RACCONTO DI NATALE

kouchner, dopo un lungo periodo di assenza, torna in kosovo, per una
missione.
arriva a pristina la sera e stanco per il viaggio, va subito in albergo
a
dormire.
al mattino, ancora intorpidito dal sonno, si alza, nella stanza
semibuia, e
a tentoni raggiunge, con la mano, l'interruttore della luce, lo preme...
funziona... la luce si accende... un sentimento insolito e indecifrabile
gli attraversa l'anima, una sorta di turbamento gli fa presagire
qualcosa
di srtrano... si avvia in bagno, urina, tira lo sciacquone...
FUNZIONA...
l'acqua scorre... il sentimento si fa piu preciso... diventa un vero e
proprio senso di angoscia e la mente sempre meno assopita, comincia a
formulare ipotesi strane... si avvicina alla finestra, la apre... fuori
il
traffico scorre, lento e ordinato, le auto si fermano al rosso dei
semafori
senza frastuoni di clackson.
kouchner sbarra gli occhi... l'angoscia è ormai diventata paura, le
ipotesi
comunciano a costituirsi in piccole mostruose certezze dalle forme
tragiche... alza il telefono... anch'esso FUNZIONA, è il panico e le
dita
tremanti formano il numero di chi, solo, puo recargli soccorso...
finalmente qualcuno risponde
: ''pronto, qui è la kfor''.
... e kouchner, colla voce strozzata
''presto, fate qualcosa, i serbi sono tornati a pristina !!!!!''

Alberto Tarozzi