...CHE IDDIO CE NE SCAMPI E LIBERI!
Il signor Guido Ambrosino domenica 4/6/2000 usava le colonne de "Il
Manifesto" per esprimere tutto il suo scandalo per la iniziativa della
Sezione tedesca del Tribunale Internazionale per i crimini della NATO in
Jugoslavia, che ha tenuto la seduta conclusiva a Berlino il giorno
precedente.
La attivita' di questo sarebbe "a senso unico", e fondata sull'"intesa
di tacere sui precedenti: la decennale oppressione del Kosovo, le
atrocità della guerra civile tra Uck e truppe serbe prima dei
bombardamenti della Nato, la barbarie delle rappresaglie contro i
kosovari albanesi". Nelle discussioni a margine capitava di imbattersi
nelle "macerie della Sed di Honecker", quelli che leggono "il quotidiano
Junge Welt, fino a dieci anni fa organo dell'organizzazione giovanile
della Rdt", "capitava di imbattersi in chi vede nei serbi solo vittime
innocenti di abominevoli intrighi e dell'altrui volontà di potenza".
A dar man forte a questa inquietante "ala filoserba", "dall'Italia e'
arrivato Paolo Pioppi, della fondazione Nino Pasti, intitolata al
generale che sapeva distinguere tra missili buoni (sovietici) e missili
cattivi" (!!!). Ambrosino si e' trovato come un pesce fuor d'acqua in
quell'affollatissima assemblea ("a Kreuzberg, nella chiesa evangelica
della Santa croce... le 300 sedie nella navata non bastavano per il
pubblico, che affollava anche i palchi laterali"), vero e proprio covo
di post-sovietici slavofili ("presieduto dal giurista amburghese Norman
Peach, sono venuti giurati da Austria, Ungheria, Ucraina, Repubblica
ceca, Polonia, Russia... l'atto d'accusa è stato letto dall'avvocato
berlinese Ulrich Dost, affiancato da un collega francese e da uno
bulgaro. L'ingrato compito della difesa (d'ufficio) dei governi della
Nato è stato assunto dalla russa Valentina Strauss").
Secondo lo scandalizzato signor Ambrosino, la simbolica sentenza del
Tribunale tedesco "raggiungerà solo chi è già d'accordo". Percio' lui,
Guido Ambrosino, che non e' d'accordo, non corre rischi: lui ha il dono
divino della imparzialita', guai a chi gliela tocca.
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
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Il signor Guido Ambrosino domenica 4/6/2000 usava le colonne de "Il
Manifesto" per esprimere tutto il suo scandalo per la iniziativa della
Sezione tedesca del Tribunale Internazionale per i crimini della NATO in
Jugoslavia, che ha tenuto la seduta conclusiva a Berlino il giorno
precedente.
La attivita' di questo sarebbe "a senso unico", e fondata sull'"intesa
di tacere sui precedenti: la decennale oppressione del Kosovo, le
atrocità della guerra civile tra Uck e truppe serbe prima dei
bombardamenti della Nato, la barbarie delle rappresaglie contro i
kosovari albanesi". Nelle discussioni a margine capitava di imbattersi
nelle "macerie della Sed di Honecker", quelli che leggono "il quotidiano
Junge Welt, fino a dieci anni fa organo dell'organizzazione giovanile
della Rdt", "capitava di imbattersi in chi vede nei serbi solo vittime
innocenti di abominevoli intrighi e dell'altrui volontà di potenza".
A dar man forte a questa inquietante "ala filoserba", "dall'Italia e'
arrivato Paolo Pioppi, della fondazione Nino Pasti, intitolata al
generale che sapeva distinguere tra missili buoni (sovietici) e missili
cattivi" (!!!). Ambrosino si e' trovato come un pesce fuor d'acqua in
quell'affollatissima assemblea ("a Kreuzberg, nella chiesa evangelica
della Santa croce... le 300 sedie nella navata non bastavano per il
pubblico, che affollava anche i palchi laterali"), vero e proprio covo
di post-sovietici slavofili ("presieduto dal giurista amburghese Norman
Peach, sono venuti giurati da Austria, Ungheria, Ucraina, Repubblica
ceca, Polonia, Russia... l'atto d'accusa è stato letto dall'avvocato
berlinese Ulrich Dost, affiancato da un collega francese e da uno
bulgaro. L'ingrato compito della difesa (d'ufficio) dei governi della
Nato è stato assunto dalla russa Valentina Strauss").
Secondo lo scandalizzato signor Ambrosino, la simbolica sentenza del
Tribunale tedesco "raggiungerà solo chi è già d'accordo". Percio' lui,
Guido Ambrosino, che non e' d'accordo, non corre rischi: lui ha il dono
divino della imparzialita', guai a chi gliela tocca.
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
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e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
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