Luca Casarini ed i suoi squadristi contro la Jugoslavia partigiana ed a
favore del revisionismo neoirredentista


In merito all'aggressione a militanti del Prc di Venezia ad opera dei
Disobbedienti vicini a Luca Casarini sono comparsi alcuni comunicati di
condanna (si veda ad es. Liberazione del 1/10/2003, a pag.17, vedi
anche: http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2830 ).
Da questi tuttavia non si capiscono bene ne' la dinamica della
aggressione, ne' tantomeno i motivi del contrasto. Rivelatori in questo
senso sono i lanci dell'agenzia Ansa, contenenti fra l'altro una
dichiarazione pubblica di Casarini che aiuta a capire veramente la
gravità politica di ciò che è accaduto. La manifestazione di Prc,
Cobas, Rete Antirazzista e Verdi non-violenti è stata a tutti gli
effetti caricata dal servizio d'ordine dei centri sociali "Pedro" e
"Rivolta", trasformatosi in tutore del revisionismo neoirredentista che
mira a cancellare ed infamare la Guerra di Liberazione. (i.s.)


FOIBE:CONTESTAZIONI PER CAMBIO NOME DI UNA PIAZZA A MARGHERA

(ANSA) - VENEZIA, 28 SET - Momenti di tensione si sono
registrati oggi prima della cerimonia di inaugurazione ai
Martiri Giuliano Dalmati delle Foibe dell'ex piazzale Nicolo'
Tommaseo di Marghera, uno slargo alberato a ridosso delle
fabbriche, proprio sotto al Petrolchimico.
Una quarantina di Disobbedienti del centro sociale Rivolta di
Marghera ha infatti impedito il sit-in di una ventina di
esponenti di Rifondazione Comunista, Cobas-Scuola, Rete
Antirazzista, Verdi Non Violenti, programmato per contestare la
nuova intitolazione del piazzale.
Dopo un intervento lieve della polizia e allontanatisi i
Disobbedienti, i dissenzienti hanno potuto aprire uno striscione
con la scritta ''Vergogna'', indossando cartelli con frasi quali
''la toponomastica non cancellera' l'antifascismo'' e ''adesso
sappiamo come i nostri amministratori spendono i nostri soldi e
il loro tempo''.
Sul palco sono poi giunti il sindaco di Venezia Paolo Costa
(Margherita) e il prosindaco di Mestre Gianfranco Bettin
(Verdi), e, tra gli altri, il consigliere regionale Bruno
Cannella (An), oltre al presidente dell'Associazione degli Esuli
Giuliani e Dalmati, Lucio Toth, che aveva chiesto con forza
l'intitolazione della piazza.
''In tutta Italia c'e' stato confronto sul tema dei martiri
delle foibe, con la presenza delle associazioni partigiane,
Marghera e' anche quella della gente giuliana e dalmata che e'
venuta qui a vivere e lavorare'', ha detto Bettin, ricordando
che nelle foibe sono state uccise persone di diverse
appartenenze politiche.
Anche Toth ha fatto osservare che ''nelle foibe sono finiti
fascisti e antifascisti; giuliani e dalmati hanno pagato in modo
molto piu' pesante di altri l'esito della guerra''.
Il sindaco Costa, infine, ha fatto riferimento tra l'altro
''alla prossima entrata della Slovenia in Europa e a quella piu'
lontana della Serbia'', dicendo che ''non si possono eliminare i
problemi nascondendoli'' e affermando di essere ''orgoglioso di
intitolare la piazza ai martiri delle foibe''.
Nel piazzale erano presenti anche picchetti d'onore del
comitato che interviene alle cerimonie pubbliche su invito
dell'amministrazione comunale, con, tra gli altri,
rappresentanti dell'Associazione nazionale carabinieri, di
diversi corpi dell'esercito, tra i quali alpini e bersaglieri,
con le relative insegne. Non presenti, invece, le associazioni
partigiane.
(ANSA). BE 28-SET-03 19:28 NNNN


FOIBE: PIAZZA MARGHERA; CASARINI, IMPEDITO RISORGERE IDEOLOGIE

(ANSA) - VENEZIA, 30 SET - ''Abbiamo come antifascisti
impedito il risorgere di ideologie che puntano alla restrizione
delle liberta' e dei diritti, che fanno apologia di un passato
tragico e gia' sconfitto dalla storia''. Lo ha affermato Luca
Casarini, in una conferenza stampa svoltasi oggi al centro
sociale Rivolta di Marghera, in merito agli scontri avvenuti a
Marghera tra Disobbedienti e Azione Giovani prima della
cerimonia per piazza Martiri Giuliano Dalmati delle Foibe.
''Ci costera' caro, ma noi - ha proseguito - non siamo
disposti a barattare tranquillita' con ipocrisia, noi non siamo
ipocriti come tanti rivoluzionari da salotto''.
''Noi - ha proseguito Casarini - personalmente approviamo la
nuova intitolazione della piazza, perche' ci sembra importante
non solo tornare in maniera critica su una delle pagine piu'
tragiche della storia del '900 nel nostro paese, ma anche per
togliere alla destra fascista qualsiasi alibi e vittimismo
legato a questa vicenda''. ''I militanti dei Disobbedienti e del
Rivolta - ha spiegato Casarini - si sono organizzati per
impedire la strumentalizzazione della cerimonia da parte dei
fascisti organizzati, che con tanto di bastoni e bandiere di An
si stavano recando nella piazza per stravolgere l'iniziativa e
utilizzarla per i loro fini di propaganda e apologia del
fascismo''.
In merito invece agli scontri avvenuti con esponenti della
sinistra, Casarini dice che ''tutto parte dall'approvazione in
giunta comunale, con il voto favorevole anche di Paolo Cacciari,
segretario regionale di Rifondazione Comunista, della nuova intolazione
della piazza''. Secondo il rappresentante dei centri sociali, ''risulta
evidente che dentro Rifondazione si annidano alcuni personaggi
nostalgici che hanno organizzato per il giorno della commemorazione
una presenza in piazza per contestarla, indetta da un volantino firmato
Prc, Cobas-Scuola di Venezia, Rete Antirazzista e Verdi Non Violenti''.
''Noi - conclude Casarini - siamo contro lo stalinismo e il fascismo''.
(ANSA). BE 30-SET-03 21:07 NNNN