Tante scuse

(si veda anche:

"TANTE SCUSE" DA PARTE DEI SERBI
di Bane Popovic, Belgrado, 27 maggio 2002
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1838

Bane Popovic: Srpska izvinjotina
Beograd, 27 maj 2002.
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1810

Bane Popovic: A Serb Apology
Belgrade, May 27, 2002
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1819 )

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Scuse

Dopo le scuse reciproche tra Mesic e Marovic

I BOSGNACCHI (1) CHIEDONO DA MESIC LE SCUSE PER LA GUERRA IN
BOSNIA-ERZEGOVINA

Le scuse che a Belgrado si sono scambiati il Presidente della Croazia
Stjepan Mesic ed il Presidente della Unione di Serbia e Montenegro
Svetozar Marovic hanno suscitato una grande eco politica anche nella
Bosnia-Erzegovina. Oltre ad espressioni di approvazione, alcuni
rappresentanti del vertice politico bosgnacco ritornano ad esprimere
l’opinione secondo cui un gesto simile si dovrebbe fare in relazione
alla guerra in Bosnia-Erzegovina. Il segretario generale del partito
SDA (2), Sefik Dzaferovic, invita i presidenti della Repubblica di
Croazia e della Federazione Serbomontenegrina ad inviare le scuse alla
Bosnia-Erzegovina per i crimini ed i danni che, secondo le sue parole,
i paesi vicini hanno commesso durante la guerra. Egli ritiene che le
scuse belgradesi sono rimaste incomplete perche’ non si sono scusati
con la Bosnia-Erzegovina e con i suoi cittadini, che sono stati le piu’
grandi vittime della guerra sul territorio dell’ex-Jugoslavia. Il
segretario della SDA ritiene che contro la Bosnia-Erzegovina sia stata
commessa una aggressione, il che secondo lui si puo’ verificare sulla
base delle condanne finora emanate dal Tribunale dell’Aia.

Il Presidente del Club dei deputati dell’HDZ (3) nel parlamento della
Federazione [croato-musulmana] di Bosnia-Erzegovina, Ivica Madunic,
ritiene che Mesic non si dovesse scusare con nessuno a Belgrado e che
questo dimostra che egli e’ un pessimo politico. Sulla posizione dei
rappresentanti dell’SDA, secondo Madunic essi considerano la
Bosnia-Erzegovina come patria loro esclusiva.

- Bisogna porre la domanda di chi si scusera’ con le madri croate che
hanno perso i figli in questa guerra. Ritengo percio’ che neanche Mesic
dovrebbe scusarsi con nessuno. Non vedo perche’ egli dovrebbe scusarsi
con la Bosnia-Erzegovina, conclude Madunic.

Il segretario generale del Partito Radicale Serbo (4) Tadic ritiene che
le scuse tra i leader dei paesi della ex Jugoslavia sono benvenute. –
Ma quando e’ in questione la posizione dell’SDS, devo chiedermi: quando
sara’ che il loro capo, il criminale di guerra Alija Izetbegovic, si
scusera’ per le vittime serbe e croate, e per quelle musulmane che ha
condotto in questa guerra cruenta con le sue manovre?, conclude Tadic.

Il presidente della Comunita’ ebraica nella Bosnia-Erzegovina, Jakob
Finci, ritiene che non sia ancora il momento perche’ sul territorio
della ex Jugoslavia ci si scusi reciprocamente di qualcosa.

(Fonte: Vecernji List, Zagabria, 17/9/2003)

1. "Bosgnacchi" sono i musulmani della Bosnia – e non tutti gli
abitanti "bosniaci" - in base alla nuova dizione nazionalista.
2. L’SDA e’ il partito di Alija Izetbegovic.
3. L’HDZ e’ il partito dei nazionalisti croati, fondato da Tudjman; ci
si riferisce qui alla sezione della Bosnia.
4. Il partito di Seselj in Bosnia.

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http://auth.unimondo.org/cfdocs/obportal/
index.cfm?fuseaction=news.notizia&NewsID=2438

Le scuse di Mesic diminuiscono la sua popolarita’

Il presidente croato si scusa in pubblico per i crimini commessi dai
cittadini croati nei confronti della popolazione serba in risposta ad
una medesima dichiarazione del presidente della Serbia e Montenegro nei
confronti dei cittadini Croati

(12/09/2003) In un solo giorno il presidente croato Stjepan Mesic ha
perso lo status di politico piu’ positivo in Croazia di cui, secondo i
sondaggi di opinione pubblica, beneficiava da ormai quattro anni. Il
motivo e quello delle scuse porte a Belgrado durante una conversazione
con il presidente della Serbia e Montenegro Svetozar Marovic. Mesic ha
dichiarato: “Mi scuso con tutti gli individui a cui i cittadini Croati
abbiano recato danno mentre svolgevano azioni in violazione della
legge e abusavano della loro posizione”.

Con questa dichiarazione, Mesic ha solo risposto alle scuse porte da
Marovic durante l’incontro di Belgrado avvenuto il 10 settembre. “Mi
scuso per tutto il male che i cittadini della Serbia e Montenegro hanno
causato ai cittadini della Croazia” ha detto il presidente Marovic e
Mesic ha risposto in modo simile.

La sera stessa Mesic ha chiarito perche’ si e’ scusato “Stavo pensando
alla Prima e alla Seconda guerra mondiale, e anche ai crimini di Paulin
Dvor del 1991 quando i membri dell’Armata croata hanno tenuto in
custodia 19 Serbi e un Ungherese e poi e’ giunto un altro soldato
croato e a sangue freddo ha ucciso i civili tenuti in custodia. In
qualita’ di presidente della Croazia come avrei potuto non scusarmi per
questi fatti?”.

L’opinione pubblica in Croazia in gran parte crede ancora che il
proprio paese sia stato vittima durante la recente guerra e che i
soldati, combattendo contro l’aggressione serba, non hanno potuto
comettere crimini di guerra. La dichiarazione di Mesic non e’ stata ben
accolta dall’opinione pubblica. I sondaggi mostrano che il giorno dopo
le scuse di Mesic la sua popolarita’ dall’iniziale indice del 16.3% e’
caduta al 10.9% e per la prima volta il presidente croato e’ diventato
popolare come qualsiasi altro politico. In questo sensdo, Mesic e’ ora
simile a Ivo Sanader, il presidente dell’Unione democratica croata
(HDZ), il piu’ forte partito d’opposizione.

Mentre i rappresentanti della NATO e della comunita’ internazionale,
come Javier Solana, l’alto rappresentante per la politica estera
dell’Unione Europea, hanno espresso la loro piena approvazione per le
reciproche scuse, l’opposizione in Croazia e’ stata molto dispiaciuta
dalla impresa di Mesic. Ivic Pasalic, per lungo tempo consigliere del
defunto presidente Franjo Tudjman per gli affari interni, ed ora il
leader di un piccolo paritito di destra denominato Blocco croato, ha
considerato la dichiarazione di Mesic come “vergognosa”. Jadranka
Kosor, la vice presidente del HDZ, ha detto che il partito si oppone
alla teoria di Mesic secondo la quale “ognuno deve scusarsi con ognuno”.

Gran parte della opinione pubblica non e’ ancora pronta per
confrontarsi col fatto che i Croati, anche tenendo in considerazione il
fato che sono stati attaccati e che hanno combattuto in difesa, possono
aver commesso crimini di guerra. Mesic ha posto l’attenzione su questo
tipo di crimini riferendosi a quelli commessi a Paulin Dvor, vicino ad
Osijek nel sud-est della Croazia. Gli individui responsabili di tale
azione sono attualmente sotto processo.

Al tempo del predecessore di Mesic, Franjo Tudjman, la dottrina
ufficiale sentenziava che i Croati non possono aver commesso crimini di
guerra perche’ hanno difeso ilm paese. Questo e’ il motivo per cui una
buona parte dell’opinione pubblica croata vede ancora il latitante
generale Ante Gotovina, incriminato dal Tribunale dell’Aia per crimini
di guerra commessi durante l’azione militare del 1995 denominata
“Oluja” in cui la Croazia ha liberata una ampia fascia del suo
territorio, come un eroe nazionale.

La parte liberale dell’opinione pubblica ha ben accolto le scuse di
Mesic come una saggia mossa diplomatica. La maggioranza della
popolazione, comunque, ha valutato negativamente la dichiarazione di
Mesic, che gli e’ costata il calo di popolarita’

» Fonte: da Osijek, Drago Hedl ©
Osservatorio sui Balcani