostanzialmente vinta, maggiori diritti per la propria minoranza. In
realta', oggi la comunita' albanese della Macedonia (che costituisce
oltre il 30 per cento della popolazione) gode, almeno sulla carta, di
eguaglianze ottenute proprio grazie all'accordo di pace firmato da
Ahmeti nell'agosto del 2001. ''Ma le guerre in tutto il mondo si
combattono per i territori e non solo per i diritti umani'' ha
tentato di spiegare ''Cakalla'' nel suo colloquio con l'Ansa. Il
sedicente comandante e' stato in passato combattente dell'Uck di Ali
Ahmeti, ma ha deciso di tornare ad imbracciare le armi proprio per
perseguire l'utopia di un'unificazione delle terre abitate da
albanesi, che comprendono una parte di Macedonia, il Kosovo,
l'Albania, la Serbia meridionale ed una porzione di Montenegro.
Resta da capire se le velleita' di 'Cakalla' sono in grado di
scatenare nella fragile repubblica ex jugoslava un nuovo conflitto
armato, le cui sorti potrebbero coinvolgere, come accade due anni fa,
anche la stabilita' del Kosovo e della Serbia del sud.(ANSA)
BLL-COR 01/09/2003 20:15

MACEDONIA: TENSIONI; FORZE ARMATE REPINGONO ULTIMATUM ANA

(ANSA) - SKOPJE, 2 SET - Le forze di sicurezza macedoni hanno
respinto l'ultimatum lanciato dalla guerriglia albanese che aveva
chiesto il loro ritiro dalla zona di Kumanovo, nella Macedonia
settentrionale. ''Noi non prendiamo neppure in considerazione
richieste e ricatti di questo tipo - ha dichiarato alla stampa il
portavoce del governo, Saso Colakovski - e non intendiamo negoziare
con gruppi di criminali, di terroristi o di estremisti''. La zona
di crisi resta concentrata intorno ai villaggi di Vaksince e di
Lojane, circondati da ingenti forze di polizia e dell'esercito ed al
cui interno si trovano asserragliati i guerriglieri albanesi. ''Sono
quasi tutti ex combattenti del disciolto Esercito di liberazione
nazionale (Uck) - ha detto all'Ansa un testimone di ritorno dal
villaggio di Vaksince - sono tutti armati, ma quelli che ho visto io
erano senza uniforme''. Secondo il testimone, gli estremisti sono
pronti a dare battaglia alle forze di sicurezza macedoni ''nel caso
in cui tentassero di entrare nel villaggio''. Il centro abitato e'
in pratica sotto il controllo degli estremisti, che hanno detto
tuttavia di non riconoscersi nell'Armata nazionale albanese (Ana, o
Aksh per gli albanesi), il movimento di guerriglia che aveva lanciato
attraverso Internet l'ultimatum al governo. I guerriglieri
insistono nel chiedere il ritiro dalla zona di polizia ed esercito e
sollecitano l'applicazione dell'amnistia prevista per gli ex
combattenti dell'Uck dall'accordo di pace firmato a Ocride fra
macedoni e albanesi nell'agosto del 2001. ''Il villaggio e' ancora
circondato - ha detto il testimone - ho visto carri armati e mezzi
blindati, e le forze di sicurezza hanno detto che non si ritireranno
fino a quando a Vaksince resteranno uomini armati''. BLL
02/09/2003 20:30

MACEDONIA: TENSIONI; PRIMO SCONTRO A FUOCO CON GUERRIGLIA

(ANSA) - SKOPJE, 3 SET - Uno scontro a fuoco fra guerriglieri
albanesi e forze di sicurezza macedoni, il primo dall'inizio di
questa nuova crisi armata, e' avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri
intorno al piccolo villaggio frontaliero di Breze, nell'estrema
Macedonia settentrionale a ridosso della frontiera con il Kosovo.
Lo ha detto all'Ansa Najm Halili, uno degli ex combattenti dell'Uck
(movimento ormai disciolto) che sono tornati a imbracciare le armi e
che attualmente controllano il villaggio di Vaksince, altro centro
rurale abitato da albanesi che si trova nello stesso distretto di
Kumanovo. ''Le forze macedoni hanno aperto il fuoco con
mitragliatrici mentre gli elicotteri sorvolavano la zona - ha detto
Halili - noi abbiamo risposto''. Secondo lo stesso Halili si e'
trattato tuttavia di ''combattimenti sporadici'' che non avrebbero
provocato vittime. La notizia dell'incidente armato e' stata
confermata anche dal sindaco del comune di Lipkovo, Hysamedin Halili,
che ieri ha partecipato ai negoziati fra estremisti e deputati
albanesi per tentare di raggiungere un accordo e scongiurare
un'escalation della crisi. Gli estremisti chiedono il ritiro
dalla zona delle forze di polizia e dell'esercito macedoni e
l'applicazione dell'amnistia per gli ex guerriglieri dell'Uck
prevista dall'accordo di pace firmato a Ocride fra macedoni e
albanesi nell'agosto di due anni fa. La portavoce del ministero
dell'Interno, Mirjana Kontevska, ha intanto annunciato che le forze
di polizia stanno iniziando il ritiro dalla zona di Vaksince,
epicentro della crisi, ma che continueranno la loro caccia agli
estremisti ricercati. (ANSA). BLL 03/09/2003 13:11

MACEDONIA: SI COMBATTE NELL'ANNIVERSARIO INDIPENDENZA/ ANSA (di Carlo
Bollino)

(ANSA) - SKOPJE, 7 SET - Si torna a combattere in Macedonia, alla
vigilia del dodicesimo anniversario della sua indipendenza. Mentre il
parlamento si prepara a celebrare domani la pacifica secessione dalla
Jugoslavia, avvenuta l'8 settembre del 1991, polizia ed esercito
hanno lanciato un massiccio attacco contro gruppi di estremisti
albanesi che nel nord del paese minacciano di innescare un nuovo
conflitto. La zona degli scontri e' concentrata intorno al
villaggio di Breze (Brest) nel distretto di Kumanovo, a ridosso del
confine con il Kosovo. Fu qui che due anni fa inizio' il conflitto
fra nazionalisti albanesi e forze governative macedoni, poi dilagato
in gran parte del nord-ovest del Paese e concluso dopo sei mesi con
la firma dell'accordo di pace di Ocride. Un piano rimasto in parte
ancora inapplicato e che continua a non soddisfare alcune delle
frange piu' estreme della comunita' albanese, che in Macedonia
rappresenta oltre il 30 per cento della popolazione. ''La polizia e
l' Esercito hanno iniziato la seconda fase delle operazioni che punta
a neutralizzare i gruppi di criminali e terroristi che minacciano la
sicurezza nel nord del paese'' hanno detto i portavoce del ministero
dell'Interno. In testa alla lista dei ricercati c'e' Avdyl Jakupi,
conosciuto come ''comandante Cakalla'', un ex combattente dell'
Esercito di liberazione nazionale (Uck, disciolto con la fine del
conflitto di due anni fa) e che oggi si sarebbe rimesso a capo di un
gruppo di ex guerriglieri che pretendono la piena applicazione
dell'amnistia prevista dal piano di Ocride. Nella stessa zona
sarebbe attiva anche l'Armata nazionale albanese (Ana, o Aksh per gli
albanesi), un altro movimento di guerriglia (classificato come
''organizzazione terroristica'' dalla missione delle Nazioni Unite in
Kosovo) che sostiene di lottare per l'unificazione delle terre
albanesi che comprendono la Macedonia nord-occidentale, la Serbia del
Sud, il Kosovo, una porzione del Montenegro e l'Albania. In
realta' nessuno sa ancora valutare con esattezza la forza di questa
nuova guerriglia, mentre numerosi osservatori occidentali sono
concordi nel ritenere che finora i gruppi di estremisti agiscono in
proprio, senza un coordinamento centrale e soprattutto senza quel
vasto supporto popolare di cui due anni fa ha invece goduto l'Uck.
Nelle operazioni lanciate questa mattina vengono impiegati
elicotteri da combattimento e mezzi blindati, ma il governo di Skopje
ha piu' volte sottolineato che tutte le pattuglie sono etnicamente
miste, cioe' composte da militari sia macedoni che albanesi. Gli
scontri sono iniziati nelle prime ore della giornata e si sono
intensificati nel primo pomeriggio quando infine il ministero dell'
Interno e della Difesa hanno diffuso un comunicato congiunto
annunciando che l' operazione ''si e' conclusa con successo''. Il
bilancio degli scontri e' ancora incerto. Le autorita' macedoni
parlano di ''morti e feriti'' fra gli estremisti albanesi, senza
precisarne il numero. Hysamedin Halili, sindaco del piccolo comune di
Lipkovo che si trova non distante dall'area della crisi, ha detto
all'Ansa che almeno tre albanesi sono morti e altri quattro sono
rimasti feriti. ''A Breze molte case sono in fiamme e la popolazione
e' in fuga'' ha aggiunto Halili. Fonti militari internazionali hanno
indicato che il ''comandante Cakalla'' potrebbe essere fuggito in
Kosovo. Finora sono stati recuperati due cadaveri (gia' trasferiti a
Skopje), ed entrambi indossavano l'uniforme nera del gruppo di
''Cakalla''. Non distante dalla zona degli scontri stazionano team
di osservatori dell' Organizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (Osce) e di ''Concordia'', la missione
militare delle Euroforze alla quale aderiscono 26 Paesi per un totale
circa 430 uomini. Gli italiani presenti in Eurofor sono 26, con il
colonnello Antonio Amato che e' Capo di stato maggiore della
missione. Resta ora da capire se la conclusione delle operazioni
annunciata dalle autorita' macedoni significhi davvero la
neutralizzazione dei gruppi estremisti, o se non segni piuttosto l'
inizio, come invece si teme e come accadde due anni fa, di una lunga
serie di scontri armati e di una conseguente escalation della
tensione. (ANSA). BLL 07/09/2003 19:14

MACEDONIA: TENSIONI, ESPLOSIONE A TETOVO CONTRO CONDOMINIO

(ANSA) - SKOPJE, 8 SET - Una bomba e' stata fatta esplodere la notte
scorsa a Tetovo, capoluogo della Macedonia nord-occidentale abitata in
maggioranza da albanesi. L'ordigno, che non ha provocato vittime, e'
stato piazzato davanti ad un grande condominio in cui risiedono civili
macedoni.
L'attentato e' avvenuto a 24 ore dalla massiccia operazione
condotta ieri da polizia ed esercito contro gruppi di estremisti
armati nel nord del paese. Almeno tre albanesi sono rimasti uccisi e
altri quattro feriti nel corso dell'azione definita dalle autorita'
macedoni ''un successo''.
Temendo una possibile reazione degli estremisti, oggi la polizia a
Skopje e' stata posta in stato di allerta. Gli agenti armati e con
indosso i giubbotti antiproiettile presidiano gli edifici governativi
nel giorno del dodicesimo anniversario della sua indipendenza dalla
Jugoslavia.
Contravvenendo alle regole nazionali, nella zona di Tetovo la
popolazione ha esposto le bandiere albanesi stese a sventolare per le
strade al posto di quelle macedoni. Un altro segnale della tensione
che serpeggia fra le due comunita'.
L'operazione condotta ieri sta producendo anche strascichi
politici. L'Unione democratica per l'integrazione (Udi) guidata
dall'ex leader della guerriglia albanese Ali Ahmeti, ha preteso un
incontro urgente con il primo ministro Branko Crvenkovski (con il
quale governa in coalizione), protestando per non essere stata
informata dell'avvio delle operazioni militari nel nord.(ANSA)
BLL 08-SET-03 14:15 NNNN
08/09/2003 15:18

MACEDONIA: TENSIONI; RISPUNTA 'CAKALLA', GUERRIGLIA CONTINUA

(ANSA) - SKOPJE, 8 SET - A ventiquattr'ore dalla fine delle
operazioni militari nel Nord della Macedonia che puntavano alla sua
cattura, rispunta il ''comandante Cakalla'', l'estremista albanese
super-ricercato che minaccia di scatenare un nuovo conflitto nell'ex
repubblica jugoslava. ''Cakalla'', il cui vero nome e' Avdyl
Jakupi, e' stato raggiunto telefonicamente dalla televisione di
Tirana 'News24' che lo ha intervistato. ''Loro volevano uccidermi -
ha detto l'uomo - ma come vedete non ce l'hanno fatta, e adesso le
lotta di guerriglia continuera'''. L'ex combattente dell'Uck ha
accusato duramente il blocco politico albanese della Macedonia di
aver ''tradito'' la causa nazionale, ''dando luce verde'' alle forze
di polizia e all'esercito per lanciare l'attacco di ieri mattina
costato la vita a tre albanesi, due dei quali appartenenti al gruppo
di Cakalla. L'uomo ha detto di trovarsi ancora nel villaggio di
Breze, teatro dei duri scontri di ieri, ma la circostanza appare poco
verosimile visto che la zona e' ormai sotto un rigido controllo
delle forze di sicurezza macedoni. Le autorita' di Skopje oggi hanno
negato l'impiego di artiglieria pesante nel corso delle operazioni
militari e il coinvolgimento della popolazione civile, ma al tempo
stesso hanno preannunciato una ''terza fase'' della loro azione che
puntera' alla cattura di tutti gli estremisti ricercati. (ANSA).
BLL 08/09/2003 18:39

il manifesto - 09 Settembre 2003
MACEDONIA
Tre morti Torna la guerriglia

Tre morti albanesi e una bomba contro un palazzo a Tetovo, ieri hanno
riacceso la Macedonia. Dopo i trionfali accordi del 2001, che avevano
siglato la tregua tra la minoranza albanese e il governo macedone,
torna a parlare il comandante Cakalla, l'estremista albanese super
ricercato da Skopje, capo dell'Ana, l'esercito nazionale albanese.
L'attacco, compiuto nel nord della Macedonia, ha provocato la morte di
tre militanti e il ferimento di altri albanesi. L'obiettivo era proprio
Cakalla, alias Jakupi, che minaccia vendetta. L'azione, definita un
successo dal portavoce della Difesa, è la prima contro i militanti
albanesi da due anni. Reazione immediata, dopo quella politica di
protesta da parte dei rappresentanti albanesi in parlamento per non
essere stati avvertiti, è stata l'attentato a Tetovo, che non ha
causato vittime. Qualcosa comunque si è rotto proprio mentre la
Macedonia, riqualificatasi con Europa e Usa dopo gli accordi, è
impegnata anche sul fronte iracheno con migliaia di uomini.

MACEDONIA: MINISTRO DELEGA AD ALBANESI CATTURA ESTREMISTI

(ANSA) - SKOPJE, 11 SET - Il ministro dell'Interno macedone, Hari
Kostov, con un ordine scritto ha delegato oggi a funzionari e
dirigenti albanesi della polizia e dei servizi segreti la cattura
degli estremisti albanesi che minacciano di scatenare un nuovo
conflitto nella parte settentrionale del paese. L'incarico di
arrestare il ''comandante Cakalla'' e il suo vice, ''comandante
Breza'', entrambi a capo di un gruppo di estremisti e tuttora
latitanti, e' stato cosi' affidato al vice ministro dell'Interno
Hasbi Lika, al vice capo dei servizi di sicurezza Besir Deari e al
vice direttore dell'ufficio per la sicurezza pubblica Fatmir Deahr.
I tre appartengono all'Unione democratica per l'integrazione
(Udi), il partito guidato dall'ex capo della guerriglia albanese Ali
Ahmeti che partecipa al governo del premier Branko Crvenkovski.
''La cattura dei ricercati deve avvenire entro un mese - ha detto
Kostov - ed io mi aspetto entro domani un piano operativo insieme
alla conferma che la mia delega e' stata accettata''. In questo caso
Kostov ha detto di essere pronto ''ad andare in ferie'', ma ha poi
aggiunto che ''ogni mattina alle 9:00'' attendera' un rapporto dei
tre alti funzionari sull'andamento delle operazioni. L'idea di
delegare a funzionari albanesi la cattura degli estremisti albanesi
appare come un espediente per allentare la tensione cresciuta
all'interno del governo, dopo la massiccia operazione militare
lanciata domenica scorsa e le dure proteste che ne sono seguite da
parte di Ali Ahmeti e del suo partito. Osservatori occidentali
interpretano tuttavia la ''delega'' come un metodo per verificare da
parte dei componenti macedoni del governo se gli alleati albanesi
sono davvero decisi a combattere l'estremismo cosi' come hanno
affermato pubblicamente.(ANSA) BLL-COR 11/09/2003 18:43